martedì 1 gennaio 2013

Dieci Considerazioni sul 2012 Nerazzurro


1. Dopo sette anni l’Inter chiude l’anno solare senza trofei. Era infatti dal 2005 che i nerazzurri portavano a casa almeno una vittoria. Speriamo che sia solo un anno interlocutorio.

2. L’Inter ha avuto il coraggio di voltare pagina (seppur solo in parte) dando il benservito ad alcuni protagonisti del Triplete ormai giunti al capolinea. Julio Cesar, Maicon e Lucio questa estate hanno fatto le valigie. E considerando che Julione fa il panchinaro al Qpr, che Maicon non sta lasciando traccia al City e che Lucio dopo sei mesi deludenti alla Juventus se ne è tornato in Brasile possiamo dire che la scelta della società si è rivelata corretta.


3. Andrea Stramaccioni è arrivato a fine marzo sulla panchina nerazzurra con il ruolo di traghettatore. Il curriculum e la giovane età non erano certo a suo favore. E invece il tecnico romano ha convinto tutti gli scettici conquistandosi la riconferma a giugno. Pecca ancora un po’ di inesperienza ma ha ampiamente dimostrato di avere talento e le capacità per diventare un allenatore vincente.

4. Ancora una volta abbiamo assistito ad un mercato estivo al di sotto delle aspettative. Servivano campioni che potessero farci il salto di qualità (Lucas e Paulinho, per citarne due), sono arrivati giocatori di ripiego (Mudingayi e Gargano, per esempio). E’ vero che sono arrivati Handanovic, Cassano e Palacio ed è stato perfezionato l’acquisto di Guarin ma troppo poco per una rosa che avrebbe bisogno di ben altri innesti.

5. Handanovic, Ranocchia, Juan Jesus, Guarin. La rivoluzione nerazzurra inizia a dare i primi frutti con giocatori che si stanno rivelando da Inter. E speriamo che in questo 2013 sia la volta di altri giovani, a partire da Coutinho che secondo me è un potenziale campione non ancora esploso.

6. Nel caso Sneijder che ha infiammato quest’ultimo scorcio di 2012 c’è tutta l’incapacità di una società nel saper gestire una situazione delicata. L’olandese si è rifiutato di firmare il nuovo contratto che l’Inter gli proponeva a cifre più basse ma spalmate in più anni. Per tutta risposta è stato messo fuori squadra. E a pagarne le conseguenze sono Stramaccioni, privato di un’importante risorsa, e le finanze dell’Inter con un giocatore che di fatto è stato svalutato.

7. Tre vittorie su tre nei derby e vittoria allo Juventus Stadium dove nessuno aveva mai vinto con conseguente interruzione dell’imbattibilità bianconera che durava da 49 partite. Sono queste le uniche soddisfazioni per i colori nerazzurri. Soddisfazioni immense quanto vuoi, ma troppo poco per una squadra come l’Inter…

8. Milito chiude l’anno solare con 29 reti all’attivo in campionato (nessuno in Italia ha fatto meglio di lui). Nonostante la non più giovane età rimane un bomber prolifico, micidiale sotto porta. Ma attenzione a non commettere l’errore di pensare che sia eterno.

9. Questi ultimi due mesi (diciamo dalla vittoria allo Juventus Stadium in poi) sono stati caratterizzati da una certa costanza arbitrale ai nostri danni. Tra rigori dati o non dati, situazioni dubbie e squalifiche ad hoc dei nostri giocatori più in forma ne abbiamo visto di cotte e di crude. Sarà bene che la dirigenza nerazzurra (e nel nostro piccolo anche il mondo del web nerazzurro) tenga l’attenzione desta sulla questione e pretenda rispetto.

10. Il 2012 è stato un anno di transizione. Ora ci aspettiamo molto da questo 2013. Per tornare ad essere competitivi almeno in Italia basta poco. Come più volte ho scritto siamo sulla strada buona, speriamo di non perderci lungo il tragitto.
Entius

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