Perché questo titolo innanzitutto? Perché, come non di rado succede, mi trovo
ad essere un po’ in controtendenza rispetto alla maggior parte dei commenti
ascoltati e letti sull’efficacia della sessione invernale del mercato
nerazzurro.
Forse abbiamo perso qualcosa in classe pura, anzi sicuramente: io
stesso avevo affermato in un commento che preferivo che Motta fosse rimasto.
Però la vicenda è apprezzabile anche sotto un aspetto diverso che fa un po’ da
“rovescio della medaglia”: cedendo Motta, oltre che a incassare 10 Mln. per un
giocatore di 30 anni e che si ferma abbastanza spesso, la Società ha di fatto,
non so quanto volontariamente, responsabilizzato al massimo Sneijder e anche
Alvarez, perché adesso sono di fatto gli unici due giocatori lì in mezzo in
grado di costruire gioco. Per trattenerlo avrebbe dovuto ritoccare
significativamente all’insù l’ingaggio già non da poco che già percepiva l’
italo-brasiliano: valeva la pena? Qualcuno ha pensato di no e secondo me non si
è sbagliato di molto.
Ci siamo liberati dell’equivoco Coutinho, anche lui
impiegabile solo in quel ruolo, e abbiamo ceduto due “pesi morti” come Muntari
e Johnatan; Ok, Muntari è andato al Milan, ma probabilmente in cambio della
rinuncia da parte dei cugini di trattare Palombo; non credo che il ghanese sarà
un rinforzo determinante per loro, ma in ogni caso sarà un rinforzo per l’unica
squadra in grado quest’anno di togliere lo scudetto alla Juve. Mi rendo conto
che è abbastanza triste ragionare in questo modo e ricorda un po’ la favoletta
del ragazzino romano di borgata che diceva “Noantri semo poveri, gite nun ne
famo: la domenica si sta tutti a casa e nostro padre legge il giornale; poi
ogni tanto molla du scuregge e noi tutti intorno a ride.”
E’ stato
evidentemente strutturato il centrocampo più idoneo per giocare col “rombo”,
con un giocatore basso a copertura dei due centrali di difesa (indispensabile
con i due esterni che devono salire più spesso), unitamente ad altri due
giocatori di quantità in grado di supportare al meglio il lavoro del
trequartista e delle due punte. In un centrocampo del genere Thiago non poteva
ricoprire nessun ruolo perché troppo lento per coprire i due centrali e troppo
defilato per prendere in mano il pallino del gioco nelle altre due posizioni.
Guarìn e Palombo, a mio parere nettamente meglio di Kucka, sicuramente possono
dare un buon apporto in questo senso: dipenderà molto da loro e dalla capacità
di Ranieri di inserirli al meglio.
La squadra adesso è più logica: inutile dire
che ci si affida a questo punto moltissimo su Sneijder: sentendosi di nuovo al
centro di un progetto, è auspicabile che l’olandese “twitterante” si
tranquillizzi dal punto di vista mentale e che si metta seriamente a cercare di
ridiventare il più simile possibile al fantastico giocatore dell’anno del
“Triplete” e che, ovviamente, non si infortuni più.
Alvarez sarà la sua prima e unica alternativa e sarà impegato nell’unico ruolo
che a mio parere poteva ricoprire, almeno nel campionato italiano.
Erano circa due anni che chiedevamo rinforzi a centrocampo e gente in grado di
macinare chilometri e una buona velocità e, all’occorenza, di tirare anche
qualche sana “legnata” e la Società li ha presi: non saranno di primissima
fascia, ma sono due elementi a mio parere piuttosto validi, niente a che fare
con uno come Poli, per esempio. Per muoversi in maniera perfetta la dirigenza
avrebbe dovuto cedere Chivu e acquistare un esterno sinistro più in grado di
giocare a rombo e quindi più predisposto all’azione offensiva del rumeno,
motivazioni sue personali a parte, e sulle quali nutro più di un dubbio.
