sabato 23 marzo 2013

Un'Italia Under 21 fatta di rimpianti nerazzurri

Biraghi, Caldirola, Donati e Bianchetti in Under 21
Lo so, tutti noi speravamo di esserci messi alle spalle quella maledizione, ma così non è, ahinoi. Anni di vittorie non hanno fatto altro che coprire una evidente lacuna storica della nostra squadra, mai realmente colmata. Anni di Macellari, Georgatos e Gresko (vi prego, vi prego, state calmi, non fate gesti inconsulti) non hanno fatto altro che far apparire, ai nostri occhi, Chivu un Dio in terra, un uomo mandato dalla provvidenza. Beh, così non era, ma soprattutto così non è. Se il buon Christian, negli anni, ha taciuto, quando la squadra ha iniziato a scricchiolare s'è subito prodigato nel sottolineare come a lui, stare relegato sulla fascia sinistra, proprio non piace.



Tranquillo Chivu, neanche noi ci siamo mai esaltati vedendoti terzino titolare, ma di necessità se ne fa virtù, come si suol dire, e ci siamo dunque adattati alla situazione. Oggi, con un Chivu praticamente più fuori che dentro, un Nagatomo in crescita ma che, difensivamente parlando, zoppica, ed un Pereira che gentilmente definirò ancora inespresso, beh, la maledizione della fascia sinistra è tornata ad incombere sulla Milano nerazzurra.

Come se non bastasse (e ciò poteva bastare certamente, ve lo assicuro), la partenza estiva di Maicon, treno di fascia degli ultimi anni, ha messo in luce l'ennesima lacuna di questa squadra costruita penosamente nel post-triplete: oltre che senza un terzino sinistro, siamo rimasti anche senza terzino destro. Si, lo so, c'è Zanetti, ma con tutto il bene che gli voglio, parliamoci chiaro, il Capitano NON PUO' ricoprire sempre quel ruolo, è comunque umano, anche se non sembra. Se a questo dato di fatto aggiungiamo che, in sua assenza, dovrebbe giocare (rombo di tuoni, lampi e fulmini a squarciare il cielo) Jonathan, siamo a posto. Ecco perchè penso che oggi come oggi parlare dei terzini dell'Inter sia un'assoluta priorità, soprattutto nei piani alti societari. I nomi, effettivamente, non hanno mai smesso di girare: Jung (ottimo prospetto), Peruzzi (ottima realtà già oggi), ecc. Ma a parte il fatto che tutti i nomi fatti, o quasi, sono destinati alla fascia destra, l'altra sera mi è balzata agli occhi un'amara verità che ci tengo ad esporvi.

Giulio Donati con la maglia del Grosseto
Mi è capitato, facendo zapping, di finire su un canale i cui si parlava della prestazione dell'Italia Under 21 contro la Russia della stessa categoria. Ottima prova dei ragazzini di Mangia, con gol di Immobile ed Insigne. Però, molti giocatori partiti titolari nella formazione dell'ex tecnico del Palermo, è di scuola Inter. E non in ruoli a cazzo. Esclusi Bardi (portiere, attualmente al Novara) e Longo (che non era in campo dall'avvio e, come ben sappiamo, è a fare panchina all'Espanyol), i restanti giocatori di cui sto parlando, sono tutti difensori. Esattamente, il reparto in cui, con il centrocampo probabilmente, l'Inter di Stramaccioni sta avendo maggiori problemi dal punto di vista tecnico-tattico. Biraghi, Caldirola, Bianchetti e Donati. E, udite udite, TUTTI TITOLARI. Cioè, la difesa iniziale, quella a cui Mangia si affida maggiormente, è di nostra scuola. Chiaramente questa evidenza può essere presa come un buon segnale, ovvero che il nostro settore giovanile (cosa che del resto si sa da tempo) è uno dei migliori e sta continuando a lavorare a livelli altissimi. Ma credo anche che fermarsi a questo superficiale strato di analisi significhi peccare di soggettività: la verità è che la Società Inter non si sente di puntare sui propri giovani. Prendiamo Jonathan: i pessimi primi sei mesi della stagione scorsa e gli altrettanto inguardabili primi sei mesi di questa, non hanno fatto venire qualche dubbio allo staff tecnico nerazzurro sulle effettive capacità del giocatore? Penso di si, ed allora perchè non richiamare alla casa madre un giocatore come Giulio Donati, classe '90, attualmente in prestito al Grosseto, dove sta giocando un'ottima annata? Donati, tra l'altro, due stagioni fa, giocò diverse partite da titolare in Serie A con il Lecce. Insomma, le ossa se le è già fatte, ma in Corso Vittorio Emanuele no, preferiscono puntare su Jonathan.

Cristiano Biraghi in azione con l'Under 21
Biraghi invece sarebbe una manna dal cielo per la nostra corsia sinistra. 20 anni di gioventù e freschezza e nel Cittadella, quest'anno, stanno gioendo per poter contare su di un talento del genere. Cristiano Biraghi, da molti, è ritenuto un potenziale campione, ma all'Inter si è preferito lasciarlo partire, per puntare su Pereira (e la cosa, ex ante, ci poteva anche stare, anche se ex post fa piangere) ma, soprattutto, preferendogli M'Baye come talento da svezzare in casa, quando è parso a tutti evidente che il ragazzo di origini africane è certamente un ottimo prospetto, ma non un giocatore pronto al grande salto. Non poteva essere girato in prestito M'Baye e tenuto in casa Biraghi? Per non parlare poi di Caldirola, eterno girovago della folta rosa nerazzurra, difensore centrale e, nell'eventualità, anche terzino sinistro (non storcendo il naso come l'umile Chivu), capitano dell'Under21 e scaricato oramai al Cesena nell'affare Livaja. Andreolli a fine anno, a zero ma con uno stipendio certamente più alto, è davvero meglio di un Caldirola che sarebbe potuto essere utile già quest'anno, visti i continui infortuni di Samuel e la fragilità psicologica di Silvestre? Bianchetti infine è l'unico che invece ha senso lasciare in prestito, perchè ancora troppo inesperto per poter essere utile alla causa (un pò lo stesso discorso che si sarebbe dovuto fare per M'Baye praticamente). Insomma, di una difesa dell'Italia Under21 tutta nerazzurra, in realtà di nerazzurro non c'è niente se non un insieme di punti interrogativi e incomprensibili rimpianti, cosa che crea uno strano ed inquietante parallelismo con le scelte compiute negli anni recenti dalla nostra amata Società.

Andrea

2 commenti:

  1. Ciao a tutti. Direi che a turno siamo sempre qui a criticare le scelte societarie degli ultimi 3 anni. Ripeto: forse nemmeno un sabotatore mandato apposta per distruggere sarebbe riuscito a far di peggio. Quello che dice Andrea è sacrosanto; però magari, i ragazzi, non tutti insieme, perchè comunque il salto di categoria è notevole e qualche giocatore esperto ci vuole.

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  2. In alcuni bisogna rischiare e io preferirei rischiare puntando su un giovane della Primavera. Non capisco perché sistematicamente sì ignorano i nostri giovani. Per dire Caldirola é titolarissimo in Under 21. O non capisce nulla Mangia o sono i nostri dirigenti ad essere degli incapaci.

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