giovedì 19 aprile 2012

A volte (non) ritornano


Agli ormai consueti rumors che si ripresentano con puntuale ciclicità sui ritorni di Mourinho e Balotelli, qualcuno ha pensato bene di riempire un po’ di carta e di pagine web con la “sparata” di un possibile ritorno di Samuel Eto'o nella fila dell’Inter. L'ho definita in questo modo dal momento che si tratta di un’eventualità che non solo ritengo più che improbabile, ma che a mio parare anche poco auspicabile e vi spiego perché.

Eto'o è un professionista molto serio, un campione ed anche un leader; è d'altro canto una persona alla quale i soldi piacciono e anche molto, dovendo per giunta mantenere una pletora di persone che adesso va di moda chiamare famiglia allargata, ma che in tempi in cui non vigeva il “politically correct” i milanesi solevano appellare come “I mangiapàn a tradiment”. Attualmente guadagna l’iperbolica cifra di 20 milioni netti di euro all’anno ma, come avevamo abbastanza facilmente previsto (post “ Incubo di mezza estate” – 22/08/11 - IOINTERISTA.com), pare si sia frantumato le palle di giocare in un campionato e una squadra ai margini del calcio che conta, e per di più nel pieno della maturità atletica e calcistica, disponendo il camerunense di un fisico ancora perfettamente integro.

Il problema è che l'Inter, che la “mena” da due anni col FPF, potrebbe permettersi al massimo un ingaggio ridotto a un quarto di quello che percepisce ora e quindi o il Re leone rimarrà nella sua prigione dorata, oppure se andrà in un’altra Società che gli garantisca almeno un po’ più della metà di quello che percepisce adesso; possiamo solo augurarci che non debba trattarsi del Milan o della Juve, sarebbe francamente insopportabile. Inoltre, per quanto ancora forte e integro, io non credo alle minestre riscaldate o cavalli di ritorno (se vogliamo chiamarli così), e le poche risorse che sembra che l'Inter avrà a disposizione sono convinto farà meglio impiegarle in giovani affamati e con voglia di vincere piuttosto che in campioni “stagionati” e con la pancia piena: questo vale ovviamente anche per coloro che vestono attualmente la casacca nerazzurra.

Da questo punto di vista avrebbe senz’altro più senso un eventuale ritorno di Supermario Balotelli, ma anche in questo caso sorge più di un problema. Il primo è capire quanto si possa fare affidamento sul fatto che prima o poi questo ragazzo capisca che in campo e fuori un giocatore di un certo livello non può comportarsi come un tredicenne afflitto da turbe caratteriali e che un giocatore di calcio non è un tennista o un centometrista oppure un golfista; anche ammesso sia la “star”, fa parte di un gruppo e in un gruppo o si vince o si perde tutti insieme, non esiste che uno abbia successo mentre la squadra dove gioca va a rotoli.

Forse chi vuole veramente il bene di Mario (non certo Mino Raiola) dovrebbe cominciare a pensare seriamente di farlo seguire da uno psicologo, dal momento che da solo il ragazzo sembra non farcela. Quanto al secondo problema, molto obiettivamente: dato per scontato che Mario voglia tornare a Milano, voi se foste in lui tornereste in una squadra e in un ambiente nel quale avete avuto problemi e sapete che alla prima occasione vi trovereste tutti addosso, stampa compresa o in una che al momento ha prospettive di risultati migliori, e dove, almeno inizialmente vi perdonerebbero tutto, e sarebbero anche in grado di zittire o comunque di pilotare la maggior parte dei media in caso di problemi? D'accordo, l’Inter detiene questa famosa “opzione”, ma abbiamo imparato che le opzioni non contano nulla di fronte alla ferma volontà di un calciatore; e non voglio metterci neppure la storia di per chi facesse o faccia il tifo Balotelli perché nel calcio professionistico sono stronzate belle e buone. Morale: se Mario dovesse lasciare Manchester tutto fa pensare che sarebbe per accasarsi sulla sponda rossonera del naviglio, molto difficilmente sulla nostra.

Infine c'è il problema di Mourinho: problema perché dopo di lui un allenatore non è mai durato più di mezza stagione, stritolato fra la sua ombra ingombrante e immanente e la manifesta volontà di disimpegno da parte della presidenza della Società. Ogni tanto si parla di un suo possibile ritorno che anche in questo caso “cozza” contro l’evidenza dei fatti: Mourinho se ne andò perché aveva capito che la Società non voleva più impegnarsi con certe cifre e che per ricostruire un gruppo di giocatori arrivati quasi tutti al culmine della parabola ascendente della loro carriera, erano necessari investimenti importanti. Io non voglio mettere in discussione le attestazioni di stima e di vicinanza ai nostri colori che ha esternato più volte Josè da Setubal, però è troppo furbo e pieno di culto della personalità per ritornare sul luogo dei trionfi e dove non ci sono più le condizioni che gli consentirono quelle splendide imprese.

