Belfodil alla prima "steccata" nerazzurra |
Così era definito Re Carlo Alberto di Savoia passato alla storia, oltre che per una serie di altri motivi fra i quali la promulgazione dello Statuto Albertino, per la proverbiale indecisione che ne caratterizzò un po’ tutta la sua attività di reggente e che gli fece attribuire questo soprannome. Beh, dopo più di 150 anni anche l’Inter ha il suo “Re tentenna” e cioè il Direttore Branca, uno che non riesce a chiudere una trattativa che sia una se non con i suoi “amici” Capozzucca, Leonardi o Preziosi (facendosi peraltro quasi sempre “inchiappettare”), o dopo l’intervento diretto del Presidente Moratti. E’ passato un mese dal post che ne preannunciava due di “passione” per la tifosera nerazzurra, costretta a seguire trattative di mercato dal ritmo tipicamente levantino; ore e ore dinnanzi a una tazza di thè, trattando il prezzo di un tappeto o di una statuina. Il nostro Direttore deve evidentemente aver studiato e fatto praticantato da quelle parti. Ci sono voluti più di venti giorni per completare lo scambio Belfodil–Cassano (cioè Belfodil, mica Cavani!), pagando una cifra piuttosto cospicua per le metà di un giocatore che sarà anche potenzialmente forte, ma che intanto è già alle prese con i problemi derivanti dall’osservanza del Ramadan che gli impone la sua religione, e che ha esordito “scazzando” due rigori nella prima uscita contro una rappresentativa locale del Trentino. D’accordo che chi vuole vedere il bicchiere mezzo pieno afferma che il giocatore sia stato pagato col risparmio dell’ingaggio realizzato cedendo Cassano; in ogni caso fra un anno ci saranno da tirare fuori altri 7,5 milioni vedremo risparmiando sull’ingaggio di quale (o quali) giocatori.
Dopo più di un mese ci si è completamente arenati sullo scoglio Marotta-Pozzo nella trattativa per il cileno Isla. Ma come cavolo, dico io, ti può venire in mente di avventurarti in una trattativa dove la controparte con la quale accordarsi non solo è una tua acerrima nemica, ma è anche alleata storica della terza parte in causa, ossia l’Udinese? Già le trattative non sono semplici di loro, in quanto bisogna mettere d’accordo almeno 4 soggetti (venditore, acquirente, giocatore e procuratore); in questo caso le parti sono 5, e con la “rogna” aggiuntiva di un obbligo di riscatto che nessuno vuole accollarsi per un giocatore reduce da un lungo e grave infortunio. O decidi di accontentare la richiesta del tecnico e accetti le condizioni di Juve e Udinese senza tante storie, altrimenti è piuttosto ovvio che sarai destinato a fare la fine del vaso di coccio fra quelli di ferro. In questo modo almeno risparmi tempo ed energie e consegni il giocatore a Mazzari ad inizio ritiro, essendo presumibile che il tecnico e il suo staff dovessero iniziare a lavorare il prima possibile su un giocatore che deve recuperare una condizione accettabile in meno di un mese, se si vuole che sia pronto per l’inizio del campionato (25 Agosto). E’ ormai da due mesi che si sta cercando una destinazione per Silvestre, che deve ritenersi forte più o meno come Thiago Silva, visto che ha già rifiutato tre destinazioni a Gennaio dell’anno scorso e Parma quest’estate, piazza a mio modesto parere di medio lignaggio e assolutamente ideale per chi abbia la necessità di riscattarsi dopo una stagione disastrosa come la sua.
E’ probabile che si stia seriamente valutando l’ennesimo rinnovo–harakiri a Chivu, milioni buttati per un giocatore che ormai non ha più né l’integrità fisica, né la determinazione che sarebbe indispensabile per recuperare una condizione accettabile; prima o poi, magari fra qualche anno, scopriremo cosa c’era dietro a queste riconferme suicide e incomprensibili.
