mercoledì 16 gennaio 2013

Inter-Bologna 3-2: Ranocchia al fotofinish manda l'Inter in semifinale

Palacio esulta dopo il golazo del 2-0
Minuto 120: corner di Guarìn, colpo di testa di Ranocchia con Agliardi colpevolmente a terra, e Inter in semifinale di coppa Italia. Già, ma come ci è arrivata, all'overtime, una squadra che a 13' dalla fine era in vantaggio di due reti a San Siro contro un pur ottimo Bologna? Nonostante una formazione piena zeppa di titolari, i nerazzurri concedono parecchio ai rossoblù, e la punizione perfetta di Diamanti è solo l'aperitivo di una rimonta che si concretizzerà con la zampata di Gabbiadini, favorita da uno 'svenimento' del sempre più inadatto Jonathan.



Le prodezze balistiche di Guarìn e Palacio vengono così cancellate da un quarto d'ora scarso di follia, nel quale il Bologna coglie anche un palo su sciagurato intervento all'indietro di Ranocchia, e chiama al miracolo quel fenomeno sloveno che salva capre e cavoli su Gilardino. Quando i rigori sembrano l'epilogo più naturale e forse giusto della contesa, arriva il testone del difensore umbro a mandarci avanti senza passare dal terno a lotto degli undici metri, evitando di aggiungere pathos ad un finale persino troppo movimentato. Domenica si ritorna nella 'fatal' Roma contro i giallorossi di Zeman (che saranno ancora di Zeman a meno di tracolli clamorosi stasera a Firenze) per un nuovo, importante crocevia di una stagione che comunque passa parecchio dagli sviluppi di mercato delle prossime settimane.

A tal proposito, mi aggancio a un tweet di DopolavoroInter che fa da ponte tra la gara di ieri ed il mercato:


Lo ripetiamo da mesi, anni, su tutti i blog grandi e piccini, al punto che rischiamo anche di risultare banali e saccenti. Eppure, se quella di iniettare qualità a centrocampo non è la panacea di tutti i mali, poco ci manca, perchè già basta un centrocampista enorme come Guarìn (a Parma mi ha fatto incazzare come una bestia, ma è un talento mostruoso) a fare tutta la differenza del mondo e a trovare giocate e spunti decisivi là dove uno normale non trova altro che passaggi orizzontali e soluzioni di tiro non esattamente nel proprio campionario. Stiamo perdendo Sneijder, inseguiamo quel Paulinho per il quale o si crea un tesoretto (leggasi cessione di Alvarez) e ci si piega a 90 con il presidente del Timao o nada, rischiando comunque di restare così fino a fine stagione con tutto quello che comporterebbe in termini di crescita e punti in classifica. E su questo, Stramaccioni può fare qualcosa fino a un certo punto, va detto.

Chiudo con una domanda di mercato che mi affligge da un paio di giorni, staccandomi dal discorso coppa Italia e chiedendo venia a chi riterrà questo post bizzarro e pieno di miscellanea: ma a noi, perchè un Armero in prestito con diritto di riscatto non interessa?

INTER-BOLOGNA 3-2 d.t.s.

PRIMO TEMPO 1-0, 2-2 AL 90'

MARCATORI: 34' pt Guarin; 32' st Palacio, 35' st Diamanti, 39' st Gabbiadini; 15' sts Ranocchia

INTER (3-5-2): Handanovic; Silvestre, Ranocchia, Juan Jesus; Jonathan (42'st Mudingayi), Zanetti, Benassi (1'st Cambiasso), Guarin, Pereira; Rocchi (15'st Palacio), Cassano (Belec, Di Gennaro, Chivu, Mariga, Gargano, Duncan, Mbaye, Bessa, Livaja). All. Stramaccioni.

BOLOGNA (3-4-2-1): Agliardi; Sorensen, Portanova, Antonsson (25'st Kone); Motta, Perez, Guarente (1'st Pazienza), Morleo; Diamanti, Pasquato (10'st Gabbiadini); Gilardino (Curci, Stojanovic, De Carvalho, Cherubin, Abero, Pulzetti, Krhin, Riverola). All. Pioli.

