martedì 3 settembre 2013

Calciomercato stop: era ora!

Chiuse le porte del calciomercato
Finalmente si è chiusa questa interminabile sessione estiva di calciomercato; finalmente perché, come avevamo sostenuto in un nostro post di inizio giugno ("Due mesi di passione"), per noi tifosi interisti ha rappresentato un interminabile calvario, se non addirittura una pena indicibile. Qualcuno a vedere l’Inter lassù in classifica potrebbe non concordare con questa affermazione e ritenere che “Siamo a posto così”, come recita un ossessionante refrain che da tre anni risuona dalle parti di Corso Vittorio Emanuele, seguito poi dai risultati ben noti. Vorrei invitare alla calma e alla prudenza, dal momento che anche l’anno scorso sembrava fossimo partiti bene, poi… Come lo scorso anno non siamo malaccio nell'undici titolare, ma appena andiamo a vedere i potenziali sostituti c’è da mettersi le mani fra i capelli (per chi li ha). E’ vero che quest’anno non abbiamo impegni europei, il che dovrebbe limitare le possibilità per i giocatori di incappare in infortuni gravi; è pur sempre vero che Mazzarri e il suo staff sembrano maggiormente in grado di Stramaccioni & Co. di gestire al meglio la rosa a disposizione. Ma è altrettanto vero che a Mazzarri è stato consegnato un gruppo da quinto, sesto posto al massimo, non di più.

L’allenatore di S. Vincenzo sembra essere stato molto abile avendo già dato un’impronta precisa all’impianto di squadra e avendo restituito al ruolo di giocatori di calcio gente che non lo sembrava nemmeno (Jonathan, Alvarez) oltre a restituire convinzione a chi sembrava averla persa sul finale della scorsa stagione (Nagatomo, Ranocchia, Juan); per Guarìn, Kovacic, Cambiasso, Taider e i due giovani attaccanti i giudizi sono rimandati, anche se per motivi diversi tra loro, mentre Handanovic e Palacio sono due certezze e sembra esserlo anche Campagnaro. Però il buon Walter non ha la bacchetta magica e anche se riuscirà ad ottenere il massimo possibile da quello che gli è stato messo a disposizione, molto difficilmente questo massimo sarà sufficiente ad ottenere risultati importanti, quali, ad esempio, la Coppa Italia o il terzo posto in campionato. Quello che disarma ed avvilisce in maniera totale, almeno personalmente, è la totale mancanza di un barlume di progettualità e di coerenza nelle scelte; lo andiamo ripetendo da tre anni ed è una condizione che non può essere attribuita solo alla situazione di incertezza dovuta al cambio di proprietà, che, attuato come lo si sta attuando, sta diventando una sorta di “Aspettando Godot”, contribuendo così ad aumentare incertezza e precarietà in un contesto che definire confuso equivale a fargli un grosso complimento.

Thohir dovrebbe arrivare a breve a Milano per concludere
Il cambio di proprietà secondo me andava fatto o in maggio o, visto che evidentemente non c’era l’accordo totale, rimandato verso fine anno; trovo abbastanza insensato che uno rilevi una squadra di calcio pochi giorni dopo la fine della campagna acquisti senza essere intervenuto in una benché minima forma. In questo modo il magnate indonesiano rischia di presentarsi ai tifosi dell’Inter in maniera assolutamente anonima e banale, mentre un paio di colpi non tanto roboanti, quanto efficaci (Dio solo sa quanto ne avremmo avuto bisogno), non solo avrebbero garantito discrete possibilità di lottare per il terzo posto, e fargli pertanto trovare una squadra con una qualificazione Champions in cassaforte, ma sarebbero stati importanti anche da un punto di vista di immagine e di iniezione di entusiasmo in una tifoseria che, pur rimanendo meravigliosa da un punto di vista di attaccamento alla squadra (vedi quantità di abbonamenti sottoscritti), sta certamente vivendo momenti non facili. E sì che questo signore dovrebbe essere un esperto di mass media e di comunicazione… Di questa sorta di “sbando” se ne sono accorti un po’ tutti, calciatori, relativi procuratori e Società avversarie in primis. Ma vi sembra possibile che l’Inter di solo qualche anno fa si sarebbe fatta imporre un prestito “secco” di valorizzazione di un giovane, tipico da Società di seconda-terza fascia (Wallace)? Ma questo dovremmo farlo noi con gli altri, cavolo! Per non parlare poi del fatto che adesso è diventato di moda che un giocatore al quale viene comunicato che non fa parte dei piani dell’allenatore e al quale vengono prospettate una serie di opportunità, accetti di essere ceduto soltanto al Milan. E’ stato così per Muntari, è stato così per Pazzini (alternativa la Juve), è stato così per Silvestre, lo è stato in questi ultimi giorni, anzi ore, per Kuzmanovic; lo stesso Ranocchia, quando si parlava di cessione, aveva indicato il Milan come unica Società di possibile destinazione. Hanno capito chi hanno di fronte come controparte (l’ineffabile Direttore Branca) e si comportano di conseguenza, praticamente certi che l’avranno vinta.

