giovedì 17 gennaio 2013

W l'ItaGlia!

Stefania Craxi e Luciano Moggi
E’ di qualche giorno fa la notizia che la sig.ra Stefania Craxi ha pensato bene di candidare nelle liste dei “Riformisti Italiani”, uno della miriade di partiti che si presentano alle prossime elezioni politiche, niente popò (termine utilizzato non a caso) di meno che il Lucianone nazionale: ancora Moggi, sempre lui. L’intenzione è abbastanza evidente, quella cioè che il numero di cerebrolesi trinariciuti che non resisterà alla tentazione di apporre una bella croce su quel nome, che tante valenze ha fuorchè una politica, rischi verosimilmente di essere piuttosto alto. Sarebbe un’operazione che vista la serietà della politica italiana potrebbe essere assimilata a quella fatta da altri schieramenti che candidano l’attore, il campione sportivo, il presentatore, il giornalista, la showgirl “gnocca”, puntando al richiamo che inevitabilmente esercitano queste figure sul popolo bove che si reca alle urne.


Il condizionale però diventa d’obbligo poichè in questo caso, a differenza di quelli citati sopra, non si tratta di una persona dalle competenze in materia rasenti allo zero ma utile ad attirare voti per la sua notorietà: si tratta di una persona che ha collezionato una miriade di condanne sulle spalle, una delle quali a titolo definitivo (un anno) decretata da un Tribunale della Repubblica Italiana in un processo penale, quello GEA World di Roma, dal momento che non mi risulta sia stato fatto alcun ricorso in Cassazione. Ammetto di non essere un esperto in materia, ma la già discutibile legge sull’indulto per pene inferiori ai tre anni si dovrebbe applicare a coloro che non hanno altre pendenze con la giustizia; visti i 5 anni e 4 mesi di condanna che questa “nobile anima” si è beccata nel ben noto Processo di Napoli, ci si chiede cosa ci faccia costui ancora a piede libero. In ogni caso in un qualsiasi altro Paese civile con leggi e regole chiare e una giustizia che funzioni, costui dovrebbe essere ospite delle cosiddette “patrie galere”. Invece non solo è stato libero di scrivere sui giornali e sul web e di raccontare nelle varie TV la sua personalissima e assolutamente alterata  versione della realtà, ma adesso ha addirittura trovato qualcuno disposto a candidarlo per un seggio in Parlamento; alla “facciaccia” di un minimo di pudore e della norma non scritta, in attesa di una legge in merito, che vieterebbe la candidatura di persone indagate. Qui abbiamo risolto il problema trattandosi addirittura di un pluricondannato.

Moggi, pluricondannato, candidato
Valutazioni politiche a parte, devo dire che la signora Craxi mi aveva un po’ intenerito in occasione di una sua intervista televisiva nella quale denunciava quello a cui era stato sottoposto il padre, preso di mira quale capro espiatorio di un intero sistema politico corrotto forse anche al di là delle sue colpe che erano comunque abbastanza gravi, intendiamoci; ma il dolore di una figlia per la morte del padre non può avere un colore politico, non per me almeno. L’altro giorno però questa signora ha gettato la maschera, mostrando di che pasta è fatta veramente, la stessa cioè della stragrande maggioranza dei politici italiani ai quali non interessa un beneamato ciufolo di servire al meglio il proprio Paese (quello di cui avremmo un maledetto bisogno), ma che pur di ottenere visibilità, voti e di conseguenza potere e comode e ben remunerate poltrone sulle quale appoggiare il loro nobile deretano, sono disposti a tutto, oltre l’immaginabile, fino a ordire clamorose porcate come questa. Perché non ci venga a raccontare questa signora che Moggi l’ha incontrato al bar ed è rimasta affascinata dal suo racconto di persecuzioni subite da “falsi Gesuiti e da moralisti dei suoi stivali, di sepolcri imbiancati” e di calunnie come quelle subite da Garibaldi (che cazzo c’entra poi?). Una persona con un minimo di serietà e di amor proprio, prima di candidare una persona a rappresentarla in una contesa politica, è tenuta ad informarsi approfonditamente sul suo conto: non saprei dire se sarebbe più grave se non l’avesse fatto, o se l’abbia fatto e abbia deciso di procedere comunque certa di accaparrarsi i volti di qualche migliaio di idioti ignoranti, che assieme a lei potrebbero contribuire a far pervenire a nostre spese un cospicuo vitalizio nelle tasche già strapiene del Lucianone nazionale; questo grazie a una delle tante vergognose leggi che i nostri politici si sono abilmente cuciti su misura.

