martedì 22 gennaio 2013

Roma-Inter: le pagelle, e dieci considerazioni sul match


Le pagelle di Roma-Inter (a cura di Alessandro)

HANDANOVIC: Un’altra ottima prestazione ottima per l’estremo difensore nerazzurro. Una sicurezza tra i pali, un ostacolo insormontabile per gli avversari, che lo battono solo per un rigore realizzato da Totti, anzi da Orsato … ma questa è un’altra storia; ciò che conta è l’ottimo rendimento di Handanovic che neutralizza gli attacchi romanisti, con irrisoria facilità, riuscendo addirittura a togliere il pallone dai piedi di Totti senza che il Pupone se ne accorga. Un muro di gomma. VOTO: 7

RANOCCHIA: Stranamente impacciato e fuori dal gioco: va in difficoltà sulle sovrapposizioni di Balzaretti e Florenzi o sui tagli degli attaccanti. Spesso non riesce a stringere su Totti, vero regista offensivo della Roma, che doveva essere marcato stretto, per non permettergli di creare pericoli. Non si vede spesso in avanti , se non per un cross venuto male e sfiorato da Goicoechea in angolo. Nonostante tutto non commette ingenuità o gravi errori, se non trovarsi sulla strada di Bradley al minuto 20. La condizione fisica evidentemente lo ha penalizzato parecchio, visto i 120 minuti giocati a grande intensità contro il Bologna. Una stonatura di un bravo cantante: può capitare! VOTO: 5½



CHIVU: Schierato per la prima volta quest’anno in un match importante, è chiamato a sostituire Walter Samuel al centro della difesa. Strama gli chiede di dare qualità all’inizio dell’azione, e a tratti riesce a farlo, ma soprattutto con passaggi orizzontali o corti. Qualche volta va in difficoltà sui cross dalle fasce, pagando la fisicità di Osvaldo e il dinamismo che acquisiscono i centrocampisti negli inserimenti. Spesso non esce ad accorciare sugli eventuali tiri da fuori e decisamente non comanda la difesa, non riuscendo a restare in linea con gli altri difensori, per mettere Osvaldo in fuorigioco. Comunque una prestazione ordinata, senza né infamia né lode. VOTO: 5½

JUAN JESUS: La bestia è tornata più affamata di prima. Non sbaglia quasi niente nella serata romana: duro nei contrasti e dominante sulle palle aree, sventa qualunque iniziativa anche da terzino, con diagonali perfette e grandi chiusure. Nell’uno contro uno è dominante. Dovrebbe solo migliorare nel ribaltare l’azione dopo aver spezzato le trame offensive degli avversari. Rispetto al cugino scarso sceso in campo contro il Parma, è comunque un altro Juan e ricordiamoci che è un classe 1991. In netta crescita. VOTO: 7+

NAGATOMO: Al ritorno dall’infortunio, paga certamente una condizione fisica non eccellente. Strama fa di necessità virtù e lo manda in campo sulla fascia destra, probabilmente con l’intento di sfruttare il suo dinamismo in fase difensiva e in contropiede, sullo stile del match allo Juventus Stadium. Purtroppo non è così: è sempre in ritardo nei rientri in difesa, e offre poca copertura a Ranocchia, lasciato spesso in 1 contro 2, anche per la scarsa copertura di Zanetti. A destra è nettamente in difficoltà rispetto a quando gioca a sinistra. Purtroppo si è deciso di spendere 15 milioni per sostituire un terzino destro, Maicon, con un esterno di sinistra, Pereira, ed ora la società sarà costretta a intervenire nuovamente sul mercato per una lacuna già presente in estate. Non può essere comunque una giustificazione per il giapponese. Inefficace. VOTO: 5

ZANETTI: Una serata negativa per il capitano. Sente la fatica per il match infrasettimanale, come molti dei 22 in campo e decisamente non incide nel ruolo cruciale di centrocampista centrale, soprattutto nel primo tempo col doppio mediano. Copre male Ranocchia e quasi non si vede in campo; perde una delle poche palle che gioca dando il via all’azione del rigore inventato. Dispiace dare una valutazione così bassa al simbolo attuale e del passato, in campo e fuori, all’uomo che, dal 2006 ad oggi, ha alzato tutti i trofei conquistati dalla Grande Inter, ma sicuramente riuscirà a riscattarsi. Non è il solito Pupi. VOTO: 5+