L’inguardabile serbo e Pereira erano due giocatori che sarebbe stato assolutamente opportuno cedere sia per l’apporto praticamente nullo che daranno alla squadra, sia perché la loro cessione avrebbe consentito di tentare almeno di trovare qualcuno di un po’ più utile in entrata; invece, a causa di uno che farebbe fatica a vendere bibite ghiacciate nel deserto, staranno a vivacchiare e a percepire un lauto stipendio all’Inter, per poi essere ceduti gratis e magari con buonuscita. Va bene impostare un progetto sui giovani, ma in attacco non era il caso di puntare solo su uno, per affidarsi come seconda scelta a un giocatore più esperto che potesse garantire un rientro “soft” a Milito (sempre che ce la faccia)? Invece no: due giovani e pagati pure piuttosto salati! Poi, sarà un’opinione personale e anche ovviamente non condivisibile, ma io avrei ceduto Guarìn, (il Tottenham pare avesse offerto una ventina di milioni), che a mio parere fatica e faticherà ad adattarsi al sistema di gioco di Mazzarri, e avrei ingaggiato Nainggolan o, se c’era la possibilità, il brasiliano Luiz Gustavo. A proposito di Nainggolan, sembra che la Juve abbia strappato un assenso del giocatore e una sorta di impegno a Cellino, per gennaio o per la prossima stagione; proprio come si paventava sempre in quel post citato sopra. “Naigollan è indonesiano come Thohir che lo acquisterà come veicolo promozionale nel proprio Paese”….tutte balle! Quale giocatore che ha la concreta possibilità di finire alla Juve e giocare con una certa continuità, le preferirebbe l’Inter attuale? Siamo onesti e sinceri, oltre che tifosi.
Mazzarri qualche sorriso ce l'ha già regalato
Come balle sono quelle che a gennaio l’Inter si scatenerà sul mercato con i soldi di Thohir. A parte che in gennaio con ogni probabilità ci troveremo nella condizione di rincorrere, in quel momento della stagione si trovano solo scarti di altre squadre o giocatori provenienti dal campionato russo o brasiliano; campionati piuttosto ricchi, per cui rischi di pagare parecchio delle autentiche “fetecchie” o uno sproposito dei buoni giocatori, che comunque impiegano almeno qualche mese per inserirsi nel nostro campionato che, a quel punto, è già bello che finito. Per fortuna dunque, dopo l’ennesimo disastro della nostra dirigenza, la parola adesso passa al campo e la bacchetta di direttore d’orchestra a uno come Mazzarri che magari non sarà simpaticissimo, ma che in questi pochi mesi ha già dimostrato di essere forse l’unico da quelle parti che capisce veramente di calcio e che sa fare il suo lavoro; con la speranza che non venga anche lui travolto da fattori esterni (e interni) e dall’incompetenza di chi era chiamato a fornirgli un materiale un minimo decente. Anche la massima autorità nel campo dell’ingegneria edile non potrà mai costruirvi un grattacielo in cartongesso.

Alex

4 commenti:

  1. La rosa che abbiamo non è certamente da top club, ma personalmente credo che quest'anno, con un allenatore VERO e NAVIGATO in panchina, la situazione sia meno tragica che in passato. Finalmente si è scelta una strada, ovvero quella del ringiovanimento, e si è tentato di portarla avanti per tutto il mercato, con gli arrivi di Taider, Icardi e Belfodil, oltre alla responsabilizzazione di un giovane talento come Kovacic. Si è speso tanto per delle scommesse? Vero, e probabilmente è stato un errore, ma se poi questi ragazzi fanno bene l'investimento potrebbe essere ammortizzato, vedremo più avanti.
    Quello che mi preme sottolineare è che il mercato fatto, vista la situazione, non può essere definito insufficiente, al massimo discreto. Sono arrivati giocatori a completare i reparti, probabilmente sarebbe stato utile avere un centrocampista in più, ma tant'è.
    Sul caso Thohir...beh, sinceramente non vedo che ci sia di strano nel fatto che l'imprenditore compri adesso. Queste sono trattative complicate, lunghe, snervanti per chi le segue e per chi le compie. Probabilmente l'indonesiano voleva chiudere prima di luglio, ma in questi casi non puoi mai sapere quanto si prolungherà l'affare. Da questo punto di vista credo che sia stato giusto anche chiudere il mercato in anticipo, permettendo che l'affare si chiudesse su uno stock prefissato in termini di valore.

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  2. E' giusto che ognuno abbia una propria opinione e altrettanto giusto che la esprima: ma definire DISCRETO il mercato dell'Inter mi sembra un pò troppo.
    Andreolli non giocava titolare neanche nel Chievo; Rolando, proprio con Mazzarri a Napoli ha scaldato la panca a più non posso. Poi ci sono i giovani attaccanti di belle speranze che hanno fatto un buon girone d'andata, ma che in quello di ritorno nessuno si è accorto che giocassero. Taider è un giovane di prospettiva, ma a un centrocampo uscito letteralmente a pezzi dallo scorso anno, probabilmente serviva qualcos'altro; in aggiunta, ovviamente. Per non parlare degli esterni, fondamentali nel gioco di Mazzarri: per quanto reggeranno Naga e Jonathan a questi ritmi? Poi speriamo che il Mister capitalizzi il massimo, ma il mercato non è stato affatto discreto, nemmeno volendo considerare la situazione, ripeto. Facciamo un giochino: questo è l'undici di riserva dell'Inter: Carrizzo (Castellazzi)- Andreolli - Samuel - Rolando - Wallace - Kuzmanovich - Cambiasso (Taider)- Mudingayi - Pereira - Icardi - Belfodil. Per me è roba quasi da retrocessione!

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    1. Per me è esagerato definirlo da retrocessione infatti, di certo non è una seconda squadra da Champions però, ci tengo a dire anche questo :)

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    2. Beh sì, daì: se leggi bene ho detto "quasi" e per retrocessione intendevo il coinvolgimento nella lotta per non retrocedere. Poi, con la serie A a venti squadre, ce ne sono tre o quattro talmente scarse che quel rischio probabilmente non lo correrebbe nemmeno quella formazione, che comunque non è degna di essere nemmeno quella dei rincalzi di una squadra che dovrebbe lottare per certi obbiettivi (p.es. zona Champions).

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