martedì 5 febbraio 2013

La differenza tra noi e loro

I nuovi "abiti" dell'Inter
Immaginate che ci sia una festa importantissima, a cui tutti vogliono partecipare al meglio. Bisogna fare bella figura, perchè in quella festa si potrà dare al mondo un'immagine di te diversa da quella che finora tutti hanno avuto. Hai tempo per prepararti, ma come al solito, tra un tentennamento e l'altro, un'indecisione ed una incertezza, finisce sempre che a svegliarti sia la notizia che uno degli altri partecipanti sia già andato a prendersi l'abito ed a farsi bello. Allora, improvvisamente, ti suona un allarme in testa ed esci di casa alla ricerca di ciò che ti serve. La festa inizia alle ore 19:30 del 31 gennaio ed i preparativi sono durati un intero mese di calciomercato. Le squadre vogliono arrivare a quell'appuntamento eleganti come non mai, giusto per prendersi i migliori complimenti da tifosi e media e poter così sperare in una seconda parte di stagione migliore. Naturalmente i ritardatari siamo noi, l'Inter, che anche quest'anno ha dovuto aspettare il giorno prima della chiusura per trovarsi gli abiti adatti. Ma li ha davvero trovati?



La partita col Siena, purtroppo, ci ha permesso di capire che gli abiti trovati apparentemente ci hanno migliorato, ma sostanzialmente no. Forse non sappiamo ancora come indossarli, forse dobbiamo trovare la giusta cravatta ed il giusto paio di scarpe con cui abbinare il tutto, ma in realtà abbiamo provato a prendere un pò tutti per il culo, facendo credere di esserci organizzati al meglio. Peccato che poi ci sono Napoli e, soprattutto, Milan, che sono arrivati vestiti di uno smoking inappuntabile, eleganti come non mai. Il Napoli già lo era un pochino, va detto, ma il Milan....il Milan no, loro erano anche peggio di noi! Ed invece eccolo arrivare nel suo sfarzoso abito, pronto a spernacchiarci non solo alla festa, ma pure nei mesi a venire.
Sorride Branca, meno il tifoso interista
Che volete farci, non possiamo che subire. Kuzmanovic è il gillet di raso preso all'ultimo per tentare di nascondere i chili di troppo, utile ma da solo inutile; Schelotto la camicia azzurra dell'Oviesse (non certo di sartoria), presa giusto perchè ne avevamo bisogno e non c'era nulla di meglio in giro; Kovacic, infine, la giacca con cui volevamo stupire tutti, senza renderci conto che forse abbiamo un pelino precorso i tempi e che quella giacca, se tutto va bene, sarà di moda tra un annetto. Il Milan invece si presenta con Balotelli, il completo di alta sartoria, prodotto da Lanari a Recanati, artigiano della moda da cui si recano i più grandi v.i.p. del mondo, e che, tra l'altro, era nostro, ma che abbiamo scartato perchè ci tirava un pò in vita. In quel momento non ci abbiamo neanche pensato di tenerlo per giorni migliori, no, l'abbiamo dato via, pur consapevoli che un giorno sarebbe stato riusato da gente a cui calzava a pennello. Il Milan. In sostanza qualche applauso ce lo siamo anche preso, ma è bastata una partita per dimostrare come il lavoro svolto non sia all'altezza delle aspettative che ruotano attorno al simbolo F.C. Internazionale. La verità è che, piaccia o meno, sull'altra sponda del Naviglio c'è una persona che il suo lavoro lo sa fare con i controcazzi, mentre noi ci ritroviamo una serie di dirigenti allo sbando. Galliani ha certamente tanti difetti (tra cui la bruttezza è solo il primo), ma i colpi li sa fare, li sa preparare e li sa portare a termine, al netto di qualche figuraccia in stile Tevez che può capitare. Noi, invece, inseguiamo Paulinho per un anno e mezzo per poi accorgerci che costa troppo e lui non vuole venire via dal Brasile.

Fabio Monti, sul Corriere del 30 gennaio scorso, ha scritto un pezzo interessante ed azzeccato, dove dice "la campagna acquisiti dell'Inter di gennaio forse servirà ad aprire gli occhi a Moratti sulla inadeguatezza dei suoi quadri, una pletora di direttori che non dirigono nulla", rincarando poi giustamente la dose per il caso Paulinho, su cui Monti scrive "ma Branca ed Ausilio con chi hanno parlato scusate? Non sapevano che nemmeno il giocatore gradiva il trasferimento all'Inter a gennaio?". Monti poi conclude con un netto e deciso attacco alle strategie (ne esistono?) nerazzurre: "Invece di un regista (Verratti, come indicato da Moratti) è arrivato Pereira (non gratis); è tornato Jonathan (errore con recidivia); per un mese si è trattato l'arrivo di Silvestre, che ha appena rifiutato il Genoa. E avanti così. Nel frattempo sono stati ceduti Sneijder e Coutinho; Samuel è ko; la rosa si è indebolita; c'è una palese allergia agli acquisti funzionali al progetto (...). Un film già visto insomma". E' vero, queste parole arrivavano prima di Kuzmanovic, Schelotto e Kovacic, ma siamo sicuri che non valgano più dal 31 gennaio alle ore 19? Gli acquisti, in sè, hanno anche una logica stavolta, ma non si può nascondere che un'allergia agli acquisti funzionali al progetto ci sia e per un semplice motivo: qui non c'è nessun progetto.

