Wilhelm Jonk |
Ma quell’Inter-Reggiana. Eh sì, quell’Inter-Reggiana! Sedile
posteriore della storica Uno Bianca, soffocato nella sciarpa di lana su cui
spiccava (e spicca ancora, maniacalmente conservata) la scritta “Forza Inter”,
davanti papà e mamma, destinazione San Siro. Il tragitto sembrava non finire
mai, ma alla fine la voce di papà: “Siamo arrivati”. Parcheggio in Piazzale
Lotto, il primo bandieraio, poi a piedi su viale Federico Caprilli in un fiume
di sciarpe nerazzurre. Una decina di minuti e poi…e poi eccola: la Scala del
calcio. Piccola coda dal bigliettaio, 3 pezzi di carta che recitavano “secondo
anello arancio”. Su per le scale, e poi lo spettacolo mi si è aperto davanti
agli occhi: il campo verde, migliaia e migliaia di persone, un frastuono
eccitato ed eccitante. La sensazione era magnifica, e chiunque è stato a San
Siro può testimoniare: la prima volta non si scorda mai.
Album Panini 1994/'95 |
“Fiorucci” sulla maglia, “Umbro” storico sponsor tecnico, i
nerazzurri erano partiti bloccati. Pochi
varchi, partita lenta e senza troppi sussulti. A livello di blasone l’Inter
avrebbe dovuto mangiarsi l’avversario, ma il periodo non troppo roseo
rimescolava le carte. Nulla di fatto: l’Inter orfana dell’uruguagio Ruben Sosa -
osannato da due ragazze alle mie spalle che avevano catturato la mia attenzione - ha
chiuso il primo tempo sullo 0-0. Nel secondo tempo la solfa non sembrava
cambiare. Fuori Bergomi, difensore, dentro – con grande gioia del sottoscritto –
l’olandese Jonk, centrocampista. Ottavio Bianchi cercava la vittoria. Dopo una
manciata di minuti e di tanta calma piatta in campo, fuori Bergkamp, dentro
Veronese: forze fresche là davanti, alla ricerca del gol vittoria. Che non
arrivava. Un po’ di sconforto per la prima a San Siro a reti bianche cominciava
ad assalirmi. Ma l’Inter era pazza, lo era già da allora. La sorpresa era…dietro
l’angolo! Minuto 89, corner: Bia l’aveva messa giù di testa, si era allargato all’interno
dell’area di rigore e poi palla tesa calciata in mezzo. La rete si era gonfiata.
Marco Delvecchio l’aveva deviata alle spalle di un giovane – lo è mai stato? –
Francesco Antonioli. GOOOOOOOOOOOL!!! GOOOOOOOOOOOOOOOL!!! San Siro era
esploso. Ed io con lui.
Me lo sarei dovuto immaginare, dovevo aspettarmelo, l’Inter era,
è e sarà sempre la stessa. Pazza, orgogliosa fino alla fine, mai rinunciataria,
mai vinta prima del triplice fischio. Che quel 30 ottobre 1994 arrivò subito
dopo la marcatura di Delvecchio. Non mollare mai, questa è la filosofia che
quel pomeriggio mi ha insegnato. E quel pomeriggio era nato un amore.
Ska
Ska
La mia prima a S.Siro fu un match contro la Roma,un pareggio,...devo controllare l'anno esatto sul biglietto, che ancora posseggo...eravamo io e mio Papà, una delle giornate più belle che ho passato insieme a lui! Non c'è niente da fare...abbiamo l'Inter nel cuore! ;D
RispondiEliminaIo ero un pò più "grandino" quando mi appassionai all'Inter, ma giusto un anno di più: come ho scritto anche nel mio libro è stato in occasione di una sconfitta: Inter-Celtic finale di Coppa Campioni 1967. Evidentemente c'era già la sofferenza nel destino...Cambiando argomento: seconda figura di merda per Galliani dopo quella di Pato; arrivato a Parigi per cedere Silva, ha ricevuto la telefonata dal Berlusca che gli intimava un dietro-front. Se va come la prima volta, hanno fatto una gran cagata, ma a questo punto lo zio Fester non si sente preso un pò per il culo?
RispondiEliminaLa mia prima partita "ufficiale" non fu granchè sinceramente: con due miei piccoli amici ed il padre di uno di essi ci recammo in quel di San Siro a vedere la sfida di Coppa Italia contro il Cesena, era il 9 settembre 1998! Vincemmo col gol di Zamorano che però, ahinoi, non vedemmo bene per la nostra scarsa altezza eheheh :) però già allora mi innamorai di San Siro, così, nonostante mio padre sia milanista, lo obbligai in più di un'occasione ad accompagnarmi a vedere l'Inter... le partite che ricordo di più sono Inter-Reggina dell'aprile del 2000, in cui pareggiammo uno ad uno e ci fu una bella contestazione da parte del nostro tifo per tutta la squadra, ma io ero relativamente contento perchè aveva segnato Recoba, mio idolo! L'altra invece è un Inter-Bologna della stagione dopo, dove vincemmo 2-1 con gol di Seedorf e Vieri...da li iniziò la mia storia con partite allo stadio con amici (quando divenni un pò più grande) ed abbonamenti...ah, quanti ricordi! :)
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