Continua impietoso il calvario dell’Inter che anche a Napoli rimedia una sconfitta e dà l’impressione di essere in una crisi infinita. A questo punto sostituire l’allenatore serve davvero a poco ma è l’unica soluzione possibile.
Ranieri deve fare a meno di Maicon e Ranocchia infortunati e all’ultimo momento si aggiunge anche Chivu fermato dall’influenza. In difesa spazio a Faraoni a destra con Nagatomo a sinistra e Lucio e Samuel centrali. A centrocampo i tre monumentali (nel senso che somigliano sempre più a monumenti e non a giocatori) Cambiasso, Stankovic e Zanetti mentre Sneijder agisce dietro le due punte Forlan e Milito.
Primo tempo di chiara marca partenopea con il Napoli che attacca e l’Inter che si limita a difendere senza mai attaccare. L’unico tiro nerazzurro arriva nel finale di tempo con Sneijder su punizione.
Nella ripresa colpo di genio di Ranieri che toglie Sneijder e Forlan e inserisce Pazzini e Cordoba. L’Inter passa ad una sorta di 3-4-3 (o 3-5-2, cambia poco) con Cordoba che compone il terzetto difensivo con Lucio e Samuel e Faraoni che fa il terzo attaccante (o se preferite il quinto centrocampista). L’Inter è più vivace e cerca di rendersi pericolosa. Ma non fa i conti con la propria retroguardia. Lucio rimedia una prima volta ad un errore di Cordoba salvando su Lavezzi ma al 14esimo bella azione di Dzemaili, palla a Lavezzi che mira sul secondo palo e trafigge Julio Cesar.
Ranieri inserisce Poli per Stankovic ma non succede praticamente nulla. Nemmeno quando, a circa dieci minuti dal termine, Aronica viene espulso per fallo su Faraoni.
L’unico tiro nerazzurro arriva quasi sul gong con Nagatomo che crossa in area un pallone perfetto che deve essere solo spinto in rete ma che Pazzini di testa (la sua specialità) spedisce incredibilmente fuori. Finisce 1-0.
Quinta sconfitta in sei gare nel girone di ritorno, quarta sconfitta consecutiva, settima sconfitta in otto gare considerando anche Coppa Italia e Champions League. Ce n’è abbastanza per valutare l’idea di cambiare guida tecnica, anche se, come detto, in questo momento serve davvero a poco. Bisognerebbe fare un po’ di “pulizia”, panchinare i vari Cambiasso, Stankovic, Forlan, Zarate, Cordoba, Chivu e dare spazio ai giovani. Ecco perché preferirei un allenatore esterno alla probabile soluzione interna con Baresi e Figo.
Qualche settimana fa (se non sbaglio dopo Roma-Inter) dissi in modo provocatorio che dovevamo puntare a fare qui 4-5 punti necessari per raggiungere la quota salvezza e che il nostro obiettivo non poteva che essere quello. I fatti mi stanno dando sempre più ragione. Avrei preferito essere smentito.
TABELLINO
NAPOLI-INTER 1-0
Marcatori: 14' st Lavezzi
Marcatori: 14' st Lavezzi
Napoli (3-4-1-2): De Sanctis; Campagnaro, Cannavaro, Aronica; Maggio, Gargano, Inler, Zuniga; Dzemaili (43' st Dossena); Lavezzi (37' st Britos), Cavani. A disp.: Rosati, Grava, Fernandez, Pandev, Vargas. All.: Mazzarri.
Inter (4-3-1-2): Julio Cesar; Faraoni, Lucio, Samuel, Nagatomo; Zanetti, Stankovic (21' st Poli), Cambiasso; Sneijder (1' st Pazzini); Milito, Forlan (1' st Cordoba). A disp.: Castellazzi, Zarate, Palombo, Obi. All.: Ranieri.
Arbitro: Bergonzi di Genova
Entius
Ranieri non può fare nulla, i suoi uomini raccontano favole durante la settimana e portano in scena tragedie sui campi d'Italia e d'Europa.
RispondiEliminaNon si tratta solo di giocatori stanchi o vecchi, di schemi o sfortuna/fortuna, qui ci troviamo difronte al menefreghismo totale di tutto lo spogliatoio, all'assenza totale di motivazioni e di un obiettivo chiaro da raggiungere.
