martedì 28 agosto 2012

Ciao Julio Cesar, Acchiappasogni gentiluomo. Il video d'addio di InterCafè

Julio Cesar ringrazia i tifosi nerazzurri con un cuore
Il portiere ricevette una palla sporca dal terzino, mentre l'attaccante avversario, come un toro infuriato alla vista del rosso, si lanciava proprio su di lui. Senza paura, il numero uno alzò la palla a scavalcare l'avversario, ad irridere il suo struggente ed irrazionale pressing, per poi controllare il pallone e girarlo al terzino opposto. "Ma che fa? E' matto questo!" affermò uno spettatore italiano al suo distinto vicino di posto, il quale, con un sorriso, rispose chiaro: "Già. E' per questo che diventerà un campione".
Era il 2004 e gli osservatori dell'Inter erano presenti ad una partita del Flamengo, dove a difesa della porta rossonera (strano il destino) c'era un numero uno dalla faccia quadrata, il fisico non proprio scultoreo classico dei portieri, ma una reattività e dei piedi fuori dal comune. Julio Cesar, quella sera, di fatto, divenne il nuovo portiere dell'Inter. Sappiamo tutti quale è stata la sua storia con i nostri colori sulle spalle ed è quasi inutile stare qui a ripercorrere le sue innumerevoli vittorie, i suoi quattordici trofei tinti di nerazzurro, i suoi rigori parati, le sue linguacce, le sue esultanze. Per noi è stato, è e sempre sarà solo e soltanto l'Acchiappasogni, colui che spegne i sogni altrui ed accende i nostri, con un semplice paio di guanti come fedele alleato. Non servono troppe parole, le sue continue dimostrazioni di affetto per noi suoi tifosi ci hanno riempito il cuore e la voce di incitamenti ed applausi. 
Uno dei messaggi ai tifosi di Susana Werner, la moglie di JC
Semplicemente, come ogni storia, anche quella di JC con l'Inter è giunta ora alla fine perchè è pronto ad approdare al QPR, dove spero per lui che possa trovare un tifo che lo ami almeno la metà di quanto lo ha amato il nostro, dove spero che possa togliersi ancora qualche soddisfazione. Eviterò accuratamente di commentare il modo in cui sta andando a terminare questa storia, perchè sporcherei con critiche un momento che non merita di essere sporcato. Oggi, su twitter, la moglie Susana ha riempito la sua bacheca di messaggi dedicati a noi, a chi, dopo di lei, ha forse amato più follemente suo marito Julio ed è questo l'addio che meglio rispecchia un rapposto incredibile e particolare che s'è instaurato tra noi e JC. Noi di InterCafè, nel nostro piccolo, abbiamo deciso di salutarlo attraverso un video, un video che ci accompagna, attraverso le immagini del passato, nel futuro, un futuro senza più l'Acchiappasogni. Ci abitueremo a non trovarti tra i nostri pali JC, ci abitueremo purtroppo, ma non ti dimenticheremo...


Grazie ed in bocca al lupo JC, portiere matto e galantuomo che in sette anni ci ha aiutato ad "acchiappare" i più bei sogni del calcio.

Andrea

5 commenti:

  1. L'Inter ha quasi sempre avuto ottimi portieri, ma fra quelli che ho visto in azione io
    (Vieri, Bordon, Zenga, Pagliuca, Toldo con il breve intermezzo di Peruzzi) è difficile dire se sia stato lui il più forte, ma sicuramente è quello che ha fatto le parate più decisive per conquistare i vari trofei. Al pari poi di Zenga è stato il più "interista" di tutti, quello cioè che ha dato l'impressione di essere veramente attacato alla squadra e a una maglia. Non per niente alla serata d'addio si è sciolto in lacrime e non penso che fingesse, dato che l'abbiamo sempre conosciuto come una persona schietta e semplice, di un'umanità rara nei giocatori di oggi. Ciao Julio un abbraccio, "Boa sorte", e grazie infinite di tutto: resterai sempre nei nostro cuori.

    RispondiElimina
  2. Un numero 1 tra i più forti mai visti in nerazzurro, un ragazzo di una solarità e simpatia paragonabili alla sicurezza che ha trasmesso in tutti questi anni. Qualche papera saltuaria, che conta zero al cospetto dei miracoli compiuti tra i pali, e un finale che forse poteva essere migliore di questo..ma ad ogni modo, JC è stato ed è un "interistavero" (prendendo in prestito lo slogan di quel noto sito di babbi di minchia), uno che sotto la pelle rosea avrà sempre una seconda pelle a strisce nere e azzurre.


    Il suo arrivo a costo ZERO è stato uno dei mattoni di quel grattacielo che è arrivato fino in cima al mondo, lasciarsi dopo 7 anni è difficile ma c'è un nuovo corso da aprire e certe cifre di questi tempi non sono più sostenibili. Ci mancherà quel sorriso e quella capacità di essere decisivo anche 80 metri lontano dalla porta avversaria: per il sorriso Handanovic non sarà all'altezza, l'augurio è che possa esserlo per la seconda cosa..

    RispondiElimina
  3. Assolutamente d'accordo Antonio! Noi ci siamo goduti, come generazione nerazzurra, tre dei migliori portieri al mondo, ovvero Zenga-Pagliuca e lui, JC, ma quello a cui rimarremo sempre affezionati per trofei vinti è sicuramente quest'ultimo. C'è poco da dire se non ringraziarlo e sperare che abbia fortuna nel suo futuro!

    RispondiElimina