giovedì 25 ottobre 2012

Trenza-gol, l'Inter supera l'ostacolo Partizan


Il confine tra una vittoria e una sconfitta è spesso labile, ma difficilmente potrebbe esserlo più di quanto non lo sia stato in questa serata di Europa League che di fatto consegna l'Inter al turno successivo a meno di harakiri clamorosi e matematicamente difficili anche solo da ipotizzare.

Succede tutto al minuto 43 del secondo tempo: contropiede assassino dei serbi, con Markovic (il termine "velocissimo" non definisce appieno le qualità atletiche di questo interessantissimo calciatore) che si invola verso Handanovic senza che nessuno riesca a prenderlo, calciando male ed esaltando i riflessi del portiere nerazzurro, che fa un mezzo miracolo. Capovolgimento di fronte, cross in area dalla destra di Milito e colpo di testa vincente di Palacio, uno che a dispetto di guai fisici e logiche di turnover mantiene una media gol decisamente disumana: 1-0, partita che si sblocca dalla parte giusta e che va in porto senza ulteriori patemi fino al triplice fischio del direttore di gara. Qualificazione che adesso, complice la vittoria del Rubin Kazan contro gli azeri, è praticamente in ghiaccio e potrebbe essere matematica già dalla prossima gara.



TURNOVER RAGIONATO - Stramaccioni non intacca la difesa a tre e il sistema di gioco delle ultime gare, cambiandone però diversi interpreti. Silvestre ha la sua chance di dimostrare di poterci stare in questa Inter, Cambiasso viene scalato difensore centrale per offrire il suo contributo anche in fase di impostazione, con Juan Jesus confermato a completamento del terzetto arretrato. Si rivedono Guarin e Pereira, dopo l'esclusione di domenica, mentre a destra viene rispolverato Jonathan con Mudingayi a fare legna in mezzo al campo: davanti, largo a Coutinho (che però lascerà dopo mezz'ora di lampi di classe accecanti), Livaja e Cassano.

COU SHOW, MALISSIMO GUARO - L'inizio dei ragazzi è promettente, contro un Partizan che lascia ampi spazi senza arroccarsi in difesa come spesso accade a San Siro. Coutinho, decisamente in palla, scherza più volte i difensori serbi che non riescono a contenere il talento brasiliano se non ricorrendo al fallo sistematico: da una sua accelerazione centrale nasce una occasione da gol che viene sventata solo dal ritorno dei difensori del Partizan, mentre al 28' l'imprecisione al momento di calciare in rete il bel cross di Pereira strozza in gola l'urlo per un vantaggio che comunque sembra nell'aria. Sembra, appunto, perchè il Partizan prende via via coraggio e trascinato da Markovic inizia a creare qualche grattacapo alla retroguardia nerazzurra: è brivido quando l'interessante talento serbo fa tutto benissimo, mandando al bar Jonathan e calciando a giro sul secondo palo, cogliendo in pieno il montante ad Handanovic battuto.

Quando alla mezz'ora Coutinho alza bandiera bianca dopo un pestone ricevuto sulla caviglia, Strama decide di ridisegnare l'Inter con un 4-4-2 inserendo Palacio e allargando Livaja a sinistra con Mudingayi a destra nel ruolo tutto nuovo di esterno di centrocampo e Cambiasso avanzato a centrocampo. Con un Guarìn che però è irriconoscibile e non offre contributo nelle due fasi, la manovra non è delle più fluide e il gioco, una volta spentasi la luce di Cou, latita.

SOFFERENZA, POI PALACIO - Dopo il rischio colto da Silvestre in chiusura di primo tempo, con un fallo al limite dell'area che per poco non induce il direttore di gara a fischiare la massima punizione, nella ripresa si riparte senza cambi. Ben presto però arriva il primo di Stramaccioni, che toglie un Livaja generoso ma sacrificato in quella posizione, inserendo capitan Zanetti. Il Partizan col passare dei minuti inizia a crederci, trovando la palla giusta proprio a due minuti dalla fine: Markovic sbaglia, diversamente da Palacio che invece sul cross del Principe (subentrato a Cassano alla mezz'ora) fa esplodere San Siro anche grazie alla complicità del portiere ospite. E' il gol partita, che esalta la legge del "gol sbagliato, gol subito", e proietta la banda di Stramaccioni in testa al girone H assieme al Rubin Kazan. Per il gioco, ripassare più avanti.


INTER-PARTIZAN 1-0 (primo tempo 0-0)

MARCATORE: Palacio al 43' s.t.

INTER (3-4-1-2) Handanovic; Silvestre, Cambiasso, Juan; Jonathan, Guarin, Mudingayi, Pereira; Coutinho (dal 31' Palacio); Livaja (dal 7' s.t. Zanetti), Cassano (dal 31' s.t. Milito). (Belec, Ranocchia, Samuel, Gargano). All.: Stramaccioni.

