mercoledì 30 gennaio 2013

Una Biglia per girare a centrocampo

Obi e Totti durante il match di Coppa Italia
La orripilante prestazione dei nostri nella semifinale di andata di Coppa Italia (mi dà il volta stomaco chiamarla Tim Cup...'na coppa c'abbiamo e dobbiamo pure cambiarle nome, bah!) contro la Roma di Zeman, che poco meno di cinque giorni fa ci aveva fatto sudare sette camicie per un pareggio in campionato, è stata l'ennesima riprova che qualchecosina, nella nostra rosa, non funziona. Niente di che eh, giusto quelle tre o quattro cose che da squadra di medio/alto livello, a causa di un paio di assenze di peso, ci catapultano ad essere una formazione totalmente in balìa dell'avversario, senza cambi all'altezza a disposizione e indiscutibilmente fuori dai giochi Champions. Prendere due gol dalla Roma ci può anche stare (anche se poi andrebbe discusso un pò il COME sono stati presi quei due gol...), non ci sta invece non riuscire a creare una cosa che si possa definire azione, neanche occasione, prima del 40° e ringraziamo il Signore se la difesa messa in piedi da Zeman traballa come una struttura di bastoncini shangai e ci ha permesso di trovare almeno un gollettino che ci tiene vivi in vista del ritorno.

martedì 22 gennaio 2013

Roma-Inter: le pagelle, e dieci considerazioni sul match


Le pagelle di Roma-Inter (a cura di Alessandro)

HANDANOVIC: Un’altra ottima prestazione ottima per l’estremo difensore nerazzurro. Una sicurezza tra i pali, un ostacolo insormontabile per gli avversari, che lo battono solo per un rigore realizzato da Totti, anzi da Orsato … ma questa è un’altra storia; ciò che conta è l’ottimo rendimento di Handanovic che neutralizza gli attacchi romanisti, con irrisoria facilità, riuscendo addirittura a togliere il pallone dai piedi di Totti senza che il Pupone se ne accorga. Un muro di gomma. VOTO: 7

RANOCCHIA: Stranamente impacciato e fuori dal gioco: va in difficoltà sulle sovrapposizioni di Balzaretti e Florenzi o sui tagli degli attaccanti. Spesso non riesce a stringere su Totti, vero regista offensivo della Roma, che doveva essere marcato stretto, per non permettergli di creare pericoli. Non si vede spesso in avanti , se non per un cross venuto male e sfiorato da Goicoechea in angolo. Nonostante tutto non commette ingenuità o gravi errori, se non trovarsi sulla strada di Bradley al minuto 20. La condizione fisica evidentemente lo ha penalizzato parecchio, visto i 120 minuti giocati a grande intensità contro il Bologna. Una stonatura di un bravo cantante: può capitare! VOTO: 5½

lunedì 21 gennaio 2013

Roma-Inter 1-1: Sneijder saluta, Palacio salva un'Inter spuntata


Quando alle 20.45 parte il match dell'Olimpico che chiude la ventunesima giornata di serie A, parallelamente si sta consumando l'ultimo atto di Wesley Sneijder da tesserato nerazzurro. Il muro di incertezze eretto dall'olandese sul suo futuro, sgretolato da un incontro privato con Moratti che di fatto ha sancito la fine della storia e accelerato la chiusura dell'affare con il Galatasaray. E con le squadre ancora sullo zero a zero a darsi battaglia in campo, attorno al quarto d'ora arriva l'ufficialità del passaggio del calciatore olandese alla corte di Fatih Terim, con buona pace di chi fino a due giorni fa si chiedeva se forse l'apertura del trequartista a una spalmatura del contratto fosse l'anticamera di una nuovo inizio insieme. Niente da fare, la strada era tracciata e le schermaglie degli ultimi mesi avevano reso la cessione l'unica strada percorribile: sui tempi, i modi, e le cifre ufficiali (7.5 milioni all'Inter, per Paulinho ce ne vorranno almeno il doppio) ci sarà modo di parlarne presto.

sabato 19 gennaio 2013

Sneijderebus: restare o non restare? Questo è il problema


“Sono giorni decisivi per il futuro di Wesley Sneijder!”. Quante volte avete sentito, letto o pronunciato questa frase nell’ultimo mese e mezzo? Non preoccupatevi per la sensazione di déjà vu e non pensate che la Terra sia entrata in una spirale spazio- temporale che ci fa rivivere le stesse vicende perennemente! È solo lo Sneijderebus, l’enigma più intricato del calciomercato, di cui neanche i creatori, Branca e Moratti, sanno la soluzione, roba che va oltre le capacità di cartomanti e indovini.

