venerdì 20 luglio 2012

Revolution!



« La Rivoluzione non è un pranzo di gala, non è una festa letteraria, non è un disegno o un ricamo, non si può fare con tanta eleganza, con tanta serenità e delicatezza, con tanta grazia e cortesia. La Rivoluzione è un atto di violenza » 

Sono parole di Mao Tse Thung che anche se non totalmente ascrivibili alla situazione che si sta verificando all’Inter, rendono tuttavia abbastanza bene il concetto: quando si vanno ad operare cambiamenti drastici e repentini, scopo principale di una rivoluzione, solitamente non si può andare troppo per il sottile, ed è quindi più che probabile che si finisca per commettere qualche errore di forma (si spera il meno possibile di sostanza). L’abbiamo detto un po’ tutti a più riprese e l’ho anche letto su un paio di altri blog interisti in questi giorni: quello che si sta cercando di fare adesso andava fatto un po’ più gradualmente a cominciare dalla stagione immediatamente successiva a quella dello storico Triplete.

Si sarebbero molto più probabilmente potute gestire meglio da un punto di vista economico e in modo meno traumatico da un punto di vista umano, parecchie situazioni che invece sono state lasciate lì, pericolosamente innescate: un po’ come lasciare per tre ore una pentola a pressione sul fuoco senza mai far sfiatare la valvola (non provateci !). Ha dato fastidio a tutti, penso, il modo con il quale è stato ribadito a Julio che non faceva più parte del progetto; soprattutto perché lui ha sempre dato l’impressione di uno che tenesse molto all’Inter e alla maglia che indossava. Come dispiacerebbe altrettanto per Deki, un po’ per le stesse ragioni; è gente che ha fatto la storia dell’Inter, che ci ha regalato emozioni indimenticabili per le quali li ringrazieremo per sempre e sempre, credo, rimarranno nel cuore di ognuno di noi.

Diverso il discorso per Pazzini e Lucio: il primo non sopporta la concorrenza di Milito e si è reso protagonista di un’uscita di un’ inopportunità e di un’intempestività veramente sconcertanti; il secondo ha deciso di andarsene lui e se la sua intenzione era quella di essere dimenticato in fretta dai tifosi interisti, direi che maniera migliore non avrebbe potuto trovarla, vista la destinazione scelta e soprattutto le ridicole ed opportunistiche dichiarazioni rilasciate. E’ pertanto giunto il momento di voltare pagina; lo si è capito senz’altro in ritardo e quindi si stanno affrettando i tempi e si sa: molto difficilmente le cose fatte in fretta vengono fatte con tutti i crismi che sarebbero necessari. Lasciatemi dire che piuttosto che proseguire ulteriormente nella lenta ed abulica deriva degli ultimi anni che avrebbe portato la nave nerazzurra a naufragare su qualche scoglio, meglio quello che sta succedendo adesso, anche se un po’ a discapito di quella correttezza cristallina e di quei modi anche fin troppo signorili che hanno sempre caratterizzato soprattutto la presidenza di Moratti. Appurato che la rotta era decisamente sbagliata, serviva una sterzata improvvisa, un cambio di rotta deciso; qualcuno nella manovra si è preso il boma in testa, dispiace, ma meglio che fracassarsi tutti sugli scogli!

Se questa nuova rotta intrapresa porterà poi la barca nerazzurra alla mèta designata o meno, questo è ancora troppo presto per dirlo, anche se le premesse non sono del tutto confortanti. Le operazioni in entrata fin qui portate a termine non sono male: il problema sono quelle non ancora portate a termine che lasciano varchi, o addirittura voragini, nell’organico nerazzurro che fra due settimane dovrà presentarsi a un appuntamento già determinante della stagione. Provate solo ad immaginare cosa significherebbe venire buttati fuori nel preliminare di Europa League. I nostri operatori di mercato non riescono ad effettuare operazioni in uscita e vengono così regolarmente “fregati” su quelle in entrata: abbiamo già detto più volte della difficoltà di trattare giocatori brasiliani per tanti motivi, e il nostro ineffabile Direttore ha pensato bene, dopo Lucas, di andare ad “infognarsi” nella trattativa per Paulinho, ovviamente naufragata. Peccato che nel frattempo gli sia scappato Poli, che era giovane, italiano, già inserito nel gruppo e voglioso di fare bene all’Inter; questo per non avere voluto (o potuto) pagari i 5,5 mln. di riscatto che erano più o meno il giusto e si trattava di un’ uscita già certa e quindi programmabile da tempo. Pertanto a centrocampo l’unico giocatore veramente all’altezza di una stagione da titolare è Guarìn; ma anche lui non è che può giocarle tutte.

