sabato 19 maggio 2012

Altro che calciomercato! Bilancio Inter, storia di un rosso continuo

I conti in rosso dell'Inter
Finito il campionato, per un pò, della nostra squadra di club non vedremo partite interessanti e dunque, il tifoso medio, si rifugia nell'infernal girone delle notizie di mercato. Che ci volete fare, è il destino dei tifosi: se non possono tifare niente, si creano qualcosa ed il calcio permette di sfogare gli istinti animaleschi dei cuori pallonari cibandoli di notizie di campioni e bidoni da ogni dove pronti a indossare casacche di ogni squadra. Ecco che dunque ogni sito, giornale o blog si riempie di nomi, immagini e parole che poi, alla fin dei conti, difficilmente diverranno realtà. Noi non ci tiriamo indietro, mica siamo più belli degli altri, però ho fatto una riflessione: nel calciomercato servono soldi, l'Inter dice di non averli, ma per un tifoso è dura concepire come un club che paghi centinaia di milioni di euro all'anno i suoi calciatori non possa spendere qualcosina in più per un giocatore decente. L'unica via d'uscita era spulciare, per quel che è possibile, le finanze della nostra amata Inter. Pronti? C'è da mettersi le mani nei capelli (per chi li ha, altrimenti mettetevele dove volete)!

STORIA DI SOLDI BUTTATI - Parto da un semplice presupposto: chi entra nel mondo del calcio, quello di altissimo livello, deve essere consapevole che non avrà mai un ritorno economico, il club sarà sempre e soltanto una infernale macchina idrovora che aspira ogni euro con potenza inaudita, risputando fuori centesimi di inutile valore. Detto ciò, va sottolineato anche che Moratti non è stato uno che ci ha mai badato tanto ad i conti nerazzurri, anzi....qui so che molti si scateneranno, evidenziando l'incompetenza del nostro Presidente, l'incapacità di fare mercato, l'incapacità di scegliersi i collaboratori. Si può avere ragione o meno, io però, nei numeri che elencherò a breve, vedo solo la continua ed affannosa rincorsa economica di un tifoso che si sente responsabile verso altri milioni di tifosi, i quali però guardano e criticano soltanto. E' il gioco delle parti, chiaro. Moratti ha sbagliato tanto, ma demonizzarlo o irriderlo sarebbe troppo semplice.
Moratti, nostro Presidente dal 1995
Premessa fatta, partiamo. Moratti diventa Presidente nerazzurro il 25 febbraio 1995, rilevando la società dell'ex imprenditore delle mense Pellegrini. Subito i suoi investimenti sono importanti, la volontà di riportare l'Inter al livello del Milan di Berlusconi è tanta, ma il modo in cui il petroliere milanese sperpera i propri denari è oramai entrato a fare parte della mitologia sportiva. Inutile elencare i bidoni che porta all'Inter ed i talenti che, una volta giunti sui Navigli, buttano via la loro classe. Dalla data del suo insediamento fino all'ultimo bilancio, datato 30 giugno 2011, la società di Corso Vittorio Emanuele ha accumulato perdite per l'impressionante cifra di 1351 milioni di €. Mai, e dico mai, un esercizio s'è chiuso in attivo. Per tenere in piedi la baracca Moratti è stato costretto ad una continua immissione di denaro che ha portato all'erosione del capitale e all'addio anche dei soci più resistenti: se nel 2002 Moratti deteneva una quota di controllo del 59,8% dell'Internazionale FC, il socio Pirelli il 19,6%, la società Minmet l'11,9% ed Interbanca il 5%, nel 2012, a furia di chiedere altri soldi ai soci, molti si sono ritirati, aumentando la quota in mano al Presidente fino all'odierno 98%, con la sola Pirelli che ancora resiste con uno striminzito 1,6%. Soldi buttati, o come dice Moratti, "Le notevoli perdite sono giustificate dalla necessità di mantenere il nostro club ai massimi livelli di competitività mondiale".

