La deadline imposta dal calciomercato è appena stata oltrepassata, e finalmente è arrivato il momento di concentrarsi solo sul calcio giocato dopo un'estate di rinnovamento, con cessioni, addii ed una complessiva riorganizzazione dell'intero parco giocatori uscito a pezzi da una delle peggiori annate della nostra storia recente. Per le ragioni più svariate noi di Inter Cafè abbiamo avuto serie difficoltà nel seguire passo passo questa evoluzione estiva, ma stiamo pian piano riemergendo dopo un silenzio figlio del periodo e del fatto che, non essendo dei professionisti, a volte impegni e vicende personali prendono il sopravvento su quella che è e resta una passione.
La nostra Società, a differenza delle ultime due stagioni, è stata piuttosto attiva sul mercato, sia sul fronte entrate sia su quello uscite: a mio personalissimo parere, non sempre nella maniera più opportuna, ma come dicevamo in un post pre-vacanziero, si imponevano interventi radicali da attuare in un arco di tempo relativamente breve. Questa operazione almeno è stata fatta, con sacrificati di lusso (Lucio, Julio, Pazzini, Maicon), con un paio di altri giocatori che avrebbero dovuto seguire la loro sorte e, chissà perché non è stato così (Chivu, Stankovic), con la permanenza di un paio di altri che mi piacerebbe qualcuno mi spiegasse cosa cavolo ci stanno a fare all'Inter (Jonathan, Alvarez), e con diversi nuovi arrivi che alla fine mi pare di poter azzardare di pronosticare dovrebbero consentirci quest'anno di lottare con discrete possibilità almeno per una posizione Champions.
Bene Handanovich, Silvestre, Palacio, Gargano e Coutinho, da verificare Pereira, assolutamente inspiegabile Mudingayi; questo in attesa della chiusura definitiva del mercato che potrebbe riservarci qualche altra novità, non tale comunque da spostare in maniera importante la valutazione generale formulata qui sopra. Per Cassano è un discorso tutto particolare: io personalmente è un'operazione che non avrei fatto, per tanti motivi, che vanno dalle perplessità sull’integrità fisica del barese all'estrema difficoltà di gestire un giocatore che ha finito per litigare e creare problemi praticamente dovunque.
Ma visto che nel calcio attuale comandano giocatori e procuratori e le Società sono di fatto loro ostaggi, Pazzini si è potuto permettere di rifiutare qualunque destinazione che non fosse Milan o Juve: a quel punto meglio rinforzare l’avversaria meno forte e prendere in cambio Cassano più 7,5 Mln, che andare a regalare il centravanti alla Juve in cambio (alla pari) di un giocatore chiaramente sul viale del tramonto. Da Cassano almeno qualche lampo di genio te lo puoi aspettare, da Quagliarella non credo proprio. L'errore fu prendere a suo tempo un giocatore che era assolutamente incompatibile con Milito e inutilizzabile in qualunque schema nel momento in cui fosse rientrato "El Principe": e gli errori si pagano, soprattutto quando ti chiami Inter. Adesso sta soprattutto a Fantantonio non rovinare tutto per l’ennesima volta nella sua carriera e capire che un giocatore può essere decisivo anche giocando 30 minuti a partita e 20/25 partite in un anno, anziché pretendere di partire titolare in tutte quante le gare, Europa League compresa.
Quello che fa ben sperare, al di là delle valutazioni sui singoli (sempre opinabili), è un progetto di gioco che non prevede uno schema assolutamente rigido ma variabile a seconda delle varie situazioni tattiche; inoltre questa variabilità non va a pregiudicare la consapevolezza del ruolo dei vari giocatori: l’impressione cioè è che quando un giocatore riceve il pallone sappia con una certa precisione quello che dovrà fare. Vista la giovanissima età del nostro allenatore, e considerato il relativo poco tempo di permanenza sulla panchina dell’Inter, direi che è un fattore affatto trascurabile, soprattutto alla luce di quello che ci siamo dovuti "sorbire" nel dopo-Mourinho. C'è da perfezionare ancora qualche meccanismo in difesa, dove alcuni movimenti non sono ancora ben sincronizzati, ma nel complesso siamo messi abbastanza bene. Poi è chiaro che se a interpretare questi sistemi di gioco ti trovi giocatori come Mudingayi, Johnatan, Obi o Nagatomo (quattro nomi a caso) o gente che non ce la fa più fisicamente, i risultati non possono essere quelli del Barcellona.
