lunedì 10 dicembre 2012

Dieci considerazioni su Inter-Napoli

1. Grande con le grandi, piccola con le piccole. Fiorentina, Milan, Juventus, Napoli. 12 punti su 12. Siena, Atalanta, Cagliari, Parma. 1 punto su 12. Il divario nerazzurro tra i due trend è davvero enorme. E se pensiamo dove potevamo essere con 2-3 punti in più…

2. Dalla Juventus al Napoli abbiamo vinto solo una gara su 4 eppure la classifica dice che siamo secondi a 4 punti dalla vetta. Questo campionato è livellato verso il basso. E se fra qualche mese il distacco dalla vetta fosse questo…

3. Gli allenatori vivono sempre sul filo dell’equilibrio. Fanno delle scelte, se le azzeccano sono fenomeni, se le sbagliano sono incapaci. Stramaccioni ieri sera ha piazzato Guarin trequartista e la mossa si è rivelata azzeccata.

4. E’ una semplice casualità il fatto che contro Parma e Palermo era assente Cassano e l’Inter ha giocato una partita molto opaca? In assenza di Sneijder e aspettando la maturazione di Alvarez e Coutinho, Fantantonio è l’unico che può fare la differenza in questa Inter.

5. Come contro la Juventus siamo riusciti a vincere nonostante un arbitraggio non proprio positivo. Se giochiamo da grande squadra non c’è arbitro che tenga ma è bene tenere sempre desta l’attenzione sulla questione. E se dopo una sconfitta suona come una giustificazione, farlo dopo una vittoria è sempre una cosa molto positiva.

6. Credo che su quel tocco maldestro di Pereira a pochi minuti dalla fine sia gelato il sangue a molti. Cavolo che strizza.

7. Cassano va a battere un calcio d’angolo. Ad un tratto dall’inquadratura larga si vede uno che parte da centrocampo, arriva sparato in area, colpsice al volo il cross di Cassano e buca De Sanctis. Guarin ha fatto un grandissimo gol su uno schema perfetto (in quelle situazioni basta un nulla perché lo schema fallisca). Complimenti a tutta la squadra.

8. Ogni tanto guardo giocare Ranocchia e penso a quello visto lo scorso anno. Siamo sicuri che stiamo parlando dello stesso giocatore? Un mostro difensivo. E lo stesso discorso vale per Juan Jesus che mi sta entusiasmando e sorprendendo partita dopo partita. Aspettando di trovare il vice-Milito, abbiamo già trovato i nuovi Samuel e Lucio.

9. L’ho detto tante volte e lo ribadisco anche stavolta, dopo una vittoria che ci riporta al secondo posto. Non siamo competitivi per lo scudetto. Il nostro obiettivo deve rimanere quello di arrivare nei primi tre. Almeno fino a primavera inoltrata.

10. Qualcuno è rimasto insoddisfatto della prestazione della squadra nel secondo tempo quando abbiamo subito il gioco del Napoli limitandoci a difendere. Sarà sbagliato ma io preferisco soffrire e subire il gioco degli avversari pur di portare a casa i tre punti. E’ quello che conta veramente. Tutto il resto, come direbbe Califano, è noia.
Entius

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