I RECENTI ROSSI - I bilanci degli ultimi sei, sette anni, sono una rincorsa al record di perdite, con soltanto i recenti conti, rallentati dal FFP, in lenta frenata, se così si può dire. Il record assoluto è targato 2006/2007, la stagione del primo scudetto sul campo di Moratti, dove il meno, nel bilancio finale, era davanti alla cifra 206,8 milioni di €. Soltanto l'anno prima la perdita s'era arrestata ad un più che accettabile 31,2 milioni, ma i costi sono, da quel momento, enormemente lievitati. Per vincere bisogna spendere, i trofei costano. La stagione 2007/2008 porta una perdita di 148,3 milioni, saliti a 154,4 l'anno successivo. L'anno del triplete poi non fu solo l'anno dell'esplosione della nostra gioia, l'anno della ribellione dell'animo nerazzurro finora costretto all'interno del nostro cuore, ma fu anche il momento di maggiori entrate nelle casse nerazzurre, con la perdita che si assestò a 69 milioni nonostante le enormi spese. Influì moltissimo il geniale affare Ibra-Eto'o, ma anche, chiaramente, la grande affluenza di denaro dalla UEFA con la vittoria storica della Champions League. Vincere costa, ma ripaga anche. L'ultimo bilancio approvato infine, quello della stagione 2010/2011, segna un meno 86,8 milioni di €. Il peggioramente dall'anno precedente era prevedibile, ma nessuna previsione ufficiale lo dava così corposo ed ecco perchè molti dubbi aleggiano attorno alla politica nerazzurra intrapresa in vista dell'entrata in vigore del FFP. E' oggettivo che nel nuovo millennio c'è stata una netta accelerata nelle spese dell'Inter e ciò è lapalissiano se si fa la semplice somma algebrica dei risultati di bilancio: dal 2003/2004 al 2010/2011, l'Inter ha perso circa 1062 milioni di €.
Ogni volta Moratti staccava un assegno e ripagava, forte di un patrimonio personale molto molto cospicuo. Sua fonte di guadagno principale è chiaramente la Saras, la società di famiglia, che tra il 2004 ed il 2010 ha fatturato 1334,6 milioni di € (netti), i quali però non sono entrati tutti nelle tasche di Massimo: "soltanto" 568 milioni sono entrati a far parte del suo patrimonio in questi anni, senza contare che l'ultimo bilancio della raffineria era in perdita, ma questo è un altro capitolo della storia. Il succo è che a Moratti non basta neppure il guadagno che ottiene dalla Saras per ripianare la catastrofica situazione del bilancio nerazzurro.

Previsione bilancio 2011/2012 - Swiss Ramble
PREVISIONI 2011/2012 - Il FFP si avvicina e questi numeri non possono per niente rassicurare gli animi di noi tifosi. E' utile allora capire quale sarà la situazione dei nostri conti già da questa stagione, poichè seppur il sistema ideato da Platini entrerà in vigore ufficialmente soltanto nel 2014, nei primi conteggi prenderà in considerazione già questa e la prossima annata, e la cosa non ci giova. Secondo uno studio della Swiss Ramble, molto accurato, la perdita nel 2011/2012 sarà superiore a quella della scorsa stagione e si aggirerà intorno agli 88 milioni di €. L'anno scorso l'Inter ha incassato dalla Rai 13 milioni per lo sfruttamento dell'archivio immagini nerazzurro, ma questa entrata rappresenta chiaramente un'una tantum che non va conteggiata nel bilancio attuale. Il FFP concede poi degli "agiustamenti" ai conti, ovvero alcune spese supportate dalle società non verranno conteggiate poichè necessarie alla crescita del club, anche in vista dei fini che si vogliono raggiungere proprio con l'uso del FFP e queste sono le spese per il settore giovanile (circa 10 milioni all'Inter) più altre meno importanti, ma che portano ad una detrazione di 16 milioni, definite come spese positive. Le entrate invece varieranno di poco, visto che contratti tv e sponsor sono sostanzialmente gli stessi ed hanno gli stessi contratti dell'anno scorso. Solamente un cammino migliore in Champions poteva regalarci più soldi, cosa che non è accaduta. Peggiore invece è il guadagno dalle cessioni di calciatori perchè l'anno scorso era di 31 milioni mentre quest'anno abbiamo un guadagno di soli 25 milioni, 6 in meno dunque. Infine, i nuovi acquisti (tra cui anche nagatomo, Ranocchia e Pazzini, solo in parte attribuiti al bilancio scorso) influiranno per 22 milioni sulle casse nerazzurre in termini di ingaggi, a fronte di un risparmio, attraverso le cessioni, di 31 milioni di €, con un miglioramente di 6 milioni.
Il succo di tutto ciò, come detto, è che il bilancio Inter presenterà una perdita di circa 88 milioni di € che, messa lì così, sarebbe un danno enorme in vista del FFP. In realtà, il regolamento UEFA, permette degli aggiustamenti di vario tipo, dai 16 milioni calcolati poco fa per le spese positive, fino alla regola che permette ai club una scappatoia: se dimostrano che gran parte delle spese che incidono oggi sul bilancio sono antecedenti al 2010, queste possono non essere prese in considerazione. Poichè una delle spese maggiori, anzi, la maggiore in casa Inter è rappresentata dagli stipendi, il fatto che gran parte dei contratti di giocatori ora in squadra siano stati siglati nel o prima del 2010 permette di sorridere a noi nerazzurri. Sottraendo tutto quanto questo dagli 88 milioni di perdita, l'Inter disterebbe soltanto 6 milioni di € dal pareggio di bilancio richiesto da Platini.

