domenica 24 febbraio 2013

Inter, come giocare nel derby?

Ambrosini e Zanetti, alle 20.45, si stringeranno la mano
Derby di Milano numero 180, ormai ci siamo. L’ultimo step prima del grande evento (la trasferta in Romania), è stato superato con un sorriso appena accennato, visto che l’infermeria non si svuota, anzi si arricchisce ogni giorno di uomini preziosi. Il Milan è nel suo momento migliore dalla vittoria dello Scudetto, e guarda caso combacia perfettamente con le elezioni politiche: alcune coincidenze sono davvero sorprendenti!


Sorvolerei comunque sulle questioni rossonere, anche perché onestamente le ultime imprese milaniste, nonostante i molti 'aiutini' arbitrali e la gran scorta di fortuna, sarebbero soltanto da lodare, anche per una politica societaria audace e vincente, incentrata sull'utilizzo di giovani di gran valore. Tenuto conto della loro forza attuale, penso che i problemi principali nella serata di domenica, siano in casa nostra: primo tra tutti, il numero ingente di infortuni che hanno decimato la nostra rosa, in maniera letale. Milito è ormai out per questa stagione, e l’ultima tegola, come se non bastassero le assenze del Principe e di Samuel, è la distorsione al ginocchio rimediata da Ranocchia, in un intervento tanto banale quanto decisivo per Domenica.

Samuel sicuramente out, Ranocchia cerca recupero flash
La sfiga si è accanita contro i nostri colori, e si ha già la consapevolezza che in questo derby si dovrà giocare 16 contro 11, visto che arbitro & Co. saranno sicuramente dalla parte dei ragazzi di Allegri. La mia proposta è dotarli già in partenza di maglie rossonere, in modo che almeno sia chiara la vocazione dei giudici di gara, utili praticamente a rovinare i match e ad incidere inevitabilmente sul loro esito. È un film pessimo e già visto. Se in passato abbiamo battuto anche loro, talvolta in 16 contro 9, stavolta non avremmo la minima forza di reagire, in un’impresa già di per sé complicatissima. In ogni caso, eventuali errori arbitrali dovranno essere accolti con calma, da parte dei nostri calciatori, che dovranno cercare di non farsi distrarre o turbare dagli uomini in casacca verde pisello. L’errore maggiore sarebbe incorrere in subdoli giochetti mentali o in frustrazione, che porterebbero solo un ulteriore inasprimento del direttore di gara e sarebbero comunque deleteri. Non cerchiamo inoltre di giustificare un’eventuale sconfitta con evidenti errori arbitrali, non è nel nostro stile e non reputo sia giusto: ammettere le nostre defaiance fuori e dentro al campo sarebbe il primo passo da cui ripartire. Nonostante questo preambolo, con base polemica, spero che alla fine l’arbitro faccia il suo dovere, indistintamente per una e per l’altra compagine, e che nel post-partita si possa discutere delle prodezze viste in campo e non delle schifezze dei giudici di gara.
Un altro fattore che sicuramente condizionerà le due squadre è la stanchezza: se i milanisti hanno affrontato mercoledì un match fondamentale, contro quella che era, e sottolineo l’imperfetto, una delle squadre migliori del panorama europeo, l’Inter ha fatto i conti con una trasferta in Romania, che comunque non ha permesso di riposarsi a molti dei titolari, anche per infortuni e limiti strutturali di una rosa incompleta fin dal principio. Complimenti ai nostri giovani che hanno saputo disimpegnarsi al meglio, specialmente Benassi, sempre più una certezza, soprattutto da mezz’ala. Quale delle due squadre sarà più logora nelle gambe e nella testa, lo dirà il campo, ma al momento tutti gli indizi portano ad indicare l’Inter, soprattutto perché Cassano, Zanetti, Juan e Cambiasso sono stati spremuti per l’ennesima volta; peserà il giorno in meno di riposo, e soprattutto inciderà l’aver giocato in trasferta. Lo stato di forma, inoltre, è totalmente squilibrato già in partenza, e i risultati conseguiti nell’ultimo periodo sono praticamente opposti. Alla fine però la classifica pone un solo punto di distacco tra l’Inter e il Milan e inevitabilmente il derby sarà decisivo in ambito terzo posto, ancor di più se i rossoneri incrementeranno il distacco a 4 punti. Mai negli ultimi tempi ricordo un pronostico così maledettamente votato al diavolo, ma oggettivamente una serie di fattori e di prestazioni hanno portato all’allargarsi dell’attuale gap tra le due compagini.

