venerdì 26 aprile 2013

Le sequenzialità del restyling nerazzurro

Arrivare a metà aprile senza un obiettivo da perseguire non è da grande squadra, non è da Inter. Sono stati commessi errori incredibili per una società esperta e competente come la nostra, sotto tutti gli aspetti possibili. È stato creato un cocktail di sventure, sfortuna e abbagli societari (e arbitrali) che lasciano l’amaro in bocca per come poteva svolgersi la stagione dopo l’impresa allo Juventus Stadium, uno dei pochi capolavori dell’anno calcistico nerazzurro. Non può bastare una vittoria schiacciante contro i rivali di sempre a rendere decente una stagione del genere, in cui praticamente tutte le “piccole”, tranne il Pescara, ci hanno tolto punti essenziali. La sensazione è che l’anno prossimo l’Inter vedrà una nuova alba, e che verrà finalmente arato il terreno per un nuovo ciclo di successi.

Non è facile agire in maniera decisa e necessariamente prepotente in tanti ambiti diversi: paradossalmente il settore medico è il primo da curare, con la totale rivoluzione di tutto lo staff o più semplicemente con l’assunzione di specialisti specifici da affiancare al dottor Combi, mai come ora in bilico. Il caso Nagatomo è emblematico di come la fiducia nei confronti dei medici nerazzurri sia ai minimi storici con i giocatori che preferiscono rivolgersi a personalità esterne alla Pinetina altrimenti incorrono in ricadute tremende non appena sfiorano il campo con i tacchetti. Questo è il primo ambito su cui bisognerà lavorare e, a mio avviso, è il più semplice su cui intervenire, perché slegato dal lato prettamente tecnico e dal trio allenatore-dirigenti-calciatori. Questi tre rami si intersecano inevitabilmente tra loro e una buona gestione su tutti e tre i piani è essenziale per conseguire dei buoni risultati sul campo. Iniziamo dalla società, settore per cui si attendono i maggiori cambiamenti: un tempo la personalità di Josè Mourinho accentrava su di sé non solo il ruolo del tecnico puramente calcistico, ma anche quelli di motivatore, preparatore atletico e uomo centrale nei meccanismi di mercato. Insomma, Josè lo conosciamo tutti, e in un meccanismo del genere tutti gli altri dirigenti si trovavano ad avere ruoli principalmente operativi rispetto alle richieste di Josè. È logico che lavorare con un fenomeno sportivo del genere è un altro paio di maniche, ma questa non vuol essere una critica al buon Strama, che semplicemente è troppo giovane ed inesperto per assumersi una tale responsabilità in una società come l’Inter. E nonostante ciò, Strama è già maturato dato che gli ultimi acquisti sono arrivati secondo i suoi dettami, soprattutto quello di Kovacic, guarda caso il più azzeccato.

Strama con Ausilio, Branca e Paolillo alla sua presentazione
Penso che Marco Branca, in un quadro del genere, debba svegliarsi e concludere le trattative che gli vengono richieste nel minor tempo possibile, evitando i flop dell’ultimo periodo, semplicemente improponibili. Ad ogni modo tutto dipende principalmente dalla scelta dell’allenatore, perché nel caso in cui dovesse arrivare un manager vero e proprio, sullo stile di Mourinho, gli eventuali stravolgimenti societari sarebbero inferiori. Questa via risulta difficilmente percorribile, in prima istanza dal punto di vista economico, e in secundis per il poco appeal che giustamente i colori nerazzurri suscitano all’esterno in personaggi di livello top. Gente come Klopp, o lo stesso Mou, ormai non salta di gioia alla chiamata dell’Inter, e in alternativa bisognerebbe ingaggiare allenatori che ormai hanno già dato il massimo e su cui non si possono costruire progetti a lungo termine; parlo di gente come Lucescu, Blanc, Pellegrini e addirittura Zeman, che di certo non fa brillare gli occhi dei tifosi quando leggono, sorpresi, un presunto interesse ad ingaggiare questi signori.

