sabato 18 febbraio 2012

Siamo tutti un pò Filippo

C’è un’immagine che mi è tornata in mente questa notte mentre facevo fatica a prendere sonno dopo l’ennesima brutta sconfitta.
L’immagine è quella del bambino che sorregge il cartello con su scritto “Potete vincere? Altrimenti a scuola mi prendono in giro”. Quando l’ho vista ieri sera mi ha fatto sorridere e mi ha fatto tornare un po’ bambino, quando il lunedì mattina spesso non era semplice andare a scuola dopo una sconfitta dell’Inter (stiamo parlando di inizio anni novanta quindi capirete bene il periodo) o un trionfo delle odiate avversarie.

Stanotte pensavo a lui, al fatto che stamattina non sarebbe stato semplice per lui andare a scuola, o che magari, da bimbetto furbo, si sarebbe inventata una qualsiasi scusa per restarsene a casa. In fondo siamo tutti un po’ dei “Filippo” (il nome del bimbo che sorreggeva del cartello), non possiamo negare che il lunedì mattina ha un buon sapore se hai vinto e un pessimo retrogusto se hai perso. La mia collega, per esempio, la domenica sera sa già di che umore sarò l’indomani e, in caso di sconfitta, ha la buona abitudine il lunedì mattina di non rivolgermi la parola per un’oretta se non strettamente necessario.


Essere tifosi nerazzurri non è semplice. Lo so bene io e lo sanno bene chi come me ha avuto la sfortuna di crescere col cuore nerazzurro negli anni ’90 quando l’Inter dei Sosa e dei Bergkamp, dei Ganz e dei Branca (sì, proprio lui) annaspava a metà classifica e il massimo della gioia era vincere 8-2 col Padova. Come scrissi una volta altrove, sono situazioni che ti segnano e che ti condizionano profondamente. Più di quanto si possa immaginare.

Ma probabilmente senza quell’adolescenza orrenda dal punto di vista nerazzurro, non avrei assaporato in pieno il gusto piacevole della vittoria, dei cinque scudetti consecutivi, dei trionfi del Triplete/manita. Trionfare a Madrid non sarebbe stato così bello.
Filippo, stamattina andare a scuola non è stato facile e non lo sarà nemmeno nei prossimi mesi. Ma tranquillo, torneremo a vincere, torneremo ad esultare e torneremo a vedere i tifosi delle altre squadre esporre striscioni come il tuo. Nel frattempo tu non mollare mai e sii sempre orgoglioso di questi colori. FORZA INTER!!!
Entius

3 commenti:

  1. Grazie ragazzi per i complimenti e gli auguri siete davvero molto cari! Quanto a Branca io penso che dei meriti nella scelta dei giocatori li abbia onestamente avuti per carità, anche se per esempio Julio Cesar fu un'idea di Mancini, Cambiasso di Facchetti, l'operazione Ibra-Eto'o fu esclusivamente opera di Moratti-La Porta, mentre per il settore giovanile il lavoro era tutto di Ausilio-Casiraghi! Branca indovinò il colpaccio Maicon e non ha colpe sui capricci di Mou per Quaresma o di R.Mancini per A.Mancini...ma Branca è anche quello che ha trattato (senza portarli a casa) i vari Mascherano, Thiago Silva, Inler, Sanchez, Cavani...quando ancora costavano poco. Propose lui Muntari a Mou perché non riusciva a prendergli Lampard (fu lo stesso Mou a dirlo in sala stampa). Così come prese Lucio e Sneijder solo perché, grazie al cielo, il Chelsea del milanista Ancelotti chiese un sacco di soldi per Carvalho e Deco. Poi Suazo, Maniche, Arnautovic, Jonathan etc. li ha presi lui e senza parlare dell'arroganza con cui ha fatto fuori una bandiera nerazzurra (e sempre vincente da dirigente anche al Parma e al Bologna) come Oriali quindi direi proprio che é ora che si tolga sta aria da fenomeno che c'ha e che scenda sulla terra perché anche lui sbaglia (come nella clamorosa topica da dilettante della lista Champions con Forlan) e allora anche lui ha le sue belle colpe, come le hanno Moratti, Ranieri e i giocatori. Branca, scendi dal trono e comincia a parlare ogni tanto per rispetto di milioni di interisti che sono molto più nerazzurri di te visto che per te, da giocatore, l'Inter è stata solo una delle 457 squadre che ti sei passato! Per esempio Galliani, che detesto ovviamente, partecipa a moltissime serate coi tifosi della curva e coi Milan Club...Branca invece (che ha combinato un miliardesimo di quello che ha fatto Galliani) si permette un'aria da snob francamente inaccettabile. E questo sarebbe l'uomo forte in società? Non si è forti solo facendo gli arroganti e i presuntuosi ci sono altri modi. Ciao ciao

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  2. Antonio mi sa che siamo coetanei perché anch'io diventai interista in quel periodo, stregato come te dal mitico Ruben Sosa! Sul casco del motorino c'ho scritto ancora un vecchio striscione della curva: "Come? Cosa? Ruben Sosa!" Ci salvammo a una giornata dalla fine e chiudemmo un punto sopra al Piacenza retrocesso...era il '94...

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  3. Mollare mai, è ovvio. E lo dice uno che l'Inter non la tifa dagli anni '90 ma dagli anni '60 e quindi ne ha viste un pò di tutti i colori. Però essere caduti così in basso dopo che solo un paio di stagioni fa eri nell'Olimpo del mondo calcistico fa particolarmente male, perchè anche ridimensionando non ci voleva moltissimo per restare ai vertici, almeno in Italia. Pazienza !

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