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Eto'o e Mou ai tempi dell'Inter, nel 2010-2011 |
Partiamo dal pratico, dal terra-terra insomma: soldi. Stranamente si parla di soldi, in questo caso di tanti, tantissimi vista la situazione delle casse di Corso Vittorio Emanuele, soldi che l'Inter avrebbe dovuto sborsare per l'ingaggio del giocatore. Nello specifico, come dicevamo, 8-9 milioni di euro netti in due anni. Una squadra che sta facendo di tutto per sbolognare i giocatori con gli ingaggi più alti, anche a costo di rescissioni emotivamente costose (Julio Cesar e Stankovic per citarne due), calpesterebbe automaticamente le proprie nuove linee guida gestionali se puntasse, a queste cifre, su un trentaduenne come Eto'o. Non pensiate che il sottoscritto non calcoli l'eventuale motivazione di chi supporta la tesi contraria alla mia, ovvero che l'attaccante ex Anzhi rimane comunque un attaccante fortissimo che alzerebbe decisamente il tasso qualitativo del nostro reparto avanzato: è vero, avete ragione cari i miei bastian contrari, ma nella stessa estate in cui decidi di puntare su giovani attaccanti come Icardi e Belfodil non puoi, praticamente a settembre, buttare nel cestino le tue convinzione acquistando (seppur a zero) un giocatore come Eto'o, a maggior ragione se su quei due ragazzi hai investito una cifra superiore ai 20 milioni di euro. Troppi? Probabile, al momento direi assolutamente si (ma si sa, il tempo è in grado di ripagare ampiamente ogni spesa nel calcio, o almeno si spera), ma sta di fatto che quei soldi li hai spesi e non puoi permetterti quindi di rendere Icardi e Belfodil, da potenziali titolari su cui scommerre, rispettivamente, quarta e quinta scelta offensiva dopo Palacio, un Milito recuperato ed appunto Eto'o. Se vogliamo dire che l'errore è stato a monte, ovvero in un così elevato esborso per due scommesse, possiamo certamente discuterne, ma servirebbe a poco. Gli errori del passato sono difficilmente rimediabili mentre per quelli del futuro c'è un rimedio semplice semplice: non commetterli.
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Eto'o con la maglia dell'Anzhi |
Detto ciò, so già che alla prima doppietta del buon Samuel in Premier pioveranno critiche, si punteranno dita verso chi, appunto, la pensa come me oggi, ma penso che anche che in quel caso cambierei difficilmente idea. Eto'o è un lusso, ludico ed economico, che oggi non possiamo permetterci ed è un bene. L'Inter deve pensare al domani, deve entrare nell'ottica che difficilmente nel futuro prossimo riuscirà ad aggiudicarsi i servigi di campioni già pronti come fu Eto'o nell'estate del 2010, ma piuttosto questi campioni deve provare a costruirli in casa, anche attraverso investimenti rischiosi ma doverosi per certi versi, come sono stati Icardi e Belfodil. E sapete che vi dico? Che a me una formazione con a centrocampo Guarin-Taider-Kovacic ed in attacco Palacio ed Icardi non fa per niente schifo....
Andrea (@Andrea_Ross89)