giovedì 15 dicembre 2011

Inversione di rotta


L’inversione di rotta alla quale si fa riferimento nel titolo sembrerebbe verificatasi in due contesti diversi, tenendo presente che il condizionale è sempre d’obbligo quando si parla di calcio e di sport in generale. Il primo è quello ovviamente del calcio giocato: al di là dell’avanzata in classifica è innegabile che nelle ultime partite si siano verificati importanti passi in avanti per quello che riguarda la fluidità e l’efficacia del gioco che esprime la nostra squadra e che trova riscontro nella crescita di diversi elementi.

A cominciare dalla coppia dei difensori centrali, Samuel e Lucio, che sembra aver ritrovato una solidità accettabile, anche se non proprio quella del triplete. Per proseguire con Nagatomo cresciuto molto ultimamente e molto meglio se impiegato a sinistra piuttosto che a destra; per arrivare a Cambiasso, imprescindibile per il nostro centrocampo, che sembra avere ritrovato finalmente una forma fisica che ne sostenga adeguatamente l’intelligenza e l’acume tattico che ovviamente non ha mai perso; se non riesci a correre ad una velocità decente però…

Le note dolenti vengono dall’attacco dove il Pazzo corre, lotta e si “sbatte” come pochi ma sbaglia troppo, forse anche perché mal supportato sia da Milito, veramente irriconoscibile e preda di una “macumba post Madrid” (evidentemente originata dall’ormai famoso “Non so se resto; ho altre offerte da valutare”), sia da Zarate, inconsistente ed inutile giocatore affetto da dribblomania acuta. Considerando che dovremmo più o meno a breve beneficiare delle prestazioni di Maicon (ancora il migliore nel suo ruolo se sta bene), Forlàn (discreta apparizione già l’altra sera) e Sneijder, il futuro ci appare un po’ più roseo, anche dall’alto (?!) di una classifica un po’ meno mortificante. Sull’olandese c’è da fare comunque un discorso a parte: cominciano a sorgere seri dubbi sulla sua voglia di sacrificarsi per questa squadra e la sua prolungata assenza non vorrei che fosse dettata da una volontà di cautelarsi da possibili ricadute in vista di una cessione nel mercato di Gennaio.

L’altro piano a cui si faceva riferimento è quello arbitrale e, più in generale, del “Palazzo”. Avrete penso notato che dopo un inizio nel quale ci hanno letteralmente massacrato con almeno una o più decisioni contro a partita, da un certo punto un poi hanno improvvisamente smesso di darci addosso; anzi, in qualche occasione ci hanno perfino “restituito” qualcosa. Tipo l’altra sera contro il Genoa: a parte la clamorosa mistificazione di Mediaset, secondo la quale il gol di Grandqvist era assolutamente regolare, effettivamente esiste una buona componente di fortuna se ti annullano un gol così a sfavore. Il regolamento cita infatti che un giocatore è in fuorigioco se al momento del passaggio di un compagno si trova con una parte del corpo deputata a giocare il pallone oltre la linea del penultimo difendente avversario. Lo svedese, che fra l’altro non doveva essere nemmeno più in campo, in quanto autore di un fallo da ultimo uomo su Milito lanciato a rete, è in linea sì con i piedi di Lucio, ma al di là con la testa e con il busto: dal momento che segna di testa….Mettiamoci poi che è il primo dalla parte del guardialinee e quindi quello che copre tutti gli altri è più facile che l’assistente venga tratto in inganno, tanto più che rientra all’ultino da un fuorigioco più netto; la consueta e lagnosa “tiritera” dell’allenatore contadino e del più ignorante dei Presidenti di serie A (anche se si tratta di una bella gara) che si chiedevano come sarebbe stato valutato il gol a maglie invertite, trova risposta nelle prime otto-nove partite della stagione, nelle quali siamo stati clamorosamente penalizzati non solo contro squadre come il Napoli e la Roma, ma anche contro Palermo, Novara, Catania, Bologna: con tutto il rispetto tutt’altro che “l’elìte” del calcio della quale blateravano i due l’altra sera. E con quale evento è coincisa questa svolta nell’andamento delle decisioni arbitrali? Semplice: con la sentenza del Processo di Napoli, che ha definitivamente sancito la colpevolezza e la malafede di Moggi e della sua “cricca”. Qualcuno obietterà che si tratta solo di una coincidenza, che non è vero niente, che lo sport è superiore a queste cose: liberi ovviamente di crederlo. Io vi dico però che all’inizio del Campionato era palpabile l’atmosfera di rivalsa che c’era nei confronti dell’Inter e del fatto che in estate non avesse restituito il famoso 14esimo e non avesse rinunciato alla prescrizione. Attenzione: non parlo di un complotto, ma semplicemente di un assunto che aveva fatto proprio la classe arbitrale, condizionata da un “baillamme” mediatico senza precedenti, secondo il quale era quasi etico dare addosso alla squadra di Moratti. Sono situazioni che io ho vissuto tanti anni (purtroppo) fa, quando militavo in campionati minori nei quali non c’era nemmeno l’ombra degli interessi che ruotano intorno al calcio di oggi; se si verificavano al nostro livello mi viene da dire che a maggior ragione possono verificarsi in serie A.

