lunedì 11 febbraio 2013

Inter-Chievo 3-1: col Principe si vince, Lazio a -1


Strana vita, la nostra. Dopo una settimana passata a dilaniarci per una sconfitta come quella di Siena che inevitabilmente aveva instillato nelle menti labili di noi tifosi dubbi concreti e oscuri presagi, ecco che la vittoria contro il Chievo restituisce sorriso, morale, ed una classifica che parla piuttosto chiaro: nonostante tutto, il terzo posto occupato dalla Lazio è lì, ad un solo punto, con il Milan (fermato sul pari a Cagliari) che viene ricacciato a -2 a due settimane dal derby e dal confronto con il grande ex Balotelli.


La batosta del Franchi, e il volto di Stramaccioni al termine della gara avevano lasciato parecchie domande aperte a cui solo il campo avrebbe potuto dare una risposta. E a giudicare dall'atteggiamento della squadra, prima ancora che la prestazione in sè, il primo dubbio sembra essere stato fugato abbastanza chiaramente: i ragazzi sono ancora con il tecnico, uscito a pezzi dall'ultima sfida ma saggio nel rivedere l'undici titolare in funzione dei nuovi arrivi e del rientro di un calciatore fondamentale come Milito. L'importanza universale del Principe, autore del 3-1 che di fatto ha chiuso una partita in cui il passivo è stato limitato solo dall'imprecisione dei nostri e da qualche prodezza di Puggioni, in sostanza non fa altro che rimarcare ulteriormente la mancanza di un suo credibile vice, per quella che è stata la vera sconfitta di Branca e Ausilio nell'ultima sessione di mercato.

Come era prevedibile, Strama cambia optando per un 4-3-3 che però non vede il giovane Kovacic come le indicazioni della vigilia lasciavano credere: una distorsione ferma infatti il giovane gioiello croato, che quindi rimanda il suo battesimo a San Siro a giovedì contro il Cluj, salvo complicazioni. A centrocampo vanno così Kuzmanovic, ancora un pò imballato ma con buona personalità come regista davanti alla difesa (al netto di qualche pallone assassino perso in zolle proibite), Gargano e Cambiasso, mentre Zanetti torna a fare il terzino a destra, con Nagatomo sul versante opposto. Nel tridente offensivo non c'è posto per Alvarez, perchè con Milito vanno Palacio e Cassano, ovvero i tre uomini con cui è stato scassinato lo Juventus Stadium il 3 novembre scorso.

Che l'Inter voglia fare la partita lo si capisce subito, così come salta subito all'occhio la paura di sbagliare che questa squadra si porta dietro dopo le ultime complicatissime settimane. Il gol di Cassano, con una rasoiata sugli sviluppi di un corner dopo meno di 100 secondi che beffa un Puggioni non irreprensibile, mette la gara su un piano inclinato favorevole, ma quando Rigoni (graziato dal direttore di gara per un'entrata da cartellino "arancione" su Zanetti) salta in beata solitudine beffando Handanovic al minuto 21, nuovi spettri si materializzano su San Siro. Per fortuna stasera Ranocchia (già attivissimo nell'azione dell'1-0) nell'area avversaria salta che è un piacere, e dopo soli 5 minuti dona nuova linfa a un'Inter frastornata incornando su corner ancora di Cassano senza lasciare scampo all'estremo difensore clivense. In apertura di ripresa Milito chiude i conti con un gol dei suoi, aprendo le danze per quella che sarà una vera e propria passerella con parecchie occasioni fallite per arrotondare il punteggio, ed il tanto atteso ritorno in campo di Stankovic a rubarsi la scena nel finale di gara.

I risultati di giornata offrivano ancora una volta una chance per tornare a stretto contatto con quello che è sempre stato il vero obiettivo stagionale. In vista del temibile trittico Cluj-Fiorentina-Milan, una vittoria tutto sommato convincente che se non altro offrirà quella tranquillità necessaria per preparare ed affrontare sfide decisamente più ostiche. C'è ancora tantissimo da lavorare, ma la strada ci auguriamo sia tracciata in modo netto, senza ulteriori ripensamenti. In attesa di Kovacic, e confidando in un Milito da cui questa squadra non può, ad oggi, prescindere.

Nota a margine: qualcuno adesso ha capito perchè a Siena Gargano batteva le punizioni?


INTER-CHIEVO 3-1 (primo tempo 2-1) 

MARCATORI: 2' Cassano, 21' L. Rigoni, 26' Ranocchia, 5' s.t. Milito.

INTER (4-3-3): Handanovic; Zanetti, Ranocchia, Juan Jesus, Nagatomo; Kuzmanovic (dal 39' s.t. Schelotto), Cambiasso (dal 31' s.t. Stankovic), Gargano; Palacio, Milito (dal 20' s.t. Alvarez), Cassano. (Belec, Carrizo, Silvestre, Pereira, Jonathan, Rocchi). All. Stramaccioni.

