domenica 5 febbraio 2012

Roma-Inter 4-0: umiliati.


Se due indizi fanno una prova, tre costituiscono una virtuale certezza: l'Inter del filotto di vittorie e delle rinnovate ambizioni di classifica non c'è più, ed il naufragio di Roma adesso inchioda società, tecnico e calciatori alle proprie responsabilità. Contro la migliore Roma della stagione, i nerazzurri offrono uno spettacolo indecente, che non può essere in alcun modo giustificato da assenze senz'altro pesanti come quelle di Sneijder, Alvarez e del neoarrivo Guarìn.

Ranieri, al ritorno nella città dove rischiò di soffiarci un titolo poi perso clamorosamente, se la gioca malissimo, puntando solo sul non prenderle nella speranza che la cronica sofferenza giallorossa sulle ripartenze potesse fare il resto. Peccato che così facendo, ha di fatto gettato le basi per un trionfo dei nostri avversari, bravissimi nel possesso palla e mai in sofferenza con un centrocampo assolutamente impresentabile. I cambi operati in corso d'opera dal tecnico sono stati poi ai limiti del razionale, e forse aprono parecchi punti di domanda sulla sua posizione attuale.

Contro un avversario privo di certezze, la Roma prende fin dal 1' il controllo delle operazioni. I giallorossi, pur con alterne fortune, uno spartito lo hanno eccome: pressing altissimo, palla a terra, gioco a due tocchi e terzini che spingono come forsennati, costringendo Maicon e Nagatomo a ridurre al massimo le scorribande offensive. Il ritorno di De Rossi poi è una manna dal cielo per Luis Enrique, che ritrova il suo "pivote" pronto sia a schiacciarsi all'indietro dando una mano ai centrali difensivi, sia a lanciare il gioco quando necessario. Con i piedi educati di Gago e Pjanic poi, tutto è decisamente più semplice.

Già al 3' i giallorossi potrebbero passare: splendida verticalizzazione di Gago, Borini in area calcia al volo ma manda a lato di pochissimo il pallone dell'1-0. Pochi minuti più tardi si assiste a un pezzo di bravura di Totti, che illumina l'Olimpico con un sontuoso colpo di tacco che libera Lamela in area, ma l'argentino spreca calciando male su Julio Cesar dopo essersi bevuto Lucio. La spinta della Roma però è straripante, e all'11' arriva il vantaggio: angolo di Totti, Juan salta in testa a Maicon e insacca, rompendo un equilibrio che era solo ed esclusivamente di carattere numerico.

L'Inter non dà il minimo segnale di ripresa, anche se Stekelenburg prova a movimentare la serata svirgolando un retropassaggio comodo di Juan e mettendo così in difficoltà il difensore brasiliano, che comunque se la cava. La Roma incassa il parziale spavento, e riparte a testa bassa con le sue armi letali, trovando nei nerazzurri uno sparring partner decisamente ideale. Pjanic disegna calcio, apre sulla destra per Taddei che rimette la palla al limite dell'area, con il bosniaco che conclude però altissimo. Si movimenta anche il binario di sinistra, con Heinze che lancia Josè Angel e sul cross dello spagnolo (novità della serata) Lamela svetta ma manda sopra la traversa. Il primo affondo dell'Inter arriva al 36', con un cross di Maicon dalla trequarti che trova Pazzini, la cui conclusione di testa finisce però a lato. Poco dopo Obi serve Nagatomo in area sulla sinistra, il giapponese fa un passo e poi fa partire un tiro cross sbilenco e irraggiungibile per chiunque. La produzione offensiva del primo tempo nerazzurro finisce qui, anche perchè al 40' Borini piazza la zampata che uccide quel che rimaneva ancora della gara: Pjanic lancia l'attaccante giallorosso, che si beve Samuel, rientra sul destro e uccella Julio Cesar per la seconda volta. Game, set and match direbbero i commentatori di una gara di tennis, ma anche in questo caso siamo già ai titoli di coda della gara, con un secondo tempo ancora tutto da giocare.

