venerdì 28 dicembre 2012

I 5 personaggi nerazzurri del 2012

Eh già, basta uno schiocco di dita e siamo a fine anno. Pazzesco no? In una routine di studio, lavoro, famiglia, bollette da pagare, bollette pagate, tasse, rincari e Governi caduti ci siamo improvvisamente ritrovati seduti a tavola a bere ed a mangiare così tanto da essere pronti a rotolare verso il nuovo anno che ci attende. Spero che tutti voi nerazzurri abbiate passato un felice Natale, senza brutti pensieri, cosa che l'Inter, purtroppo, non ci ha permesso di fare, non tanto a causa dei non proprio esaltanti risultati degli ultimi match pre-festività, quanto perchè, per qualche assurdo motivo incomprensibile ai più (anzi, ai tutti direi), ha deciso di fare un video in cui anche Jonathan ci fa gli auguri. Si, lui, il parcheggiatore della Pinetina secondo molti, il nuovo Maicon per i conduttori di Mistero.


Ora, questo è un chiaro atto con cui l'F.C. Internazionale 1908 ha voluto mettere alla prova la nostra fede, ma noi, coraggiosi eroi senza paure, templari dei segreti del nostro cuore nerazzurro, non ci facciamo colpire da queste prove che la fede ci pone e continuiamo per la nostra strada.

lunedì 24 dicembre 2012

10 Considerazioni Su Inter-Genoa


1. Tra le prestazioni peggiori dell’Inter. Gioca male e non dà mai la sensazione di poter (e soprattutto di voler) vincere la partita. Brutto segno.

2. Ce la prendiamo con Livaja per l’errore clamoroso al novantesimo ma se non altro è l’unico attaccante che prova a tirare in porta. E poi, siamo onesti, non meritavamo tanta grazia.

Inter- Genoa 1-1: un 'pareggino' che sa di sconfitta

Cambiasso riprende Immobile, ma a San Siro è solo 1-1
Si va in vacanza con un pareggio. L’Inter porta a casa un punticino striminzito, che ridimensiona le aspirazioni nerazzurre ed evidenzia i difetti di singoli e squadra. È un’Inter sbiadita e monotona quella che scende in campo a San Siro, fin troppo compassata ed imprecisa, e il risultato è decisamente insoddisfacente dal punto di vista del gioco e del punteggio.

Il Genoa fa il suo match, decidendo saggiamente di aspettare, blindando la difesa nella parte centrale e cercando di spezzare le azioni nerazzurre per poi ripartire, così come era accaduto contro Siena, Palermo, ed in parte anche Lazio, con risultati non troppo diversi. L’Inter, dal canto suo, cerca di affidarsi alla fantasia dei giocatori d’attacco, ma Cassano e soprattutto Alvarez appaiono troppo svogliati ed imprecisi, Palacio e Milito poco incisivi. Il pubblico non ne può più ed inizia a fischiare Ricky, che certo non ne trae giovamento, e sarà costretto dopo poco ad abbandonare il campo per infortunio, completando così questa giornata da horror movie natalizio.

giovedì 20 dicembre 2012

Il mercato che verrà

L'"aggressivo" Guarìn: come non squalificarlo?
Ci sarebbero parecchi argomenti da discutere, considerata anche l’ennesima assurda squalifica di un nostro giocatore da parte del “Signor” Tosel. Rendiamoci conto: Guarìn è stato squalificato per atteggiamento “aggressivo e intimidatorio” verso qualcuno che non se n'è nemmeno accorto, visto che a referto il fatto è stato segnalato da un altro soggetto: squalificato per un atteggiamento! Mentre nessuno dell'intera panchina della Juve che circondò minacciosamente il guardialinee nella partita contro il Catania prese un solo turno di squalifica. Ma siccome abbiamo già affrontato l’argomento più volte (già il 5 Settembre scrivevamo che sentivamo puzza di marcio) e siamo in periodo pre-natalizio, non vogliamo rovinarci ulteriormente il fegato e proveremo un pò a capire che tipo di mercato potrà portare avanti la nostra Società nel corso del prossimo mese di Gennaio. 