GARGANO: Fornisce la solita prestazione di molta corsa e poca qualità. Alla fine, riflettendoci un po’, andrebbe anche bene così: di giocatori di questo tipo ce se sono e sono stati molti, anche ad alti livelli. Il problema nasce se è lui a dover gestire il gioco, come nell’Inter attuale, sbagliando un passaggio si e l’altro pure e diventando distruttivo. Nel secondo tempo, infatti, perde due palle mortifere al centro del campo, innescando i contropiedi al veleno di stampo zemaniano. Sembra correre molto, ma inefficacemente, talvolta restando troppo basso e dettando male i tempi di pressing alla squadra. Riesce, però, a innescare Guarin con due buoni passaggi verticali e sbaglia un po’ meno del solito. Se affiancato da un centrocampista di qualità, la sua prestazione sarebbe migliorata in maniera esponenziale. VOTO: 5½

PEREIRA: Nel primo tempo, da esterno tutto a sinistra, gioca una partita diligente, raddoppiando la marcatura su Lamela, e chiudendo spesso anche su Bradley. Da mezz’ala nel centrocampo a 3 detta bene i tempi del pressing, ed è l’unico che cerca di mettere in difficoltà la Roma nell’impostazione, spesso riuscendoci. Valutando tutte queste qualità, sarebbe una prova da 7. Purtroppo c’è anche la componente offensiva, fondamentale nel calcio moderno, in cui finanche il portiere ha un ruolo fondamentale nell’inizio dell’azione. Alvaro forse è stato acquistato proprio per le sue doti di spinta, che però fino ad adesso non si sono viste ad Appiano e dintorni. Non riesce a superare la trequarti palla al piede e se riceve il pallone oltre i 70 metri crossa subito, senza valutare i giocatori presenti in area di rigore. In questo caso sarebbe un 4. Facendo la media.. VOTO: 5½

GUARIN: Sono finiti gli aggettivi per descrivere questo grandissimo calciatore. È semplicemente devastante palla al piede, incontenibile dal punto vista fisico. Sembra un tornado pronto a spazzare via difesa e centrocampo della Roma e ci riesce a fine primo tempo con una gran discesa, dove accelera paurosamente, prendendosi gioco degli avversari che si erano illusi di fermarlo, e mettendo al centro il pallone dell’ 1-1. Da sottolineare, nel secondo tempo, una volata di 70 metri, in cui il Guaro parte dalla propria area di rigore per giungere a ridosso di quella della Roma, per poi fermarsi stremato. L’unico difettuccio che gli si può rimproverare è la negligenza tattica nella fase di pressing: troppe volte lascia impostare liberamente un De Rossi claudicante ed un Tachtsidis irriconoscibile. Resta solo un dettaglio, è ancora una volta l’ M.V.P.: most valuable player, ma anche Mai Visto Prima. VOTO: 8

PALACIO: E’ l’attaccante più in forma in casa Inter. Dopo due gol consecutivi non sembra volersi fermare e mette in rete un pallone gentilmente offertogli dal Guaro. È una partita di sacrificio quella di Palacio, difende il pallone per la squadra e scatta continuamente in profondità, talvolta trovandosi in fuorigioco. Sembra poter mettere in difficoltà in ogni momento la difesa giallorossa e spesso ci riesce. Se solo ci fosse in campo qualcuno in grado di lanciarlo adeguatamente … VOTO: 7 ½

LIVAJA: La piacevole sorpresa della piovosa serata romana: dopo 10 minuti di sfasamento totale, Marko gioca bene, difende il pallone, fa salire la squadra sempre con ordine e disciplina. Raramente sbaglia un passaggio. Purtroppo paga la poca velocità nel lungo, che compensa con gran fisicità e fiuto del gol. È però incostante: alterna lampi di genio a momenti in cui sembra esser rimasto negli spogliatoi. Da rivedere 1000 volte il palo con cui si è presentato all’ Olimpico. È lo stesso Livaja sceso in campo contro il Genoa? VOTO: 6½

OBI: Entra in campo al posto di Nagatomo, calcando per la prima volta il campo dopo un lungo infortunio, in un match difficile da interpretare. Dal punto di vista difensivo si comporta bene: chiude con regolarità e sbaglia raramente, riuscendo anche a svettare sulle palle alte, non proprio la sua specialità. Dal punto di vista offensivo lascia un po’ a desiderare, incespicando in un tentativo di doppio passo e perdendo la verve di un’ottima azione offensiva. In ogni caso da rivedere. VOTO: 6-

