Cracciolo castiga l'Inter: è crisi per i nerazzurri |
Finiscono gli alibi, le scusanti, la pazienza. I cori della Nord dedicati alla squadra a fine partita fanno capire il clima che si respira attorno all'Inter: sconforto, delusione, rabbia. Il Novara uccise le ambizioni nerazzurre di Gasperini ed oggi, a San Siro, compie un'impresa e fa precipitare nel dramma sportivo la squadra di Moratti. "Non molliamo, la voglia c'è. Oggi siamo stati sfortunati, è il 13° palo della stagione se non erro, quando gira male non c'è molto che si possa fare" dichiara Ranieri a fine partita. Ma sono parole che rimangono a galleggiare nell'etere, parole senza destinatario, perchè ciò che vuole sentirsi dire oggi l'interista è la verità: abbiamo perso la terza partita in quattro turni, due delle quali contro squadre in zona retrocessione, non è concepibile, non si può dire che la voglia c'è. A questo punto era meglio il silenzio.
PRIMO TEMPO - Ranieri cambia ancora modulo e questa volta si affida ai due trequartisti dietro al solo Milito: Sneijder parte da sinistra, Alvàrez da destra. In difesa niente fiducia a Ranocchia, dentro Cordoba. Ritorna dal primo minuto Stankovic e proprio al serbo è dato il compito di fare girare la manovra nerazzurra, il tecnico romano ha affidato a lui il testimone di Thiago Motta, ma già dall'inizio si dimostra o non in grado o, sicuramente, fuori forma ancora, perchè la maggior parte dei palloni passano dai piedi di Poli, ottimo anche oggi ed unico a salvarsi, e Sneijder che però defilato largo a sinistra non riesce ad esprimere tutta la sua classe, ma Ranieri pare non averlo capito oppure, quantomeno, fregarsene bellamente. Il possesso palla è dell'Inter che però non riesce mai a pungere se non con i tiri da fuori dell'olandese e con le insursioni solitarie di Cambasso e Poli, troppo solo e mal servito invece il Principe. Il Novara attende e riparte, ma non rinuncia mai ad attaccare: Rigoni prende costantemente il tempo a Stankovic nel mezzo del campo e là davanti, Caracciolo, è uno spauracchio per i nostri centrali, visto tutti i gol che ha segnato in carriera all'Inter. Poche vere occasioni nei primi quarantacinque di gioco e l'unica importante cosa da segnalare, oltre ai già ricordati tiri da fuori di Sneijder e compagnia bella ed ai tentativi di attacchi in velocità dei piemontesi, è un rigore negato ai nerazzurri al 35°, per fallo su Poli. Ma recriminare oggi è inutile.
SECONDO TEMPO - Anche questa volta Ranieri cambia in corsa, sostituendo uno scialbo Alvàrez con il febbricitante Pazzini. I primi dieci minuti sono tutte in tinte nerazzurre con i tentativi di Sneijder e Milito soprattutto, che calcia in bocca a Ujkani. Ma, in seguito ad un calcio d'angolo bloccato in presa dal portiere del Novara, parte il contropiede dei piemontesi: la palla giunge nei piedi dell'airone Caracciolo al limite dell'area nerazzurra, controllo di destro e calcio mancino a giro, sul pao lontano. Al 56° minuto il Novara è avanti con uno stupendo gol dell'attaccante che, come ricordato, ama segnare all'Inter. Stankovic prova subito a reagire, ma il suo destro è fuori di poco. Ranieri inserisce Forlàn al posto di Poli, lasciando incredibilmente in campo un Deki chiaramente fuori forma e togliendo invece il migliore del nostro centrocampo, ma il Cacha si mette solo in mostra con tiri da distanze impossibili e pochissima sostanza. Fuori anche Chivu, pessimo e fischiato da tutto San Siro, e dentro Nagatomo, oggi decisamente il miglior terzino in rosa. Incredibilmente però è ancora il Novara a rendersi più pericoloso, al 74° con un tiro da posizione defilata di Rigoni che impegna Julio Cesar, e due minuti dopo, quando il portiere nerazzurro è ancora costretto agli straordinari sulla botta dalla lunga distanza di Morganella. All'80° il fato e Radovanovic paiono voler dare un'ulteriore chance all'Inter: il mediano di Mondonico infatti allontana ingenuamente il pallone dopo che l'arbitro aveva fischiato un fallo per i nerazzurri. E' il secondo giallo ed il Novara è costretto ad affrontare gli ultimi dieci minuti con un uomo in meno. Logicamente questi dieci minuti sono tutti per la squadra di casa, che cerca il gol, ma non c'è niente da fare: all'88° un destro bestiale di Sneijder si schianta sulla traversa e nè Lucio, nè Pazzini sono pronti e lucidi nella ribattuta in rete; ancora Wesley ci prova, ma il suo tiro è sul fondo; al 92° è invece ancora Pazzini ad avere la grande occasione, ma il suo destro è parato, in qualche modo da Ujkani. La partita si chiude con il coro "A lavorare, andate a lavorare!" che si alza dalla Nord.