mercoledì 19 dicembre 2012

Inter-Verona 2-0: ritorni, conferme e delusioni nella notte di Palacio


La coppa Italia tutto questo fascino non lo ha più da un pezzo, ma non v'è dubbio che dovendo scegliere, meglio vincere e farsi un altro giro. In casa contro il Verona di Mandorlini, l'Inter non fallisce il colpo e dopo un primo tempo sottotono si scatena nella ripresa, grazie all'ingresso dell'"aggressivo" Guarìn, che anche ieri si è beccato un giallo ridicolo quasi quanto la squalifica comminatagli da Tosel, e alla classe di Cassano, ieri sera scintillante. Un 2-0 che proietta i nerazzurri al turno successivo contro la vincente di Napoli-Bologna, e che mantiene vivo il terzo obiettivo stagionale offrendo oltretutto una vetrina a chi fin qui è stato impiegato meno.

lunedì 17 dicembre 2012

Dieci Considerazioni Su Lazio-Inter



1. L’atteggiamento arbitrale nei nostri confronti nelle ultime giornate è a dir poco scandaloso. Da Torino in poi è stata una escalation di errori arbitrali a nostro sfavore che in più di un’occasione ci ha privato di punti decisivi. Che questa situazione sia la conseguenza per la vittoria allo Juventus Stadium?

2. Perché cambiare uomini e moduli se non è strettamente necessario? A che serve presentarsi con una difesa a 4 contro la Lazio che gioca con un solo attaccante?

3. A che servono gli arbitri di porta se poi non intervengono quando c’è un episodio plateale in area? Il rigore di Ranocchia era nettissimo, tanto che l’avrebbe dovuto vedere anche Mazzoleni. Ma se l’arbitro non l’ha visto è dovere del giudice di porta segnalarlo.

4. La fortuna che ci ha aiutato contro il Palermo ha presentato il conto con quei due pali colpiti da Guarin e Cassano che avrebbero potuto cambiare la partita.

5. Rispetto alle sconfitte di Bergamo e Parma questa è assolutamente immeritata. Abbiamo giocato poco il primo tempo ma nella ripresa abbiamo fatto la partita e abbiamo avuto più occasioni dei padroni di casa. Peccato.

6. Stramaccioni e la maledizione romana. Il tecnico romano ha vinto due derby, ha battuto la Juventus a domicilio, ma contro le squadre della sua città natale ha rimediato tre sconfitte su tre. Speriamo che vada meglio la prossima volta.

7. Ha avuto un momento di flessione ma la stagione di Guarin è stata finora strepitosa. Il centrocampista colombiano conferma di essere stato un acquisto azzeccato (purtroppo uno dei pochi ultimamente) da parte di Branca. E se la smettesse di sparare alle stelle 4-5 palloni a partita…

8. Milito, dove sei? Federica Sciarelli gli dedicherà la prossima puntata di “Chi l’ha visto?”. Nel frattempo non sarebbe male iniziare a trovare un sostituto all’altezza.

9. L’Inter continua a cercare un difensore centrale ma non è in quel ruolo che i nerazzurri sono più carenti. A parte la cronica mancanza di un vice-Milito credo che servano urgentemente anche un paio di innesti in mezzo al campo. E stiamo parlando di innesti di qualità non il Gargano o il Mudingayi di turno.