Purtroppo, nonostante la situazione non ci tagli fuori dalla UEFA e dal suo FFP, è tragica. L'Inter non ha ricavi che riescano a rinnovarsi, ha un monte ingaggi che, anche se calato, rimane pesantissimo e la non partecipazione alla Champions della prossima stagione, dopo ben 10 anni consecutivi, arrecherà un danno molto importante alle nostre casse. E' difficile vedere al momento una via d'uscita, ma l'economia, del resto, apre spesso nuove porte a chi ci si sa muovere. L'Inter dovrà per forza inventarsi qualcosa altrimenti anche le campagne acquisti recenti potranno essere ritenute di lusso rispetto a quelle che ci aspettano.

Andrea

Fonti - Studio svolto dal blog The Swiss Ramble con link inserito nell'articolo; bilancio ufficiale dell'Internazionale FC stagione 2010/2011, inserito come link nell'articolo; sito di ricerca ed informazione economica, anche sul calcio, Deloitte ; il libro "Fuorigioco" di Gianfranco Turano, edito Chiarelettere.

17 commenti:

  1. C'è poco da inventare purtroppo. A meno che non si inverta la tendenza attuale che ci vede (s)vendere i nostri giovani (penso a Destro) e poi riacquistarli a peso d'oro.
    Bisognerà puntare molto sulla valorizzazione del settore giovanile e rivendere poi a prezzi interessanti.
    Per risollevare il bilancio tornerebbero utili voci come "stadio di proprietà" e "merchandising" ma in Italia queste voci non figurano nei bilanci delle società di calcio.

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  2. esatto Entius, il primo passo sono il merchandising e lo stadio di proprietà. La Juventus ha investito molto in quelle voci e quest'anno avrà perdite ingenti, (già più di settanta milioni di perdite nei primi sei mesi), ma avrà un ritorno importantissimo nel futuro prossimo! O cambia il sistema il Italia o saremo sempre bloccati in questi numeri...Inter, Milan o quale altra società si voglia

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  3. Lo fece già nel 2005, ora il marchio Inter non è più di proprietà dell'Internazionale FC, quindi non potrebbe più venderlo o farci qualche altra operazione sopra. Inoltre sarebbe una una tantum nuovamente e non risolverebbe il vero problema di fondo purtroppo Claudio :)

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  4. Post interessante Andrea, dal quale si evincono alcune cose. La prima è che con il calcio difficilmente ci si arricchisce. La seconda è che all'Inter si pagano stipendi troppo alti; basti pensare che uno come Muntari guadagnava più o meno 2,5 milioni di Euro (lordi sono quasi 5 ricordiamolo) e un giovanotto al primo anno in Italia proveniente dal campionato argentino dove non ha mai vinto un tubo ne prende 1,2 netti (Alvarez). La terza, cosa che io sostengo dal dopo Triplete e che dai più è vista come un'eresia, è che se Moratti non riesce più a sostenere finanziariamente l'Inter, dovrebbe come minimo cercare partners con denaro fresco da investire; altrimenti farsi da parte. Lo dico con la stima e l'affetto che nutro nei confronti del nostro Presidente, nonchè con la gratitudine per quello che ha fatto fino ad oggi. Però la realtà è questa e se non si riesce a dare una sterzata ai conti nemmeno nell'anno in cui vinci un Triplete...beh, direi che c'è più di qualcosa che non torna. Oppure ci rassegnamo a diventare come l'Atalanta o il Chievo e allora non ha più nemmeno senso chiamarsi Inter. Per rispondere a Claudio che non so per che squadra tifi, gli artifizi contabili ai quali può essere ricorsa l'Inter per cercare di rimanere a galla sono nulla in confronto alle vere e proprie "porcate" fatte da altri, Milan e Juventus in primis; altro che cessioni di marchio ed entrate fittizie...basta guardare a cosa ti consente la legge italiana in merito a sponsorizzazioni sportive a fondo perduto. Ma secondo questi soggetti Moratti dovrebbe essere l'unico fesso a non approfittare di situazioni che ti consente la legislazione in materia. Mah....