Sarebbe bello poi capire chi sia stato individuato come alternativa a Milito (che ha 33 anni e anche per lui vale il discorso di Guarìn), visto che Destro non arriverà mai perché non solo Preziosi ci darà l’ennesima fregatura, ma anche perché su di lui si è scatenata un asta alle quali l’Inter non partecipa mai perché o non ha i soldi (25 mln. per Lucas però li ha, e nemmeno bastano), o perché non ha le “palle”; inoltre va considerato che le altre prime punte le abbiamo fatte fuori tutte. Infine c’è il disastro dei giocatori di fascia: considerato partente Maicon, restano infatti Johnatan, Nagatomo, e l’ highlander Zanetti che farà 39 anni in Agosto. O Romanò e M’Baye sono due fenomeni in erba, o è assolutamente evidente anche ai più sprovveduti che siamo in un mare di letame, giusto per non cadere nel volgare; anche qui si fa un gran parlare di Kolarov ormai da anni, ma il serbo non arriverà mai, sia per il costo del cartellino, sia per l’alto ingaggio che percepisce.

Per non parlare poi del discorso già affrontato da Antonio su Snejider nel post precedente: un giocatore che dovrebbe essere il fulcro di un progetto e che invece è da più di un anno sul mercato e la sensazione è quella che la Società non veda l’ora che arrivi un’offerta di un certo tipo per liberarsi anche di lui. Altra piccola rivoluzione ha riguardato la seconda maglia, quella da trasferta: quasi tutti hanno detto più o meno eufemisticamente che fa schifo, dato che il rosso richiama i colori dell’altra squadra di Milano. Io vado un po’ controcorrente, come spesso mi accade, e dico che non mi fa certo impazzire, intendiamoci, ma nemmeno che sia così orrenda o un insulto alla storia della Società; in assoluto mi sembra una bella maglia e il rosso è più chiaro di quello dei cugini. Poi tutte le opinioni sono rispettabili, come quelle dei tifosi della Nord: il fatto è che il calcio col quale siamo cresciuti non c’è più, e che purtroppo è inutile attaccarsi e revocare stereotipi del passato, quali le partite giocate tutte in contemporanea e ascoltate alla radio perché in televisione trasmettevano solo un tempo di una partita in differita alle 19.00 della domenica sera.

Si rischia di fare la fine dei nativi dell’America che si illudevano di fermare il “cavallo d’acciaio” (la locomotiva) che solcava i loro territori con lance e frecce. I tempi cambiano, mi pare di poter dire in peggio, e il calcio non fa eccezione: il merchandising è importante al giorno d’oggi, e di seconde maglie piuttosto stravaganti e orrende ne abbiamo viste parecchie. Se per un anno la nostra sarà rossa, probabilmente in parte in omaggio alle ferrovie cinesi che dovrebbero partecipare ai finanziamenti per la costruzione del nuovo stadio, pazienza; avremo altre occasioni per tornare ai colori più tradizionali in futuro. Personalmente sono molto più preoccupato di chi ci sta dentro a quelle maglie, e se il bilancio di questa imminente stagione dovesse mai alla fine rivelarsi positivo, magari verranno ricordate come simbolo di una piccola e salutare rivoluzione.

Alex

3 commenti:

  1. Grazie Alex per la tua visita sul mio blog! Farò tesoro dei tuoi consigli. Il fatto che io sia milanista, non toglie il fatto che prima ancora che tifoso rossonero io sia sportivo, i complimenti al tuo blog sono doverosi! :D

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  2. Ricevere complimenti fa sempre piacere, ancora di più da chi non è diciamo "allineato" sulle tue posizioni; quindi doppiamente grazie, Marco. Purtroppo il poco tempo che ho a disposizione lo dedico al nostro blog e ad aggiornarmi sulle notizie varie per cercare di essere il più possibile sempre "sul pezzo". Comunque, se trovo un attimo di tempo nei prossimi giorni, cercherò di farti una visita. Buon proseguimento.

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  3. Devo ammetterlo... nonostante sia milanista devo farti i miei complimenti! Se ti va passa dal mio blog e dimmi cosa ne pensi...
    ilfogliodellosport.blogspot.it

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