Siamo realisti Klopp o Mou sarebbero l’ideale, ma non arriveranno, quindi rimangono due opzioni: continuare a sostenere uno Stramaccioni, con infiniti alibi, ma un bagaglio di errori imbarazzanti perpetuati ogni domenica, con l’Inter che a volte mi ha ricordato una squadretta di calcetto di cinquantenni che si divertono a giocare in campetti a pagamento, senza uno schema di gioco e una linea da seguire univocamente in campo; o scegliere un nuovo allenatore, magari giovane, magari bravo. E in tal senso i nomi fatti sono davvero tanti: Spalletti, Mazzarri, Zenga e chi più ne ha più ne metta. Dal canto mio, adorerei vedere sulla panchina dell’Inter Vincenzo Montella, uno che ha rivoluzionato il modo di giocare e di pensare della Fiorentina e che ha costruito dalle macerie della zona salvezza una squadra capace di lottare per la zona Champions, giocando in maniera spettacolare. Per me sarebbe l’ideale, poi bisognerebbe valutare diverse componenti, come la volontà della Fiorentina di privarsi dell’uomo che li ha riportati alla luce, dopo un solo anno, e anche l’idea stessa di Montella di portare avanti il progetto viola.

Ad ogni modo, credo proprio che alla fine Moratti deciderà di confermare Strama, e cambiare qualcosina in società. E non è detto che non sia proprio la scelta giusta, a patto che il romano sappia dare quell’idea di gioco visibile e chiara alla squadra, magari restituendo ad ogni giocatore il proprio ruolo e scolarizzando Guarin nel ruolo di mezzala in un 4-3-3. Se verrà scelto Stramaccioni per iniziare il progetto Inter, si sappia però che bisognerà affiancargli figure il più possibile presenti e vicine al mister nelle scelte delicate da compiere durante la stagione. L’Europa League sarebbe stata affrontata sicuramente in maniera diversa se una figura d’esperienza avesse guidato Stramaccioni, e magari avremmo avuto qualche infortunio in meno. Penso anche che Branca non avrebbe sbagliato così tanto, avendo delle richieste precise da parte dell’allenatore e delle garanzie societarie economicamente forti. Se fossi in Moratti, la scrivania di Branca sarebbe saltata da un pezzo, ma bisogna anche riconoscere la validità di alcuni acquisti e la pochezza dei nomi che vengono pronunciati. In ogni caso, qualcosa andrà fatto, e non basterà cacciare Fassone, come si mormora negli ultimi tempi, anche perché l’ex zebrato non ha ripercussioni immediate sulle faccende di campo. Io riprenderei Oriali, figura da sempre vicina sia alle dinamiche di mercato che all’allenatore, e farei tornare anche Materazzi come secondo allenatore, per le sue capacità di caricare i giocatori e di avvicinare i tifosi alla società. Ho scoperto anche che per motivi contrattuali è ancora legato per un po’ alla società nerazzurra, che lo stipendia regolarmente. Perché non farlo tornare, soprattutto se rimarrà Strama?

Guarin, dilemma tattico: resterà?
E arriviamo così a  parlare dei giocatori: confrontando la squadra che abbiamo ora con quella del 2010, il lavoro da compiere certamente è tanto. Numericamente servono un terzino destro, un centrale di difesa top, un centrocampista completo con doti di inserimento e un esterno d’attacco di piede destro che salti l’uomo con facilità. Quattro calciatori per cui, però si deve preventivare una spesa di 40 milioni, visto che servono dei titolari veri e propri e per giunta giovani, per la costruzione del progetto. Per questo bisognerà sfoltire il più possibile la rosa, eliminando gli elementi non funzionali al progetto Inter, o facendo cassa con uno dei campioni rimasti, creando una sorta di tesoretto con altre operazioni minori. Almeno 4 top bisognerà acquistarli e non necessariamente dovranno costare tutti 40 milioni, anzi solo per l’attaccante si potrà pensare ad una spesa superiore, anche se di poco, ai 15 milioni. Il terzino dovrebbe essere un nome giovane con il costo di non più di 6-7 milioni, uno tra Peruzzi, Montoya e Jung e penso sarebbe giusto operare in tal direzione.