La signora si dichiara onorata che Moggi abbia accettato la candidatura: sarebbe come dichiararsi onorati se uno scassinatore avesse accettato il numero della combinazione di una cassaforte. Da qualunque parte si voglia considerare questa vicenda, credo non si possa fare a meno di rimanere sgomenti di fronte al fatto che i politici italiani non abbiano ancora capito che questo Paese è sull’orlo del baratro, che la vacca ormai è stata munta fino allo sfinimento e che non c’è più spazio per il loro giochini e per le ruberie alle nostre spalle: il momento è drammatico e il rischio che vada tutto a scatafascio è più che concreto e con esso anche la possibilità da parte loro di continuare a succhiarci soldi con le loro porcherie. Questa vicenda è l’esatto specchio di questo fatto e rappresenta forse la punta dell’icesberg della ferrea volontà di non volersi  rendere conto della gravità della situazione e l’ennesima riprova che nonostante lo tsunami di proposte, di propositi, di piani, di strategie, di mosse ad effetto, di alleanze e di tutte le altre ciance che ci toccherà sorbirci da qui al 25 Febbraio, comunque vada non cambierà proprio un bel niente e questo Paese continuerà a navigare a vista, se va bene accontentandosi di galleggiare in qualche modo con i soliti pochi coglioni impegnati a ributtare in mare l’acqua che entra nella barca, se va male verso il naufragio annunciato. Quindi nessun orgoglio e nessun onore, Signora Craxi: solo un’ineluttabile senso di impotenza, di rassegnazione, ma soprattutto di un fortissimo schifo.

Alex

12 commenti:

  1. Travolti dalle proteste e da un minimo senso di vergogna che probabilmente qualcuno ancora prova, giunge notizia del ritiro della candidatura dell' "Anima Uggisa". Meno male, vah!

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  2. Avrà letto il tuo articolo Alex! ;)

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  3. Non è debolezza Andrea, è questione di costi-opportunità: c'è sempre una scelta nella vita, e ognuno può decidere in base a quello che bilancia al meglio pro e contro. Io penso che viviamo in una realtà distorta dove è normale essere pagati in nero, è normale fare gli scopini sottopagati di avvocati papponi prima di diventare avvocati veri (prendo il tuo esempio in quanto sei studente di legge), è normale che se hai due lauree finisci a prendere quello che capita perchè le opportunità sono poche e questo Paese sui giovani non ci punta neanche ammazzato.


    Io credo che finchè si è giovani è giusto avere una mentalità a 360° sulle possibilità che il continente, e non solo l'orticello di casa può offrire: essere brillanti, validi, intelligenti e pieni di voglia non basta, se il contesto in cui devi muoverti è arido. Mia cugina ha superato solo la frontiera, e adesso in Svizzera ha un bel lavoro, soldi, e ha messo su famiglia, cosa che a Salerno non avrebbe potuto fare con questa semplicità.