"Strama" sembra comunque uno con le idee molto chiare e che si sa fare apprezzare e seguire dai giocatori anche più esperti e questa atmosfera di positività che si è venuta a creare può essere molto importante in un campionato che si preannuncia livellatissimo. Io non vedo la Juve così superiore come dicono in molti: è senz’altro la favorita, intendiamoci, ma il "problemino" di Conte e soprattutto la partecipazione alla Champions un qualche punticino probabilmente glielo eroderà e io sono curioso di vedere come reagisce quell’ambiente a due o tre partite negative di seguito, cosa che l’anno scorso non è successa mai. Subito dietro loro ci sono diverse squadre più o meno sullo stesso livello (Inter, Milan, Roma, e Napoli con Fiorentina, Lazio e Udinese immediatamente dietro); mantenersi sempre vicino alla vetta e disputare un campionato regolare incassando meno reti che nelle ultime due stagioni potrebbe portare soddisfazioni a tutt’oggi inimmaginabili, in caso di augurabile "defaillance" dei bianconeri. L’obiettivo della nostra squadra deve essere comunque quello di qualificarsi per la prossima Champions, in modo da poter continuare l’opera di rinnovamento ingaggiando giocatori con un profilo un po’ più alto di alcuni di quelli che sono arrivati quest’anno.
Chiudo con una riflessione su Conte: io francamente non ho il minimo elemento per giudicare con il margine minimo di errore se l'allenatore della Juve sia colpevole o meno e a che livello (a differenza degli elementi che aveva tutta Italia sei anni fa). Vorrei però fare rispettosamente notare tre cose.

La seconda è: perché Conte, se si ritiene totalmente innocente come ha sbraitato in una discutibilissima conferenza stampa, ha chiesto il patteggiamento a inizio Luglio? Evidentemente, essendo il tecnico leccese ex-capitano della squadra allenata da Lippi e con Moggi come Direttore Generale, ha fatto proprie certe abitudini che all’ambiente bianconero non hanno portato risultati sempre positivi, tipo "sbandierarsi" totalmente innocenti per avere perpetrato errori e irregolarità in cui possono essere caduti anche altri; insomma, è sempre stato "uno di loro" e in questa occasione l’ha ribadito con forza.
La terza è: ma è mai possibile che i vari giudici siano tutti tifosi di altre squadre e complottino sempre contro la Juventus? Perché sono bravi quando assolvono Pepe e Bonucci e mascalzoni quando condannano Conte? E poi: quando Palazzi stese quella discutibile e soprattutto inutile relazione su Facchetti rappresenta l’oracolo in base alle parole del quale si richiese di revocare uno scudetto assegnato a un’altra società; ora che invece chiede una squalifica per l’attuale allenatore bianconero diventa un corrotto al soldo di Moratti & Co. ? Tanto, alla fine, secondo anche il loro avvocato Carobbio, in un modo o nell’altro è sempre colpa dell’Inter.
Direi che un po’ di coerenza in più non guasterebbe e che continuando da anni a delegittimare gli organi di giustizia sportiva ritenendo spazzatura le loro sentenze e fottendosene bellamente della clausola compromissoria che imporrebbe di accettare regole e decisioni di una Federazione all’interno della quale svolgi la tua attività…..beh; non è che ti aiuti molto, diciamo. Qualcuno potrà obiettare che se fosse così non si tratterebbe dell’esempio più alto possibile di giustizia, ma sappiamo tutti come vanno le cose a questo modo ed è inutile far finta di non saperlo e patetico cercare di prenderci in giro.
Alex