10. L’ho già detto in altre occasioni e lo voglio ribadire. Sicuri che questa Inter possa prendersi il lusso di fare a meno di Sneijder. Visto che l’olandese è a tutti gli effetti un giocatore nerazzurro non sarebbe il caso di farlo giocare in attesa di (s)venderlo?
Entius
domenica 16 dicembre 2012

Lazio-Inter 1-0: ancora Roma, ancora la sfiga, ancora gli arbitri

Klose infallibile, ci punisce
Ci sono leggi, nella vita, non scritte, ma certamente esistententi, nonostante una persona cerchi di non farci caso o di non vederle. Alcuni le chiamano Leggi di Murphy, altri semplicemente fato, destino, casualità. Di fatto, più cerchi di scuoterti per toglierti di dosso queste "ombre", meno ce la farai. L'Inter, ieri sera, non ce l'ha fatta appunto. E di volontà ce ne ha messa tanta, davvero, ma non c'era niente da fare. Ci sono serate che nascono storte e finiscono completamente rovesciate, ci sono cose dove tutta la tua voglia non può bastare. L'Inter perde sotto il colpo di Klose, perde sotto il fuoco amico biancoceleste e perde, probabilmente, definitivamente (certo, se la Juventus dovesse perdere non si sa mai, ma l'Atalanta propone sgambetti solo a noi negli ultimi anni) il treno dalla prima. Ancora una volta è la Capitale a dirci male. Nonostante questo usciamo a testa alta da un campo difficile, consapevoli che il risultato migliore, non ce ne vogliano i nostri amici aquilotti, sarebbe stato la vittoria nerazzurra, o almeno il pareggio.

sabato 15 dicembre 2012

S.P.Q.R. - Sono Proibitive Queste Romane

Lazio-Inter, stasera ore 20:45
Nella seppur finora breve carriera di Stramaccioni come allenatore di alto livello, due cose sono già chiare: che il Parma, e più precisamente lo stadio Tardini, sono la sua bestia nera, e che lui, contro il suo cuore, proprio fa fatica ad andarci. Nonostante l'Inter sia oramai parte di lui e nonostante abbia più volte dimostrato il proprio amore e la propria riconoscenza verso i nostri colori, sempre un figlio di Roma è e tale si sta dimostrando: come avrete infatti letto ampiamente e come tutti i media si sono subito lanciati a sottolineare (speranzosi forse in una permanenza del tabù? Chi lo sa....), l'Inter di Strama, con le romane, non ha mai vinto. Due le sfide finora e due le sconfitte, tra l'altro nette, entrambe per 3-1, una là ed una in casa.

mercoledì 12 dicembre 2012

Condannati a stravincere


In un commento a un post di qualche giorno fa eravamo stati facili profeti nell’indicare la designazione dell’arbitro Rizzoli per Inter – Napoli come palesemente inadeguata, per vari motivi. Il primo, quello diciamo ufficiale che dovrebbe orientare le scelte di un designatore valido e super partes, è che non si affida una partita così delicata ed importante a un arbitro che sta vivendo una stagione pessima e che ne ha combinata una più di Bertoldo, sia da primo arbitro che da arbitro di linea. 

lunedì 10 dicembre 2012

Dieci considerazioni su Inter-Napoli

1. Grande con le grandi, piccola con le piccole. Fiorentina, Milan, Juventus, Napoli. 12 punti su 12. Siena, Atalanta, Cagliari, Parma. 1 punto su 12. Il divario nerazzurro tra i due trend è davvero enorme. E se pensiamo dove potevamo essere con 2-3 punti in più…

2. Dalla Juventus al Napoli abbiamo vinto solo una gara su 4 eppure la classifica dice che siamo secondi a 4 punti dalla vetta. Questo campionato è livellato verso il basso. E se fra qualche mese il distacco dalla vetta fosse questo…

3. Gli allenatori vivono sempre sul filo dell’equilibrio. Fanno delle scelte, se le azzeccano sono fenomeni, se le sbagliano sono incapaci. Stramaccioni ieri sera ha piazzato Guarin trequartista e la mossa si è rivelata azzeccata.

4. E’ una semplice casualità il fatto che contro Parma e Palermo era assente Cassano e l’Inter ha giocato una partita molto opaca? In assenza di Sneijder e aspettando la maturazione di Alvarez e Coutinho, Fantantonio è l’unico che può fare la differenza in questa Inter.