Il progetto giovani del Milan: Balotelli ed El Shaarawy
Eccolo il punto, il nocciolo della questione. Il Milan ha detto che voleva creare una base per il futuro, con dei giovani ed un paio di giocatori di altissimo livello, comunque sotto i 25 anni. Ora hanno El Shaarawy e Balotelli oltre ai vari Niang, De Sciglio, Saponara e così via. Noi volevamo fare lo stesso, a quanto pare, ma ci ritroviamo con un attacco di soli over 30, un centrocampo in cui Zanetti rimane intoccabile e Guarin un anarchico sogno, ed una difesa in cui, senza un vero leader come Samuel (35 anni) prendiamo gol come fossimo all'oratorio. Benassi gioca bene un match e poi finisce nel dimenticatoio; Livaja lo diamo via per prendere Schelotto; Juan Jesus, poveretto, si vede avversari arrivare da ogni parte. Se poi ci aggiungiamo che anche Stramaccioni inizia a traballare nelle sue certezze tattiche, beh, siamo di fronte all'ennesima serie di punti di domanda psicologici: chi siamo? Cosa siamo? Dove andiamo? La differenza tra noi e loro, oggi, è più che mai davanti agli occhi di tutti, a differenza della nostra essenza che oramai, nonostante le parole da tifoso di un Cassano tanto grintoso davanti alle telecamere quanto indolente e spento sul campo, pare essersi nascosta nella nebbia che avvolge Milano nelle umide sere di febbraio.

Andrea (@Andrea_Ross89)

8 commenti:

  1. Un onore commentare un articolo di tale portata! Davvero complimenti! per inserirmi nella metafora incentrata sulla moda, penso che i nostri abiti sono troppo larghi o troppo stretti e alcuni pezzi non li abbiamo per niente indossati...quelli larghi sono i giovani, perchè dobbiamo ancora crescere di muscolatura affinchè calzino a pennello, così come devono crescere i giovani! quelli stretti i senatori, come gentilmente li si chiama. I pezzi che non abbiamo indossato i grandi buchi della rosa,ormai noti a tutti. Attenzione, però, i nostri giovani sono potenzialmente dei craque: Ranocchia e Juan in una difesa a 4 sono i centrali del futuro, e come terzini correrei a riprendere Santon, magari inserendo Pereira nella trattativa e a destra forse Jung o uno bravino quantomeno, anche se ci sarebbe Faraoni...il centrocampo c'è già: Benassi, Kuz, Kovacic e Guarin (finalmente mezz'ala) sono il futuro e poi ci sarebbe Duncan, che è davvero bravo oltre a Crisetig. Per il futuro penso che il centrocampo sia il reparto messo meglio. Sarebbe perfetto l'acquisto di Pedro Obiang a completare. L'attacco va totalmente rinnovato: se si gioca con due esterni larghi, a piedi invertiti (come il Barca per intenderci), a sinistra Alvarez potrebbe fare il sostituto di un esterno mancino serio (a me fa impazzire James Rodriguez), ma la soluzione low cost sarebbe Diamanti che, però, difficilmente vedo sulla fascia...davanti Icardi o Destro, con sostituto Longo o Livaja; a sinistra secondo me andrebbe fatto l'intervento più importante con un dribble-man in grado di spaccare le partite, come lo era Etoo, a me piace Muriel, che è ancora un '91, ma ce ne sono tanti bravini. Investimenti all'estero non ne farei in quel ruolo, perchè è difficile rendere al meglio (vd. Coutinho), come tipo di giocatore ci vorrebbe El Shaarawy, il sogno sarebbe Neymar, ma Marko Reus sarebbe il sogno su cui puntare per il futuro, davvero la perfezione. Bisogna dosare gli investimenti nei reparti giusti, ma avremmo una squadra quasi perfetta in tutti i reparti e giovanissima, che di certo rappresenta un rischio ma per il futuro sarebbe l'ideale!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Se andiamo dal Borussia a chiedere Marko Reus, quelli si fanno una risata e ci mandano cordialmente a cagare :)

      Elimina
    2. Ti ringrazio Alessandro :) Detto ciò, la tua formazione non è mica male, peccato sia irrealizzabile! Ed un paio di modifiche le farei, tipo Muriel credo sia forte ma abbia limiti fisici e comportamentali altissimi e li sta mostrando tutti ad Udine, mentre CVrisetig, purtroppo, pare essersi un pò perso in Serie B....come accade spesso, dare via questi giovani talenti e mandarli a fare panchina in Serie B, di certo non aiuta la loro crescita. Anche questa è una cosa che la nostra dirigenza dovrebbe rivalutare seriamente.