Sul difensore centrale vi è un grosso punto interrogativo: c’è chi dice che verrà acquistato solo per far fronte all’eventuale partenza di Samuel, ma penso che comunque qualcosa debba esser fatto, per dar sicurezza ad un reparto che esce a pezzi da questa stagione, e anche perché penso che l’asse centrale della squadra debba essere ricostruito. Non so se Dragovic sia così forte e pronto, come dicono, ma di sicuro è il profilo adatto: le operazioni alla Kovacic sono quelle da perseguire per il futuro, non quelle alla Cassano. Per il centrocampista il nome giusto è Radja Nainggolan, giocatore utile e completo per rinforzare il centrocampo e velocizzarlo. Infine l’attaccante: se davvero arrivasse Sanchez per soli 20/25 milioni, considerato che 2 anni fa ne valeva 40, sarebbe un investimento importante ma ragionato, soprattutto considerando i diversi ruoli che può occupare in campo. Sarebbe lui il vero erede di Eto’o, il campione vero da cui ripartire, e che, a mio avviso, formerebbe un asse sinistro perfetto in un 4-3-3 con Pereira e Naingollan. A proposito dell’uruguaiano, non consideratelo un brocco completo: non ha giocato una stagione brillante, non è un fenomeno, ma ha fisico e corsa e ha dimostrato di saper  fornire cross interessanti per le punte. In schemi di gioco precisi, a mio avviso, si inserirebbe perfettamente, e garantirebbe ottime prestazioni. Di fronte ad offerte importanti, pari o superiori ai 10 milioni, io per primo lo venderei a occhi chiusi, ma di certo non è un giocatore scarso come si pensa.

Un calciatore che davvero mi preoccupa è Fredy Guarin: lasciando perdere il ruolo, che deve assolutamente essere quello di mezzala, è fuori da ogni schema di gioco, sembra quasi annoiato, o in alternativa prende il pallone e pretende di fare tutto da solo, ignorando completamente i compagni. Bisogna assolutamente fargli capire che, per il suo ruolo, deve imporsi con inserimenti costanti e puntuali in area di rigore. Gli strappi che lo caratterizzano dovranno essere centellinati e limitati alle zone esterne e non centrali (Inter-Torino docet), e bisogna restituirgli la giusta posizione in campo. Se non si riesce ad avviare questo percorso già da ora è meglio venderlo al miglior offerente soprattutto di fronte ad una plusvalenza di qualche milione. L’Inter deve ripartire a prescindere da tutto e tutti e secondo principi meramente meritocratici e non di altra natura, del tipo “quello è amico di mio figlio e quindi non posso licenziarlo”. Non si vorrebbe il bene dell’Inter. Ricordate, la rifondazione inizia ora e siate fiduciosi per un futuro in forte ascesa, soprattutto se si seguiranno i dettami espressi, a larghe linee, nel mio piccolo, in quest’articolo e soprattutto da ciò che si può intuire dalle parole di Moratti & Co. 

Alessandro

16 commenti:

  1. Buongiorno a tutti!
    Il giovane e bravo Alessandro non è nuovo a pezzi del genere, ovvero pezzi in cui descrive, consigli ed analizza la strada da seguire per il futuro. E' chiaro che, in questi casi, o si critica tutto e tutti, o si prova a dare un pensiero maggiormente articolato, come da tempo si prova a fare in questo spazio.
    Sono d'accordo con tutti i punti da te esposti, tranne che sul difensore centrale: è vero, un top player difensivo servirebbe, ma a chi non servirebbe? Il problema è che non ce ne sono molti, e quando ci sono costano tantissimo. L'identikit perfetto sarebbe un giocatore alla Varane del real, pescato in Francia per 10 mln (e molti risero allora) ed oggi uno dei migliori su piazza, oltre che giovanissimo. Gli arrivi di Campagnaro (ottimo a zero) ed Andreolli (da valutare soprattutto fisicamente) penso puntellino abbastanza una difesa a cui si potrebbe aggiungere un pezzo giovane e di prospettiva (alla Juan Jesus), ma che credo, in linea di massima, non vada toccato oltre e vada invece valutato in una stagione in cui anche il centrocampo dà il suo apporto necessario nella fase difwensiva.

