venerdì 23 dicembre 2011

Inter: ieri (Gasperini), oggi (Ranieri), domani chissà!


Un saluto a tutti gli amici interisti che seguono con passione questo blog! Mi chiamo Davide e occasionalmente mi capiterà di collaborare con InterCafè. Finite le presentazioni passiamo alla nostra amata Inter.
Con il recupero della prima giornata di campionato si conclude una prima parte di stagione a due facce. Una è la faccia brutta, inguardabile, dell'Inter di Gasperini, che ha pagato la sua testardaggine tattica e la scarsa forma della squadra. L'altra faccia è quella più gradevole (bella sarebbe eccessivo) della gestione Ranieri, il tecnico normalizzatore, che poco a poco ci sta riportando ai piani della classifica che ci competono. Ad analizzare la situazione usando solo la fredda matematica sembra che la tempesta in cui si è trovata la squadra nella primissima parte della stagione sia passata, o almeno che il peggio sia alle nostre spalle. Primo posto nel girone di Champions League, un impegno agli ottavi di finale a dir poco alla nostra portata e quattro vittorie consecutive in campionato (cinque nelle ultime sei) blindando la porta di Julio Cesar (due gol subiti nelle ultime sei gare) potrebbero indurre i più ottimisti a dire che tutto è già tornato alla normalità. Purtroppo non contano solo i numeri nel calcio, e chi di voi ha visto le ultime partite si sarà sicuramente accorto che la situazione non è poi così  buona.



La squadra ha sì ritrovato una certa solidità difensiva, ma più che alla prestazione corale della difesa è dovuta al buon momento di forma di Samuel (quanto ci sei mancato la stagione scorsa!) e alle prodezze di Julio Cesar contro Genoa e Cesena. Se dalla difesa qualche buona notizia comunque arriva, non si può dire lo stesso del centrocampo e dell'attacco. Entrambi i reparti soffrono terribilmente l'assenza di Wesley Sneijder, unico giocatore in rosa a garantire quel qualcosa in più in fase di costruzione offensiva. Difatti, senza il genio dell'olandese, la manovra di squadra ne risente, il centrocampo si produce in una circolazione di palla sterile e prevedibile, mentre gli attaccanti rimangono spesso isolati a vedersela contro le difese avversarie schierate. Se si esclude la partita di ieri sera contro il Lecce, che costituisce un unicum nella stagione corrente per quanto riguarda le occasioni da gol create e trasformate, le difficoltà di realizzazione che stanno palesando sia Milito che Pazzini non possono passare inosservate. Il rientro di Forlan (buon impatto sulla gara di ieri) potrebbe essere un fattore decisivo per fare impennare il rendimento sotto porta, in attesa che torni anche il cecchino di Utrecht.
Che dire poi di Ranieri? Il tecnico testaccino sta dimostrando di possedere il pregio di saper azzeccare spesso la mossa giusta dalla panchina, ed ora, uscito dalle paludi della bassa classifica, si ritrova nella situazione che conosce meglio: quella di inseguitore. Chissà che quest'anno gli riesca la rimonta clamorosa che, quando era alla guida della Roma, ha solo sfiorato.
Personalmente non credo che le nostre ambizioni di classifica possano andare più in là di un terzo posto, a meno che la società intervenga pesantemente nell'imminente mercato di riparazione. Le notizie che giungono ogni giorno dal fronte mercato, con decine di sudamericani semisconosciuti accostati alla casacca nerazzurra, però non invitano certo all'ottimismo, perché la dirigenza sembra agire senza un progetto di rinnovamento ben definito, esattamente come è successo dall'addio di Mourinho fino ad oggi, e a quanto pare anche domani.

Davide - InterCafè

4 commenti:

  1. Concordo con Davide, il futuro parrebbe un pelo meglio del passato, ma lontano dall'essere un buon futuro sinceramente. Gasperini ho sempre sostenuto che, tra tutti gli allenatori che Moratti ha cacciato (tralasciando Lippi, quello è un caso a sè), è l'unico che credo abbia anche pesanti responsabilità personali...è stato giusto cacciarlo. Ranieri è un uomo esperto, che fa al caso nostro, ma di adesso, è questo il problema. Non vedo, non riesco a vedere un progetto con lui ed è questo, a mio parere, il maggior difetto di tutta la situazione....

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  2. Agli amici storici, redattori di questo spumeggiante Blog" auguro di cuore serene festività.
    Ciao Segioooooo!!!!!

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  3. Ciao a tutti e benvenuto a bordo Davide. Tutto vero e corretto quello che sostieni, compreso il fatto che inserire giovani sudamericani che non hanno nemmeno idea di cosa sia il calcio italiano, e soprattutto farlo a metà della stagione, significa automaticamente privarsi di un loro costruttivo apporto alla risoluzioni dei nostri problemi di rosa. Ben che vada, questi ci mettono quattro/cinque mesi per ambientarsi e capire il nostro calcio e al quel punto...buonanotte!
    Veramente la scelta di Gasp non ha avuto il minimo senso, tanto valeva puntare subito su Ranieri; molto probabilmente adesso saremmo a ridosso delle prime.

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  4. Rinnovo i ringraziamenti per il benvenuto!
    Pure io non ho capito perchè quest'estate tra Gasperini e Ranieri abbiano scelto il primo, che non aveva mai avuto esperienze in squadre importanti. Probabilmente il passato di Ranieri da tecnico di Juve e Roma ha pesato in maniera decisiva nella scelta. Per quanto riguarda invece il mercato penso che a gennaio serva un centrocampista già affermato, non dico un top player che ormai non possiamo/vogliamo più permetterci, e non un giovane da far crescere. Uno tra Fernando, Guarin e M'Vila sarebbe l'ideale per rinforzare la nostra mediana.
    Buone Feste a tutti voi.

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