ARBITRO: Banti di Livorno.

NOTE: Ammoniti: Guarente, Pereira, Gabbiadini, Ranocchia, Mudingayi, Motta. Angoli: 11-9 per il Bologna. Recupero: 1'; 4'; 0'; 1'.

Antonio

PAGELLE (a cura di Alessandro)

HANDANOVIC: Spesso chiamato in causa per sventare gli ottimi attacchi del Bologna, risponde sempre presente. E’ autore di un paio di parate strepitose, su Gilardino e Diamanti , che fanno strabuzzare gli occhi di chiunque stesse guardando il match. Un top player silenzioso, 15 milioni finalmente spesi bene. Incolpevole sulla punizione di Diamanti e sul secondo gol subito. La valutazione, in ogni caso, risente delle due marcature emiliane. La sua porta rimane comunque inviolata per più di 75 minuti e, per quest’Inter, è un’impresa. VOTO : 7- 

SILVESTRE: Non fa troppi danni e questa già è una notizia. Dopo la pausa natalizia sembra aver leggermente sgranchito i muscoli, sembrando più agile e coprendo meglio la sua zona; lascia negli spogliatoi la palla di ferro che sembrava esser legata ai suoi piedi, rendendo la corsa macchinosa, e impossibile lo stacco per i colpi di testa. Va vicino al gol nel primo tempo, con un impreciso colpo di testa in tuffo. Per il resto si vede poco, è ineffabile e la sua presenza si sente poco in difesa. Fa il compitino diligentemente, senza strafare. È già tanto per chi stentava ad arrivare al 6. VOTO: 6

RANOCCHIA: Nella difesa a 3 o a 4, da perno centrale o decentrato a destra, domina la difesa. Si rende spesso protagonista di discese palla al piede nella zona centrale, che ne evidenziano personalità, falcata e strapotere fisico. Fa venire i brividi a mezzo stadio quando va vicino a realizzare un autogol clamoroso. Nei calci piazzati è sempre pericoloso, e se ne rende conto anche Agliardi al minuto 118. Peccato che Cassano and Co decidano di cincischiare vicino alla bandierina piuttosto che sfruttare le palle inattive. Una prestazione ancora una volta positiva. VOTO: 7 

JUAN JESUS: E’ la piacevole sorpresa della stagione nerazzurra. Forza fisica, progressione e tempismo sono le sue qualità massime e lo dimostra anche nell’uggiosa serata di coppa. Domina nel primo tempo, ma nel secondo patisce la pressione del Bologna, e soprattutto le sovrapposizioni sulla fascia di Motta o Diamanti. Valuta con poca lucidità alcune situazioni, buttando via il pallone troppo frettolosamente. Da terzino è in difficoltà nella spinta e nel difendere lo spazio terzino- centrale di sinistra. Una prova senza sbavature evidenti. Forse siamo stati abituati troppo bene. VOTO: 6+

JONATHAN: Gioca una buona partita per 75 minuti. Punta l’uomo con risultati alterni, accompagna l’azione e si sovrappone continuamente offensivamente. Non sembrava quasi lui, anche col nuovo look (barba incolta). A chiarire l’identità del brasiliano è il gol di Gabbiadini, a cui spalanca le porte, anzi la porta di Handanovic. Questi errori non sono concepibili in una squadra come l’Inter. Svenire in area di rigore, in una diagonale difensiva non è perdonabile neanche in serie minori. Non si è più disposti a tollerare i suoi obbrobri. Pessimo e goffo. VOTO: 5 

ZANETTI: Descrivere le qualità del capitano è ormai prassi in disuso: 20 anni di prestazioni superbe e costanti, simbolo di interismo e garra argentina, lo rendono exemplum del modus operandi dentro e fuori dal campo. È l’ultimo a smettere di correre, il primo scendere in campo. A 40 anni, ha ancora la forza di scartare gli avversari per 70 metri e arrivare davanti al portiere, fermandosi solo di fronte al palo e alla sfortuna. Le ovazioni della Nord non sono mai abbastanza per il Capitano. VOTO: 7-