5. Come contro la Juventus siamo riusciti a vincere nonostante un arbitraggio non proprio positivo. Se giochiamo da grande squadra non c’è arbitro che tenga ma è bene tenere sempre desta l’attenzione sulla questione. E se dopo una sconfitta suona come una giustificazione, farlo dopo una vittoria è sempre una cosa molto positiva.

6. Credo che su quel tocco maldestro di Pereira a pochi minuti dalla fine sia gelato il sangue a molti. Cavolo che strizza.

7. Cassano va a battere un calcio d’angolo. Ad un tratto dall’inquadratura larga si vede uno che parte da centrocampo, arriva sparato in area, colpsice al volo il cross di Cassano e buca De Sanctis. Guarin ha fatto un grandissimo gol su uno schema perfetto (in quelle situazioni basta un nulla perché lo schema fallisca). Complimenti a tutta la squadra.

8. Ogni tanto guardo giocare Ranocchia e penso a quello visto lo scorso anno. Siamo sicuri che stiamo parlando dello stesso giocatore? Un mostro difensivo. E lo stesso discorso vale per Juan Jesus che mi sta entusiasmando e sorprendendo partita dopo partita. Aspettando di trovare il vice-Milito, abbiamo già trovato i nuovi Samuel e Lucio.

9. L’ho detto tante volte e lo ribadisco anche stavolta, dopo una vittoria che ci riporta al secondo posto. Non siamo competitivi per lo scudetto. Il nostro obiettivo deve rimanere quello di arrivare nei primi tre. Almeno fino a primavera inoltrata.

10. Qualcuno è rimasto insoddisfatto della prestazione della squadra nel secondo tempo quando abbiamo subito il gioco del Napoli limitandoci a difendere. Sarà sbagliato ma io preferisco soffrire e subire il gioco degli avversari pur di portare a casa i tre punti. E’ quello che conta veramente. Tutto il resto, come direbbe Califano, è noia.
Entius

Inter-Napoli 2-1: il fattore Guarìn, il graffio di Milito


Fiorentina, Milan, Juventus, Napoli
. Eccezion fatta per una Roma che solo adesso si sta riscoprendo ad alti livelli, ed in attesa della Lazio di Klose, il ruolino di marcia dell'Inter di Stramaccioni contro le grandi del campionato è stato sin qui perfetto, al punto da instillare il dubbio su quale sarebbe l'attuale situazione della squadra se non avesse buttato in maniera scriteriata punti importanti contro Siena, Cagliari, Parma e Atalanta. Battagliera, concentrata e coraggiosa contro le big, svogliata e distratta contro le provinciali: questo il paradosso della formazione nerazzurra, acuito ancora di più dalla gara contro il Napoli di Mazzarri vinta grazie alle prodezze di Guarìn e Milito, con la rete di Cavani a rendere di fuoco la mezz'ora finale.

