Non mi soffermerò in questa occasione più di tanto sull’aspetto di un ritorno al passato paventato anche dal nostro Presidente, dal momento che io ne ero già assolutamente convinto a inizio stagione; figuriamoci ora.Niente di nuovo sotto il sole dunque, come si suol dire. Quello su cui volevo invitarvi a riflettere è la reazione dell’ambiente Inter, culminata ovviamente nella presa di posizione di Moratti; anche perché è stato praticamente l’unico della Società ad esprimersi pubblicamente.
La reazione di Stramaccioni sul campo e del Presidente all’uscita dallo stadio è assolutamente giustificata e comprensibile, trattandosi del terzo arbitraggio più o meno sconcertante in tre partite, da quando cioè, guarda caso, abbiamo “osato” avvicinarci in maniera pericolosa alla Juventus. L’aspetto che vogliamo cercare possibilmente di capire è l’efficacia di questa più che legittima protesta. Prima di tutto non state a sentire quei pagliacci travestiti da opinionisti che sostengono che, siccome il Cagliari ha giocato bene, ha meritato almeno di pareggiare e quindi è tutto sommato giusto che il rigore non sia stato fischiato; questa è follia allo stato puro mista alla solita prostituzione, anche perché il migliore in campo di questo grande Cagliari mi risulta sia stato il portiere e l’Inter, alla fine, di occasioni da gol ne ha collezionate almeno il doppio dei sardi: questo qualcosa vorrà pur dirla e cioè che una squadra a calcio può vincere anche se gioca al di sotto delle sue possibilità, non tanto in assoluto se gioca meno bene dell’avversario, cosa piuttosto complicata da valutare, peraltro.
Il problema è che una protesta urlata da una persona che solitamente usa toni molto più pacati e garbati, è destinata purtroppo a fare il gioco degli stessi pagliacci dei quali dicevamo sopra, che in questo modo possono sostenere che “così Moratti rovina il calcio”, e che l’infinito duello polemico fra Inter e Juve toglie spazio e distoglie l’attenzione da belle realtà come quella della Fiorentina. Per non parlare poi che innesca l’infantile giochino di coloro che si mettono a calcolare col bilancino quanti errori siano stati fatti a favore e quanti contro a chi si lamenta e come quasi sempre succede in certi casi, quando si parte con l’intenzione di dimostrare un teorema, non è difficile trovare gli argomenti giusti.
Questi “signori” dimenticano (fanno finta ovviamente di dimenticare) che la polemica l’hanno innescata ancora una volta i bianconeri i quali, chissà come mai visto che per loro Calciopoli non è mai esistita, si sono sentiti chiamati in causa quando Moratti ha parlato di ritorno al passato, e non hanno trovato di meglio che mettere on-line sul loro sito il link alla relazione di Palazzi, manco fosse la Bibbia o la sentenza inappellabile di un giudice. Lo stesso Palazzi che qualche mese fa maledicevano per la squalifica a Conte; sempre complimenti vivissimi per la coerenza. Per fortuna poi Moratti ha opportunamente evitato di dare in pasto altro cibo ai lupi famelici sui marciapiedi sotto la Saras, dal momento che questi non aspettavano altro per rivoltarci ulteriormente contro la vicenda. Alimentata ad arte da questi “professionisti” dell’informazione, sta purtroppo passando quello che avevamo paventato anni fa e cioè che noi e la Juve siamo colpevoli allo stesso modo; solo che loro hanno pagato e noi no.
Gli arbitri, che sono una delle categorie umane più facilmente influenzabili, non hanno bisogno di direttive particolari, di riunioni in stile massoneria o carbonari, o di assegni da decine di migliaia di euro; a loro basta un cenno, qualche parola sussurrata a mezza voce o semplicemente fiutare da che parte tira il vento per indirizzare le partite in un certo modo, magari talune volte senza rendersene conto del tutto. Succedeva anche a me quando giocavo a livello dilettantistico: lo capivi subito, da come venivano interpretati certi falli e certe situazioni, che “piega” avrebbero preso certi arbitraggi. Se era così a livello dilettantistico, dove ci si giocava veramente poco, figuriamoci quando ci sono in ballo interessi milionari come in serie A! Damato, in Atalanta-Inter ha commesso sì un errore grave sulla concessione del rigore agli orobici, ma ancora di più non aveva convinto prima nella gestione dei cartellini e non ha convinto dopo fischiando tre classici falli “di confusione” in attacco all’Inter che cercava di recuperare e che in ben pochi hanno capito.