BENASSI: Che dire di questo ragazzo. Alla seconda prestazione consecutiva in maglia nerazzurra, non delude le aspettative e garantisce qualità ad un centrocampo avido di piedi buoni. Alterna ordine, frutto della giusta umiltà che deve avere un giovane di 18 anni, a sprazzi di personalità immensa, con precisi cambi di gioco e aperture col compasso. Davvero impressionante. Continuo a pensare che la soluzione migliore sia lasciarlo giocare da titolare, visto che in questa partita ha confermato di saper creare occasioni da gol, sfruttando la sua visione di gioco. Gargano l’avrebbe realizzato il passaggio che ha portato al gol del Guaro? Purtroppo il mister gli concede solo un tempo. VOTO: 7 

PEREIRA: Imprecisione ed incompiutezza sono i due termini che rispecchiano maggiormente le ultime prestazioni, in fotocopia, di Pereira. La corsa c’è, ma spesso non è finalizzata; la grinta è il suo forte, ma eccede, concedendo una punizione letale a Diamanti. Un paio di tiri sgangherati potrebbero aver rovinato la serata ad un paio di piccioni che si trovavano a passare da San Siro. È sicuramente in crescita rispetto all’autunno, ma deve ancora migliorare molto per essere titolare nell’Inter e soprattutto per dimostrare di valere i 10- 15 milioni spesi in estate dal Sign. Branca. VOTO: 5 ½

GUARIN: Devastante. Quando decide di saltare l’uomo non si contiene, e lo dimostra una volta di più nel secondo tempo supplementare quando decide di umiliare i malcapitati Gabbiadini e Morleo e puntare la porta. Ricorda il primo Adriano per potenza e qualità. Il gol pazzesco è solo il biglietto da visita per il vero top player di questa Inter e del campionato italiano. Non si accontenta di timbrare il cartellino dei marcatori costantemente e decide si vestire le vesti di assist- man per il gol vittoria. È lui l’ MVP della serata, e ormai non sorprende più. The beast and the best. VOTO: 8 

CASSANO: Luci a San Siro: è la serata di Cassano. Schierato per placare le voci dei maligni e degli aguzzini, fornisce una prestazione altalenante. Inventa e costruisce, ma spreca e non realizza. Quando le palle perse sono molte di più di quelle giocate efficacemente, la prestazione non può essere positiva. Ha comunque dei picchi qualitativi, nel primo gol e in giocate individuali di alto livello. Ciò che non quadra è il nervosismo, lo sdegno di un uomo, ancor prima che calciatore, come quello di una segretaria stressata dal suo lavoro. Spero non diventi un lusso mandarlo in campo, visto che è l’unico che non si occupa della fase difensiva. Rimandato a serate in cui starà meglio dal punto di vista fisico. Il 6 è stiracchiato e sulla fiducia. VOTO: 6- 

ROCCHI: E’ alla prima da titolare in nerazzurro e non lo da a vedere. Sembra già inserito negli schemi e riesce, con le dovute proporzioni, a emulare i movimenti propri di Milito. Molte volte è impalato al centro dell’area ad aspettare che il pallone gli arrivi nei piedi. Spara un pallone in tribuna dopo un ottimo movimento alla Rocchi. Sarebbe meglio se tornasse ad indossare le sue intramontabili scarpette bianche, con cui ha siglato moltissime reti. In ogni caso esperienza positiva, visto che mette minuti nelle gambe, ed aiuta spesso in fase difensiva. Non male rispetto agli insulti tributati alla dirigenza per il suo acquisto. Non sarà il titolare, ma forse il vice-Milito può farlo davvero. Da rivedere con una migliore condizione fisica. VOTO: 6 

PALACIO: Prende il posto di Rocchi, e la differenza si nota subito. Non per denigrare il neo-arrivato ad Appiano, ma Palacio è avanti anni luce sotto molti aspetti, primo tra tutti il dinamismo. Per il resto, le qualità del Trenza ormai le conoscete bene. Firma un gol d’autore e si scatena in un’esultanza, propria di chi chiude le partite; non sarà proprio così, ma anche dopo si impegna per la squadra. Dovrebbe limare alcuni errori sotto porta, che lo hanno visto protagonista in negativo nell’ultimo periodo. Grande prova. VOTO: 7+