Ranocchia partirà o no? |
Sembra poi che ci sia qualcuno così fesso (Sunderland, Aston Villa e West Ham) da offrire 5 milioni per Kuzmanovic, uno dei più inutili giocatori approdati all’Inter che io ricordi negli ultimi anni: visto che è stato pagato circa 1,5 / 2 milioni, si realizzerebbe anche un’agognata plusvalenza. Fossi nella nostra dirigenza sarei già partito con il primo mezzo a disposizione e glielo avrei portato di persona sotto la sede, a costo di attraversare il canale della manica su una barca a remi: invece, anche in questo caso, sono lì a tentennare e il giocatore è ancora a Pinzolo. Dal primo giorno poi dalla fine del campionato non c’è giorno che non esca una notizia sulla cessione di Ranocchia: alla Juve, al Milan, al Napoli, al Manchester Utd., all’Arsenal, allo Zenith e via dicendo. Al netto delle speculazioni giornalistiche e delle solite “minchiate”, sembrerebbe piuttosto ovvio che il giocatore non faccia impazzire Mazzarri, che non lo ritiene molto adatto a giocare nella difesa a 3, non del tutto a torto, secondo il mio modesto parere. Il suo sostituto sarebbe stato individuato nell’arcigno austriaco di origini slave Dragovic, centrale del sorprendente Basilea, tenuto in stand-by sul filo di un pericoloso rasoio. Anche in questo caso, se si ha piena fiducia nel tecnico, si cede Ranocchia all’estero senza coinvolgerlo in scambi suicidi che vadano a rinforzare concorrenti italiane e si mette a disposizione di Mazzarri questo Dragovic il prima possibile, dal momento che è necessario un minimo di tempo per ambientarsi in una nuova realtà, in un nuovo ambiente e in un campionato che se è vero che non è più il più bello d’Europa resta sicuramente uno dei più difficili e competitivi, almeno per il secondo posto. Adesso sembra che sia il Basilea che il ragazzo si siano giustamente rotti le palle e che stiano prendendo in considerazione altre offerte, che l’Inter non riuscirà ovviamente mai a pareggiare; così finiremo per tenerci “Swaroski”, come chiamavano Chivu a Roma per la sua nota fragilità (già allora!).
Per finire siamo poi al solito “tormentone” che non ci siamo mai fatti mancare in tutte le sessioni di mercato degli ultimi anni: Nainggolan! Il giocatore è valido ed è stato espressamente richiesto da Mazzarri, che lo ritiene ideale per il suo modulo; Cellino è un cliente alquanto difficile, in quanto uno dei presidenti più abili in assoluto a vendere i suoi giocatori, contrariamente ai nostri dirigenti. Sa che il giocatore interessa a più club e quindi per cederlo chiede una cifra francamente eccessiva per il valore dello stesso. Io non so se in questo caso si sta un po’ traccheggiando in attesa della definizione del passaggio di quote all’indonesiano Thohir o se si sta aspettando di “fare cassa” con uno dei nostri pochi giocatori che hanno mercato; il rischio concreto però è che succeda quello che è successo in precedenza per Sanchez, Lucas e Paulinho e cioè che approfittando dei tempi bibblici dei nostri operatori di mercato, arrivi qualcuno con un bell’assegno precompilato intestato al Cagliari Calcio e pufff! Addio Nainggolan! A quel punto poi non resta che ripiegare su uno tipo Mudingayi e ritrovarsi con un centrocampo da quinto-sesto posto in classifica (se va bene). D’accordo che parlare da una scrivania e davanti alla tastiera di un computer è facile, direte voi: è vero, me ne rendo perfettamente conto. E’ ovvio come in realtà le situazioni siano più complesse e intricate di quanto non le facciamo noi nei nostri post. Mi sembra però altrettanto innegabile che nella stragrande maggioranza dei casi si temporeggi troppo su certe situazioni che nel mercato attuale richiederebbero tempi d’azione più rapidi che nei tempi precedenti il Triplete. I tempi sono cambiati e i nostri operatori di mercato non hanno saputo stare al passo con questo cambiamento, indipendentemente dalle disponibilità finanziare sulle quale possono contare: il “cacchio” di problema è che, nonostante tutto, il Signor Branca è sempre lì, immarcescibile, al suo posto: perché, viene a questo punto più che spontaneo chiedersi?
Alex
Ciao a tutti.
RispondiEliminaCaro Alex, parlando di Branca credo che tu abbia centrato in pieno il vero problema: il mercato è cambiato con una celerità pazzesca e lui non è stato in grado di adattarsi. Molto spesso, per attaccare Branca, si tira in ballo il nome di Oriali, ma è un errore d'ignoranza: Oriali non si è mai, da quando Branca è nell'organigramma come Direttore, effettivamente occupato di mercato, le trattative le portava a termine sempre il dt, al max Oriali aiutava nelle fasi finali o iniziali. Il vero problema di Branca è che non è stato in grado di adattarsi ad un calciomercato che è cambiato nel giro di un paio di anni, dove le italiane non la fanno più da padrone e dove l'appeal della Serie A è calato talmente da non potersi più permettere attese bibliche per fare snervare le società,. consapevoli che i giocatori, pur di giocare da noi, avrebbero fatto di tutto. Ora non è più così e Branca non l'ha capito e, soprattutto, NON LO STA CAPENDO. Detto ciò, paradossalmente, in un club come il PSG penso che Branca sarebbe un dirigente migliore di Leonardo, il quale invece sarebbe perfetto per essere dt da noi. Io avrei proposto allo sceicco un bello scambio, purtroppo ora Leonardo s'è liberato da sé e bisogna trovare un altro modo per fare fuori (lavorativamente, s'intende) Branca!