Mai realmente pericolosi dentro l'area avversaria, troppo traballanti al minimo attacco avversario, poca lucidità nelle poche occasioni avute, squadra messa in campo male e cambi assolutamente incomprensibili. Queste è ciò che rimane dopo questa partita, ovvero un ammasso di macerie di quella che fu una squadra. Quella che pareva essere una crisi passeggera è oggi, definitivamente, una crisi d'identità oltre che di risultati. Serve una cura immediata, una presa di coscienza forte e risoluta, sperando che qualcosa di salvabile ci sia ancora.
Mai realmente pericolosi dentro l'area avversaria, troppo traballanti al minimo attacco avversario, poca lucidità nelle poche occasioni avute, squadra messa in campo male e cambi assolutamente incomprensibili. Queste è ciò che rimane dopo questa partita, ovvero un ammasso di macerie di quella che fu una squadra. Quella che pareva essere una crisi passeggera è oggi, definitivamente, una crisi d'identità oltre che di risultati. Serve una cura immediata, una presa di coscienza forte e risoluta, sperando che qualcosa di salvabile ci sia ancora.
TABELLINO
INTER–NOVARA 0-1
Inter (4-3-2-1): Julio Cesar; Zanetti, Lucio,
Cordoba, Chivu (dal 70’ Nagatomo); Poli (dal 61’ Forlan), Stankovic,
Cambiasso; Snejider, Alvarez (dal 46’ Pazzini); Milito. All.: Ranieri.
Novara (5-3-2): Ujkani; Dellafiore (dal 14’
Morganella), Garcia, Centurioni, Lisuzzo, Gemiti (dal 64’ Paci); Porcari
(dal 46’ Pesce), Radovanovic, Rigoni; Jeda, Caracciolo. All.:
Mondonico.
Arbitro: Russo.
Marcatori: 56’ Caracciolo (N).
Ammoniti: 28’ Porcari (N), 44’ Radovanovic (N), 79’ Morganella (N).
Espulsi: 80’ Radovanovic.
Andrea - Inter Cafè
Marcatori: 56’ Caracciolo (N).
Ammoniti: 28’ Porcari (N), 44’ Radovanovic (N), 79’ Morganella (N).
Espulsi: 80’ Radovanovic.
Andrea - Inter Cafè
Buongiorno a tutti ! Siamo alla frutta ! Spiace dirlo, la squadra, post triplete, andava piano piano rifondata ! Ora, vi domando, i giovani, volendo, li abbiamo anche, perchè far giocare sempre i Cambiasso, Lucio, Chivu, che si vede palesemente non ce la fanno piu ???
RispondiEliminaSono le partite con Lecce e Novara le vere assurdità. Con tutto il rispetto possibile per le avversarie, non è concepibile giocare così. Ok, abbiamo tirato più noi di loro in porta, ma il gol ce lo fanno sempre loro, possibile? Ed inoltre, Ranieri, incomprensibilmente, da quando gli sono tornati a disposizione giocatori importanti, non riesce più a mettere in campo una squsdra con un senso (Sneijder costantemente spostato a sinistre è indecente!)...
RispondiEliminaIl problema non essersi sgonfiati dopo il derby. In quel momento (cioè nel derby) girava tutto bene, andava tutto nel verso giusto. In quel periodo di vittorie consecutive tutti ripetevamo "ok, però bisogna rafforzare questa squadra". Non solo non ci siamo rafforzati ma addirittura ci siamo indeboliti.
RispondiEliminaMeno male aver fatto quel filotto altrimenti c'era la seria possibilità di fare la fine della Sampdoria dello scorso anno.
