martedì 17 settembre 2013

Il ranocchio non diventa mai un principe (ner)azzurro

Si sorride. Non a trentadue denti forse, ma si sorride lo stesso, perché il big "happy hour" match (vista l'improponibile ora delle 18:00) giocato contro la Juventus sabato ha dato risposte importanti: la squadra regge, è salda e compatta, subisce poco, è grintosa, ha elementi che possono crescere e dare tanto al popolo nerazzurro, in primis Taider, Icardi, Kovacic e Juan Jesus. Si sorride dunque, ma sempre con la consapevolezza che del doman non v'è certezza e che qualche inchiappettata possa sempre arrivare. Si fanno dunque i complimenti a Mazzarri, certamente non maestro di simpatia, ma altrettanto indiscutibilmente abilissimo stratega tattico e con evidenti qualità in ambito motivazionale visto che ha preso una squadra di derelitti del calcio e l'ha trasformata quantomeno in una squadra, ed è già veramente tanto per noi tifosi. Emblemi del suo lavoro, lo dicono tutti, sono in particolare due elementi della rosa, ovvero Alvarez e Jonathan.

Proprio su di loro credo che sia interessante puntare il binocolo, o se meglio volete, l'occhio di bue della nostra attenzione. L'argentino ritengo sia stato un piccolo capolavoro da parte del tecnico ex Napoli. Il numero 11 nerazzurro difatti rappresenta il perfetto prototipo di calciatore che sotto l'ala attenta di chioccia Mazzarri può diventare un giocatore importante, sia per la squadra, ma anche eventualmente in ambito di mercato. Il tasso tecnico del ragazzo era ed è indiscutibile: col mancino sa fare cose veramente pregevoli. Va dato merito al nostro Antonio di aver sempre creduto e sostenuto il talentuoso argentino, mentre il sottoscritto, in compagnia di molti altri, si ritrovano ora a fare mea culpa. Attenzione, non è un fuoriclasse e non credo che lo sarà mai, ma il debosciato e ciondolante giocatore senza fissa dimora tattica visto nella scorsa stagione ha lasciato il posto ad un ragazzo convinto e ad un duttile centrocampista offensivo, in grado di spezzare la partita con una giocata. Rimane più lento della procedura di ribaltamento attuata sulla Costa Concordia in quel del Giglio, e continua a provare un incomprensibile schifo per il suo piede destro, ma a parte questo il cambiamento avuto è evidente. L'anno scorso, un contrasto come quello vinto contro Chiellini sabato, non dico che non l'avrebbe vinto, ma non l'avrebbe neanche provato, in primis perché probabilmente sarebbe stato in una posizione totalmente diversa di campo, ed in secundis perché il suo cervello non l'avrebbe mai portato a credere di poter vincere un contrasto. Qui sta l'enorme lavoro fatto su di lui da Mazzarri, cioè aver donato ad un talentuoso ma moscio ragazzo un paio di palle. Inoltre l'idea di poterlo sfruttare anche come mezzala può essere un'intuizione geniale, ma soltanto il tempo da questo punto di vista ci dirà la sua.

Sul buon Jonathan invece il discorso è leggermente diverso: Mazzarri, dopo aver pregato tutta estate Moratti e Branca di portargli ad Appiano, anche in spalla, un esterno di destra, si è ritrovato purtroppo con il solo brasiliano a disposizione. Anche su di lui, dal punto di vista mentale, il tecnico ha lavorato moltissimo, e si vede nell'atteggiamento del ragazzo che infatti oggi, anche se compie una minchiata, non viene fischiato a prescindere, ma anzi, viene supportato ed incitato da tutto lo stadio. Detto ciò però bisogna anche dire una cosa: il buon Jonny è scarso. Non me ne vogliano i suoi nuovi ammiratori, anche a me sta simpatico, ma pensare di giocare l'intera stagione con lui sulla fascia destra mi dà la stessa sensazione di dover affrontare un tentativo di bungee jumping con un elastico da scrivania. Jonathan è un giocatore discreto, con alcuni buoni spunti offensivi, ma che non eccelle in nulla: non velocissimo, non gran dribblatore, non dotato di un piede delicato per i cross o potente per il tiro e, soprattutto, decisamente non bravo in fase difensiva. Sabato ero allo stadio ed ogni volta che Asamoah lo puntava, andava in difficoltà e tre quarti delle volte veniva saltato. Per nostra fortuna l'esterno juventino non ha mai realmente affondato, ma l'unica volta che l'ha fatto abbiamo preso gol. Quando contro si troverà giocatori decisamente più tecnici dell'africano il rischio che siano sorci verdi per la nostra retroguardia è altissimo, nonostante un Campagnaro versione supereroe, il quale nonostante le apparenze rimane umano. 

Ecco, l'ho detto: al di là di tutta la simpatia che si possa provare per lui, Jonathan rimane un giocatore discreto, al pelo valutabile come riserva in una rosa di una squadra di alto profilo. Noi di certo ancora non siamo tornati ad esserlo in toto, ma penso che la riflessione sull'esterno destro di fascia debba essere fatta nella società. A differenza di Ricky, Jonny non ha delle qualità intrinseche che vanno solamente rinforzate e qui sta il punto. Nonostante i desideri, la vita non è una favola e mai un ranocchio si trasforma in un bellissimo principe (ner)azzurro.

Andrea 

4 commenti:

  1. Sono d'accordo Andrea: se per Alvarez il miracolo è stato possibile, in quanto una certa classe il giocatore è innegabile l'abbia sempre avuta, anche se non riusciva a metterla in pratica, per Johnny non c'è speranza. Può essere una riserva accettabile e risultare magari anche decisivo contro squadre modeste; ma come si trova ad affrontare giocatori appena decenti (vedi Asamoah, che non è certo un fenomeno), sono dolori. Giocare con lui titolare fisso a destra sarà una iattura.

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    1. Il problema appunto non è che Jonathan sia un giocatore mediocre ma comunque utile in certe gare, bensì che come dici tu l'avercelo come unica opzione a destra (Pereira è stato di fatto tagliato e quindi Nagatomo può giocare solo s sx). Isla andava preso, purtroppo, ma è andata come è andata e Branca ancora una volta non è riuscito a ovviare alle situazioni di mercato.

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  2. Pensa che c'è chi adesso, dopo averlo critica per due anni, lo definisce un ottimo terzino in giro per i social e per i blog. Non critico chi ha opinioni diverse dalla mia o dalla nostra, ma critico l'incoerenza intellettuale. Sarà simpaticissimo, quanto volete, ma Jonny, in rose di Juve, ma anche solo Napoli e Fiorentina forse, non sarebbe neppure riserva.

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    1. Sinceramente mi sfugge il motivo per cui Jonny sia diventato un'icona social, dinamica molto strana :)

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