Dal tunnel degli spogliatoi non rientrano Pazzini e Samuel, al loro posto Poli e Cordoba. L'Inter riparte così, con un 4-5-1 che è un chiaro segnale di resa incondizionata. La Roma si diverte, e piazza altre due stoccate a rendere questo pomeriggio speciale, e forse il più bello della fin qui altalenante annata giallorossa. Borini, semplicemente assatanato, trova la doppietta personale già dopo 4' della ripresa, grazie soprattutto ad una difesa nerazzurra da galleria degli orrori: lancio di Juan dalla propria metà campo, la linea difensiva sale malissimo, e così l'ex attaccante del Parma può infilare Julio Cesar in assoluta tranquillità. Bojan, subentrato a Lamela, chiuderà il poker a tempo quasi scaduto, con le squadre che aspettano solo il fischio finale. Fischio che fortunatamente arriva, chiudendo un pomeriggio che ci fa ripiombare anni e anni addietro, quando gare così non erano un'eccezione ma una sorta di tremenda routine.

Ranieri pare stia entrando in una fase molto simile a quella che portò alle dimissioni dopo Genoa-Roma di un anno fa, gestendo malissimo la gara e operando delle scelte tecniche (vedi esclusione di Pazzini dopo il primo tempo) che rischiano di far esplodere il giocattolo che pareva aver costruito a fatica negli ultimi mesi. Lecce, Palermo, Roma sono prove compromettenti: qualcosa in questa squadra si è rotto, e se anche l'"aggiustatore" ci mette del suo allora forse in casa Inter il peggio non è ancora finito..

TABELLINO
ROMA-INTER 4-0
Marcatori: 13′ Juan, 41′ e 3′ st Borini, 44′ st Bojan
Roma: 24 Stekelenburg; 11 Taddei, 4 Juan, 5 Heinze, 3 José Angel; 19 Gago (25′ st Simplicio), 16 De Rossi, 15 Pjanic; 10 Totti; 8 Lamela (28′ st Bojan), 31 Borini (35′ st Piscitella);
A disposizione: 1 Lobont, 87 Rosi, 44 Kjaer, 23 Greco;
Allenatore: Luis Enrique.
Inter: 1 Julio Cesar; 13 Maicon (22′ st Faraoni), 6 Lucio, 25 Samuel (1′ st Cordoba), 55 Nagatomo; 4 Zanetti, 17 Palombo, 19 Cambiasso, 20 Obi; 7 Pazzini (1′ st Poli), 22 Milito;
A disposizione: 12 Castellazzi, 23 Ranocchia, 26 Chivu, 30 Castaignos;
Allenatore: Claudio Ranieri.
Arbitro: Andrea De Marco (sez. arbitrale di Chiavari)
Ammoniti: 9′ st De Rossi, 11′ st Maicon, 25′ st Faraoni, 30′ st Taddei, 41′ st Juan. 


Antonio

9 commenti:

  1. Non abbiamo praticamente giocato. Una pessima gara che conferma il fatto che siamo in caduta libera. Da questa stagione dobbiamo aspettarci di tutto ma il futuro è molto nero.

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  2. Ranieri posso anche capirlo, c'ha un'ansia pazza di prenderle ad ogni partita, ma oggi è stata la dimostrazione che se alleni l'Inter NON PUOI GIOCARE COSI'. I cambi poi, mio Dio, ma che scempio! L'ho guardata davvero 10 minuti la partita, poi non ce l'ho fatta, mi sono bastati gli highlights. Oggi si affrontavano due squadre alla ricerca di un futuro e la differenza è stata chiara: seppur con fortuna alterne, loro un progetto ce l'hanno, sia di gioco che societario. Noi no. E questo, come sottolineiamo già da tempo, è il vero problema, il fulcro di tutto. Oggi non si può fare altro che abbassare le orecchie, mettere la coda fra le gambe e sopportare...ma non si può continuare così.