Guarin è fondamentale nella tattica nerazzurra
Un fattore fondamentale, di cui nessuno parla, sarà, però, la tattica: se loro schiereranno certamente la loro formazione tipo, col solito 4-3-3, al servizio del tridente delle creste, l’Inter ha molti dubbi, dovuti sia al bollettino di guerra, che ci costringe a leccarci le ferite e a perdere il conto dei giocatori out, sia alla duttilità, marchio di fabbrica, nel bene e nel male, di Stramaccioni, che vuole sempre adottare un sistema di gioco consono difensivamente, per bloccare i punti di forza degli avversari. Sono convinto che in testa sappia già come affrontare i rossoneri, e alla fine debba solo comunicare le proprie idee ai calciatori, ma, a mio avviso, importanti indicazioni sono arrivate già dall’Europa League. Sinceramente ho visto un Cambiasso particolarmente sotto tono, quindi ritengo non sia giusto schierarlo. Comunque, procedendo con ordine penso sia giusto analizzare reparto per reparto i possibili 11 nerazzurri; sul portiere, con tutta la simbologia scaramantica del caso, penso ci siano pochi dubbi riguardo alla presenza di Handanovic, l’uomo dal viso di pietra, visto che non lo scalfisce una bomba di minimo 80 km/h a distanza ravvicinata in pieno volto. In difesa i problemi maggiori, proprio il reparto che sarebbe dovuto essere granitico, per frenare i 3 presuntuosi rossoneri: in dubbio, forte dubbio, Ranocchia, out Silvestre e Jonathan, per fortuna, Chivu acciaccato, un fantasma Samuel, il muro abbattuto dai troppi infortuni e da un’età più vicina a quella di Stramaccioni che a quella di Guarin, senza citare calciatori ben più giovani. Penso, quindi, che le scelte siano abbastanza limitate e che il ballottaggio Ranocchia- Chivu sia inevitabile, visto le condizioni traballanti di Johnny Stecchino come lo chiamano dalle parti di Appiano. Juan sarà inevitabilmente titolare, incrociando le dita, dato che non mi ha convinto nelle ultime uscite, usando un eufemismo. Sulle fasce, gli esterni bassi saranno certamente Nagatomo a sinistra e Zanetti a destra, sperando che il giapponese possa riprendersi al meglio entro domenica.

Per quanto riguarda il centrocampo, penso che la scelta più giusta sia schierare due mediani, perché altrimenti bisognerebbe inserire Cambiasso, palesemente fuori forma e fuori dal gioco: penso che gli interpreti giusti sarebbero Kuzmanovic, che darebbe anche qualità , e Gargano, bravo a chiudere tutti gli spazi. A questo punto, inserirei tre trequartisti dietro ad una punta, completando la fase offensiva: Alvarez, finalmente utilizzato nel suo ruolo, verrebbe inserito a destra, rientrando sul suo piede preferito, Guarin dietro l’unica punta Cassano, e Palacio agirebbe a sinistra. Cassano centrale permetterebbe gli inserimenti delle tre mezze punte, e proteggerebbe il pallone abilmente, mentre i tre trequartisti dovranno essere abili, non solo nei contropiedi e negli inserimenti, ma soprattutto in fase difensiva, rientrando in copertura su El Shaarawy e Niang. In fase difensiva, diventerebbe sicuramente un 4-4-1-1, con Guarin a disturbare costantemente l’impostazione di Montolivo. Semplificherò il tutto con delle semplici ed immediate slide: Per evitare equivoci, ho rappresentato i movimenti difensivi in giallo e quelli offensivi in nero. La linea tratteggiata indica i movimenti senza palla, quella continua i movimenti palla al piede. Per quanto riguarda Kuzmanovic e Gargano non ho rappresentato la fase offensiva perché penso che debbano avere compiti di distruzione, facendo da specchio e da filtro alla difesa, più che negli inserimenti. Per quanto riguarda Guarin, invece, il discorso è più ampio ed ho preferito non schematizzarlo: difensivamente non sottovaluterei assolutamente Montolivo, il vero motore del centrocampo del Milan, inferiore a Pirlo solo nel livello delle giocate, ma non nell’incisività e soprattutto nella fase difensiva, in cui si disimpegna egregiamente. Guarin dovrà disturbarlo costantemente, non lasciandogli un secondo per impostare l’azione. A questo difficile compito, ostico per la sua indole anarchica/sud-americana, dovrà alternare grandi giocate in fase offensiva , e più palloni ruberà al centrocampo del Milan, più contropiedi saranno innescati. Un ottima prestazione di Guarin sarà fondamentale e in generale penso che l’asse centrale costituito dal colombiano, con i 2 centrali di difesa, e Cassano possa fare la differenza in questo match, soprattutto se riusciremo a vincere i duelli individuali, anche se sarà complicatissimo.
L'ipotesi tattica