Giacomelli ha ammonito Cambiasso al primo fallo, nemmeno così duro, e Conti al tredicesimo, dei quali un paio almeno già meritevoli del cartellino giallo. Moratti deve anche lui avere rivisto il film dei tempi in cui i “natural born killers” Davids e Montero potevano impunemente massacrare gli avversari stante la dispensa moggiana, mentre i poveri Di Biagio e Cristiano Zanetti si beccavano il cartellino al primo fallo: sono queste le situazioni che ti fanno capire che aria tira, non tanto gli episodi clamorosi che proprio perché tali possono anche derivare effettivamente da un errore in buona fede. Non stiamo ovviamente parlando del rigore su Ranocchia o della mancata ammonizione a Lichsteiner: lì c’è una precisa intenzione di operare in quel modo e non mi si vengano a raccontare delle frottole. Che fare dunque, e che tipo di protesta mettere in atto perché risulti efficace? E’ molto difficile dare una risposta appropriata, quasi impossibile. Direi che Moratti, invece che con i giornalisti, dovrebbe provare a fare la voce veramente grossa e picchiare violentemente i pugni sul tavolo in una stanza chiusa a quattr’occhi con Abete: dalla vicenda apertasi col processo di Napoli, dovrebbe avere imparato che se stai zitto e ti fai pecora, il lupo ti mangia. In quel caso il silenzio ha apparentemente pagato solo per i più sprovveduti, perché in realtà, la mancata strenua difesa di Facchetti e la mancata denuncia e relativa richiesta di ricusazione di Palazzi hanno portato alla situazione che si diceva sopra: per gran parte dell’opinione pubblica Juve e Inter entrambe colpevoli allo stesso modo, così come Moggi e Facchetti.
Se a questo aggiungiamo l’enorme pressione mediatica e di potere economico che esercita una Società come la Juve in Italia, pressione anche verso la Federazione stessa con la ricusazione palese delle sue decisioni e una richiesta plurimilionaria di risarcimento danni, penso non sia difficile capire come si sia arrivati all’attuale stato di cose. Poi proseguire magari con proteste silenziose ma più clamorose, quali per esempio schierare in campo la Primavera per una o due partite, rimborsando il biglietto agli spettatori: magari si scoprirebbe anche qualche talento inespresso. Scherzi a parte io la ricetta giusta non ce l’ho, altrimenti farei un altro lavoro. Quello del quale però sono assolutamente sicuro è che così non si può andare avanti, altrimenti ci troveremo fra cinque o sei anni che la Juve avrà vinto tutti i campionati o quasi, che i veri colpevoli di Calciopoli saremo solo noi e che ci avranno ridimensionato a squadra da centro classifica impedendoci non dico di conquistare lo scudetto, ma nemmeno le posizioni Champions che garantiscono introiti importanti e indispensabili per rimanere ai vertici.
A parziale conferma di quello che dico, il fatto che dopo sei anni e ventiquattro sentenze penali e sportive, un’emittente a copertura nazionale abbia ancora il coraggio di mandare in onda un abietto personaggio che sentenzia che Moggi era eccezionale, così come tutta la “triade”. In risposta a coloro che si illudono che certe situazioni non possano più ripetersi; lo si diceva anche dopo Tangentopoli e guardate invece cosa sta succedendo e dove è finito questo Paese.