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    1. Ciao ti ringrazio per la pubblicazione e per il commento! sono contento di aver riscosso successi da parte tua, soprattutto considerando che alcune mie idee potrebbero destare perplessità, come la conferma di Pereira titolare a discapito di Nagatomo, o il ritorno di Materazzi come secondo. Quest'ultimo sarebbe un gesto ideale e di rottura rispetto al recente passato. Per quanto riguarda il difensore, a me Juan e soprattutto Ranocchia, non mi hanno dato l'impressione di avere la continuità come dote principale, quindi gli affiancherei un centrale forte fisicamente che possa dominare la difesa. Il nome ideale, anche se non l'ho scritto perchè non se ne parla, è un profilo alla Jerome Boateng che è anche molto bravo tecnicamente. Il centrocampo, però, come dici tu, sicuramente inciderà e molto dipenderà dalla scelta del tecnico di schierare un regista puro o un incontrista bravino a smistare il gioco alla Song o alla Fernando. Nell'articolo non ho inserito il discorso su Handa perchè mi sembrava più giusto dedicare alla sua eventuale cessione un articolo intero, e perchè comunque la progettualità è quella di Aprile, quindi con questa rosa a disposizione. Poi non si tratta un articolo di mercato ma di progettualità societaria...

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    2. Ciao ragazzi..per le cifre in ballo nell'articolo, si tratterebbe di cacciare una cinquantina di milioni, senza cedere nessuno: la vedo molto, molto dura, senza il sacrificio di uno tra Handanovic e Guarìn.

      Se si ripartirà da Stramaccioni, l'idea di base sarà la difesa a 4, ed al momento tra JJ, Ranocchia, Campagnaro e Andreolli l'unica necessità impellente è quella di un terzino destro, forse anche di un sinistro. Il centrocampo con Nainggolan sarebbe praticamente fatto, in attacco qualcosa si muove ma c'è ancora troppo fumo e poco di concreto a parte Botta e Icardi..lavorare su una idea di gioco e su meccanismi funzionanti sarebbe comunque già importante, perchè del non-calcio di questi mesi siamo tutti abbastanza stufi..

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    3. Salve! Nel pezzo non mi sono preoccupato di dare io delle cifre precise, come avevo fatto in passato, ma di dire a grandi linee cosa servirebbe! poi è logico che, come dici tu, ci deve essere un bilanciamento delle spese: se si spende 20 per l'attaccante si spende meno per il difensore e così via..

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  2. Ciao a tutti. Il solito articolo molto lucido e competente del nostro giovane Alessandro. Se posso solo permettermi un paio di annotazioni a un bel pezzo che mi trova quasi totalmente d'accordo sono che Branca e il Dott. Combi sono assolutamente non riproponibili e visto che si caldeggia il ritorno di Oriali, sarebbe assolutamente incompatibile con l'attuale D.S. D'accordissimo per Matrix allenatore in seconda: Baresi, come ai tempi di Mou, mi sembra inadeguato. Il problema è che il secondo di Mou non conta praticamente nulla, mentre un secondo valido ed esperto conoscitore dell'ambiente farebbe comodissimo in caso di riconferma di Strama. Non ho poi ben capito, Ale, dove vorresti impiegare Pereira: esterno alto in un 4-3-3? Sono più che perplesso: anch'io credo che "l'uomo dalle grandi labbra" debba essere un pò meglio di come l'abbiamo visto quest'anno. Però lo vedo esclusivamente impegabile come esterno di centrocampo in un 3-5-2; a parte che per calciare deve cambiare la posizione del corpo e fare una specie di contorsione (fateci caso), il che denota una tecnica di base quantomeno molto rivedibile. Il problema è che, anche trovando da venderlo, si farebbe una minusvalenza di 5 Mln. circa, bonus esclusi.

