venerdì 7 dicembre 2012

Europa League: un'occasione di crescita per tutti, anche per gli arbitri

L'Inter esulta in uno stadio vuoto
Ci avrei potuto pensare effettivamente, ma ammetto che la pigrizia che mi contraddistingue ed il credo normale senso di rigetto verso la prospettiva di passare circa due ore a 2°C mi hanno facilmente consigliato di non andare a godermi la sfida tra Inter-Neftchi. Peccato, perchè in fondo è stata una sfida divertente, almeno per i secondi 45', e soprattutto ha messo in mostra un bel pò di gioventù che, agli amanti del calcio, provoca sempre curiosità. Chiaro che l'inutilità più assoluta della partita (checchè ne dicano i cialtroni dalle prime pagine) non ha certamente aiutato la volontà, ma dispiace sempre un pò vedere San Siro così tristemente vuoto, sembrava il Teatro Nuovo di Milano nel giorno della presentazione del nuovo movimento politico di Emilio Fede. Ma tralasciamo questi tristi paragoni e passimo alla partita.
Personalmente non ho mai voluto criticare Strama per come ha vissuto l'Europa League in questa prima fase: la sua non è stata una visione snob della competizione, semplicemente ha cercato di trovare serie alternative all'11 titolare. Inutile negarlo, questa rosa non ha due squadre ugualmente competitive, anzi, con un paio di infortuni come abbiamo visto fatica ad averne una, e bisogna dunque ricercare forze fresche da altre parti, magari nei giovani. Usare l'EL per fare debuttare o testare la condizione dei ragazzetti è, a mio parere, leggermente diverso rispetto che schierare totalmente seconde linee senza speranze in campionato. E ieri sera è stato un bel vedere. Al di là di Samuel e Cambiasso, unici Over 30 in campo, la formazione iniziale era composta da ben cinque Under 20 ed un neo ventenne come Coutinho. Età media di 23 anni circa, esclusi i due veterani si abbassava a 20,5 anni. Impressionante, niente da dire. Se poi questi giovani hanno le doti mostrate da Livaja, Benassi e Garritano, beh, è davvero tanta robba (cit.).
Livaja esulta con l'amico e compagno Romanò
Questi tre pischelli sono infatti quelli che maggiormente mi hanno colpito. Su Livaja già avevamo avuto buone indicazioni, ma ieri sera mi è sembrato quasi cresciuto, certamente aiutato dall'imbarazzante livello della retroguardia azera. In ogni caso la freddezza con cui ha trovato i due gol è stata da giocatore di talento, se poi aggiungiamo che per lui c'era anche la tripletta capiamo quanto sia stata ottima la prova del ragazzo. Benassi e Garritano sono invece il plus della serata. Il primo si sistema nella cabina di regia nel mezzo ed a momenti mi mettevo a piangere di commozione: uno che ha due piedi e non due mattoni in regia nel nostro centrocampo non lo vedevo da anni (con tutto il rispetto per i vari Gargano, Mudingayi e così via). Smista palloni, detta i ritmi, osa. Qualche volta sbaglia, ma ci sta, perchè poi ha sempre la necessaria grinta ed attenzione per rimediare. Nel finale si piazza anche al fianco di Cambiasso praticamente in dfiesa e dimostra una duttilità impressionante. Garritano pare invece il talento vero, almeno a mio parere. I numeri ce li ha tutti, la spavalderia che non tracima in arroganza pure, dovrà avere le occasioni ora e spero che vista la limitata lunghezza di rosa in avanti, gliene si offra la possibilità.
L'arbitro di Inter-Neftchi, Emir Aleckovic
Mi rendo conto che leggendo fino a questo punto, uno che non ha visto o letto nulla, si chiede con che scarto l'Inter abbia asfaltato l'allegra compagni di Baku. Invece è finita 2-2, già. La nostra difesa probabilmente non ama giocare al freddo (ma ci si abitui!) e più di una volta sottovaluta gli avversari, lasciando spazi ed occasioni. In più Belec, sinceramente, non mi pare un talento in porta, anche se l'età gioca dalla sua. In ogni caso bisogna anche dire come la sfiga ci abbia visto benissimo ed abbia deciso di abbattersi su di noi (strano eh?) con il considerevole aiuto della classe arbitrale: oltre alla traversa che trema ancora adesso presa da Nagatomo infatti, ci mancano, nel complesso della sfida, almeno un rigore ed un gol. Ad inizio ripresa infatti, il quintetto arbitrale serbo, decide di sfoderare tutte le proprie armi, negando prima un gol netto di Livaja, con palla ben oltre la linea ma incrdibilmente non vista dall'arbitro di porta, e rigore negato dal direttore di gara per un intervento che definire falloso è un eufemismo, su Cassano. Ora, non voglio dic erto mettermi a piagnucolare, ma mi pare assurdo il modo in cui viene gestita la conduzione arbitrale in EL. Non è la prima volta che ci abbattiamo in direttori di gara indegni, almeno per quanto riguarda arbitraggi a questi livelli. Ed io capisco anche la necessità di sfruttare, proprio come fa Strama, l'EL per crescere e trovare nuovi arbitri, però a tutto c'è un limite. Certe conduzioni arbitrali penso facciano più male alla competizione in sè che bene al singolo arbitro che si mette in curriculum una esperienza in più. Ci rifletta Platini, soprattutto quando parla della moviola in campo: un computer, talvolta, è decisamente meglio di certe inenarrabili prestazioni arbitrali.

Andrea

2 commenti:

  1. Non ho visto la partita; avevo il primo impegno della lunga sfilza pre-Natalizia. Mi è sembrato di capire che sia stata una buona "sgambata" nella quale Cassano ha ritrovati il ritmo-partita e Jonathan e Coutinho abbiano perso l'ennesima occasione. Quanto al risultato, assolutamente condizionato dalla cinquina arbitrale, speriamo non sia il preludio a quello che accadrà domenica sera quando ci arbitrerà uno dei tre arbitri che se fossi stato il designatore non avrei mai mandato ad arbitrare Inter-Napoli (gli altri sono Tagliavento e Rocchi). Speriamo bene ma temo casini e polemiche a go-go

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  2. Lo ammetto, con vergogna: preso da mille cose, e con un pc ko, ho completamente dimenticato l'impegno di EL. Incredibile, non era mai successa una cosa del genere, starò invecchiando :)


    Ad ogni modo, gestione della competizione perfetta da parte del mister: abbiamo già detto diverse volte come sia praticamente impossibile pensare di reggere due fronti con una rosa del genere, giusto approfittare della qualificazione anticipata per lanciare ragazzi e vederli all'opera con la maglia "A", in una gara europea. Il problema, che comunque non possiamo porci adesso, è vedere come si potrà sostenere la competizione adesso che in scena entreranno le retrocesse della CL, e soprattutto spariranno le squadre materasso come quella azera..

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