Appunto
RispondiEliminaCon questa risposta dimostri di non sapere un emerito cazzo al riguardo: nessun tribunale ha mai giudicato l'Inter, nemmeno quello sportivo perchè Palazzi non è un giudice ma un procuratore federale...ma inutile continuare, dici bene, l'ignoranaza non permette di andare oltre. Grazie :)
RispondiEliminaPagina 13 della vostra tanto amata relazione di Palazzi: "In particolare sullo sfondo opera quella fitta e stabile rete di rapporti instauratisi fra il Direttore Generale della Juve, Luciano Moggi, unitamente all' A.D. della stessa società Antonio Giraudo ed i due designatori arbitrali Paolo Bergamo e Pierluigi Pairetto, elevatasi a vero e proprio sistema organizzato coivolgente anche il vertice della struttura associativa arbitrale; sistema atto ed esercitare pesanti ingerenze e quindi a condizionare la classe arbitrale, al fine di ottenere un trattamento di favore nei confronti della Società sportiva juventina ed assicurare a quest'ultima un vantaggio in classifica nel campionato. Quale sarebbe poi il Tribunale che avrebbe stabilito che i campionati non sono stati alterati? Quello sportivo che ha revocato due scudetti alla Juve e che ne ha respinto sistematicamente tutti i ricorsi a vari livelli, o quello penale di Napoli che ha condannato tutte le persone nominate sopra per associazione a delinquere? Ragazzi ma al posto del cervello cosa avete: letame solidificato? Mah, povera Italia!
RispondiEliminaGuarda ti ho già detto che è inutile continuare... Facciamo così ti dico che hai perfettamente ragione e di continuare pure a indossare il famoso smoking ( o come cazzo si scrive ) bianco perchè il male del calcio mondiale è la JUVE, mentre voi siete gli unici onesti e siete stati vittime....
RispondiEliminaAllora, sfatiamo un enorme mito: PALAZZI NON E' UN GIUDICE. E' un PROCURATORE. Cosa significa ciò? Che non è stato lui a mandare in B nessuno e non avrebbe nemmeno potuto mandare in B l'Intwer così, se gli fosse girata in quel modo. Lui fa l'accusa, che stranamente per alcuni, beh, accusa qualcun altro. I PM hanno sempre ragione? No, spesso i giudici gli danno torto. Ecco, Palazzi è un pm del calcio diciamo.....so che è difficile capirlo per alcuni, ma è chiara la situazione :)
RispondiEliminaAnche qui evito di continuare.... Tanto il fatto che un tribunale abbia stabilito che i campionati non siano stati alterarti non conta niente.
RispondiEliminaDici bene Alex, il terzo arbitraggio scandaloso di fila..al primo attentato siamo scampati in modo incredibile, e grazie ad una grande prestazione, a Bergamo abbiamo toppato clamorosamente subendo comunque un torto pesante, e domenica, bè, avremmo vinto immeritatamente una partita comunque importante al di là della prestazione di squadra.
RispondiEliminaTira una gran brutta aria, e tira da un bel pò..attendo con trepidazione Milan-Juventus, vediamo cosa succederà stavolta.
Beh Rizzoli ha sempre arbitrato pro-Milan e pro-Juve; domenica sarà di fronte a un bel dilemma. Magari sarà la volta che riuscirà ad arbitrare bene senza influire sul risultato...
RispondiEliminaTi ricordo che il signore che ha mandato in B la Juve senza processo inventando l'illecito strutturale, è lo stesso che ha sottoscritto che l' Inter commise illecito sportivo, ma purtroppo ormai era troppo tardi... era passato troppo tempo... E poi Moratto dovrebbe fare la voce grossa invece di stare zitto ? Con Abete ? Ma quando mai è stato zitto ? Abete, quello che quando Moratto straparla lo difende sempre invece di farlo deferire... Moratto dovrebbe si alzare la voce... per raccontarci della Telecom, senza coprirsi dietro alla figura di Facchetti
RispondiEliminaAh, volevo puntualizzare che l'articolo l'ho scritto io, e contrariamente a quanto pensa il "signor" Max, ne vado assolutamente fiero.
RispondiEliminaPER SPIEGARE QUANTO CAPISCI DI CALCIO E' IL SEMPLICE PARAGONE TRA DI BIAGIO E C. ZANETTI CON DAVIDS E MONTERO!
RispondiEliminaVi attaccate ancora allo zuccherino che vi ha dato Palazzi? A posto siamo..
RispondiEliminaPer far capire invece che tu non solo certamente non capisci un cacchio in assoluto, ma che anche molto probabilmente di calcio ne capisci molto meno di me, io non ho affatto paragonato i giocatori a livello tecnico e di rendimento (Di Biagio cmq. proprio un cane non mi sembrava), ma semplicemente affermato che gli ultimi due nominati, a differenza dei primi due, potevano picchiare come fabbri senza prendere cartellini gialli. D'altra parte distorcere la verità a vostro favore è un'abitudine tipica di voi juventini. Torna sulla pianta, dài!
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