Per loro, invece, la differenza la faranno i 3 davanti, che oltre a essere ispirati in attacco, dovranno aiutare la difesa. Il pronostico è tutto dalla loro parte, ma un’eventuale sorpresa sarebbe accolta di buon grado da parte di noi tifosi. Ciò che conta è che tutti si impegnino al massimo, anche senza perdersi in virtuosismi o ricerca di giocate impossibili: l’importante è lasciare a loro l’iniziativa per poi cercare di fiondarsi in un pressing ragionato al primo passaggio orizzontale, rubando palla e cercando di arrivare in porta con il minor numero di passaggi. La nostra unica possibilità è la difesa, sperando di reggere, tenuto conto delle grandi assenze, che ci hanno decimato in tutti i reparti. Una grande risorsa potrebbe arrivare anche dalla panchina: a partita in corso mi affiderei a Dejan Stankovic, uomo di lotta, personalità ed esperienza, che ha già saputo colpire nei derby; magari un cambio Kuz/Stankovic porterebbe fosforo e ulteriore qualità. Un altro cambio interessante potrebbe essere Kovacic/Guarin: il ragazzo classe 1994 potrebbe essere schierato da trequartista, tamponando perfettamente Montolivo e sfruttando la sua qualità per perfette giocate in profondità; tentare di sfruttare le sue doti per mettere in confusione la difesa rossonera sarebbe fondamentale. Incrociamo le dita e speriamo che basti: il pessimismo è enorme, ma le partite si giocano sul campo e i fattori sono molteplici. Vincono loro, ma mai dire mai…

Alessandro

6 commenti:

  1. come giocare? Arrenditi.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Mi piace la vostra sicurezza! sarebbe ancora più bella vederla distrutta come nel gennaio dello scorso anno...ma solo il futuro ci dirà come andrà :)

      Elimina
    2. A me non piace solo la loro sicurezza, ma anche il fatto che non sanno nemmeno loggarsi preferendo mantenere lo status di anonimo :D

      Comunque sappiamo i nostri limiti, sappiamo però anche i vostri..avrete battuto il Barcellona, ma sempre con Mexes e Zapata giocate eh :)

      A stasera, non fatecene troppi!

      Elimina
  2. Alessandro, come sempre un pezzo che fa luce sulla tattica :) credo che le scelte siano davvero al minimo, l'unica cosa su cui dovremo puntare stasera saranno i coglioni e la voglia di difendere l'onore dei nostri colori!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. 100% d'accordo, stasera le scelte tattiche saranno importanti solo se supportate dal proverbiale "sangue agli occhi"..altrimenti, sarà una brutta serata ragazzi..

      Elimina
  3. Ciao a tutti. In linea di massima sono d'accordo con Ale per quanto riguarda il modulo. Per gli interpreti invece, in difesa punterei sul Chucu centrale, perchè gli altri due non danno garanzie a livello fisico e per contrastare quei tre là davanti bisogna essere al meglio. A centrocampo invece, darei la grande chance a Kovacic accanto a Gargano; Kuz non mi piace, è troppo lento. Se hai pagato 11 mln. un giocatore vuole dire che ci credi; e se ci credi, devi avere il coraggio di farlo giocare. Fermo restando che quello che dicono Andrea e Antonio sui "coglioni" e sul "sangue agli occhi" è sacrosanto: senza quelli inutile parlare d'altro.

    RispondiElimina