domenica 21 ottobre 2012

Con i piedi di Cassano e la treccia di Palacio: Inter-Catania 2-0

Palacio festeggia il 2-0 all'85° minuto
Avevamo detto (avevo detto) che il tridente pesante, contro il Catania, non è che ci (mi) garbava così tanto, che forse contro una squadra così veloce e tecnica la cosa migliroe fosse coprirci e sperare che, là davanti, alla fine arrivasse comunque una invenzione. Stramaccioni invece, camaleontico come pochi hanno dimostrato di essere in questo avvio di stagione, ha puntanto ancora una volta sull'effetto sorpresa ed ha deciso di puntare sul trio Milito-Cassano-Palacio per vincere, in casa, sugli etnei. Ed ha avuto ragione, perchè alla fine, a segnare, sono stati Cassano e Palacio, con Milito comunque decisamente sufficiente e con la retroguardia che ha saputo sopportare alla perfezione la velocità di Gomez e Barrientos.


Molti continuano ad insinuare che Stramaccioni è un pivellino, che prima o poi sarà fatto fuori, che non può essere ritenuto un allenatore da Inter a tutti gli effetti. Potrà anche essere, ma le sue intuizioni prima di partite che contano sono sempre state vincenti, non ultime le due di oggi. Due, si, perchè oltre al tridente, Strama, ha deciso di piazzare un mancino a destra ed un destro a sinistra, non per facilitare loro il tiro rientrando (anche perchè, con tutto il rispetto, Obi e il Capitano non sono proprio due cecchini), quanto per limitare al massimo Barrientos e Gomez, i maggiori pericoli appunto dell'attacco siciliano. Ed ha avuto ragione. Ha studiato il match, la squadra avversaria, i singoli giocatori, ed ha compiuto delle scelte che non hanno snaturato la sua Inter ma l'hanno resa più adatta a impattare il gioco avversario. Tanto di cappello quindi, poi per il futuro si vedrà. Benissimo, dietro, sia Ranocchia, anche oggi ottimo tranne nell'occasione in avvio lasciata ad Almiron, e Juan Jesus, che ha si sbagliato ma è sempre stato in grado di rimediare tra gli applausi a scroscio di San Siro. In mezzo è salito in cattedra Cambiasso, che quando gioca così rimette in pace con il calcio tanto è utile e perfetto.

Non si può, infine, non elogiare Cassano e Palacio. Il primo, una volta di più, ha dimostrato di essere in un momento di grazia divina: tocca due palloni ed inventa un assist illuminante non sfruttato dal compagno di reparto con la treccia, ed uno lo piazza invece in rete, di testa, dando senso ad un lancio al bacio di Cambiasso. 5 gol in 8 gare, capocannoniere della nostra squadra e molto arrosto senza fumo: una perla. Palacio invece regala uno dei più bei gol della giornata, con quel controllo difficile di petto culminato in un tiro al volo mancino che si infila alle spalle di (un leggermente colpevole) Andujar. La treccia torna a svolazzare esultante per San Siro, Stramaccioni azzecca le sue scommesse e l'Inter vola a 18 punti, pari con la Lazio, meno uno dal Napoli e meno quattro dalla Juventus, senza contare il più sei sulla Fiorentina. Tanto di cappello.



TABELLINO:
INTER-CATANIA 2-0
Inter (3-4-1-2): Handanovic; Ranocchia, Samuel, J. Jesus; Obi (65' Gargano), Mudingayi (71' Guarin), Cambiasso, Zanetti; Cassano (69' R.Alvarez); Palacio, Milito. A disp.: Belec, Cincilla, Silvestre, Coutinho, Pereira, Mbaye, Duncan, Jonathan, Livaja. All.: Andrea Stramaccioni
Catania (4-2-3-1): Andujar; P.Alvarez, Legrottaglie, Spolli, Marchese; Izco (65' Castro), Lodi, Almiron (81' Ricchiuti); Barrientos, Bergessio, Gomez. A disp.: Frison, Messina, Potenza, Rolin, Capuano, Biagianti, Salifu, Morimoto, Doukara. All.: Rolando Maran
Marcatori: 28' Cassano, 85' Palacio
Arbitro: Carmine Russo della sez. di Nola; guardalinee De Pinto e Barbirati; quarto uomo Liberti; arbitri addizionali Massa di Imperia e Ciampi di Roma 1
Note: ammoniti P.Alvarez (C) e Castro (C)

Andrea

4 commenti:

  1. Ciao a tutti ragazzi! Sono assolutamente d'accordo con voi: per me, Strama, sta dimostrando di essere un allenaotre di grande livello. A Moratti gli si possono imputare diverse colpe, ma sinceramente, in caso di allenatori, quando ha scelto fortemente qualcuno, difficilmente ha sbagliato: Simoni, Cuper, Mancini, Mourinho. Chi più chi meno, tutti ci hanno comunque protato in vetta. L'unica ecceazione vera? Lippi, ma chiunque può sbagliare. Ora c'è Strama, ieri pomeriggio ha fatto un piccolo capolavoro secondo me dal punto di vista tattica, sfoderando si il tridente, ma dando a centrocampo e difesa uno schieramente disegnato sugli avevrsari come ha detto Alex. Davvero grande prova, confermata nella ripresa quando ha cambiato per bloccare le avanzate di Marchese (riuscendoci). Vero anche che il rigore su Gomez c'era, è stato un errore che rischiavamo di pagare caro! Quanto a Varriale, beh, neanche mi sbilancio più, guarda caso va d'accordo solo con i suoi "amici", che sono anche quelli che gli permettono di essere li...insignificante -.-

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  2. Ciao a tutti. Io, invece, mi sbilancio e lo faccio abbastanza di rado: non me ne frega niente se non ha fatto gavetta, ed è più giovane o coetaneo di alcuni giocatori. Strama è uno che la sa lunga: ieri ha plasmato l'Inter sul Catania, tanto per rispondere a chi lo giudica un presuntuoso e falso modesto; in più è riuscito a farlo giocando con tre attaccanti fino a metà ripresa o giù di lì, cambiando modulo tattico per ben tre volte. Questo non riesci a farlo se non sei uno con i controcoglioni e soprattutto se hai 37 anni e sei seduto sulla panca dell'Inter. Per il resto troppe palle gol sprecate che abbiamo rischiato grosso di pagare pesante quando Guarìn ha fatto la cazzata di stendere Gomez in area: onestamente era rigore netto, anche se nessuno ha fatto menzione di due fuorigioco inesistenti con i nostri attaccanti lanciati verso la porta avversaria.
    Avremmo forse pareggiato una partita che abbiamo comunque assolutamente meritato di vincere contro un ottimo Catania. Avanti così, com umiltà e senza guardare la classifica.

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  3. Si continua a sminuire il lavoro di Strama ma il ragazzo non è mica un pirla (giusto per fare una citazione doc). Non so dove possiamo arrivare ma per il momento siamo nel gruppo di testa, poi si vedrà.

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  4. Un minuto di silenzio per il cervello di quel beota di Varriale. Lunga vita a Stramaccioni, anche per aver sempre la qualità di rispondere per le rime a decerebrati del genere.

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