CHIEVO (4-3-1-2): Puggioni; Andreolli, Dainelli, Acerbi, Jokic; Cofie (dal 18' s.t. Spyropoulos), L. Rigoni, Seymour (dal 25 s.t. Luciano); Hetemaj; Paloschi (dal 31' s.t. Pellissier), Thereau (Squizzi, Ujkani, Sampirisi, Cesar, Frey, Vacek, Farkas) All. Corini.

ARBITRO: Guida. NOTE: Ammoniti: L. Rigoni (C), Ranocchia e Stankovic (I) per g.s.. Angoli: 7-3. Recuperi: 2'-4'.

Antonio

4 commenti:

  1. La squadra è stata positiva, dopo una paura iniziale e qualche distrazione (soprattutto nei palloni alti in aria) ha fatto una prova di carattere e tatticamente avere una punta centrale (di ruolo) aiuta parecchio.
    Non sono un grande sostenitore di Gargano, ma stasera ha giocato bene è stato uno dei migliori.

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  2. Questa squadra aveva bisogno di ritornare ad un modulo del genere! Siamo l'Inter! Lo avevo prospettato qualche giorno fa in un articolo, prospettando un 4-3-3, anche se con una variante leggermente diversa nel ruolo della ali in fase difensiva...oggi so di averci visto giusto, soprattutto nel ruolo di Zanetti, non tanto per la fase offensiva, ma perchè se qualcuno prova a punta in uno contro uno il capitano difficilmente se esce vincitore. Tante le note positive: Gargano, che si sperimenta anche battitore di punizioni (chi lo avrebbe detto), Milito, Cassano, Kuz (deve ancora abituarsi a giocare in quel ruolo, ma è una risorsa), Ranocchia e Juan (anche se la difesa è stata poco sollecitata e qualche errorino l'hanno fatto, come nel gol clivense), Nagatomo (che ritorna ad ottimi livelli), Cambiasso bene a completare il centrocampo. Di natura tattica il mio unico dubbio, ma penso di scriverci un articolo apposta!

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  3. Era imperativo vincere ieri sera e per fortuna l'abbiamo fatto, tra l'altro con una prestazione positiva. Non ottima naturalmente, come sottolineato da Antonio nel pezzo. La difesa del primo tempo, in termini di movimenti e personalità, mi ha fatto un pò paura, con giocatori del Chievo che in almeno tre occasioni (gol compreso) hanno potuto saltare indisturbati. Nella ripresa la situazione migliora e noi ci prendiamo il match in mano con sicurezza, grazie anche al gol del Principe, assolutamente indispensabile come ha dimostrato, al di là del gol, con i suoi movimenti e la sua capacità di giocare di sponda con gli altri compagni di reparto. Bene Kuz che mi ha ricordato un Thiago Motta in forma decente, benissimo Gargano, oggi in serata si, e bene anche Cambiasso e Cassano, rigenerati probabilmente in settimana dalla carica di Strama. La strada l'abbiamo tracciata, ora sarà durissima nelle prossime sfida, ma niente è impossibile, soprattutto con questa classifica!

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  4. Ciao a tutti. Mah, io sarei molto prudente visto lo spessore tecnico degli avversari. Non vorrei essere frainteso: un netto miglioramento c'è stato, perchè anche Torino e Siena non sono certo degli squadroni eppure ci abbiamo sbattuto il muso. A dirci se siamo sulla strada giusta ci saranno la partita di EL contro un avversario molto scorbutico che ha mancato la qualificazione agli ottavi di Champions per un soffio e, soprattutto, la partita a Firenze, campo per noi solitamente molto ostico e contro una squadra decisamente più attrezzata del "Ceo". Ieri si è visto che non possiamo prescindere da Milito che purtroppo però è nella condizione fisica che tutti sappiamo; se Dio ce lo conserverà intatto (o quasi) fino alla fine della stagione, potremo ottenere qualche risultato; altrimenti buonanotte! A me invece Kuz non è piaciuto niente: lento come una vacca gravida, ha anche perso due palloni in posizione pericolosissima tentando dei dribbling che non sono certo il pezzo migliore del suo repertorio. Juan si deve evidentemente abituare al ruolo di centrale nei 4 e un paio di "cappelle" le ha fatte anche lui (una sul gol). Handa mi è sembrato meno efficace del solito e il gol che ha preso era abbastanza parabile.
    Palacio, non bene; si è mangiato troppi gol, almeno uno lo doveva mettere.
    Bene tutti gli altri, compreso Strama, che viste le assenze ha optato per l'unico modulo possibile, anche se un pò rischioso, ed è stato giustamente premiato. Come all'andata, la partita con la viola può essere decisiva in quanto crocevia di tutta la stagione.

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