ROCCHI: Entra gli ultimi 20 minuti contro una delle sue vittime preferite, interpretando il match come un derby personale. Ci mette voglia e carattere, ma non basta. Si fa trovare spesso in fuorigioco e si becca un’ammonizione dovuta probabilmente alla troppa foga. Se Stramaccioni gli ha preferito Livaja, qualche motivo ci sarà. Non sarebbe comunque giusto imputargli colpe riguardo al risultato finale, ma almeno un occasione doveva crearla, in 20 minuti giocati, anche se non c’era nessuno che lo potesse lanciare … VOTO: 5½

MUDINGAYI: Gioca solo pochi minuti e non lascia alcun segno nel match. Non riesce a buttare in area l’ultimo pallone giocabile sbagliando malamente. In ogni caso troppo poco per salire in cattedra e giudicarlo. VOTO: S.V.

STRAMACCIONI: Ammettiamolo, la formazione iniziale ha sorpreso un po’ tutti. Chi se l’aspettava Livaja dal primo minuto? Scelta che si è rilevata giusta, ma non decisiva, anzi, forse qualche volta sarebbe stato meglio avere un centrocampista in più in grado di lanciare Palacio ed innescare Guarin, piuttosto che un puntero davanti. Decide di schierare un centrocampo di corridori, ma solo sulla carta, visto che Zanetti e Nagatomo, in particolare, interpretano male gli inserimenti della Roma. Decide di rinunciare a piedi buoni a centrocampo, che avrebbero dato il via almeno al doppio dei contropiedi, probabilmente con esito differente. Perché Cambiasso e Benassi fuori per tutto l’incontro? Parlare con il senno di poi è facile,e soprattutto bisogna tener conto delle molte assenze in casa nerazzurra, ma si poteva far meglio anche sulle sostituzioni: se l’ingresso di Rocchi può essere capito, anche solo per l’inerzia del match, buttare Obi nella mischia, in un match del genere, poteva essere fatale, e poteva utilizzare prima e meglio l’ultima sostituzione. Resto convinto che, per come ha giocato la Roma, questa partita si potesse anche vincere. Devo ammetterlo, se in panchina ci fosse stato il Ranieri di turno, a dirigere l’orchestra, la valutazione sarebbe stata ancora più bassa. VOTO: 5+

ROMA: Dopo un periodo caratterizzato da risultati altalenanti, la squadra di Zeman si trova ad affrontare un impegno arduo, seppur tra le mura amiche. Nei primi minuti danno l’impressione di poter vincere largamente, con un gioco sfavillante ed un Totti in magnifica forma. Pagano poi i 120 minuti di Coppa Italia, commettendo molti errori, anche su passaggi semplici. Beneficiano di un rigore regalato e soffrono con abbastanza ordine, anche per le poche idee del nostro centrocampo. Sbagliano molto sotto porta, ma con inserimenti di molti giocatori in area sui traversoni dalle fasce, con delle ottime giocate terzino- terzino malamente sprecate da Piris. Non meritavano di vincere, ma del resto neanche noi … VOTO: 6+

ORSATO E ARBITRI DI PORTA: E’ vero, l’Inter aveva molti problemi nella serata dell’Olimpico, ma una buona fetta di partita è stata decisa dall’arbitro Orsato. Il signore in questione decide di fischiare un rigore inesistente e falsare subito la partita. Gli arbitri di porta avrebbero potuto salvarlo dalla figuraccia, ma evidentemente hanno reputato opportuno far contento l’indemoniato pubblico dell’Olimpico. Gestione orrenda dei cartellini, con 6 ammoniti nerazzurri, tra cui Handanovic, per la perdita di tempo di mezzo secondo e assolutamente non intenzionale. Ormai è prassi, non se ne parla neanche più. Se fosse successo ad un certo club.. Vergogna! VOTO: 3

GUARDALINEE: A Cesare quel che è di Cesare! È proprio il caso di rispolverare questo proverbio per descrivere l’ottimo operato dei guardalinee, purtroppo offuscato da una pessima prestazione di direttore di gara & co. L’inerzia della partita li costringe agli straordinari, in un match che si gioca sul filo del fuorigioco, da una parte e dall’altra. Valutano bene quasi tutte le situazioni, a parte un fuorigioco di Palacio all’inizio del secondo tempo. Ottime le segnalazioni su Osvaldo e Lamela. Complimenti. VOTO: 7 ½

Le considerazioni di Entius

1. Dopo aver visto la partenza giallorossa temevo il peggio. Se qualcuno pensa che siano due punti persi e non un punto guadagnato vada a rivedersi i primi 30 minuti della partita.