In ogni caso, dopo smentite, indecisioni, passi in avanti ed indietro, il buio calato su questa vicenda sembra affievolirsi di ora in ora, lasciando spazio alla decisione definitiva dell’olandese. Il 22 Gennaio, termine massimo imposto dai turchi, è ormai alle porte, e l’amletico Sneijder sarà costretto a scegliere quale delle due opzioni sia la migliore. È inutile ribadire la posizione della società: o il trequartista spalma il contratto o va via! Ancor meglio la seconda ipotesi, per tornare a riempire le casse societarie e reinvestire sul mercato (si spera con efficacia).

giovedì 17 gennaio 2013

W l'ItaGlia!

Stefania Craxi e Luciano Moggi
E’ di qualche giorno fa la notizia che la sig.ra Stefania Craxi ha pensato bene di candidare nelle liste dei “Riformisti Italiani”, uno della miriade di partiti che si presentano alle prossime elezioni politiche, niente popò (termine utilizzato non a caso) di meno che il Lucianone nazionale: ancora Moggi, sempre lui. L’intenzione è abbastanza evidente, quella cioè che il numero di cerebrolesi trinariciuti che non resisterà alla tentazione di apporre una bella croce su quel nome, che tante valenze ha fuorchè una politica, rischi verosimilmente di essere piuttosto alto. Sarebbe un’operazione che vista la serietà della politica italiana potrebbe essere assimilata a quella fatta da altri schieramenti che candidano l’attore, il campione sportivo, il presentatore, il giornalista, la showgirl “gnocca”, puntando al richiamo che inevitabilmente esercitano queste figure sul popolo bove che si reca alle urne.

mercoledì 16 gennaio 2013

Inter-Bologna 3-2: Ranocchia al fotofinish manda l'Inter in semifinale

Palacio esulta dopo il golazo del 2-0
Minuto 120: corner di Guarìn, colpo di testa di Ranocchia con Agliardi colpevolmente a terra, e Inter in semifinale di coppa Italia. Già, ma come ci è arrivata, all'overtime, una squadra che a 13' dalla fine era in vantaggio di due reti a San Siro contro un pur ottimo Bologna? Nonostante una formazione piena zeppa di titolari, i nerazzurri concedono parecchio ai rossoblù, e la punizione perfetta di Diamanti è solo l'aperitivo di una rimonta che si concretizzerà con la zampata di Gabbiadini, favorita da uno 'svenimento' del sempre più inadatto Jonathan.

martedì 15 gennaio 2013

Dieci considerazioni su Inter-Pescara

1. Tre punti facili facili per l’Inter. I nerazzurri hanno portato a casa la vittoria senza affanni e in assoluta tranquillità. A volte servono anche queste partite per fare morale e ridare fiducia al gruppo.

2. Dopo aver perso le prime due partite casalinghe contro Roma e Siena, l’Inter a San Siro ha rimediato 8 vittorie e 3 pareggi. Un trend positivo che non si vedeva dall’epoca mourinhiana.

domenica 13 gennaio 2013

Inter-Pescara 2-0: nel segno di Palacio, Guarin e....Benassi

Palacio esulta dopo il suo bellissimo 1-0
Benny Benassi, artista della console (adesso li chiamano così i DeeJay, bah!), qualche tempo fa ebbe successo con una sua opera: "Satisfaction". A tutti i maschietti consiglio vivamente la visione del video, alle signore dico che possono pure evitare, non vorrei essere accusato di maschilismo o misoginia, anzi. L'unico vero motivo per cui ho ricordato questo fatto è che ieri sera, in casa Inter, un altro Benassi ha dato soddisfazione a tutti noi nerazzurri, ovvero Marco Benassi. In una serata in cui vincere era una norma imperativa e non una speranza, l'Inter lo fa nonostante squalifiche ed assenze, nonostante fosse senza difesa e con un centrocampo messo in piedi in quattro-e-quattr'otto e con un giovane neo 18enne titolare. Un 2-0 facilitato da un Pescara irriconoscibile rispetto a quello che settimana scorsa battè la Fiorentina: troppo molle e senza cattiveria la squadra di Bergodi, che si è anche trovata davanti un gruppo compatto e che finalmente pare avere ritrovato un'idea di fondo di gioco, come sottolineato nel post da Stramaccioni.

giovedì 10 gennaio 2013

Missione compiuta!



