lunedì 11 marzo 2013

Inter-Bologna 0-1: toccato il fondo, è tempo di scavare


La sorte ci aveva concesso la chance di giocare il posticipo nella giornata in cui il Napoli crolla a Verona contro il solito Chievo, aprendo scenari clamorosi anche in chiave secondo posto, con il Milan che nel frattempo si era portato avanti col lavoro vincendo a Genova anche grazie all'aiuto della solita terna amica. A tutto ciò, la squadra risponde con quella che forse è stata la prestazione più imbarazzante della stagione, subendo per quasi tutto il match l'organizzazione e la qualità offensiva del Bologna di Pioli, capitolando senza reazione alcuna all'inevitabile gol di Gilardino dopo un primo tempo agghiacciante.



Nel campionato qualitativamente più scarso degli ultimi 20 anni, potremmo essere lì a giocarcela con il Napoli per l'ultimo posto utile (dando per scontato il Milan secondo in classifica, è solo questione di tempo), ma appare chiaro che quando dilapidi occasioni del genere rispondendo picche alle sollecitazioni esterne, ogni discorso va a farsi benedire con buona pace del nostro proverbiale ottimismo e della matematica che ancora consente tutto e il contrario di tutto.

Una squadra incapace di tirare in porta per 90 minuti, a San Siro, contro il Bologna, non può essere una candidata credibile per accedere alla prossima Champions League. Inutile girarci attorno, il punto è quello: essere a 4 punti dal terzo posto non sarebbe troppo grave se in campo si vedesse qualcosa in grado di alimentare speranze, lo diventa quando il polso della squadra è completamente assente e vedere una partita diventa un calvario che il triplice fischio allevia come il colpo di mannaia di un boia.

Come abbiamo detto a più riprese, parlare di tattiche, schemi, avrebbe senso se la squadra fosse viva, reattiva, dipendente da scelte che ne condizionino l'andamento in campo. Attualmente, ogni argomentazione di carattere tecnico lascia il tempo che trova. Abbiamo smarrito la via, dopo le ennesime campagne di indebolimento, la solita carrellata di infortuni, e il consueto tourbillon di situazioni che hanno mandato a gambe all'aria un tecnico su cui tutti avevamo riposto fiducia e speranze, ma che evidentemente andava aiutato e non mandato al macello come invece è stato fatto quest'anno.

Viene da chiedersi se quel famoso 'all-in' sul campionato che di fatto ci è costato l'Europa League fosse reale, o solo presunto, vista la figuraccia di ieri. Accantonato il fardello pesante di una competizione che non avremmo forse mai potuto gestire (e che ci è costata, purtroppo, Milito), San Siro si sarebbe aspettato una squadra capace di dare tutto ieri sera, gettando le basi di un'attacco al Napoli con il Milan comunque sempre nell'orbita. Come è andata però lo abbiamo visto tutti, e senza la rimonta-shock di Catania chissà di cosa staremmo qui a parlare adesso.

Stramaccioni, se c'è ancora, batta un colpo. O passi la mano, perchè anche se sappiamo benissimo che il problema non è lui, la sensazione è che la confusione che regna in campo altro non è che la proiezione di quella che da tempo alberga nella sua testa. Sarebbe un peccato, ma il prodotto offerto sin qui purtroppo non soddisfa neanche la platea meno ambiziosa..


INTER-BOLOGNA 0-1 (primo tempo 0-0) 

MARCATORE: 12’ st Gilardino

INTER (4-2-3-1): Carrizo; J. Zanetti, Ranocchia, Juan Jesus, Pereira; Stankovic (10’ st Kovacic), Gargano; Schelotto (20’st Cambiasso), Guarin, Benassi (1’ st Cassano); Palacio. (Belec, Di Gennaro, Chivu, Pasa, Mbaye, Jonathan, Belloni, Kuzmanovic, Rocchi). All. Stramaccioni.

