In un post di qualche tempo fa (A onor del vero), per il quale qualche trinariciuto internauta juventino trovò il modo di offenderci a prescindere, riconoscevamo, seppure ammettendolo con la morte nel cuore (come potrebbe essere altrimenti), che Agnelli, Marotta e Conte stavano facendo un buon lavoro e avevano allestito una buona squadra che data la mediocrità del Campionato Italiano di quest’anno si stava rivelando addirittura vincente.
La squadra di Torino con la maglia a righe comanda adesso la classifica con un minimo margine e viste le disavventure del Milan e il comportamento scellerato del suo migliore giocatore, detiene a questo punto tutte le carte in regola per andarsi a prendere quello che dal 2006 ha rappresentato per tutti quanti loro una vera ossessione: l’agognato scudetto. Per arrivare a giocarsi questa possibilità, il “giovin signore” e chi l’ha preceduto non hanno esitato a investire un qualche centinaio di milioni di euro, in ben più di un’occasione “sputtanandoli” clamorosamente. Si potrebbero citare i 18 mln. per Amauri, gli 11 per Sissoko, i 13 per Thiago Mendes, i 25 per Diego più gli altrettanti per Melo, i 16 per Quagliarella, i 15 per Krasic, i 13 per Elia più i relativi ingaggi dovuti a tutti questi ed altre “fetecchie” minori che non vale neppure la pena perdere tempo a sforzarsi di elencare; tutto questo in aggiunta al pesantissimo sforzo economico operato per la costruzione del nuovo stadio di proprietà, destinato sicuramente ad essere ammortizzato e a ripagarsi nel tempo, ma attualmente da annoverarsi a bilancio fra le uscite “secche”. Basti pensare che per un anno e mezzo la Juve ha dovuto versare ingaggi spaventosi a tre giocatori di fatto inutili come Amauri (3,8 mln netti, il doppio lordi) Iaquinta e Toni e nel caso dei primi due dovrà versarne una buona parte anche per il resto della stagione; per non parlare poi di Del Piero.
Perchè ci soffermiamo su questo aspetto? Tutte le Società fanno degli errori, chi più, chi meno, non meno delle altre quella per la quale facciamo il tifo noi di questo blog, almeno ultimamente; il nostro intento non è certo quello di sminuire i meriti del lavoro di Marotta & Co. Quello che vogliamo sottolineare è semplicemente che il modo di operare della Società bianconera è esattamente quello per il quale tutta Italia e in particolar modo i suoi sostenitori criticavano e sbeffeggiavano ferocemente Moratti negli anni passati, cioè spendere all’impazzata per una miriade di giocatori; tanto ogni una o due operazioni fallimentari se ne azzeccano altrettante proficue, arrivando a costruire in questo modo una squadra di buono o addirittura ottimo livello, seppure spendendo un’enormità di denari. Non c’è mica niente di male, se uno ha la possibilità di farlo in maniera “pulita” senza ricorrere trucchi contabili o fideiussioni false; non appartengo certo alla categoria dei falsi moralisti, ci mancherebbe altro.
Qual è però la differenza che ci preme sottolineare fra la montagna di soldi spesi allora da Moratti e adesso da Agnelli Jr.? La differenza è che il sistema calcio di oggi, seppure con tutte le sue lacune, le sue contraddizioni, le sue le sue storture e la sua sostanziale inadeguatezza consente a chi ha la possibilità e la volontà di investire grandi quantità di denaro di ottenere risultati che giustificano in maniera almeno parziale gli sforzi economici profusi. Quello invece di una quindicina di anni fa nel quale si muoveva il nostro Presidente pur fra errori e ingenuità palesi, no, non lo consentiva: al netto dei suddetti errori almeno un paio di volte (sempre poche rispetto a quanto investito) l’Inter avrebbe potuto e dovuto conquistare almeno il titolo italiano, ma questo non è avvenuto e sappiamo tutti il perché, anche se qualcuno finge di non saperlo o di non ricordarselo più.