    Io all'Italia non devo niente, ma proprio niente. Se me ne vado, lo faccio a cuor leggero e per tornarci c'è sempre Ryanair :)

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  4. Ti appoggio, non c'è che dire Antonio :) vedremo che ci dirà il futuro, tanto oggi come oggi l'Inter la segui anche da oltre frontiera eh! Eheheh

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  5. La posizione di Antonio è sicuramente condivisibile...sicuramente un cittadino di uno stato "civile" aspira ad uno stato in cui vi sia benessere per tutti i componenti...in Italia vige un sistema che non garantisce neanche meritocrazia, e non solo agli studenti, ma anche al supermercato, in un pub o nel corso della vostra città! questo perchè regna la politica dell'individualismo in cui ognuno aspira a soddisfare le proprie aspirazioni o, meglio piaceri, nel modo più semplice e immediato, cercando raccomandazioni o trucchetti. Forse è vero che il popolo rispecchia i comportamenti di chi lo comanda, visto la decadenza in campo istituzionale, ma anche nella vita di tutti i giorni, nei rapporti interpersonali. Penso che valori quali l'altruismo e la sincerità nei rapporti siano rivoluzionari in uno stato in cui si cerca perennemente di sfruttare o raggirare il prossimo...scusate la divagazione dal mio obbiettivo primario, cioè esprimere un pacato dissenso per il punto di vista di Antonio...pur comprendendolo...mi spiego meglio... nella mia breve vita ho sempre cercato di non essere uno dei tanti, e soprattutto in questo periodo sono convinto che bisogni lottare fino all'ultimo per far valere i propri diritti e cambiare il sistema! al potere fa comodo chi rimane passivo o abbandona la nave in tempesta, chi combatte con tutte le proprie forze, cercando di cambiare uno status di insoddisfazione perenne, rimanendo sul luogo del delitto, è realmente scomodo al potere...per chi siede sulla tanto ambita poltrona il popolo perfetto è quello dei burattini, facilmente raggirabili, o degli indifferenti, di cui non si sente neanche la presenza! in ogni caso un futuro lo si può avere solo se si scappa, combattere qui è un rischio (non che emigrare non lo sia), ma anche una mia convinzione, forse un'utopia, derivata dalla voglia di cambiare il mondo quando si è troppo giovane...la penna, la tastiera o le dita che sfiorano i touch screen dovrebbero essere orientati, a mio avviso, a smascherare e svelare trucchetti e fare giustizia tra gli uomini! anche questo blog è, per me, un serbatoio di opinioni sincere, sentite e penso sia meraviglioso in una società come la nostra! cerchiamo di non essere noi i condannati della nostra coscienza! questo non è per andare contro Antonio, persona che stimo tantissimo, e che non mi sembra abbia detto eresie, anzi...però sentivo l'urgenza di esprimere questa mia visione, forse irrealizzabile e sentimentalista, ma, a mio avviso, corretta...scusate lo sfogo/delirio e il dilungarsi esasperato...e complimenti ancora all'autore dell'articolo!

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  6. Alessandro, come dice Alex, è normale che a 17 anni tu abbia questa visione delle cose: vai ancora a scuola, sei giovanissimo e pieno di vitalità, il mondo del lavoro è ancora molto lontano specie se poi farai l'Università. Il punto è che quando arrivi a 25-26 anni, sai di valere, hai magari una laurea magistrale in mano e parli correttamente un paio di lingue straniere, ti rendi conto che in questo contesto sei sprecato e soprattutto non sei valorizzato come vorresti e credi di meritare.


    Chiaramente il mio augurio è che tu non debba pensare di lasciare casa, penso solo che questo dubbio dovrebbe venire a tutti almeno una volta però..perchè là fuori c'è un mare di possibilità, e sarebbe ingiusto verso se stessi non considerare l'idea di andare a prendersi altrove quello che l'attuale Italia dei papponi non può dare..

