domenica 6 ottobre 2013

Dieci Considerazioni sulla prima sconfitta stagionale

1. Sconfitta pesante ed inaspettata. Che potessimo perdere con un avversario che attualmente sta meglio di noi poteva starci. Ma abbiamo giocato davvero male e nel secondo tempo è mancata una reazione concreta.

2. La Roma è stata premiata dagli episodi e da una buona dose di fortuna. Ma si dice che la fortuna aiuta gli audaci e noi ieri abbiamo fatto ben poco per accattivarci le grazie della Dea Bendata. Un palo di Guarin e un colpo di testa di Alvarez nel primo tempo, molta confusione e pochi pericoli creati nella ripresa. Poco, troppo poco.

3. Il calcio spesso è fatto di “sliding doors”. Se Guarin invece di centrare il palo avesse fatto gol o se l’arbitro di porta avesse visto bene (ammesso che abbia visto male…) segnalando che il fallo era avvenuto fuori, probabilmente ora staremmo qui a parlare di un'altra partita.

4. Modulo a due punte e Kovacic titolare. Ci vorrà ancora molto tempo prima che il signor Mazzarri capisca queste due elementari cose?

5. Tutti a gettare la croce su Ranocchia. Giustamente. Perché certi rinvii non li faccio nemmeno io nella partita di calcetto del lunedì. Ma Gervinho che ha tutto il tempo di controllare e fare l’assist chi lo controlla? E Totti tutto solo libero di tirare?

6. In mezzo a tante cose negative qualcosa di positivo. Guarin mi è sembrato in netta crescita. Meno frenesia nel voler fare tutto lui e più voglia di rendersi veramente utile alla squadra.

7. Ma Handanovic non era un portiere pararigori? No, perché da quando è all’Inter ne avesse parato uno… Poco male, finché continuerà a fare miracoli a destra e manca (e ieri sera ne ha fatti almeno 2-3) gli perdoniamo anche il fatto che non riesca a fermare un rigore.

8. Se hai un problema e non lo risolvi prima o poi ti si riproporrà. Mazzarri in estate aveva chiesto degli esterni, il buon inizio di stagione di Jonathan e Nagatomo aveva fatto passare in secondo piano la questione. Ieri Pereira ha risollevato il problema.

9. Collegandomi al punto di prima, direi senza ombra di dubbio che siamo diventati Jonathan-dipendenti. Chi l’avrebbe mai detto…

10. Spero tantissimo che la sconfitta di ieri sera sia semplicemente un incidente di percorso. Ma per fare in modo che sia stato davvero un incidente di percorso bisognerà fare tesoro degli errori e porvi rimedio. Capito, Walter?
Entius
venerdì 4 ottobre 2013

Prepariamoci al meglio

Settimana scorsa scrissi un pezzo prima della sfida con la Fiorentina (QUI) in cui tentai di spiegare i motivi per cui, noi tifosi interisti, ci saremmo dovuti preparare al peggio. Non rinnego nulla, la vittoria con i viola non mi ha fatto cambiare idea: una squadra nuova, per quanto possa fare bene, necessita di pieno appoggio morale da parte di tutta la tifoseria, anche e soprattutto nei momenti bui che ci possono essere. Per ora il momento buio non è giunto, decisamente meglio così, ma come scrissi allora, il carro nerazzurro al momento è pieno e vorrei vederlo pieno anche nei giorni in cui, eventualmente, le cose non andranno così bene.

