lunedì 1 ottobre 2012

Inter-Fiorentina 2-1: cinismo e solidità, ko una bella Viola

Milito-Cassano, i loro gol mandano al tappeto la Fiorentina
Parlare di un San Siro finalmente 'espugnato', e di un complesso vinto dopo cinque tentativi a vuoto sarebbe banale e interessante solo per chi ha davvero creduto ad un qualche nesso esistente tra gli esiti delle gare casalinghe fin qui disputate e il campo nel quale si è giocato. Di certo c'è che battere la Fiorentina al termine di una prestazione che non definirei straripante o eccezionale (come leggo da qualche parte), ma certamente molto buona per 45', è una importante iniezione di fiducia che fornisce nuove energie ad un progetto tramortito dalla gara contro il Siena e che la vittoria da brividi contro il Chievo non aveva del tutto risollevato.

Abbiamo visto per l'intera prima frazione di gioco la migliore Inter della stagione, e forse non è un caso che questo sia avvenuto in concomitanza con l'assenza di Sneijder (l'argomento meriterebbe un post a parte, magari nei prossimi giorni). Nella ripresa, lo spettacolo è stato decisamente di ben altro livello, con una Fiorentina padrona assoluta del campo per 25 minuti, la cui colpa maggiore è stata quella di non riuscire a concretizzare in occasioni da gol una supremazia territoriale totale figlia soprattutto dell'entrata in riserva di Cambiasso e Coutinho. Con l'ingresso di Alvarez e Mudingayi e l'espulsione di Gonzalo Rodriguez, le cose sono tornate a funzionare ed il rettilineo finale è stato per una volta avaro di sorprese thrilling.

La strada del 3-5-2, intrapresa a Verona, viene battuta con decisione da Stramaccioni anche nel delicatissimo match contro il bel collettivo viola plasmato da Montella, seppur con qualche variazione sul tema: c'è Coutinho dietro a Milito e Cassano, con GuarìnPereira in panchina e Nagatomo-Zanetti esterni di centrocampo. Senza i piedi e le geometrie di gente come Pizarro e Borja Valero, ovviamente lo spartito dei nostri è differente da quello recitato dai toscani: meno palleggio, meno possesso palla, più verticalizzazioni e ricerca degli spazi. Coutinho, in veste di rifinitore, è un'iradiddio e forse può essere una risposta a tante questioni fin qui irrisolte là davanti.

L'azione dell'1-0 è figlia di un lampo accecante del piccolo brasiliano, che semina scompiglio saltandone tre, e generando il batti e ribatti da cui nasce il fallo di mano ed il conseguente penalty trasformato da Milito. Il raddoppio di Cassano (sontuoso) sembra chiudere i conti, ma l'ennesima disattenzione difensiva lascia Romulo solo a centro area per il gol che riapre tutto a 5' dall'intervallo. I presagi oscuri di una rimonta che avrebbe complicato ulteriormente il processo di crescita si rivelano errati, e nella ripresa la gestione del risultato per quanto complicata, va a buon fine.

Se la direzione intrapresa è quella giusta lo sapremo dopo il derby, per adesso non resta che esultare per una vittoria che lancia questa tanto bistrattata Inter al terzo posto, a quattro lunghezze dal duo di testa. C'è da costruire ancora tantissimo, ma non v'è dubbio che il modo migliore per farlo sia portando a casa risultati come questo.

TABELLINO

INTER-FIORENTINA 2-1

Marcatori: 17′ Milito rig., 34′ Cassano, 40′ Romulo

Inter: 1 Handanovic; 23 Ranocchia, 25 Samuel, 40 Juan Jesus; 4 Zanetti, 21 Gargano, 19 Cambiasso (82′ Mudingayi), 55 Nagatomo; 29 Coutinho (71′ Alvarez); 99 Cassano, 22 Milito (85′ Guarin). A disposizione: 12 Castellazzi, 27 Belec, 6 Silvestre, 20 Obi, 31 Pereira, 41 Duncan, 42 Jonathan, 44 Bianchetti, 88 Livaja. Allenatore: Andrea Stramaccioni.

Fiorentina: 1 Viviano; 4 Roncaglia, 2 Rodriguez, 40 Tomovic; 11 Cuadrado (70′ Toni), 92 Romulo, 7 Pizarro, 20 Borja Valero (82′ Migliaccio), 23 Pasqual; 22 Ljajic (46′ Fernandez), 8 Jovetic. A disposizione: 89 Neto, 3 Hegazy, 5 Olivera, 12 Lupatelli, 15 Savic, 16 Cassani, 17 Seferovic, 19 Llama. Allenatore: Vincenzo Montella.