Magari un giorno Mou tornerà, ma se lo farà sarà solo in presenza di un progetto preciso che gli garantisca un budget a nove cifre per gli investimenti; al momento non si intravedono (ahimè) né l’uno, né l’altro. Visto che il discorso è caduto su di lui, il grande Mou mi consentirà una piccola critica: a parte che Sergio Ramos centrale è un obbrobrio (sarà passabile nella Liga dove ci sono 4/5 squadre a buon livello e le altre fanno sorridere), a mezz’ora dalla fine non si può sostituire un centrocampista offensivo (Ozil) con un difensore di fascia (Marcelo), impiegandolo pure fuori ruolo; così fai il gioco degli avversari che avevano giocato il tutto per tutto sguarnendo il centrocampo per inserire il quarto attaccante (Muller). A mezz'ora dalla fine nella semifinale di Champions vanno fatti cambi logici, ruolo per ruolo: se vuoi tirare giù Ozil, inserisci Kakà, e se vuoi inserire Marcelo, tira fuori Coentrao che si vedeva benissimo che non ce la faceva più. Così si è trovato a contrastare il forcing del Bayern con due difensori inadeguati (Ramos fuori ruolo e Coentrao) e un altro difensore fuori ruolo e completamente spaesato e quindi regalato all’avversario: nonostante un gol segnato in palese fuorigioco, i tedeschi hanno meritato di vincere la partita a tempo quasi scaduto e il ritorno sarà piuttosto complicato. Josè….ci hai un po’ deluso!

L'ultima nota è per l’ennesimo tentativo di inserire ad ogni l’Inter in uno dei diversi scandali che stanno demolendo il nostro calcio, questa volta in quello delle scommesse. Badate bene: che partita hanno scelto per questa brillante operazione? Napoli – Inter, penultima dello scorso campionato, nella quale con un pareggio l’Inter era matematicamente sicura dell’accesso alla Champions evitando i preliminari e il Napoli altrettanto matematicamente sicuro di accedere ai preliminari della suddetta Champions. A parte tutti i discorsi sull'opportunità di “fregarsi” per giocatori che guadagnano cifre iperboliche come quelli dell’Inter, chi sarebbe così coglione da scommettere su un risultato di pareggio per 1-1 (non 4-4) con probabilità che si verifichi prossime al 90%? Cosa avrà mai pagato questa ardita scommessa? Cosa ci sarebbe “scappato” per protagonisti della presunta “combìne”, 100/200 euro a testa? Sarebbe anche ora che certa gente la smettesse di rompere le palle con teoremi tanto assurdi quanto vergognosi.

Alex

3 commenti:

  1. Scusate, ma ci terrei a chiarire che il post e soprattutto il suo titolo sono stati consegnati ai redattori del blog prima della messa on-line dell'articolo di FC Inter news: siamo un blog piccolo piccolo, ma le idee che abbiamo e che esprimiamo saranno anche a volte non condivisibili, ma sono frutto della nostra testa e non di scopiazzamenti a destra e a manca.
    Eventualmente saremmo noi a dover chiedere alla testata nerazzurra on-line il "copyright".....
    ahahahahahah! Ovviamente sto scherzando.

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  2. Ho visto anche io il pezzo di FCInterNews Alex ed hai fatto bene a chiarire eheheh :) Comunque penso che, nei momenti di difficoltà come quelli che la nostra squadra sta vivendo, il gioco alla notizia, allo scoop che infiammi il tifo, o anche solo alla voce che destabilizzi l'ambiente, è routine purtroppo.Continuare a parlare di un ritorno eventuale di Mou sulla nostra panchina non aiuta nè i suoi successori nè la tifoseria, portata così all'automatico, ma evidentemente masochistico, confronto tra il portoghese ed il nuovo allenatore e questo si sentirà pressato da un peso opprimente del passato difficilmente scrollabile di dosso. La verità è che noi nerazzurri fatichiamo ancora a girare pagina e questo sta diventando un handicap importante se sommato alle oggettive mancanze della nostra dirigenza. Eto'o non tornerà mai, per i motivi da te esposti Alex. Balo potrebbe anche tornare secondo me, ma non so quanto sarebbe una scelta intelligente riportarlo da noi...sarebbe la stella nel caso tornasse in nerazzurro e siamo sicuri che siamo psicologicamente pronti a rivolgerci totalmente ad un ragazzino di ventuno anni che gettò a terra la nostra maglia? Siamo sicuri che il nostro cuore da tifosi può reggere a lui come "simbolo" della nostra Inter? Mourinho invece tornerà, i veri dilemmi sono due: quando e a fare cosa. Già, a fare cosa, perchè come dici tu Alex, se tornasse come allenatore richiederebbe delle giuste garanzie. Sicuri che invece non potrebbe tornare con ruolo dirigenziale? Secondo me è possibilissima come cosa tra qualche anno....

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  3. Dubito che Eto'o, Balotelli e Mourinho ritornino in nerazzurro. Non ci sono le premesse e soprattutto non ci sono i soldi.

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