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  3. Il presidente Moratti ha confermato, qualora ce ne fosse bisogno, che non ha più voglia di investire per cui : Grazie sig. Moratti ma adesso si defili e lasci a chi ha tempo e, soprattutto denaro, da investire nell'Inter F.C. calcio. Sentiti ringraziamenti al sig. Branca ma, anche lui, ha fatto il suo tempo all'Inter dimostrando di non capire un granchè di calcio. Grazie di cuore ma urge un cambiamento

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  4. Le cose paiono proprio così Lucio...ma il problema è anche un altro: i giocatori. Rifondare una squadra non è così facile come sembra, bisognerà avere molta, moltissima pazienza. Siamo sicuri di averne ancora?

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  5. 8 gol in due gare non li può subire una squadra che deve salvarsi, figuriamoci una che punta alla Champions! Sono sempre più convinto che se dobbiamo ridimensionarci allora che lo si faccia con un pò di criterio, mandando via giocatori che hanno dato ormai il meglio, anche se sono quelli del triplete, e fare giocare i giovani e basta! tanto prenderle per prenderle preferisco avere una squadra giovane che almeno ha un futuro davanti!

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  6. Toccare Moratti non è un sacrilegio Alex, il problema è che la sua unica colpa è stata quella di dimuinire i "finanziamenti", ma gli errori grossi sono stati fatti dai sottoposti: da Branca fino ad Orlandoni hanno colpe di non poco rilievo purtroppo....

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  7. Ciao a tutti. Prima di tutto, scusate, ma non sono d'accordo che era la miglior Roma della stagione: io l'ho vista giocare decisamente meglio. Il problema è che ieri avremmo perso anche con l'Albinoleffe perchè in campo è come se ci avessimo piazzato undici gatti di marmo. Chi è sceso in campo ieri si dovrebbe vergognare di avere vistito la maglia dell'Inter, tutti, nessuno escluso: a cominciare da Maicon per finire a Ranieri, che è verissimo non avesse molte alternative, ma sostituire una punta con un centrocampista sotto di due gol,mi dispiace ma ci vuole uno che si è bevuto il cervello. Tanto le 4 "caciotte" le ha prese lo stesso: ma 'sto Castignos fa così schifo da non poterlo nemmeno provare? A questo punto deve essere successo qualcosa di grave dopo il Derby, qualcosa che non sappiamo e chissà se sapremo mai, perchè quella che doveva diventare la gara del possibile rilancio si è di fatto rivelata la pietra tombale della nostra stagione; qualcosa che magari ha a che fare con la richiesta di cessione da parte di Motta. Io quel che dice Lucio lo vado dicendo da più di un anno, ma osare solo sfiorare Moratti sembra un sacrilegio: andiamo avanti così e prima o poi qualche esaltato esasperato farà anche la "cavolata grossa"

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  8. Sì è vero Andrea, ma se non investi certe cifre ai vertici del calcio non ci rimani, anche se i tuoi sottoposti lavorano in maniera egregia: cosa che Branca & Co. ovviamente non hanno fatto. Io però sostengo che alla fin fine le responsabilità maggiori sono sempre "nel manico", cioè nel vertice della piramide. Se i sottoposti operano da schifo chi sta sopra deve accorgersene, valutare correttamente e intervenire: e questo Moratti ha dimostrato per anni di non saperlo fare, al netto di Moggi e di tutte le porcate che si perpetravano ai suoi danni e al di là dei soldi che ci metteva prima e che non ci sta mettendo più ora.

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  9. No, beh, chiaro, Moratti ha comunque grandissime responsabilità! Non mi capacito comunque dell'improvviso cambio rotta di Branca...oggettivamente non pareva così scarso....

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