La coppa Italia tutto questo fascino non lo ha più da un pezzo, ma non v'è dubbio che dovendo scegliere, meglio vincere e farsi un altro giro. In casa contro il Verona di Mandorlini, l'Inter non fallisce il colpo e dopo un primo tempo sottotono si scatena nella ripresa, grazie all'ingresso dell'"aggressivo" Guarìn, che anche ieri si è beccato un giallo ridicolo quasi quanto la squalifica comminatagli da Tosel, e alla classe di Cassano, ieri sera scintillante. Un 2-0 che proietta i nerazzurri al turno successivo contro la vincente di Napoli-Bologna, e che mantiene vivo il terzo obiettivo stagionale offrendo oltretutto una vetrina a chi fin qui è stato impiegato meno.
Pur nella relativa importanza dell'appuntamento, è stato interessante vedere all'opera Chivu dopo il lungo calvario dovuto all'infortunio patito 4 mesi fa, con la fascia di capitano indossata per 54 minuti fino all'ingresso del legittimo possessore Zanetti. All'interno di una prestazione sufficiente, il romeno ha evidenziato qualche limite nell'uno contro uno (saltato troppo facilmente da Bojinov in occasione del possibile 2-1 divorato dallo stesso bulgaro) ma anche caratteristiche in fase di impostazione che nessuno dei tre titolarissimi possiede. Al momento il pacchetto arretrato non sembra soggetto a sconvolgimenti, ma per certe gare l'esperienza ed il piede educato di Cristian torneranno utili.
Ottime indicazioni sono arrivate anche da Alfred Duncan, centrocampista molto interessante, e da Ricky Alvarez, che al netto di qualche palla persa di troppo ha mostrato nell'arco dei 90' colpi pregevoli, schierato largo nel tridente offensivo con Palacio e Cassano. Con Sneijder e Coutinho già in vacanza, e la squalifica del Guaro, domenica contro il Genoa potrebbe toccare ancora a Ricky. Non benissimo, ancora una volta, Silvestre e Jonathan: difficilmente il 31 gennaio li rivedremo entrambi ancora ad Appiano.
A rubarsi la scena, dopo tanti errori e una prestazione nel complesso non trascendentale, è stato comunque Rodrigo Palacio, portiere per caso nelle battute finali dell'incontro. Castellazzi, già claudicante dopo una presa a terra apparentemente molto facile, ha completato l'opera alzando sopra la traversa un tiro di Cacia, uscendo in barella. Con le sostituzioni già andate, è toccato a uno dei 10 rimasti in campo andare in porta, e tra i due papabili Palacio e Alvarez l'ha spuntata il Trenza. Risultato? Non è Handanovic, ma un balzo felino su un colpo di testa ravvicinato gli vale comunque il boato di San Siro.
Finisce così, perchè noi abbiamo sempre qualcosa da offrire allo spettacolo anche in serate del genere. I calciatori nerazzurri vanno negli spogliatoi divertiti dall'esibizione del compagno tra i pali: in serate così fredde (a proposito, hi five a chi ha messo la gara il 18 dicembre alle ore 21, genio clamoroso) basta poco per farsi quattro risate.
TABELLINO
INTER – VERONA 2 - 0
Inter (3-4-1-2): Castellazzi, Silvestre, Chivu, Juan Jesus (54' Zanetti), Jonathan, Duncan, Mariga (45' Guarin), Nagatomo, Alvarez, Palacio, Cassano (74' Pereira). All. Stramaccioni.
Verona (4-3-3): Rafael, Abbate, Moras, Maietta, Albertazzi (80' Cocco), Jorginho, Bacinovic, Hallfredsson, Gomez Taleb (45' Carrozza), Cacia, Grossi (53' Bojinov). All. Mandorlini.
Arbitro: Gianluca Rocchi (Firenze)
Marcatori: 49' Cassano, 54' Guarin
Ammoniti: 28' Bacinovic (V), 48' Silvestre (I), 52' Hallfredsson (V), 68' Cacia (V), 71' Guarin (I), 83' Maietta (V)
Antonio
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