BOLOGNA (4-2-3-1): Curci; Garics, Sorensen (1’st Naldo), Antonsson, Morleo; Perez (33’ st Guarente), Taider; Christodouloupoulos, Diamanti, Gabbiadini; Gilardino (15’ st Krhin). (Agliardi, Stojanovic, De Carvalho, Motta, Abero, Riverola, Pazienza, Pasquato, Moscardelli). All. Pioli

ARBITRO: Calvarese di Teramo. NOTE: serata fredda, terreno in buone condizioni. Spettatori 39.117 per un incasso di 866.325 euro. Ammoniti Gabbiadini (B), Stankovic (I), Juan Jesus (I), Naldo (B). Recuperi: 2’ pt, 4’st.

Antonio

4 commenti:

  1. L'unica cosa che voglio dire in un momento di tale tristezza e rabbia è che analizzando i 22 in campo, io avrei preferito avere i loro 11 e non i nostri! Erano schierati bene, Diamanti è un trequartista di ruolo (e pure forte) Guarin no, Lazaros, seppur scarso è meglio di Benassi fuori ruolo, tra Gabbiadini e Schelotto non c'è paragone, e Gialrdino è una punta, Palacio no! Purtroppo questa è l'Inter attuale, con uno degli attacchi più scarsi della Serie A, forse il penultimo (menomale che c'è il Pescara!), un centrocampo in cui ancora gioca Gargano e una difesa mal coperta! l'allenatore è allo sbando, la nostra stagione finisce qui! si sfrutti il tempo da qui a fine stagione per riflettere sul futuro allenatore e sul d.t.,e soprattutto sui calciatori da acquistare, magari prendendo spunto dalle idee profuse su questo blog. Sentire ridere i Milanisti e gli Juventini è atroce, l'anno prossimo voglio vederli tremare di fronte ad un'Inter giovane e competitiva! Ormai il terzo posto è utopia, l'ultima chance è sfumata ieri! E' tutto finito! Via tutti!

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    1. Pessimismo comprensibile Alessandro, l'organizzazione del Bologna è impeccabile e che fosse una partita complicata lo immaginavo sinceramente. Meno previsto era l'ennesima gara senza costrutto dei nostri, ormai palesemente alla deriva..là davanti si va a passo di lumaca (Juve a parte), ma noi non siamo in grado di fare neanche quello al momento..

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  2. Ciao a tutti. Una pena indescrivibile, un primo tempo da calci in culo, uno stadio mezzo vuoto, un allenatore abbandonato solo a se stesso di fronte a qualcosa di troppo grande per lui. Poi un pò meglio nella ripresa, soprattutto l'ultimo quarto d'ora quando Guarìn è stato spostato a destra, e nel quale avremmo forse anche meritato di pareggiare, se con lucidità andiamo ad analizzare seriamente le occasioni da gol costruite; ma sarebbe stato un "brodino" che non sarebbe servito a nulla. Forse è meglio il cazzotto di una sconfitta. Come dice Antonio inutile parlare di tattiche, di moduli, di chi doveva giocare e chi no: ieri non c'erano nè la testa, nè le gambe, in una gara dove, visti i risultati del pomeriggio, bisognava come minimo sputare il sangue. Invece sono scesi in campo undici conigli bagnati che hanno dato vita a uno spettacolo indecente. Sentire poi Branca a Sky (parla solo lì) parlare di lavoro in vista del prossimo anno, mi vengono un pò i brividi e un pò da vomitare. Ma non vede cosa ha combinato? Un minimo di senso di vergogna no?

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    1. Questa pesante involuzione a me preoccupa moltissimo, Catania è stato un episodio isolato che comunque sposta poco o nulla il valore delle prestazioni del 2013. Bravi noi a rimontare lì, ma se Bergessio fa 3-0 torniamo a casa con un'altra goleada sul groppone, per dire.

      La realtà è che psicologicamente stanno a pezzi, tutti..e tutto sto parlare e dare battaglia a parole, per poi vedere che in campo succede l'opposto, dà un senso di impotenza difficile da gestire.

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