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  5. Ciao Alex! Grazie innanzitutto. Sono totalmente d'accordo con te, la prima cosa da fare sarebbe diminuire la "proprietà" di capitale di Moratti, che ora si assesta sul 98%. Farla scendere al 60, 65% permetterebbe l'ingresso di importanti capitali. Il problema è che se non si sistemano le cose, questi non rischieranno mai, quindi bisogna sin da subito iniziare un importante lavoro di restaurazione dirigenziale e di organigramma....su quello che dice Claudio, beh, se si riferisce a manovre losche sul brand, in realtà quello l'hanno fatto tutti e non è affatto illegale, anzi!

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  6. Post veramente molto interessante e che rivela sostanzialmente la difficile situazione economica nella quale riversano le casse della nostra Inter, anche per via di gestioni che definire dissennate mi pare francamente riduttivo..ergo, sarebbe ora di puntare con forza sul nostro vivaio e in tal senso la conferma di Stramaccioni va, per l'appunto, in quel senso..lo almeno speriamo vivamente possa essere così!!

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  7. può sempre rivendere il marchio al figlio come ha già fatto in passato e mettere a bilancio un'entrata fittizia, tanto poi con un ammenda da qualche euro si fa finta di nulla.

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  8. Grazie Jonathan :) Ci sarebbero molte cose da fare, ma in realtà non basta neppure un vivaio forte, serve molto di più, una struttura aziendale più forte....

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  9. Assolutamente d'accordo anche su questo punto...

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  10. Andrea mi deludi molto perchè non hai nelle tue corde l'analisi ecofin, che noi tutti certamente conosciamo e di cui siamo estremamente appassionati.
    Propongo di fondare in circolo con blog dove discutere approfonditamente di ecofin!

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  11. L'analisi per grandi linee è realistica, peccato per le molte imprecisioni... Un esempio? I 13 mln per l'operzione RAI non rientrano nei proventi (il macellaio incassa), sono rappresentativi della
    plusvalenza derivante da un'operazione leggermente più complessa... Anche la tabella riportata
    (fonte Swiss Ramble) non è stata correttamente spiegata... L'analisi ecofin non è nelle tue corde,
    ripeto, peccato, potevi fare un lavoro certamente migliore ed oggettivamente riscontrabile...

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  12. Lo scopo del post è farsi un'idea della situazione finanziaria dell'Inter e cercare di capire entro quali limiti il mercato Nerazzurro si può muovere! Comunque peccato perchè potevi evitare di fare lo sborone!

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  13. caro Marco Gatti...ti ringrazio innanzitutto per essere passato ed avere commentato. Non metto in dubbio le imprecisioni, anche se non sono totalmente d'accordo con te. Va comunque detto che è impossibile essere precisi nei minimi dettagli in poche righe di un articolo in un blog. Non siamo un sito d'economia, non siamo un sito "ecofin", siamo un sito che parla di Inter. I dati esatti sono corretti, se poi si volesse dare una spiegazione precisa e dettagliata, beh, non credo sia questo il posto adatto :) Ripeto, i numeri comunque sono questi e la situazione penso sia spiegata anche se forse con eccessiva semplicità :) grazie in ogni caso per la tua critica mirata ed un pò pignola, me lo consentirai :) a presto!

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    1. Leggo stasera per caso, non volevo certo essere offensivo, il lavoro non è fatto male, lascia chiaramente capire quale sia la situazione :-)
      Il problema è che forse ho scritto di fretta senza rileggere, tieni però conto del fatto che ho fatto uno studio, che non pubblicherò mai, che parte dal 2000 ed arriva alla scorsa stagione... Un inciso, i dati SWISS RAMBLE sono presentati con una sintesi banale, non hanno pubblicato lo studio completo, ma in soldoni l'articolo era ed è buono.
      Si, sono sicuramente pignolo... TROPPO! Un saluto, Marco
      Ciao e grazie per la risposta che, purtroppo, ho letto solo stasera. M.

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  14. Scusate, non c'entra niente con il bel post di Andrea, ma stasera e ieri in due finali, hanno prevalso gli sfavoriti, anche con una dose di fortuna, contro chi si era presentato da favorito e in maniera piuttosto arrogante. Insomma: grande Di Matteo, primo allenatore italiano a vincere la Champions alla guida una squadra straniera, e poi "Noi tifiamo Napoli, TIE' !"

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  15. Sarà anche un insulto, non lo so: so solo che i tedeschi pensavano di averla già vinta e alcune loro "stelle" sono entrate in campo per farsi belli loro e non per giocare di squadra (Ribery, Robben..). Guardate invece cosa ha fatto Drogba: è un trascinatore che fa reparto da solo, è un grandissimo e a me è sempre piaciuto:

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  16. NOI TIFIAMO NAPULEEEEEEEEEEEE ahahahahahha ;D

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