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  7. Non ho mai avuto paura del futuro sinceramente, ma non nego che l'avvicinarsi del mio percorso di studi mi rende quantomeno sfiduciato verso il domani. Non sei il primo da cui sento queste parole Antonio, e nella mia stessa famiglia mi consigliano spesso di prendere in considerazione un'avventura all'estero....ma sinceramente mi mette una tristezza assurda pensare che per avere un futuro io sia costretto a dire addio all'Italia ed a tutto ciò che a ciò consegue...sarò debole io...:)

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  8. Ma no Alessandro, non ti devi scusare, anzi: Il tuo parere è altrettanto rispettabile e condivisibile di quello di Antonio e sarà anche grazie a persone come te se questo Paese avrà in futuro una qualche possibilità di uscire da questa palude di marciume. Tu hai 17 anni ed è logico e positivo che la pensi così alla tua età: se non si ha entusiasmo e positività alla tua età, allora quando?
    Cerca però di capire anche la nostra posizione: man mano che passa il tempo capisco sempre più le parole di Giolitti, Presidente del Consiglio all'inizio del secolo scorso che disse:"Governare gli italiani non è impossibile, è INUTILE!" Purtroppo quelli che vengono eletti in politica sono lo specchio fedele della grande maggioranza degli italiani; per salvarci bisognerebbe chiamare a governare le poche eccezioni, ma capisci come non sia assolutamente facile. Bah...che Dio ce la mandi buona: sperare in fondo non costa nulla.

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  9. Rispetto e condivido la tua decisione Antonio. So che sembrano le solite parole "buttate lì", ma se potessi lo farei anch'io; il mio rammarico è non avere intrapreso un percorso diverso, ma a 52 anni mi sembra ovvio sia un'operazione abbastanza improba. Non escludo però assolutamente di farlo una volta eventualmente libero da impegni di lavoro e familiari. Questo Paese ormai mi sta veramente facendo venire il vomito perenne! Per ora non rimane che tenere tristemente "botta"!

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  10. E' anche a causa di cose come questa, che ormai in Italia mi sento fuori posto e un pesce fuor d'acqua. Al punto che la mia decisione di lasciare il paese appena terminati gli studi è presa, e difficilmente verrà cambiata. Non è possibile che si continuino a vedere cose del genere, fermo restando che nel contesto politico attuale vedere un condannato scendere in campo è LA NORMALITA' piuttosto che l'eccezione.


    Tristezza a palate..

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  11. complimenti per la scrittura dell'articolo! noi, in quanto blogger, abbiamo il dovere di smascherare certi trucchetti tipicamente italiani..niente da aggiungere, hai detto tutto tu, perchè noi dobbiamo agire per il bene dell'Inter e proteggere la nostra società dal punto di vista mediatico, oltre che criticarla quando sbaglia (speriamo il meno possibile). Essendo l'Inter, come 6 o 7 squadre in Italia, una grande società, si regge su basi economiche fondate su interessi che esulano dal calcio, quindi penso sia giusto anche trattare argomenti extra-calcio a volte...grazie per averci descritto così chiaramente una situazione, che credo e spero abbia inorridito molti cittadini, prima che tifosi! Detto ciò, purtroppo non potrò esprimere la mia preferenza elettorale nelle prossime elezioni, per ovvi motivi di età (17 anni), altrimenti un bel disegno del membro maschile ai riformisti Italiani non glielo toglieva nessuno!

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  12. Ciao Ale, grazie dei complimenti. Da quando collaboro a questo Blog, e come altri prima di questo, mi sono sempre ripromesso, a differenza di altri, di evitare di prendere posizione su argomenti politici. Moggi però (putroppo) col calcio c'entra sempre, e quindi era troppo ghiotta l'occasione di urlare l'inadeguatezza e l'inettitudine di TUTTA la classe politica italiana, senza fare alcuna distinzione di colore: credo di essere rimasto fedele a questo mio principio.
    Quanto il tuo "purtroppo" per non potere esprimere la tua preferenza causa la tua ancora non maggiore età (a proposito: complimenti per come scrivi e per la maturità che dimostri), non avere troppa fretta di farlo, specialmente in questa occasione: te lo dice uno con un pò di anni in più sulle spalle. Personalmente, e non credo si essere un caso isolato, non vedo nessuno che possa rappresentarmi nei valori in cui credo e quindi, per l'ennesima volta, finirò per turarmi il naso e votare per il meno peggio, o perlomeno quello che mi illudo sia tale.

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