E questo ci teniamo a sottolinearlo dopo l’ennesima bordata di "prostituzione intellettuale" seguita alla notifica delle motivazioni della sentenza del Processo di Napoli su Calciopoli, con lo sconcertante Sconcerti a capitanare il drappello di coloro che si impegnano a rivoltarne completamente l’interpretazione, quando da queste si evince invece in maniera se possibile ancora più evidente il totale condizionamento delle compravendite dei calciatori da parte del sistema mafioso messo in piedi dal Lucianone nazionale & Co.; nessuno di questi signori trovava allora anomalo che il figlio di questo signore e il figlio dell'allenatore della Juventus fossero a capo di una Società di procuratori (GEA) che patrocinava gli interessi di circa 300 calciatori e un certo numero di allenatori, ma si ostina a trovare da ridire su una sentenza già scritta prima ancora che iniziasse il tormentone di Calciopoli cinque anni fa.
D'altra parte l'Italia è il Paese nel quale si arrivano a fare due processi ai coniugi di Erba, dove dopo una decina d’anni, scarsi in un caso, abbondanti nell’altro, si mettono in libertà di due fidanzatini di Novi Ligure che programmarono scientificamente di scannare madre e fratello minore; dove alcune persone hanno la faccia tosta di accogliere come un trionfatore un incapace irresponsabile che ha mandato a schiantare un transatlantico dotato di modernissime apparecchiature di controllo contro un'isola ferma lì da una qualche era, mica cent’anni fa contro un'iceberg che è pur sempre un ostacolo mobile; e dove viene messo di fatto in libertà un ex pugile che uscito di casa incavolato ha ammazzato a pugni in faccia una poveretta che aveva l’unica colpa di trovarsi nel posto sbagliato nel momento più sbagliato possibile. L'elenco potrebbe ovviamente continuare all'infinito. Nessuno qui vuole cercare scusanti e giustificazioni, ma solo dare il giusto ordine e peso ai fatti e alle cose; tutti ritenevano un affronto all'etica i soldi spesi da Moratti e nessuno quello che era evidente stesse succedendo nel mondo del calcio; oggi nessuno trova nulla da ridire sui milioni che sta spendendo la Juventus in un momento di crisi economica nel Paese in generale e nel mondo del calcio di conseguenza.
Alla presentazione del nuovo stadio Lei, “giovin signore”, dichiarò: "Alla Juventus vincere non è importante, è la sola cosa che conta". Lo avevamo già capito, signor "monociglio", e non avevamo dubbi al riguardo che dalle vostre parti il fine giustifichi i mezzi: la vostra storia e i vostri tifosi parlano per voi. Permetta a noi dell'Inter di dissociarci da questo postulato: a noi interessa parecchio anche COME si vince. Questa è la differenza fra noi e voi, che almeno in parte spiega anche la differenza di come hanno reso i soldi spesi da Moratti e di come stanno rendendo quelli che sta spendendo lei. Ci dica: ma non dà più soddisfazione vincere regolarmente (più o meno) come avete fatto per tanti anni prima del ’96 e come state facendo ora? Tenete tutti ben presente che a noi questa possibilità è stata negata per una decina d’anni, al di là di tutte le fregnacce dette e scritte, e a dimostrarlo inequivocabilmente ci sono 17 sentenze di tribunali sportivi e penali, mica articoli di blogger o di giornalai prostituiti.
Alex
Riassunto del post: La differenza tra noi e voi e che noi siamo l'Inter (e di questo siamo orgogliosi) e voi siete la Juventus. :-)
RispondiEliminaLa differenza, ahinoi, è anche nel modo in cui veniamo trattati noi e voi. Moratti era un pirla che spendeva a vanvera, Agnelli no. Per non parlare di Calciopoli. Del resto, come Alex spiega benissimo nell'articolo, in un paese dove la giustizia è un optional, un adesivo da appiciccare come meglio si crede, è già tanto avere avuto 17 sentenze (soltanto 17? così poco? si stanno chiedendo i juventini) INEQUIVOCABILI.