Cambiasso e Lucio perchè, oggettivamente, non abbiamo in roa giocatori giovani a quel livello (e qui si ritorna sul problema del mercato), Chivu invece, caro Paggy, me lo chiedo anche io perchè è stato preferito a Nagatomo che, come ho scritto, oggi è decisamente il miglior terzino in rosa, talvolta gioca anche meglio del Maicon di oggi! Errori anche da parte di ranieri quindi...bisogna fare una valutazione di ampio respiro per capire bene tutto, ma forse non basterà nemmeno più...
RispondiEliminaCiao a tutti. Quello che dite è tutto vero, come quello che stiamo dicendo da un paio d'anni sulla rifondazione della squadra puntualmente mancata o, peggio, attuata in maniera sbagliata. OK la cagata di schierare Chivu al posto di Nagatomo e Cordoba al posto di Ranocchia (che sono il primo a dire che non mi convince, ma è meglio dare possibilità a un
RispondiEliminagiovane piuttosto che affidarsi a un giocatore che è già finito da un paio di anni), ma o sono completamente fuso, o non avevamo cominciato tanto male. Il calcio ragazzi vive di episodi e se viene fischiato quel rigore sacrosanto su Poli, che qualcuno mi dovrebbe spiegare come si fa a non vedere fra arbitro e guardialinee, e se ovviamente lo mettiamo dentro, cambia la partita. OK con i se e i ma non si fa la storia, e non basta certo questo a giustificare una sconfitta contro l'ultima in classifica, però...Per come siamo messi adesso è stato a mio parere un episodio determinante; qualcuno dirà "Non dovremmo esserci fatti trovare in queste condizioni" VERISSIMO! Ma tant'è. Sneijder è stato l'emblema dell'Inter di ieri: volonteroso ma assolutamente arruffone, sconclusionato, poco lucido e anche fortunato. Io "l'andate a lavorare" lo trovo poco intelligente, qualunquista e di cattivo gusto". Non mi sembra sia mancato l'impegno come a Roma: è mancato tutto il resto, soprattutto, lo ripeto, dopo essere passati in svantaggio. La testa è importante e in questo momento il nostro principale problema è quello. Poi continuare a dire che tutto dipende dalla cessione di Motta...non lo so. E' vero che stava giocando forse ai suoi massimi livelli da quando è all'Inter, ma è un giocatore che non ha mai avuto continuità e che non era certo titolare fisso nell'Inter del "Triplete". Sneijder invece sì, e piaccia o no dipende molto da lui adesso, che comunque è stato un errore trattenere dopo averlo messo sul mercato. Questo la dice lunga su come siamo messi. GRAZIE PRESIDENTE, GRAZIE DIRIGENTI. Io sono uno che pensa sempre male, ma tutte le volte che torna in ballo Calciopoli e qualche scrivano afferma che all'Inter non doveva essere assegnato quello scudetto, guardacaso subito dopo ci toccano certi arbitraggi. Sarà un caso?
Ciao Alex. Su molti punti sono d'accordo con te: ad esempio, non credo che tutto sia causato dall'addio di Motta, giocatore che tra l'altro a me non ha mai fatto impazzire, e se vogliamo ben vedere l'uomo che attualmente lo sta sostituendo realmente nel centrocampo è Poli, il migliore in queste pessime prestazioni. Come del resto sono d'accordo con te che ieri ci sia anche andata un pò di sfiga. Ma...ma non si può prendere gol sempre nell'unico tiro in porta fatto dagli avversari, se ce ne fanno qualcuno in più poi, va a finire come a Roma. E qui le colpe sono dell'allenatore, o meglio, dell'incapacità di dare movimenti difensivi di squadra. Inoltre in attacco non riusciamo a costruire un'azione chiara che sia una, arriviamo alle occaioni o per giocate dei singoli o porchè ci buttiamo tutti dentro, non c'è organizzazione ed ordine. Questo è quello che rinfaccio alla squadra ieri, oltre al risultato. Poi, sul coro della Nord, beh, c'è sempre un pò di superficialità, ma è l'unico modo che il tifo ha di contestare al di là dei fischi, quindi credo che sia ampiamente giustificato. Concludo ricordando che oltre ai cori contro società e gocatori, c'è stato un bellissimo striscione di bentornato a Mondonico...mi piaceva sottolinearlo, per ricordare che comunque nella nostra curva ci sono tanti signori :)
RispondiEliminaDal punto di vista meramente "concreto" si, hai ragione, non sono poi così incomprensibili Anto :) Comunque se questi sono i presupposti del nuovo progetto Inter, siamo nella merda.
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