venerdì 7 dicembre 2012

Europa League: un'occasione di crescita per tutti, anche per gli arbitri

L'Inter esulta in uno stadio vuoto
Ci avrei potuto pensare effettivamente, ma ammetto che la pigrizia che mi contraddistingue ed il credo normale senso di rigetto verso la prospettiva di passare circa due ore a 2°C mi hanno facilmente consigliato di non andare a godermi la sfida tra Inter-Neftchi. Peccato, perchè in fondo è stata una sfida divertente, almeno per i secondi 45', e soprattutto ha messo in mostra un bel pò di gioventù che, agli amanti del calcio, provoca sempre curiosità. Chiaro che l'inutilità più assoluta della partita (checchè ne dicano i cialtroni dalle prime pagine) non ha certamente aiutato la volontà, ma dispiace sempre un pò vedere San Siro così tristemente vuoto, sembrava il Teatro Nuovo di Milano nel giorno della presentazione del nuovo movimento politico di Emilio Fede. Ma tralasciamo questi tristi paragoni e passimo alla partita.
Personalmente non ho mai voluto criticare Strama per come ha vissuto l'Europa League in questa prima fase: la sua non è stata una visione snob della competizione, semplicemente ha cercato di trovare serie alternative all'11 titolare. Inutile negarlo, questa rosa non ha due squadre ugualmente competitive, anzi, con un paio di infortuni come abbiamo visto fatica ad averne una, e bisogna dunque ricercare forze fresche da altre parti, magari nei giovani. Usare l'EL per fare debuttare o testare la condizione dei ragazzetti è, a mio parere, leggermente diverso rispetto che schierare totalmente seconde linee senza speranze in campionato. E ieri sera è stato un bel vedere. Al di là di Samuel e Cambiasso, unici Over 30 in campo, la formazione iniziale era composta da ben cinque Under 20 ed un neo ventenne come Coutinho. Età media di 23 anni circa, esclusi i due veterani si abbassava a 20,5 anni. Impressionante, niente da dire. Se poi questi giovani hanno le doti mostrate da Livaja, Benassi e Garritano, beh, è davvero tanta robba (cit.).
Livaja esulta con l'amico e compagno Romanò
Questi tre pischelli sono infatti quelli che maggiormente mi hanno colpito. Su Livaja già avevamo avuto buone indicazioni, ma ieri sera mi è sembrato quasi cresciuto, certamente aiutato dall'imbarazzante livello della retroguardia azera. In ogni caso la freddezza con cui ha trovato i due gol è stata da giocatore di talento, se poi aggiungiamo che per lui c'era anche la tripletta capiamo quanto sia stata ottima la prova del ragazzo. Benassi e Garritano sono invece il plus della serata. Il primo si sistema nella cabina di regia nel mezzo ed a momenti mi mettevo a piangere di commozione: uno che ha due piedi e non due mattoni in regia nel nostro centrocampo non lo vedevo da anni (con tutto il rispetto per i vari Gargano, Mudingayi e così via). Smista palloni, detta i ritmi, osa. Qualche volta sbaglia, ma ci sta, perchè poi ha sempre la necessaria grinta ed attenzione per rimediare. Nel finale si piazza anche al fianco di Cambiasso praticamente in dfiesa e dimostra una duttilità impressionante. Garritano pare invece il talento vero, almeno a mio parere. I numeri ce li ha tutti, la spavalderia che non tracima in arroganza pure, dovrà avere le occasioni ora e spero che vista la limitata lunghezza di rosa in avanti, gliene si offra la possibilità.
L'arbitro di Inter-Neftchi, Emir Aleckovic
Mi rendo conto che leggendo fino a questo punto, uno che non ha visto o letto nulla, si chiede con che scarto l'Inter abbia asfaltato l'allegra compagni di Baku. Invece è finita 2-2, già. La nostra difesa probabilmente non ama giocare al freddo (ma ci si abitui!) e più di una volta sottovaluta gli avversari, lasciando spazi ed occasioni. In più Belec, sinceramente, non mi pare un talento in porta, anche se l'età gioca dalla sua. In ogni caso bisogna anche dire come la sfiga ci abbia visto benissimo ed abbia deciso di abbattersi su di noi (strano eh?) con il considerevole aiuto della classe arbitrale: oltre alla traversa che trema ancora adesso presa da Nagatomo infatti, ci mancano, nel complesso della sfida, almeno un rigore ed un gol. Ad inizio ripresa infatti, il quintetto arbitrale serbo, decide di sfoderare tutte le proprie armi, negando prima un gol netto di Livaja, con palla ben oltre la linea ma incrdibilmente non vista dall'arbitro di porta, e rigore negato dal direttore di gara per un intervento che definire falloso è un eufemismo, su Cassano. Ora, non voglio dic erto mettermi a piagnucolare, ma mi pare assurdo il modo in cui viene gestita la conduzione arbitrale in EL. Non è la prima volta che ci abbattiamo in direttori di gara indegni, almeno per quanto riguarda arbitraggi a questi livelli. Ed io capisco anche la necessità di sfruttare, proprio come fa Strama, l'EL per crescere e trovare nuovi arbitri, però a tutto c'è un limite. Certe conduzioni arbitrali penso facciano più male alla competizione in sè che bene al singolo arbitro che si mette in curriculum una esperienza in più. Ci rifletta Platini, soprattutto quando parla della moviola in campo: un computer, talvolta, è decisamente meglio di certe inenarrabili prestazioni arbitrali.