PARTIZAN (4-2-3-1) Petkovic; Miljkovic, Ostojic, Ivanov, Volkov; Medo, Smilijavic; Tomic (dal 35' s.t. S.Markovic), S.Ilicic (dal 31' s.t. Joljc), L.Markovic; Mitrovic (dal 22' s.t. S.M.Slepovic). (R.Ilic, Lazevski, Stretenovic, S. Scepovic). All. Vernezovic.

ARBITRO Liany (Israele)

NOTE Ammoniti: Medo, Silvestre, Tomic, Jonathan. Angoli 5-2 per l'Inter. Recupero: 1' p.t.; 3' s.t.

Antonio

5 commenti:

  1. Ciao a tutti...ho visto la partita a pezzi, non posso dire che mi sia piaciuta, ma sottolineo una cosa: a differenza del Napoli noi l'EL la stiamo sfruttando per un motivo valido, ovvero valorizzare e cercare di tenere in forma i giovani ed i giocatori meno utilizzati. Si, in parte è una forma di turnover, ma in realtà è una continuazione del campionato...soprattutto a centrocampo: Guarin, Gargano e Mudingayi, di fatto, sono possibili titolari ogni domenica come ogni giovedì, idem Coutinho finchè non torna Sneijder, e lo stesos vale per Cassano e Palacio, Silvestre e Pereira o Nagatomo. Detto ciò mi concentro sul match: concordo con Anto: bene Cou, peccato per l'infortunio, molto male Guarin, che alterna prestazioni da gran giocatore a buchi pazzeschi, deve essere più continuo. Handanovic ha fatto una parata MOSTRUOSA appena prima dle nostro gol, è un portiere davvero di altissimo livello cazzo...su Cassano boh, non sono totalmente d'accordo con te A ntonio, credo sia una questione di "corsa", nel senso che lui non è un giocatore che ti dà sostanza, ma ti dà qualità, nel momento in cui esce gli altri giocatori si possono permettere anche attimi di pausa e forse il nostro gioco risulta essere più fluido.

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  2. Ciao a tutti. Ennesima gara letta bene da Strama, che all'inizio schiera una squadra logica anche col turn-over e poi, quando esce Cou, secondo me fa un errore schierandosi con un 4-4-2 e ritrovandosi con Jonathan e Pereira esterni bassi: praticamente un suicidio. Poi ridisegna ridisegna subito la squadra e nel secondo tempo va molto meglio, nonostante un Cassano per la prima volta (è solo la prima Antonio) nervoso e polemico (difatti scazza un gol più facile di un rigore), un Silvestre tremebondo, un Guarin inguardabile, un Livaja non in gran serata, un Palacio poco efficace fino al gol. Quando sbagli gol quasi fatti come ha sbagliato l'Inter stasera, puoi finire anche per perdere: grazie soprattutto ad Handanovich (parata strepitosa e tutt'altro che facile) non è andata così. Bene Cou fino ai sedici metri, poi si perde (e non è la prima volta); meno male del solito Jonathan; abbastanza bene il Cuchu; bene Mudy, limitatmente alle sue possibilità; bene Pereira; benissimo Juan che regge la difesa praticamente da solo. Adesso rituffiamoci nel campionato e cerchiamo di andarci a prendere altri 3 punti a Bologna. Un passo alla volta....

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  3. Era fondamentale vincere e continuare ad iniettare fiducia in questo gruppo ed in questo progetto che ha ancora bisogno di tempo per essere competitivo ad alti livelli.
    Bene così, grazie ad Handanovic e Palacio si prosegue per la giusta strada e noi possiamo sorridere! Solo una domanda: "ma a voi non sono andati in odio i continui tentativi di Guarin di cercare il goal da fuori area?" :)

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  4. Ciao Sergio! Sinceramente, Guarìn stasera è stato imbarazzante: apporto nullo, e spesso dannoso alla manovra, un giocatore decisamente da recuperare. Mi è piaciuto molto Mudingayi, per sacrificio e capacità di fare sempre la scelta più semplice e giusta.


    Stesso discorso per Silvestre, che non può essere questo giocatore qui. E se lo è, bè, non è da Inter.


    Handanovic fenomeno vero, Palacio segna praticamente sempre. Vorrei dire una cosa su Cassano: sta facendo cose egregie, ma inizio a pensare che quando esce lui, giochiamo meglio. Non so, forse è solo il raffreddore, ma ho questa sensazione da tre partite, tre.

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  5. Sì Alex, è la prima volta che Cassano gioca male, ma il mio discorso è diverso: ho l'impressione che quando rimane in campo oltre l'ora, smettiamo di giocare a calcio e diventa una pesante zavorra, mi sono concentrato su questo particolare nelle ultime due-tre partite e boh, ho questa sensazione. Ripeto, non in senso assoluto, ma relativamente all'ora di gioco.


    JJ è davvero impressionante, se a quest'età gioca così e non si monta la testa tra due anni sarà tra i primi 10 al mondo!

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