lunedì 24 dicembre 2012

Inter- Genoa 1-1: un 'pareggino' che sa di sconfitta

Cambiasso riprende Immobile, ma a San Siro è solo 1-1
Si va in vacanza con un pareggio. L’Inter porta a casa un punticino striminzito, che ridimensiona le aspirazioni nerazzurre ed evidenzia i difetti di singoli e squadra. È un’Inter sbiadita e monotona quella che scende in campo a San Siro, fin troppo compassata ed imprecisa, e il risultato è decisamente insoddisfacente dal punto di vista del gioco e del punteggio.

Il Genoa fa il suo match, decidendo saggiamente di aspettare, blindando la difesa nella parte centrale e cercando di spezzare le azioni nerazzurre per poi ripartire, così come era accaduto contro Siena, Palermo, ed in parte anche Lazio, con risultati non troppo diversi. L’Inter, dal canto suo, cerca di affidarsi alla fantasia dei giocatori d’attacco, ma Cassano e soprattutto Alvarez appaiono troppo svogliati ed imprecisi, Palacio e Milito poco incisivi. Il pubblico non ne può più ed inizia a fischiare Ricky, che certo non ne trae giovamento, e sarà costretto dopo poco ad abbandonare il campo per infortunio, completando così questa giornata da horror movie natalizio.



La scena più raccapricciante è l’ingresso in campo di Chivu nel ruolo di play: quello non è il suo ruolo e si vede. Il mercato è la conditio sine qua non per l’efficacia del centrocampo nerazzurro. Dopo qualche buona occasione in cui l’Inter non trova la rete, ci pensa il Re Immobile a spargere sangue tra le file nemiche, lasciando sul posto Ranocchia e battendo di punta Handanovic. Ma l’Inter non si arrende, cerca di reagire come può e trova la rete con Cambiasso, su cross di Cassano, alla giocata forse più semplice del suo match, ma evidentemente la più efficace.

I nerazzurri ci credono, spinti dal Cuchu, simbolo di questa Inter: claudicante e ferito, quasi costretto al forfait, non molla mai, combattente in difesa, punta aggiunta in avanti. Proprio quando l’horror sembrava aver lasciato posto ad una commedia dal finale lieto, con il Principe atto a servire la palla d’oro per gli agognati tre punti, ecco che ci pensa Marko Livaja a chiarire il genere del film. Il palo è stato colpito, l’atto più lugubre è ormai avvenuto: il tifoso nerazzurro è sconcertato, la scena non gli permetterà di trovar sonno per qualche giorno. L’horror si è ormai concluso, ora la pausa natalizia, dopo una prima parte di stagione estenuante.

E sì, la sosta arriva proprio nel momento giusto per i ragazzi di Stramaccioni, i primi ad iniziare la stagione ad inizio Agosto con i due turni preliminari di Europa League: dopo un ottobre all’apice della condizione morale e fisica l’Inter ha cominciato a fare i conti con infortuni, stanchezza ed assenze. E proprio le assenze hanno giocato un ruolo fondamentale nel match contro il Genoa: troppi i giocatori infortunati o squalificati, talvolta senza una motivazione reale, forse solo per comodità di alcune testate giornalistiche, o per semplice, ed oramai abituale, sudditanza psicologica. In ogni caso Stramaccioni ha dovuto fare a meno di Guarin (guarda caso l’uomo più in forma in casa Inter) per squalifica, l’infortunato Nagatomo e lo sfortunato Duncan, indisponibile ogni volta che potrebbe manifestare il suo immenso strapotere fisico e qualitativo, senza tralasciare i lungodegenti Stankovic, Obi e Mudingayi, oltre che Sneijder e Coutinho, assenti per motivi diametralmente opposti e già partiti per le rispettive vacanze. E sì le vacanze: quelle nerazzurre sono le più lunghe, visto che si ritornerà in campo per i primi allenamenti post-panettone il 2 gennaio, nel nuovo anno.

L’Inter è l’ultima tra le squadre di Serie A a riprendere il lavoro, mossa strategica del mister per recuperare le forze per la seconda parte di stagione. Buone vacanze ragazzi! Così come lo studente ha cercato prima delle feste di portare a casa un buon voto, tornando con un 5, l’Inter è rimandata a dopo la pausa, sperando nel recupero degli infortunati, in una classe arbitrale e giudiziaria equa, e nell’incognita mercato, per non vedere più l’horror visto contro il Genoa.


TABELLINO
INTER-GENOA 1-1
Marcatori: 32′ st Immobile, 40′ st Cambiasso
Inter: 1 Handanovic; 23 Ranocchia, 25 Samuel, 40 Juan Jesus (1′ st Chivu); 4 Zanetti, 21 Gargano (33′ st Livaja), 19 Cambiasso, 11 Alvarez (31′ Pereira); 99 Cassano, 8 Palacio, 22 Milito
A disposizione: 27 Belec, 77 Di Gennaro, 6 Silvestre, 17 Mariga, 24 Benassi, 42 Jonathan, 82 Bessa
Allenatore: Andrea Stramaccioni
Genoa: 1 Frey; 31 Sampirisi, 21 Canini, 5 Granqvist, 13 Antonelli; 28 Tozser; 7 Rossi (27′ st Piscitella), 33 Kucka, 91 Bertolacci (24′ st Anselmo, 46′ st Krajnc), 8 Vargas; 17 Immobile
A disposizione: 30 Tzorvas, 9 Melazzi, 16 Hallenius, 20 Marchiori, 23 Said, 25 Al Hassan, 32 Donnarumma
Allenatore: Luigi Delneri
Arbitro: Andrea Gervasoni (sez. arbitrale di Mantova)
Note. Ammoniti: 26′ Ranocchia, 11′ st Bertolacci, 25′ st Anselmo, 48′ st Chivu. Recupero: pt 3, st 5. Spettatori: 40.695

A.B. 85

3 commenti:

  1. Innanzitutto benvenuto ad Alessandro, novità del blog di fine 2012.


    Purtroppo, la cosa che più lascia interdetti è vedere come ancora dopo 6 mesi la squadra non abbia un gioco, un'impronta, uno spartito da seguire. E mi fermo qui perchè è Natale e non voglio intossicarmi il fegato ulteriormente.

    Buon Natale a tutti!

    RispondiElimina
  2. Permettetemi di farvi i miei più sinceri auguri di serene festività natalizie a tutti voi.

    quelli che l'Inter...

    RispondiElimina
  3. Grazie Francesco, passa un buon Natale anche tu, magari lasciando da parte per qualche giorno un'Inter che sembra essere ricaduta su vecchi vizi. Un abbraccio!

    RispondiElimina