Hai ragione da vendere quando parli di Oriali, ancora oggi leggo l'ormai storica frase "dovremmo cacciare Branca e riprendere Oriali, con lui sì che vincevamo!". Intanto, quando c'era lui, c'erano anche altre disponibilità economiche e un'ossatura di squadra leggermente differente; secondariamente, Oriali era più che altro un uomo di raccordo tra società e squadra, non il Leonardo della situazione. Ma il tifoso disinformato (non solo quello interista, in generale) da bar è ancora predominante e con Internet le cose vanno solo peggio..
EliminaRiguardo questa sessione di calciomercato, credo ci sia una pesante influenza della situazione Thohir, e da quando la cosa si è andata intensificando il mercato di fatto è entrato in uno stallo totale. Isla ormai credo sia sfumato e visto che da perderci ha solo la Juventus direi che va bene anche così, anche se da noi il problema dell'esterno rimane; Dragovic è andato alla Dinamo Kiev, e questo credo voglia dire che Ranocchia non si muove, a meno di rivoluzioni ad oggi improbabili.
Una cosa è certa: in questo momento, la squadra è meno competitiva di Juventus, Napoli, e sul livello di Milan, Roma e Fiorentina. E senza un innesto davanti (non Borriello, per l'amor del cielo) c'è solo da sperare che i due ragazzi esplodano e ci facciano sognare..
Ciao a tutti. Io non so se Branca al PSG sarebbe adatto, mi piacerebbe molto che ci andasse per poterlo scoprire. A parte che al PSG farebbe bella figura anche uno di noi...E non sono così sicuro che Leonardo sarebbe la soluzione ideale: mi sembra una persona molto umorale e un pò "ballerina". Intanto Dragovich è andato, Isla è un casino e se si fa, si fa alle condizioni della Juve, tempi compresi. Invece Mazzarri è li che freme (giustamente) perchè i giocatori vanno anche inseriti per tempo. Non so se sia più un problema della Juve o nostro, io guardo a noi e dico che è un bel problema. Date retta a me che se non si dipana alla svelta la matassa Moratti-Thohir, si rischia anche la beffa su Nainggolan. Infine per me Antonio è stato anche troppo ottimista: ad almeno 4 squadre siamo dietro "di brutto", forse siamo lì-lì solo con la Roma e poi e poi, considerando anche Lazio e Udinese; ovviamente al momento. Poi, come sempre, andiamo anche ad aiutare il Milan cedendogli Silvestre dopo l'infortunio a Bonera; a noi certi aiuti non li dà mai nessuno. Scommettiamo che al Milan Silvestre farà bene? Io l'ho visto giocare spesso a Catania e qualche volta a Palermo e per me non era affatto male, anzi; deve avere patito troppo l'impatto con una grande squadra.
RispondiEliminaA me riguardo Isla quello che sinceramente mi manda in bestia è pensare che, come hai detto tu Alex, stiamo recitando la parte di quelli presi per il collo e tenuti col fiato sospeso nonostante in un mondo 'ideale' quelli con il cerino in mano dovrebbero essere i bianconeri, per mille ragioni:
Elimina1- non esiste solo Isla, ci sono altri prospetti interessanti (vedi Van der Wiel) più giovani, non reduci da infortuni, e che non costano 16 milioni totali;
2- loro vogliono Zuniga, devono cedere il cileno per far cassa e liberarsi della metà del cartellino passando di fatto la patata bollente del riscatto ad altri
Ripeto, in un mondo ideale sarebbero loro quelli presi per il collo, visto che tra l'altro gli unici acquirenti per Isla siamo noi. Eppure a quanto pare il nostro entourage è capace di fare questo e altro.
Su Silvestre, non mi pronuncio perchè non mi piace essere sgarbato oltre misura: un giorno capirò il motivo di questo filo diretto con quelle merde, a cui francamente non darei nemmeno l'ultimo scarto per principio.