Il frutto di due stagioni prive di una guida e di organizzazione ha portato l'ambiente Nerazzurro alla distruzione totale, alla fuga del tipo "si salvi chi può"...con l'addio di Eto'o, si è innescato il processo distruttivo, che comunque era già latente.
Sarà bene cercare di fare punti salvezza e poi pensare alla bomba economica che ci colpirà, sapendo che non saremo in europa e ci sarà una emorragia di capitali e giocatori!
Dopo il record di squadra più vecchia di sempre nella Coppa dei Campioni ne ha abbiamo infranto un altro: mai l'Inter dopo 25 giornate di campionato aveva perso così tante partite, ben 11. Battuto il record precedente, di 10, risalente al '47. La verità sta sempre nei numeri. Dalle parole di Ranieri di ieri si capisce che non si può ancora sapere quando sarà disponibile Guarin (=tempi lunghi)...siccome era già infortunato quando l'abbiamo preso complimentoni a Branca che per rinforzare una squadra alla deriva spende 1,5 milioni per avere per 4 mesi (Febbraio-Maggio) un giocatore da curare. Diamoci una vera svegliata ragazzi, dentro solo chi corre perché l'anno scorso nessuno pensava che la Sampdoria potesse retrocedere essendo partita dalla Champions...il calcio è uno sport e se non corri, perdi. Semplice. Cerchiamo di fare prima i punti per salvarci e poi pensiamo a rifondare la squadra con giovani in tutti i reparti, e aspettiamoci ovviamente di non vincere per un po' di tempo perché come dice Sergio la vera emorragia di capitali e giocatori deve ancora arrivare...
RispondiEliminaBeh, c'è poco da dire. Io però il primo tempo non l'ho visto così male da giustificare un doppio cambio all'inizio del secondo per tirare poi giù l'unico giocatore in grado di darci qualcosa in termini di inventiva e dinamicità e lasciare su le "3 cariatidi"; mi sembra ce la fossimo giocata quasi alla pari. Da lì in poi ci siamo tirati indietro di 20/30 metri con un bel 5-3-1, altro che storie, e a quel punto abbiamo puntualmente "beccato" il gol. Nelle dichiarazione del dopo partita Ranieri mi è sembrata una persona che ha perso completamente il senso della realtà;
RispondiEliminasono il primo a dire che al 99% non servirebbe a un cacchio, ma sono anche sicuro al 100%
che non si può proseguire con un allenatore così. E quello che fanno notare Marco e Sergio è
una corretta disamina di quello che ci toccherà nei prossimi anni, a meno di clamorosi colpi di scena.
Sono d'accordo ;D abbiamo regalato 20/30 metri, praticamente abbiamo regalato la partita! Sono più vitali e dinamici gli zombi del telefilm "the walking dead" :D
RispondiEliminaMoratti: "Ranieri? Stiamo valutando cosa fare. A Napoli non è arrivata la reazione che mi aspettavo, settimana scorsa erano arrivati segnali di ripresa, ma ieri non ci sono stati. Se si può andare avanti con l'attuale allenatore? Credo di si, adesso sentirò lui e la squadra perché voglio capire qual è lo stato d'animo. Se ho preferenze per i sostituti? Non è mica un gioco...".
RispondiEliminafcinter1908
L'importante è ripartire con un progetto serio e ben chiaro. E se c'è da ripartire con la primavera e non vincere per un paio di anni, pazienza.
RispondiEliminaCiao Entius :D siamo sicuri che con la primavera ci salviamo? Non è il "non vincere qualche trofeo" che mi preoccupa, è fare enormi figure di m...., sprofondare nell'oblio più assoluto...questo mi preoccupa.....sapere che la squadra dipende dall'umore di alcuni giocatori...questo mi preoccupa....sapere che la società non sa cosa fare...questo mi preoccupa...Oriali mandato via per Branca,.....questo mi preoccupa....Eto'o, Motta che se ne vanno e Sneijder che non vede l'ora di farlo....questo mi preoccupa! Non dimentichiamoci chi siamo, non siamo il Ceo o il Cesena....con tutto il possibile rispetto; due anni fa eravamo nell'olimpo del calcio mondiale e la nostra storia è tra le più prestigiose del mondo! :D
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