mercoledì 11 settembre 2013

Inter-Juventus, per conoscerci meglio


"Non è una gara come tutte le altre". Difficile pensare ad una frase più utilizzata per introdurre Inter-Juventus, difficile al tempo stesso pensare a qualcosa che concentri meglio il significato celato dietro quella che in linea teorica è solo una partita di calcio, ma in realtà rappresenta qualcosa di molto, molto più importante.

Tralasciando la consuetudine italiana di far durare una gara di cartello non i canonici 90'+recupero bensì una intera settimana se non più, il derby d'Italia è una partita che sposta, e il cui impatto è spesso pesante sulla stagione di entrambe le squadre. Senza andare troppo lontani lanciandosi in logoranti excursus temporali, basta ritornare per un attimo al novembre 2012, quando un'Inter al top della condizione dopo un rush di successi consecutivi profanò il fin lì immacolato Juventus Stadium con una prestazione tutta cuore, ritmo e idee, portando i nerazzurri a una sola lunghezza da una Juve già in fuga.

Fu uno spartiacque importante della stagione, purtroppo per noi non nel modo che ci si sarebbe aspettato dopo una serata perfetta nella quale sembrava essere tornata l'Inter organizzata, solida e talentuosa in grado di competere su ogni fronte. La Juventus da quella sconfitta che le staccò l'etichetta di 'invincibile' dopo 49 gare apprese una lezione importante e ingranò nuovamente la quinta ripartendo di slancio verso il secondo scudetto consecutivo, mentre la creatura di uno Stramaccioni forse eccessivamente sicuro di sè uscì inebriata ed intossicata iniziando rapidamente a collassare fino al nono posto col quale si chiuse una delle pagine più buie della storia nerazzurra.

Ma questo è ormai il passato. Tante cose sono cambiate in casa nostra dopo l'avvento di Mazzarri, che pur disponendo di un materiale umano non di primissimo livello e senza aiuti importanti dal mercato sta gettando delle fondamenta per ricostruire una squadra uscita a pezzi da una stagione contrassegnata da record negativi e da imbarcate epocali che hanno messo a nudo l'inadeguatezza della precedente guida tecnica (colpe sue relative, andava esonerato dopo Siena e chi vi scrive adesso lo disse quella stessa sera). Primo obiettivo, lavorare sulla fase difensiva (tallone d'Achille dell'anno passato) e sulla compattezza per restituire convinzioni smarrite nel marasma generale. Per lo spettacolo e il bel gioco, ripassare più tardi (molto più tardi probabilmente), quando certi equilibri e si spera certi innesti potranno permettere virtuosismi che ad oggi appartengono solo a una fase 2, non certo all'immediato.

Chi invece ha cambiato poco, alzando però di parecchio la cifra tecnica della squadra è proprio la Juventus, favorita oggi più di prima per lo scudetto e che ad una impalcatura già solidissima ha aggiunto la classe di Tevez e la maturazione sempre più rapida di un talento enorme come Paul Pogba. Inutile star qui a dire che sabato sera saranno loro a partire coi favori del pronostico, perchè come già detto Inter-Juve è Inter-Juve e se il calcio fosse matematica avremmo smesso tutti di seguirlo da un pezzo. Certo è che una sfida del genere, arrivata alla terza giornata per colpe più nostre che loro, costituisce un banco di prova importante per testare i progressi del cantiere di Mazzarri e verificare la tenuta mentale di un gruppo che sotto questo profilo sembra già più forte di quello dell'anno passato.

Mai come stavolta, i 3 punti sono solo una parte della reale posta in palio, forse neanche la più importante. E no, non lo dico per mettere le mani avanti come qualcuno potrebbe maliziosamente pensare, ma più semplicemente ritengo che a questo punto della stagione ed in questa particolare fase storica, quello che conta maggiormente è il proseguimento di una crescita che Genoa e Catania hanno evidenziato, ma necessita comunque di un banco di prova di spessore superiore. Per capire chi siamo, cosa possiamo davvero fare in questo campionato che a mio avviso vede partire davanti a noi 5 squadre, e se questa sarà effettivamente una stagione che a maggio ci lascerà qualcosa in più che delle macerie.

Chiaro che se poi sabato sera dovesse arrivare quel famoso "gol a tempo scaduto in fuorigioco o con la mano, meglio se in fuorigioco e con la mano" (cit.), non ci strapperemo certo i capelli. E che magari lo segni anche Milito, giusto per non farsi mancare nulla..

SITUAZIONE BIGLIETTI
Come ci si aspetta da questo tipo di big match, si preannuncia il tutto esaurito, sono previsti 20 mila sostenitori bianconeri pronti a sostenere la loro squadra. Noi nerazzurri dobbiamo essere numerosi e far sentire il nostro calore ai nostri beniamini. I biglietti per inter - juve sono in esaurimento occorre guardare un po' online se c'è qualche offerta. Se avete voglia di vedere la Pazza inter sono comunque disponibili i biglietti per tutte le partite dell'inter sia online che negli store ufficiali.


Antonio

3 commenti:

  1. Beh, che dire Antonio, hai già descritto alla perfezione tu non solo il clima che ogni volta circonda questo match, ma soprattutto lo stato d'animo con cui ci si arriva. Non so come andrà a finire, le sensazioni che provo sono alterne: un momento penso che si possa fare, quello dopo ritengo che la Juve ci sia troppo superiore. Nonostante ciò, quello che vorrei vedere sabato (sarò allo stadio con la mia ragazza juventina, ahimè) è una partita divertente, che dia l'indacazione di un gruppo finalmente tornato solido, non soltanto moralmente e caratterialmente (questo ci deve essere come elemento, soprattutto in gare del genere), ma anche tecnicamente e tatticamente. Voglio vedere la crescita della squadra. Poi vada come vada, e se andasse come hai tu scritto nell'ultimo paragrafo del pezzo, beh, tantissima roba! :)

    RispondiElimina
  2. Ciao a tutti. Anche se mi rendo conto che rischia di passare per un luogo comune, la partita contro la Juve non è effettivamente una partita come tutte le altre, e non potrà mai esserlo; le parole di Lichtsteiner, Nedved e soprattutto Abete sono lì a ricordarcelo. Sono poi assolutamente d'accordo sul fatto che poche altre volte come questa i 3 punti non ricoprano un'importanza fondamentale; la cosa più importante sarà dimostrare di avere fatto dei passi avanti dal punto di vista del processo di crescita della squadra e di acquisizione di autostima. Se questo poi basterà a fare risultato, bene; altrimenti pazienza. La cosa assolutamente da evitare è perderla nettamente, "sbracando" come nel finale della scorsa stagione: sarebbe un passo indietro imperdonabile. Certo che se poi designano ad arbitrarla Rocchi, allora veramente cominciamo già molto male!

    RispondiElimina