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    1. Ti ringrazio per le belli parole! Per quanto riguarda Pereira lo farei giocare da terzino sinistro, gli esterni alti nel mio modello di squadra giocano a piedi invertiti, quindi lì andrebbe acquistato un di piede destro, e come si ripete da settimane l'ideale sarebbe Sanchez... Materazzi come secondo è qualcosa che deve essere fatto al più presto: che spinta darebbe all'ambiente, che protezione ai tifosi e alla società! L'uomo ideale! Poi guarda fenomeni per la dirigenza non ne vedo, se facciamo costruire la squadra a Branca usciamo pazzi, ma se l'allenatore dice quello che vuole in un progetto tattico serio e viene affiancato ad Oriali, che ha riaperto ultimamente ad una serenità con Branca, secondo me il tutto andrebbe benino... poi io non mi interesso molto delle questioni di scrivania, più di quelle che riguardano il campo...

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    2. Non sono così sicuro che non riusciremmo a vendere Pereira a una cifra decente, Villas Boas se lo porterebbe a Londra volentieri se parte uno dei suoi..anche se sarebbe interessante vederlo in un contesto più organizzato, e con una preparazione fatta dall'inizio come dio comanda.

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    3. D'accordo con te, anche perchè tra 2 stagioni riusciremmo a prendere di più dalla sua cessione...speriamo in una progettualità seria..

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    4. Stavamo per vincere un campionato con Gresko (che poi ce l'ha fatto perdere, ma lasciamo stare), figuriamoci se il problema di una squadra organizzata potrebbe mai essere Pereira..certo è che se ai Pereira (da rivedere, ripeto) aggiungi Schelotto, Silvestre, Rocchi, e compagnia cantante, la fine che si va a fare è chiara a tutti..

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  3. Bel pezzo. Rido per non piangere però nel pensare Pereira ancora in rosa l'anno prossimo! tu addirittura lo vedi in campo. Comunque bisogna per prima cosa fare un bagno di realismo! tra 2 mesi partiranno sia Handanovic che Guarin e incasseremo i primi 50 per poter ricostruire il futuro. A questi andranno aggiunti una quindicina recuperati dagli ingaggi dei vai chivu, cambiasso, milito & c oltre che alle noccioline che entreranno per la supersvendita dei vari jonhatan,alvarez & c. A questo punto siamo arrivati a quei 70/80 che possono permettere ad una società nelle condizioni dell'Inter di 1)Metterne 30/40 a bilancio attivo per recuperare parte del passivo 2) Utilizzare il resto per la rifondazione comprando 7/8 giovani da integrare con i giovani che già abbiamo per le mani (es bardi). Ma ha quanto sento qui casca l'asino (branca)!!! voci persistenti danno l'inter su Marchetti o Sirigu!!! BRANCA MI SPIEGA PERCHE' IL PROSSIMO ANNO CHE NON GIOCHIAMO NEANCHE IN COPPA DOVREMMO SPENDERE PARTE DEL RICAVATO DELLA VENDITA DI HANDANOVIC PER COMPRARE UN PORTIERE DI SECONDA FASCIA E NON PUNTARE SU UN GIOVANE CHE TRA L'ALTRO QUESTA SETTIMANA HA PARATO ANCHE 2 RIGORI. HANDANOVIC SI PUO SACRIFICARE SOLO SE PORTA UN GRANDE BENEFICIO ECONOMICO. VOGLIAMO CHE BARDI FACCIA LA FINE DI DESTRO?