CAMBIASSO: Subentra a Benassi, autore di un gran primo tempo, probabilmente per coprire con un pressing aggressivo, l’asse centrale regista- Diamanti, scalando così nelle marcature, come solo lui sa fare. Assolve il compito alla grande, con un match di interdizione perfetto. Si evidenzia anche per grinta quando è arrivato il momento di rivincere una partita che sembrava chiusa. È il leader tattico della squadra. VOTO: 6 ½

MUDINGAYI: Entra al posto del Jonathan, dopo il pasticcio costato il 2 a 2, e, per questo, è accolto con favore dalla maggior parte dell’esausto pubblico di fede nerazzurra. Non fornisce, però, una grande prestazione contro la sua ex squadra; svirgola malamente, è impreciso e lento, soprattutto nella fase di pressing. Sfodera un fallaccio su Perez, frutto di pura cattiveria sportiva e non umana. Da rivedere e rivalutare. VOTO: 5 ½

STRAMACCIONI: Schiera praticamente la formazione titolare, lasciando ai box solo Cambiasso e Palacio. La sua Inter gioca bene, soffrendo solo a tratti, e affidando l’offensiva ad un Cassano acciaccato e ad un incontenibile Guarin. Opera, però, delle scelte discutibili: il cambio Benassi- Cambiasso poteva anche essere rimandato a 20 minuti più tardi, visto che il giovane avrebbe messo a referto minuti preziosi, e Cambiasso non avrebbe disdegnato un utile riposo, anche perché dubito che il ragazzotto di Modena giochi contro la Roma. Schierare Jonathan è stato un vero suicidio. È facile parlare a posteriori, ma non è difficile prevedere le partite giocate dal brasiliano … Meglio mettere Zanetti a destra e schierare Duncan o Cambiasso in mezzo. Discutibile anche lasciare in campo Cassano 120 minuti in condizioni precarie. Bessa non esordirà mai in maglia nerazzurra? VOTO: 5+ 

13 commenti:

  1. con tutto il rispetto che nutro nei tuoi confronti, non sono molto d'accordo su quello che hai detto..perchè che jonathan sia completamente inadatto si sapeva già da un pezzo, e poi Benassi ha dimostrato che non sempre l'usato è sicuro..del resto anche io penso che Stramaccioni pensi di affidarsi ai più rodati, facendo il giusto, ma non è detto che un calciatore non più giovane, anche nel pieno della carriera, a 27-28 anni, sia più bravo di uno di 20 anni...El Shaarawy ne ha 20 ed è molto più bravo di molti attaccanti della serie A...bisogna puntarci (Zeman docet)

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  2. grazie Antonio e Andrea...mi dispiace molto dare un voto così basso a Stramaccioni, ma è lui la vera delusione del match di martedì...è stato messo a capo di questa squadra anche per inserire i giovani, invece pensa più che altro a spompare i vecchietti..si preoccupa di far mettere minuti a Rocchi e a far giocare il meno possibile i ragazzi promettenti come Mbaye e Bessa...perchè non ha schierato Mbaye nei 3 di difesa invece di far giocare Silvestre? poi la sostituzione di Benassi è stato un horror...davvero una delusione il caro Strama..detto ciò avrà tutto il tempo di recuperare

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  3. Purtroppo, un allenatore giocoforza deve pensare soprattutto a salvare le chiappe, e credo che il preferire "l'usato sicuro" (che poi tanto sicuro non è che lo sia, ma vabbè) rientri in questo modo di gestire gare come questa. M'baye peggio di Jonathan a destra non può fare, ma intanto tra una cosa e un'altra questo gioca titolare da 3 partite.


    Filassimo col vento in poppa in campionato, ho la sensazione che avremmo visto più esperimenti in coppa Italia, ma allo stato attuale delle cose nisba..

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  4. Concordo con te Anto! Orrimo lavoro di Ale comunque :)

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  5. Buone le pagelle di Alessandro, avrei solo dato mezzo punto in più a Gabi e mezzo in meno al pecorone brasiliano..per il resto, ringraziamo la testa di Ranocchia, e le minchiate di Agliardi, a Roma sarà un'altra storia..