"E sappiamo tutti il perché..." perché? Bah, a parte che molti di quei soldi, dovresti essere più preciso, sono rientrati e a parte che i tifosi bianconeri sono insorti per quei soldi così mal-spesi, ma i conti che hai fatto in tasca alla Juve sono tutti documentati, ahinoi, dai bilanci. Cosa che non risulta dai bilanci dell'Inter.
RispondiEliminaLa possibilità negata di cui parli è stata negata proprio dall'incapacità del tuo Presidente. Incapacità che è tornata viva al ripresentarsi di un minimo ci concorrenza nel calcio italiano.
A parte che anche noi interisti ci lamentiamo dei soldi mal spesi dalla nostra Società e se ci leggessi più frequentemente lo sapresti, chissà perchè gli investimenti sbagliati della Juve rientrano sempre, quelli dell'Inter mai! Se siete tifosi economisti così come lo siete stati giuristi, allorchè vi dichiaravate certi di una sentenza del Processo di Napoli poi puntualmente smentita dai fatti, perdonatemi ma non possedete una grande attendibilità. Noi sappiamo riconoscere e discutere gli errori che commette la nostra Società, voi no. Questa è una delle tante differenze fra noi e voi.
RispondiEliminaCiao a tutti. Apprezzo molto il tuo atteggiamento "IoJuventino", questo tipo di diiscussioni fanno sempre bene, anche se si rimane su opinioni diverse. Solo due cose...come dice Alex noi siamo i primi a criticare, se necessario, Moratti e la dirigenza in particolare. Però va sottolineato che qui le scelte non le sta prendendo solo Moratti ed è questo il problema! Le sta prendendo Branca, che è riuscito a ritagliarsi un potere importante...su Marotta poi posso assicurarti che Alex sta apprezza realmente il lavoro fatto alla Juve, non è la prima volta che lo sottolinea :)
RispondiEliminaMi sembra di avere detto tutto fuorchè Marotta & C. siano dei "cupolari"; ho detto che stanno facendo un buon lavoro avvantaggiati, come non lo è stata la nostra Società quando
RispondiEliminail "cupolaro" era Moggi, da un sistema calcio inadeguato e discutibile inchè si vuole, ma dove gli errori vengono commessi più o meno
"random". Per quanto riguarda Moratti non gli risparmiamo certo le critiche, almeno su questo Blog: ma la differenza è che quando Moratti spendeva tanto avrebbe dovuto vincere qualcosa, se non era per quello che tutti sappiamo; ora che ha smesso di spendere l'Inter non vince più. Sembra un''analisi molto superficiale e semplicistica, ma alla fine questo è il punto, anche se possiamo fare finta di girarci in torno. Io non riesco a ragionare con chi si rifiuta di ammettere che
Moggi ha falsato tutto per una decina d'anni: per il resto sono qua.
Sì sì, e mi fa piacere: al di là dei colori finalmente un atteggiamento critico dei tifosi, di noi tifosi. Internet apre la mente.
RispondiEliminaRiguardola sentenza, basta leggerla per i eividuare buchi di logica impressionanti. Rguardo l'economia, in questi anni la Juve ha gettato al mare almeno 200 milioni di euro, intendo dopo Calciopoli, qualcuno è rientrato, ma le perdite sono state colmate con nuovi flussi monetari della Exor. Io puntavo il dito sui cavilli di Paolillo e Moratti, per non parlare del Milan e i trucchetti di bilancio, ma non volevo fare polemica. Solo sottolineare come da quando le decisioni le prende Moratti... è tornata l'Inter preCalciopoli. Non vogliamo dare la dolpa al cupolaro Marotta, giusto?