Andrea
mercoledì 5 dicembre 2012

A proposito di Wesley

L'urlo di Wes: è rottura
Purtroppo è successo: complici un insieme di fattori, dopo la fantastica vittoria nella tana della Juve la squadra si è come “squagliata”. Le tante partite disputate con una rosa limitata, l’inevitabile scadimento di condizione di giocatori ultratrentenni che le hanno giocate praticamente tutte, i conseguenti infortuni, le squalifiche e, ultima ma non ultima, un trittico di arbitraggi da tregenda che hanno minato le certezze e l’entusiasmo di un ambiente, hanno contribuito come a “svuotare” una squadra che, anche se tutt’altro che perfetta ed imbattibile, si era comunque dimostrata quadrata e ben conscia delle proprie qualità come dei propri limiti. E’ stato un po’ come se in quella partita tutti avessero dato tutto quello che avevano fino all’ultima goccia; un po’ come il purosangue che corre come un pazzo al massimo delle sue possibilità fino a scoppiare.

lunedì 3 dicembre 2012

Dieci appunti su Inter-Palermo

1. Bisognava vincere e abbiamo vinto. Cosa c’è di male se lo abbiamo fatto grazie ad una goffa autorete? Non è forse meglio vincere per un maldestro errore dell’avversario piuttosto che vincere grazie ad un chirurgico intervento dell’arbitro?

2. Nelle ultime due gare casalinghe abbiamo fatto punti grazie a due autoreti. Non saremo aiutati dagli arbitraggi ma la buona sorte non ci è del tutto avversa.

3. Perché ho la strana sensazione che Stramaccioni abbia un po’ perso la bussola? Forse perché ha preferito Pereira a Nagatomo? Forse perché ha tolto Zanetti e Milito? Forse perché la squadra non gira più?

4. Coutinho ha tecnica, velocità e buoni numeri ma fargli giocare di tanto in tanto degli spezzoni (raramente gioca 90 minuti) non è certo d’aiuto. E’ un elemento su cui puntare, diamogli più fiducia e facciamolo giocare più spesso.

5. Il Ranocchia dello scorso anno è solo un (brutto) ricordo. Il centrale nerazzurro sfodera l’ennesima prestazione maiuscola giocando in difesa e facendo l’esterno destro. E propizia anche il gol. Cosa chiedere di più.

6. Stramaccioni nella stessa partita sostituisce Zanetti, Cambiasso e Milito. Ennesimo segnale che i Maya avevano ragione e che la fine del mondo è vicina?

7. Difficile dire se si è fatta sentire la mancanza di Cassano e Sneijder oppure no. Magari né l’olandese né Fantantonio avrebbero cambiato la gara. Di sicuro ci è mancato qualcuno che illuminasse il gioco nerazzurro.

8. Sicuri che non ci manchi un vice-Milito? Siamo certi che un centrocampista di qualità lì in mezzo sarebbe superfluo? Siamo proprio convinti che questa rosa sia competitiva?

9. Se ci fosse la possibilità mi piacerebbe dare una randellata nei denti a Samuel per il modo sciocco in cui si fa ammonire. The Wall era diffidato e salterà Inter-Napoli. Al solo pensiero di vedere Silvestre che marca Cavani ho già gli incubi.

10. Appunto finale sulla telecronaca di Cristian Recalcati su Mediaset Premium che per 90 minuti non ha fatto altro che criticare Pereira, Gargano, Coutinho e invocando ad ogni pie sospinto Sneijder. Il tifoso dovrebbe incitare la squadra nei 90 minuti. Magari se sta giocando male ammetterlo, ma questo continuo criticare è irritante. Soprattutto se non riesci a venire a capo di una gara.
Entius