lunedì 29 ottobre 2012

Sette appunti su Bologna-Inter ed uno sulla Juventus


1. Di partita in partita stiamo guadagnando solidità e continuità di risultati. Sembra di rivedere l’Inter di Mancini e Mourinho per tranquillità e sicurezza nei propri mezzi. Un buon segnale per il futuro.

2. Ottava vittoria in trasferta su otto gare. Abbiamo fatto otto, facciamo nove. Giusto sabato sera c’è un’altra trasferta…

3. Ranocchia e Cambiasso. I gol di Little Frog e Cuchu sono il giusto premio a due giocatori che in questo scorcio di stagione stanno dando il massimo risultando spesso tra i migliori.



4. La copia “Made in argentina” di Eto’o. Questo è Rodrigo Palacio. Efficace sia in veste di bomber sia in versione assist-man. Ok, con il camerunense non c’è paragone ma vi ricordo che l’anno scorso in questo ruolo avevamo un certo Forlan…

5. Una bella Inter, sicuramente tra le più belle di questa stagione. Ma di fronte avevamo una squadra in cerca d’identità. Senza la penalizzazione del Siena il Bologna sarebbe ultimo. Non voglio sminuire il valore di questa vittoria ma ridimensionare i facili entusiasmi.

6. Non avremo mai una controprova certa ma quanti allenatori con questa rosa avrebbero conquistato 21 punti dopo 9 giornate e dato una identità di squadra? (poteva mancare la mia dose settimanale di elogi a Stramaccioni?)

7. Ma che fine ha fatto Guarin? Nei progetti estivi doveva essere l’unico centrocampista inamovibile, ieri hanno giocato tutti tranne lui. Si riprenda presto, abbiamo bisogno anche di lui, soprattutto di lui.

8. Tutti i discorsi fatti fin qui potrebbero essere cancellati da quello che è successo a Catania (gol convalidato al Catania e successivamente annullato per uno sbandieramento postumo del guardalinee su “indicazione” della panchina bianconera). Se è stato solo un episodio sfortunato è bene. Altrimenti che senso ha parlare di calcio e fare progetti?
Entius

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