Arbitro: Antonio Giannoccaro (sez. arbitrale di Lecce) Ammoniti: 27′ Samuel, 30′ Ranocchia, 71′ Cambiasso, 94′ Guarin; 15′ e 62′ Rodriguez, 55′ Fernandez, 64′ Roncaglia, 88′ Jovetic. Espulsi: 62′ Rodriguez

CONSIDERAZIONI SPARSE

- Abbiamo in casa un difensore strepitoso, che risponde al nome di Juan Jesus: ormai se ne sono accorti tutti, la speranza è che non passi tra 10 mesi Leonardo a portarcelo via con un assegno assassino intriso di petrolio.

- Cambiasso nel secondo tempo è stato saltato non una, non due, non tre, bensì tutte le volte che un avversario gli si parava davanti: è abbastanza normale soffrire senza soluzione di continuità quando ufficialmente giochi in 11, ma in realtà sei in 9 effettivi, stante anche la cancellazione dal campo di Coutinho nella ripresa. Ecco, spettacoli come quello in cui Romulo lascia fermo il Cuchu con una finta di corpo da scuola calcio e calcia (male) a lato vorrei non rivederli più, se fosse possibile.

- La Fiorentina fa quel tipo di gioco 'alla spagnola' per il semplice fatto che ha gli interpreti adatti a farlo: mettiamocelo in testa, puoi avere tutte le idee di calcio che vuoi, ma senza un cervello a centrocampo non puoi certo pensare di emulare il Barcellona. Da noi, non c'è nessuno che si avvicini alle caratteristiche di un Borja Valero o un Pizarro, giusto cercare altre soluzioni. E Sneijder, forse, dovrebbe entrare nell'ottica di un ruolo più di regia essendo l'unico in grado di avvicinarsi a quel tipo di giocatore. Possibile? Non credo.

- La difesa a 3 non credo sia la risposta. Credo semplicemente che al momento sia il modulo che permette di rischiare meno, ma per quanto mi riguarda il problema è altrove: ovvero, in una campagna acquisti che non ha portato l'arrivo di due elementi cardine di un progetto ambizioso e di vertice.

- Piaccia o no, Cassano al momento è un valore aggiunto di questa squadra. Non lo avrei mai pensato, ma ad oggi è l'unico insostituibile, e le uniche giocate di livello superiore sono passate dai suoi piedi e da quelli di Coutinho. Wesley, ring any bell?

Antonio

2 commenti:

  1. E' stata una partita bella, aggettivo che a Milano non si utilizzava da tempo direi. Due filosofie di gioco opposte ma entrambe divertenti e, a modo loro, simili nell'obbiettivo: vincere. La Fiorentina è la squadra che maggioremente mi piace, ma l'Inter di ieri si candida a degna rivale della Viola. Avevo scritto qualche post fa che l'Inter vista col Siena e col Chievo ne avrebbe presi diversi dalla squadra di Montella, invece siamo stati bravi a cambiare registro e va dato atto a strama di avere azzeccato le scelte, sia Gargano a mio parere che Coutinho, soprattutto. In difesa, oltre all'ottimo Juan, elogerei anche Ranocchia, ieri davvero grandissimo contro un avevrsario difficilissimo epr un difensore come lui, ovvero Jovetic! Ora abbiamo una grande occasione per dettare la strada del nostro campionato nel derby col Milan, ma di mezzo c'è l'EL, in Azerbaijan (ma è in Europa?? Manco lo sapevo...ignoranza beata!).....sperem!

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  2. Ciao a tutti. Bella vittoria, che senza la serata storta di Milito avrebbe già potuto andare in archivio nel primo tempo, nel quale abbiamo dominato. Nel secondo abbiamo controllato un pò troppo, anche perchè Strama ha tardato oltremodo i cambi ed eravamo solo in apparenza in superiorità numerica; in realtà, come dice Antonio, Cou e Cambiasso dopo 15 min. erano due giocatori regalati agli altri. Il modulo sembra aiutare la squadra a subire meno (nella ripresa, pur spingendo, i viola non hanno creato una sola occasione da gol), ma è un modulo che taglia fuori Sneijder e obbliga qualcuno ad inventarsi il registra di centrocampo che non è, come dicevamo nel post precedente. Comunque avanti così e vedremo pian piano dove possiamo arrivare. Cassano veramente soprendente (per adesso); sembra inserito perfettamente nell'ambiente, nello spogliatoio e nel progetto: speriamo che duri.
    In quanto a Juan, vuoi vedere che abbiamo pescato un gran difensore? Fa ancora qualche errore di posizionamento e a livello di scelta di giocata, ma è quasi possibile andargli via perchè coniuga velocità, prestanza fisica e concentrazione: davvero bravo! Anche qui speriamo che duri.

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