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  6. Buttato nel cesso una gara (quasi), e perso Cassano per domenica probabilmente. Andare a Roma con Palacio-Rocchi davanti, bè, mi lascia perplesso non poco.

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  7. La buonuscita richiesta da Sneijder è ridicola, sta andando a guadagnare fior di milioni in Turchia e chiede soldi non si sa bene ancora perchè. La storia è finita malissimo, peccato che a gestire questa cosa si siano trovate due parti decisamente non all'altezza del compito. Lui ne esce male comunque, il matrimonio lo ha ridotto a un giocatore normale e un uomo peggiore..

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  8. Sulla partita di ieri sera credo ci sia poco da dire: in 10 minuti abbiamo buttato nel cesso 80 minuti di gara tranquilla. Il gol di Diamanti è una prodezza, pari a quelle di guarin e Palacio, ma imbarazzante lo svenimento di Jonathan...oramai non ho più parole per descrivere il terzino brasiliano, davvero. Sul mercato, bah...mi sono ripromesso di non parlare fino alla fine, vomiterei bile altrimenti!

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  9. Ora Sneijder fa l'arrabbiato, vuole 1 milione...cose da pazzi! Imparasse da Julio e Maicon. comunque il problema non è solo che non riusciamo a vendere, ma è perchè li compriamo? non penso che la società avesse comprato mariga e jonathan per fargli fare i titolari...si sapeva anche prima che non erano poi così bravi...ora la domanda che mi pongo è questa: ma Bessa lo vedremo mai giocare?

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  10. Purtroppo Bessa è ancora in fase di ripresa da un brutto infortunio...secondo me l'anno prossimo potrebbe essere la sorpresa

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  11. Ciao a tutti. Mi chiarite voi un fatto di cui non riesco a capacitarmi: ma perchè cazzo gioca ancora uno come Jonathan? Quello svenimento sottoporta è stato assolutamente inguardabile, roba da matti! Una partita che poteva essere portata a casa agevolmente si è così trasformata nel solito psico-thriller che ci è costato molto a livello di energie e infortuni: speriamo di non pagarlo troppo in vista di Roma. Penosa la Società nel mercato di Gennaio: Non dipende tutto dall'olandese, perchè Alvarez, Mariga e Jonathan avrebbero potuto già essere in altre destinazioni, se solo fossimo un pò capaci di vendere. E penoso anche Sneijder che afferma che non è una questione di soldi; dopo avere rifiutato l'adeguamento continua a rifiutare l'unica squadra che veramente lo cerca, sperando in una buonuscita o che la Società praticamente lo regali, avendo più argomenti a questo punto per chiedere ancora più soldi ai turchi. Se non è una questione di soldi questa, allora cosa?

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  12. A questo punto spero che Sneijder non venga ceduto e rimanga tutta la stagione a marcire in tribuna. Un bel colpo per la sua carriera. E per quanto riguarda il mancato introito economico, poco male, se con quei soldi dobbiamo comprare i Rocchi della situazione tanto vale non spendere nulla.

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  13. Alex, purtroppo Jonathan gioca perchè a destra se Nagatomo è out o metti Zanetti che non tiene più la fascia per 90 minuti. Manco a dirlo, un cesso del genere non si riesce a vendere nemmeno per idea, Branca non riuscirebbe a vendere nemmeno Messi.


    La questione Sneijder ormai è diventata ridicola, ma l'impressione è che firmerà coi turchi solo ed esclusivamente se continueranno a non cagarlo dagli altri campionati principali come Premier e Bundesliga (in Spagna nemmeno sanno che esiste probabilmente)..atteggiamento che non sta bene a nessuno, e che sta di fatto bloccando il mercato in entrata da giorni. Brutta cosa essere ridotti in mutande.


    Notizia di ieri: dalla Russia arriva una offerta di 4 milioni per Mariga, chiaramente lui rifiuta (vedi Muntari), e sfuma una possibiltà di mercato interessante. Mentre al Napoli continuano a regalare calciatori che a noi farebbero strapagare, si continua a vivere nel paradosso di un mercato che ci vede inermi dopo 17 giorni di fumo negli occhi.

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