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    1. Intanto ti ringrazio per il complimento! Per quanto riguarda Pereira, è un giocatore che ha dimostrato corsa e forza fisica, ma non è un fenomeno e penso, come te, che sia stato un investimento sbagliato, considerando le nostre possibilità economiche. Purtroppo il terzino sinistro non è un ruolo fortunato per noi, visto che dopo R. Carlos abbiamo avuto solo brocchi. Comunque se leggi bene nell'articolo c'è scritto che se arriva un'offerta di 10 mil lo venderei a occhi chiusi... Comunque è l'ultimo problema di una rosa mutilata in molte parti, soprattutto a centrocampo e in attacco, considerando le eventuali cessioni di Cassano e Guarin. Penso che acquistare 4 elementi top sia fondamentale, e se verrà venduto Handa bisognerà trovare anche un portiere nuovo. Un caso limite è anche la difesa, dove io comprerei un prospetto giovane e forte fisicamente e di testa da affiancare a Juan e Ranocchia. C'è tanto da lavorare. Per quanto riguarda i giovani sono d'accordo con te! In alcuni ruoli si può tentare di rischiare, e sinceramente sarebbe corretto, più che insistere su elementi impresentabili. Sfruttiamolo questo settore giovanile! Comunque penso di scrivere un pezzo in questa settimana su un'Inter giovane low cost e vincente! Spero commenterai anche quello...A presto!

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    2. Due mesi fa (riporto una convinzione generale, figlia forse dell'eccessivo ottimismo che contraddistingue il tifoso): "abbiamo se non altro l'ossatura del futuro, ripartiremo da Handanovic-JJ-Ranocchia-Kovacic-Guarin-Palacio"

      Oggi, siamo davanti a una realtà che vede due perni del possibile futuro come potenziali fonti di introiti: cediamo questi due, e di quei famosi sei ne saranno rimasti solo quattro, due dei quali erano già presenti nell'Inter 2011-12. Ragazzi, stiamo parlando di un fallimento epico, altro che progetti, giovani, e Inter proiettata nel futuro.

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    3. eh si...calcola che nel 2011-12 Ranocchia e soprattutto Juan non giocavano mai, Strama ci ha puntato quest'anno, il che penso sia vergognoso...comunque i famosi 4-5 acquisti servono e soprattutto che non sia gente come Gomez perchè i rincalzi li abbiamo già, mancano i titolari!

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  4. Aspetto il tuo nuovo pezzo su l'inter low cost e vincente per commentarlo. Mi permetto di darti 3 dritte che a mio parere sarebbero buoni acquisti a basso costo e ottimo rendimento. ovviamente l'inter in campo deve avere anche alcuni pezzi di valore assoluto. Karlo Brucic, terzino sinistro, classe 92, croato, proprietà della dinamo ma in prestito al nk zagreb (già seguito da siena e catania). Jannik Vestergaard, difensore centrale danese di 2 metri, classe 92, gioca in bundesliga nel Hoffenheim. Cristiano Biraghi, sempre terzino sinistro ora al cittadella ma primavera inter (ottimo per liste uefa) già nel giro della under 21, Mirza Ćemalović , attaccante bosniaco classe 93. Ovviamente io aggiungerei anche i vari livaja caldirola bardi & C. Essendo l'inter però si dovrebbe mantenere una asse di caratura ed esperienza Samuel Zanetti (vediamo cosa dicono dell'operazione) Palacio. Purtroppo Handanovic e Guarin ci servono per fare cassa. Dimenticavo, ovviamente Stramaccioni, Materazzi, Oriali e una bella dichiarazione di Moratti che definisce l'obiettivo per il prossimo anno...

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    1. Guarda in un'Inter low cost e giovane non credo servirebbero entrambi i sacrifici di Guarin e Handanovic. Penso che la cessione del primo per una ventina di milioni possa bastare, considerando altre cessioni minori e i grandi risparmi sugli ingaggi dei senatori, che se ne andrebbero in questo quadro di Inter...Conosco tutti i giovani che hai citato, e li ritengo in alcuni casi validi in altri meno o comunque poco pronti... inoltre punterei comunque su giocatori interni e provenienti dal settore giovanile, ma ti ringrazio per le idee utilissime e comunque non è detto che alla fine non voglia utilizzare anche qualche nome da te citato!

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    2. Biraghi finirà a Catania come contropartita per Gomez, pare.

      Non conosco i giovani stranieri di cui parli Nico, mi informerò: grazie mille per il tuo contributo ;)

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