Il
piccolo “samurai” è perfetto per quel ruolo, molto di più che nel 4-4-2: il
problema è che non mi pare abbia la costanza di rendimento per prendersi quel
ruolo da titolare inamovibile in una squadra che lotta per gli obbiettivi dell’
Inter. La partenza del rumeno e il conseguente risparmio su una fetta
importante di ingaggio, sarebbe stato in qualche modo coperto dall’arrivo del
giovane brasiliano Juan, una scommessa totale che vedremo col tempo se potrà
essere considerata vinta o meno: in questa situazione mi sembra un po’ troppo
“chiuso”.
In avanti sarà indispensabile operare un salto di gerarchie e avanzare il
giovane olandese Castaignos almeno davanti a Zarate: il primo è un nostro
giovane e promettente giocatore che ha voluto restare a tutti i costi a
giocarsi le sue possibilità all’Inter, il secondo è un “quaquaraquà” sul quale
nessuno sembra ormai ormai convinto di puntare nemmeno un euro e del quale
sarebbe stato molto meglio disfarsi definitivamente, dal momento che pensare
che la Società possa riscattarlo a fine stagione per 15 Mln appare una follia
totale anche per uno che si sia fatto di droghe sintetiche combinate col
peyote.
Questo è il “quadro”: siamo a mio parere un po’ più attrezzati per
puntare al terzo posto anche se non sarà affatto semplice, e ai quarti di
Champions e magari chissà, se l’eventuale urna sarà ancora benevola, anche alla
semifinale, che vuol dire visibilità e soprattutto soldi, dei quali mi pare di
capire ci sia un gran bisogno. E’ chiaro che tutti devono dare il massimo per
tornare ad invertire una tendenza che nelle ultime due o tre partite ha tornato
pericolosamente a dirigersi verso la smobilitazione e il fallimento totale di
una stagione: a mister Ranieri il compito non facile di riuscirci, ma adesso
almeno ha qualche piccolo elemento in più e soprattutto qualche equivoco e
qualche peso morto in meno.
Alex
Innanzitutto bentornato Alex, è un piacere tornare a leggerti! ;) Sul mercato, devo dire la verità, epr come si prospettavano le cose, sono abbastanza soddisfatto. Non felice, attenzione, ma credo che si siano fatti dei passi importanti. Innanzitutto, come sottolinei tu, si è data una linea precisa almeno circa il modulo: sarà sicuramente rombo a centrocampo visti gli acquisti. Inoltre si è preso un ragazzo relativamente giovane e molto interessante, come Guarin, ed un polmone del centrocampo come Palombo, molto molto molto meglio attualmente dell'incognita Kucka! Il problema è un altro, ovvero la partenza di Motta. A me non ha mai fatto impazzire sinceramente: troppo incostante, troppo fragile, troppo facilmente irritabile. Però era oggettivo che fosse l'unico con un piedino delizioso lì in mezzo al campo. Inoltre Ranieri era stato chiaro, lo voleva. Quindi? Per l'ennesima volta la società ha "detronizzato" l'allenatore, mostrandolo debole davanti a tutti. Con Mancini o Mou non satrebbe mai successo e non eprchè loro sono loro, ma perchè, forse, la fiducia riposta nei loro confronti era molto diversa. Certo, dieci milioni fanno comunque comodo per un giocatore in scadenza 2013 e oramai verso la trentina, con uno stipendio pesante inoltre. Ma qui il problema che si delinea non è tanto economico come avete capito dal mio discorso. Concludo concordando con Alex: Nagatomo continua la sua crescita, ha oramai nettamente scavalcato Chivu, ma a giugno bisognerà intervenire fortemente su quella fascia. Il sogno resta Bale (anche ieri sera straripante), ma credo rimarrà tale. Benissimo, infine, avere preferito Faraoni a Jonathan, è una bella dose di fiducia e responsabilità per il ragazzo!
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