venerdì 4 ottobre 2013

Prepariamoci al meglio

Settimana scorsa scrissi un pezzo prima della sfida con la Fiorentina (QUI) in cui tentai di spiegare i motivi per cui, noi tifosi interisti, ci saremmo dovuti preparare al peggio. Non rinnego nulla, la vittoria con i viola non mi ha fatto cambiare idea: una squadra nuova, per quanto possa fare bene, necessita di pieno appoggio morale da parte di tutta la tifoseria, anche e soprattutto nei momenti bui che ci possono essere. Per ora il momento buio non è giunto, decisamente meglio così, ma come scrissi allora, il carro nerazzurro al momento è pieno e vorrei vederlo pieno anche nei giorni in cui, eventualmente, le cose non andranno così bene.

Comunque, come ho detto, credo che prepararsi al peggio sia giusto, come del resto toccarsi dopo aver letto quelle mie parole (più che giusto direi comprensibile ecco), ma allo stesso tempo, per dare una punta di ottimismo, penso sia giusto anche prepararci al meglio e quale miglior occasione della sfida di domani sera con la Roma per questo? La Roma sta volando in tutti i sensi: in senso morale, in senso tattico, in senso tecnico, in senso di punti. Ma la Roma, a differenza nostra e delle altri presenti nell'orgia di testa classifica, ha anche avuto un calendario di avvio stagione decisamente favorevole, con il solo derby capitolino come sfida di alto livello, ma che, tenendo conto la particolare aura di cui è rivestita quella partita, non ha fatto altro che mettere benzina nel serbatio umorale giallorosso. Noi, dal canto nostro, abbiamo già dovuto affrontare la Juventus, vera favorita piaccia o meno, Fiorentina, squadra almeno di nostro pari livello (quantomeno con Gomez, Pizarro e Cuadrado out, altrimenti l'undici titolare è anche superiore tecnicamente al nostro) ed il Cagliari, magari formazione non di primissima fascia, ma certamente ostica da affrontare, soprattutto su di un campo come era quello di Trieste ai limiti dell'indecenza. Insomma, noi ci siamo fatti un mazzo così nelle prime sei giornate e siamo ne siamo usciti integri, addirittura con una punta di rammarico per le partite giocate con Juventus e Cagliari. Probabilmente, se la Roma avesse affrontato una di queste formazioni in quest'avvio di campionato, o il Napoli o il Milan, ed avesse anche solo pareggiato, sono certo che la spinta emozionale ed entusiastica che hanno oggi sarebbe stata rallentata e non la troveremmo lassù a punteggio pieno, ma al nostro stesso livello.

Perché dico tutto questo? Perché oggi la Roma fa paura, ma personalmente non la trovo imbattibile come invece stanno facendo passare giornali e televisioni. Ha un tasso tecnico elevatissimo, Garcia è un ottimo allenatore, ma ritengo che la maggior parte dei propri successi, fino ad oggi, li abbia costruiti sull'attacco, giocando contro squadre spuntate o comunque certamente non dotate di opzioni offensive illimitate. Se riusciremo a difenderci con ordine, grinta, equilibrio e costanza, come abbiamo fatto fino ad oggi, credo che avremo le chances di colpire i giallorossi che per la prima volta si troveranno contro un attacco, per certi versi, differente ma pari al loro. Tatticamente infatti il 3-5-2 di Mazzarri, o 3-5-1-1 che dir si voglia, può rappresentare una spina nel fianco di non poco conto per il 4-3-3 romanista. In più a loro, al 90%, mancherà Maicon e quindi, vista la buona forma dei nostri esterni, potremo e dovremo sfruttare le ali costringendo i loro terzini a stare bassi, cosa che anche all'osannato Balzaretti viene difficile visto che ha azzeccato le sue prime diagonali difensive della carriera contro Bologna e Sampdoria.

Detto ciò, chiaramente, non è una certezza che vinceremo, magari perderemo, magari sarà la prima difficoltà della stagione che incontreremo, ma dopo la partita con la Roma, fino ad inizio dicembre, il calendario sarà dalla nostra parte. Infatti, prima della sfida col Napoli del 14 dicembre, giocheremo 8 partite assolutamente alla nostra portata: Torino, Verona, Atalanta, Udinese, Livorno, Bologna, Sampdoria e Parma. La fortuna che hanno avuto i giallorossi in avvio l'avremo noi da dopo la pausa per le nazionali e dovremo sfruttarla appieno, con la possibilità inoltre di preparare settimanalmente ogni partita, cosa che Mazzarri ama. Quindi, anche se con la Roma dovesse andare male, poi abbiamo un filotto che ci offrirà tutte le possibilità di rifarci e credo che soltanto dopo queste otto partite di autunno inoltrato potremo capire quale sarà realmente il ruolo che la nostra Inter giocherà nella Serie A 2013/2014. Se prima del match contro il Napoli ci troveremo ancora lì, a lottare per un piazzamento di prestigio ed a dare fastidio alle squadre più attrezzate di noi, allora potrei davvero dire che l'Inter mi sta sorprendendo al di là di ogni più rosea aspettativa. Ma intanto, prima di queste otto decisive partite, c'è la Roma. E si sa che chi ben comincia è già a metà dell'opera.

Andrea

3 commenti:

  1. Sono abbastanza d'accordo con te Andrea, la Roma ha dimostrato specialmente contro il Bologna di possedere automatismi e un gioco corale importante, ma va anche detto che come non faceva testo il nostro 7-0 al Sassuolo, anche il 5-0 contro i felsinei è stato decisamente un risultato da prendere con le pinze per la consistenza dell'avversario.

    Chiaro che con quelle individualità che hanno, il rischio di farsi male c'è. Confido però in Mazzarri e in una squadra ritrovata che a Cagliari meritava di vincere nettamente..dal punto di vista dell'impegno e della propositività non ci deluderanno, poi vinca il migliore :)

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  2. ci dovevamo preparare al peggio :(
    http://wearesport23.blogspot.it/

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