Comunque, come ho detto, credo che prepararsi al peggio sia giusto, come del resto toccarsi dopo aver letto quelle mie parole (più che giusto direi comprensibile ecco), ma allo stesso tempo, per dare una punta di ottimismo, penso sia giusto anche prepararci al meglio e quale miglior occasione della sfida di domani sera con la Roma per questo? La Roma sta volando in tutti i sensi: in senso morale, in senso tattico, in senso tecnico, in senso di punti. Ma la Roma, a differenza nostra e delle altri presenti nell'orgia di testa classifica, ha anche avuto un calendario di avvio stagione decisamente favorevole, con il solo derby capitolino come sfida di alto livello, ma che, tenendo conto la particolare aura di cui è rivestita quella partita, non ha fatto altro che mettere benzina nel serbatio umorale giallorosso. Noi, dal canto nostro, abbiamo già dovuto affrontare la Juventus, vera favorita piaccia o meno, Fiorentina, squadra almeno di nostro pari livello (quantomeno con Gomez, Pizarro e Cuadrado out, altrimenti l'undici titolare è anche superiore tecnicamente al nostro) ed il Cagliari, magari formazione non di primissima fascia, ma certamente ostica da affrontare, soprattutto su di un campo come era quello di Trieste ai limiti dell'indecenza. Insomma, noi ci siamo fatti un mazzo così nelle prime sei giornate e siamo ne siamo usciti integri, addirittura con una punta di rammarico per le partite giocate con Juventus e Cagliari. Probabilmente, se la Roma avesse affrontato una di queste formazioni in quest'avvio di campionato, o il Napoli o il Milan, ed avesse anche solo pareggiato, sono certo che la spinta emozionale ed entusiastica che hanno oggi sarebbe stata rallentata e non la troveremmo lassù a punteggio pieno, ma al nostro stesso livello.

Perché dico tutto questo? Perché oggi la Roma fa paura, ma personalmente non la trovo imbattibile come invece stanno facendo passare giornali e televisioni. Ha un tasso tecnico elevatissimo, Garcia è un ottimo allenatore, ma ritengo che la maggior parte dei propri successi, fino ad oggi, li abbia costruiti sull'attacco, giocando contro squadre spuntate o comunque certamente non dotate di opzioni offensive illimitate. Se riusciremo a difenderci con ordine, grinta, equilibrio e costanza, come abbiamo fatto fino ad oggi, credo che avremo le chances di colpire i giallorossi che per la prima volta si troveranno contro un attacco, per certi versi, differente ma pari al loro. Tatticamente infatti il 3-5-2 di Mazzarri, o 3-5-1-1 che dir si voglia, può rappresentare una spina nel fianco di non poco conto per il 4-3-3 romanista. In più a loro, al 90%, mancherà Maicon e quindi, vista la buona forma dei nostri esterni, potremo e dovremo sfruttare le ali costringendo i loro terzini a stare bassi, cosa che anche all'osannato Balzaretti viene difficile visto che ha azzeccato le sue prime diagonali difensive della carriera contro Bologna e Sampdoria.

Detto ciò, chiaramente, non è una certezza che vinceremo, magari perderemo, magari sarà la prima difficoltà della stagione che incontreremo, ma dopo la partita con la Roma, fino ad inizio dicembre, il calendario sarà dalla nostra parte. Infatti, prima della sfida col Napoli del 14 dicembre, giocheremo 8 partite assolutamente alla nostra portata: Torino, Verona, Atalanta, Udinese, Livorno, Bologna, Sampdoria e Parma. La fortuna che hanno avuto i giallorossi in avvio l'avremo noi da dopo la pausa per le nazionali e dovremo sfruttarla appieno, con la possibilità inoltre di preparare settimanalmente ogni partita, cosa che Mazzarri ama. Quindi, anche se con la Roma dovesse andare male, poi abbiamo un filotto che ci offrirà tutte le possibilità di rifarci e credo che soltanto dopo queste otto partite di autunno inoltrato potremo capire quale sarà realmente il ruolo che la nostra Inter giocherà nella Serie A 2013/2014. Se prima del match contro il Napoli ci troveremo ancora lì, a lottare per un piazzamento di prestigio ed a dare fastidio alle squadre più attrezzate di noi, allora potrei davvero dire che l'Inter mi sta sorprendendo al di là di ogni più rosea aspettativa. Ma intanto, prima di queste otto decisive partite, c'è la Roma. E si sa che chi ben comincia è già a metà dell'opera.

Andrea