2. Ma quant’è forte Guarin? La scorsa primavera abbiamo criticato fortemente Branca per aver comprato un giocatore infortunato. Ma una volta guarito ci siamo dovuti ricredere sulle capacità del Guaro.

3. Sempre a proposito di Guarin. Che tristezza vederlo predicare nel deserto. Ma se invece di Zanetti e Gargano, provassimo ad affiancargli Benassi e Obi? In ogni caso servirebbero forze fresche in mezzo al campo.

4. Era arrivato con l’etichetta di vice-Milito, ora Rocchi è diventato vice-Livaja. Prima che finisca la stagione diventerà vice-raccattapalle? Più passano i giorni e più mi convinco che l’acquisto di Rocchi mi sa di sòla (ricordate Ferrante e Batistuta?).

5. Benassi settimana scorsa, Livaja e Obi ieri. E se invece di buttare soldi a destra e manca provassimo a fidarci dei nostri ragazzi e li buttassimo nella mischia? Benassi non pensa riesca a fare peggio di Gargano e Livaja ha già dimostrato di saper fare meglio di Rocchi.

6. Due settimane fa abbiamo massacrato Jonathan per l’errore clamoroso sotto porta. Ieri sera Piris (che di mestiere fa il terzino destro sudamericano proprio come Jonathan) ne ha addirittura sbagliati due nell’arco di 120 secondi. Promettiamo che la prossima volta saremo più clementi con il nostro terzino (anche perché la prossima volta che sbaglierà, probabilmente, lo farà con addosso un’altra maglia)

7. Dopo tre sconfitte consecutive Stramaccioni riesce a non perdere con le romane. Ora caro Strama aspettiamo la prima vittoria. Magari fra due giorni in Coppa Italia.

8. Faccio mia una riflessione letta da qualche parte. Sarebbe interessante vedere Stramaccioni con in mano una squadra come la Roma, con un centrocampo dinamico, una prima punta giovane che la butta dentro e due esterni che sappiano muoversi.

9. Due estati fa l’Inter era indecisa se prendere Alvarez o Lamela. Alla fine si preferì Ricky. (Non aggiungo altro, parlano i fatti).

10. Aspettiamo rinforzi. (punto, a volte la sintesi dice tutto).

11. Da ieri sera Wesley Sneijder non è più un giocatore dell’Inter. Va via un altro pezzo di Triplete. Non ci mancherà più di tanto, ma non dimenticheremo mai la strepitosa stagione che disputò con l’Inter nell’anno del Triplete. Peccato che nelle stagioni successive non si sia ripetuto.

3 commenti:

  1. Ciao a tutti! Come Alex sarei stato più clemente con Chivu e Pereira, e meno largo di manica con Juan Jesus (6,5 per me), ma sul resto assolutamente d'accordo. Stramaccioni continua a fissare la mia convinzione: la sua miglior qualità è la capacità di leggere il match, sia prima che durante. La formazione ideale era molto meglio di quella pensata con sola punta Palacio, infatti quando Livaja s'è svegliato la squadra ha iniziato a girare.
    Concordo con Entius su Guarin, questo è il centrocampista del futuro e se, come sostiene Antonio, avesse al suo fianco almeno un centrocampista di alto livello (ma anche medio-alto direi), le cosa sarebbero diverse. Comunque concordo con il mister quando dice che o arriva un centrocampista con qualità diverse da quelli che ci sono in campo, altrimenti tanto vale tirare la fine con questi giocatori e continuare a dare spazio a Benassi che, spero, domani sera sia in campo dal primo minuto. Piccola domanda in chiusura: Cambiasso non sta al 100% o c'ìè qualcos'altro? Era dai tempi di Mosè che non si faceva due panche di fila!

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  2. Ciao a tutti. Sulle pagelle io avrei dato la sufficienza a Chivu (con lui di solito sono molto severo) perchè mi sembra non abbia fatto grossi errori, e a Pereira, se non altro per la corsa e l'impegno; per il resto concordo. Sulle considerazioni di Entius sono d'accordissimo sui giovani da fare giocare al posto di Zanetti e Rocchi e vorrei fare modestamente notare che in un post di un anno fa (Contro corrente) come io avessi definito quello di Guarìn un ottimo acquisto, anche se in tutta sincerità non ero a conoscenza dell'entità dell'infortunio. Per fortuna si è ripreso ed è addirittura migliore del giocatore che avevo visto nel Porto.

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  3. Il capitano al momento purtroppo è più figura mediatica, che campione sul campo...che lo accettino un pò tutti!!

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