Purtroppo il 2013 di noi tifosi interisti è iniziato nel peggiore dei modi e cioè esattamente come era finito il 2012, con una squadra che “balbetta” calcio e magari sembra anche potercela fare in qualche modo; nel frattempo le non molte occasioni create per andare in vantaggio vengono fallite più o meno incredibilmente e con altrettanta puntualità gli avversari vanno invece in gol alla prima delle occasioni che capita loro. In quel momento è come se si spegnesse la luce e la squadra non riesce più a reagire facendosi ulteriormente strapazzare come un pugile che subisce il primo KO e non riesce più ad avere la lucidità necessaria per continuare l’incontro, finendo così ripetutamente al tappeto.

mercoledì 9 gennaio 2013

Ciak si gira! Il regista per un nuovo film a tinte nerazzurre

Immaginate un cast di attori illustri, con tanto di controfigure, bodyguards e troupe di primo livello, intenti a realizzare un film da Oscar. Tutto ad un tratto, quando il set è già allestito ed il cast pronto, qualcuno inizia a chiedersi: dov'è il regista? Questa è la situazione attuale in casa nerazzurra. Interpreti straordinari, ma che vanno indirizzati al meglio, innescati costantemente, per creare pericoli con continuità. Niente paura! Il mercato di riparazione esiste proprio per questo: puntellare la rosa, ponendo rimedio ad affari insoddisfacenti, o tappare i buchi di una squadra incompleta. All'Inter mancava un vice-Milito, come è stato scorrettamente definito il bomber che serviva ad Andrea Stramaccioni per completare il suo attacco, ed è arrivato Tommaso Rocchi, attaccante che ha gonfiato la rete più di 180 volte in carriera.

martedì 8 gennaio 2013

Dieci considerazioni su Udinese-Inter


1. Sconfitta meritata. Su questo siamo tutti d’accordo, mi auguro. Non abbiamo fatto niente per vincerla e dopo l’1-0 abbiamo perso completamente la bussola come non avremmo dovuto fare (vedi Sampdoria, per dire).

2. Si discuterà per settimane del rigore negato a Palacio. Era sicuramente meno evidente di altri rigori che ci hanno negato ma comunque a mio avviso il contatto c’era e il rigore poteva starci.

domenica 6 gennaio 2013

Udinese-Inter 3-0: solo carbone nella calza nerazzurra

Di Natale mattatore: doppietta ed Inter ko
Siamo un caso da psicoanalisi, roba da studi freudiani. Che eravamo pazzi si dice da tempo, anche se personalmente ho sempre odiato quei tifosi un pò bimbiminkia che amano frasi del tipo "Io amo l'Inter perchè è una squadra fottutamente pazza, proprio come me, yo!". Ecco, per favore, lasciamo stare. Tra sana e godereccia pazzia e masochismo senza senso la linea di confine è labile, ma c'è: da una parte non si perde malamente, dall'altra si. Oggi, ancora una volta, siamo crollati come il muro di Berlino nell'89, baluardi di un qualcosa che non c'è più. C'era la Berlino Est sotto l'URSS come c'era l'Inter anti-Juve, quella che espugnava Torino con una prestazione superba ed esaltante. La verità è che siamo tornati in una condizione che, per un pò, ci eravamo dimenticati che esistesse, ovvero quella di una squadra nuova, ancora da costruire, un pò confusionaria e sfigata.

venerdì 4 gennaio 2013

Come costruire l'Inter 2013 a parametro zero (da Lampard a Holtby, da Campagnaro a Torosidis)

Rocchi, neo acquisto nerazzurro
E' arrivato Rocchi, buon anno nerazzurri! Ok, perdonatemi questa caustica ironia di inizio 2013, ma ammettiamolo, un piccolo "vatteloapijainderculo" lo abbiamo pensato tutti nel momento in cui abbiamo visto che l'Inter ha puntato, per il ruolo di vice-Milito, su un 35enne riserva delle riserve alla Lazio. A me Rocchi sta pure simpatico, è un giocatore che mi piace tatticamente e tecnicamente, ma ciò finchè restava nella Lazio, non era certo il mio sogno proibito da tifoso. Ma tant'è, ora Tommasino sarà il nostro nuovo attaccante e spero che possa farmi rimangiare di gusto quest'attacco d'articolo non certo degno di un nuovo anno che inizia.

martedì 1 gennaio 2013

Dieci Considerazioni sul 2012 Nerazzurro


1. Dopo sette anni l’Inter chiude l’anno solare senza trofei. Era infatti dal 2005 che i nerazzurri portavano a casa almeno una vittoria. Speriamo che sia solo un anno interlocutorio.

2. L’Inter ha avuto il coraggio di voltare pagina (seppur solo in parte) dando il benservito ad alcuni protagonisti del Triplete ormai giunti al capolinea. Julio Cesar, Maicon e Lucio questa estate hanno fatto le valigie. E considerando che Julione fa il panchinaro al Qpr, che Maicon non sta lasciando traccia al City e che Lucio dopo sei mesi deludenti alla Juventus se ne è tornato in Brasile possiamo dire che la scelta della società si è rivelata corretta.