      Elimina
    3. Diciamo che gli uomini in linea teorica li ho buttati un pò lì, a parte Icardi, Obiang e Santon su cui punterei davvero...per il resto li ho scritti come prototipi di un certo tipo di gioco, con i due esterni a rientrare nel 4-3-3! che poi siano Reus, Muriel, Rodriguez o chi per loro è secondario! l'importante è svoltare e mettere al primo piano il modulo e l'allenatore, comprando i giocatori di conseguenza...a mio avviso stiamo fallendo perchè pensiamo prima ad accaparrarci i singoli giocatori sul mercato, senza che siano inseriti in un progetto preliminarmente impostato! quest'estate sembrava dover essere il 4-2-3-1, ma con il mancato arrivo di Lucas è un pò saltato tutto; se poi si decide A e si fa B, l'allenatore, che pensava di dover puntare su Sneijder, Coutinho e Lucas e invece si ritrova Cassano, Palacio e Kovacic (unico decente IN PROSPETTIVA, NON ORA), è sicuramente disorientato e per forza alla lunga i risultati non arrivano...

      Elimina
  2. Ciao a tutti. Sul contenuto dell'articolo, molto ben scritto, ho qualche riserva rispetto a qualche punto: innanzitutto, la situazione-Balotelli. Dunque, partiamo dal fatto che a me di Balotelli al Milan interessa molto poco, perchè uno che lancia la maglia NON SUDATA (perchè non fece un cazzo) al termine di una delle imprese sportive più clamorose della nostra storia, non merita di vestire quei colori e per 25 milioni, andava ceduto di corsa.

    Plusvalenza pazzesca, una testa calda fuori dai coglioni, e oltreutto non mi pare che al City abbia messo chissà che firme decisive sui titoli vinti. L'errore lì fu non prendere Cavani, ma quello è un altro paio di maniche e come è andata lo sappiamo tutti. Noi, sul fatto che adesso Balotelli è al Milan, non abbiamo nessuna parte attiva: se è stato una testa di minchia anche nel club più ricco del mondo, facendosi di fatto cacciare a pedate, non è un nostro problema e delle tre creste dobbiamo caldamente sbattercene i coglioni a mio parere. L'effetto-Balotelli al Milan giudichiamolo tra qualche mese, non adesso, perchè al momento è normale che siano tutte rose e fiori..riparliamone quando comincerà ad avere le lune storte, e a maramaldeggiare per le discoteche di Milano e Brescia..

    Senza dimenticarci di Niang, altro giovane fuori di testa che in questi mesi ha fatto più minchiate di quante ne ha fatte Mario in tre anni probabilmente. Gran bel giocatore, domenica mi ha molto impressionato, ma il processo di crescita passa anche per dei rischi importanti, specie se lo affidi a dei potenziali "bad boys"..che ripeto, due sere fa mi sono piaciuti un sacco insieme (forse il Faraone è quello che risente di più del nuovo acquisto), ma non è detto che automaticamente faranno sfracelli da qui a chissà quando.

    Tornando a noi, cred l'impatto dei nuovi acquisti andrà visto già da domenica col Chievo, quando necessariamente mi aspetto che qualcosa di importante cambi in quanto ad atteggiamento in campo, grinta, modulo. A Siena è stato tutto troppo brutto per essere vero..e Stramaccioni, se è ancora mentalmente in sella, deve almeno provare a ricomporre il puzzle.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Hai ragione Antonio, Balotelli con noi non c'entrava più, ma il discorso è un altro: il Milan ha una linea da seguire e la sta seguendo. Che Balotelli sia, potenzialmente e con El Shaarawy, il più forte under25 offensivo in circolazione, o meglio, tra i migliori sul mercato, penso sia innegabile. Poi da tifosi è chiaro che un pochino infastidisce il suo arrivo al Milan, ma è un fatto secondario. Quello che più mi dà fastidio è vedere che là un progetto c'è e qua no. Poi come andranno le cose nessuno lo sa chiaramente (spero, con tutto il rispetto, non benissimo ehehe)

      Elimina
  3. Sono daccordo con le considerazioni di Antonio su Balotelli e i tre "galli" rossoneri. Li aspettiamo al varco fra un pò di tempo.
    In ogni caso il nostro mercato è tutto da verificare. Si poteva e si doveva fare di meglio. Ma se hai certi dirigenti non puoi certo aspettarti l'impossibile.

    RispondiElimina
  4. Così totalmente d'accordo con Andrea penso di non esserlo stato praticamente mai in quattro anni di conoscenza nei vari blog ai quali abbiamo collaborato insieme;
    e in ogni caso complimenti per l'articolo e la metafora sul vestito da festa.

    RispondiElimina