L’arbitro è un uomo e come tale assolutamente influenzabile; non si tratta di complotti o di manie di persecuzione, ma la semplice e ovvia realtà. Allo stesso modo, sulla spinta di quella sentenza e consci del fatto che ormai per la lotta al titolo eravamo definitivamente fuori, la situazione si è, diciamo pure, normalizzata. Chiariamo ancora una volta che fino a un mese fa abbiamo perso perché molti giocatori erano fuori forma, altri infortunati, perché la Società ha completamente “cannato” la campagna acquisti e nel complesso giocavamo abbastanza da schifo; come adesso siamo un po’ risaliti per le ragioni che citavamo all’inizio. E’ indubbio però che una bella mano ad affondare ce l’abbiano indiscutibilmente data. Vorrei far presente che senza quella vergognosa “ladrata” di S.Siro, complice il “miglior arbitro italiano”, il tanto osannato Napoli sarebbe almeno un punto sotto, contando un pareggio in quella partita; e questo al netto di tutti gli altri errori che ci hanno affossato. Mi rendo perfettamente conto che questi siano argomenti di scarso interesse anche ad alcuni redattori di questo Blog: però bisogna rendersi conto che le vicende degli ultimi due anni hanno creato all’Inter un danno di immagine probabilmente mai recuperabile, dal momento che quasi tutti i media per anni hanno accostato la squadra e la sua dirigenza alla Juve di Moggi & Co. Danno che poi si va anche a tradurre in situazioni come quella verificatasi all’inizio del Campionato. Una sola battuta finale sul “Tavolo della pace”: a parte che non capisco l’opportunità di sedersi a parlare di regole per il futuro con chi di regole se ne strafotte, fregiando il proprio stadio con due scudetti revocati proprio dalla Federazione alla quale appartiene e alle quali regole dovrebbe invece sottostare, se si fosse trattato comunque di concordare nuove regole tipo l’allungamento dei tempi di prescrizione (oggi obbiettivamente troppo corti) e di chiarirsi definitivamente su che cosa si intenda per rispetto articoli nr.1 e nr.6 (visto che in parecchi sembrano avere le idee abbastanza confuse), avrebbe anche potuto avere un minimo di senso. Evidentemente il “giovin signore” avrà tirato fuori per l’ennesima volta la richiesta di rinuncia al 14esimo scudetto; al chè il nostro Presidente l’avrà eufemisticamente mandato a cagare, dal momento che è troppo signore per mandarcelo dritto per dritto.

Come diceva in una sua canzone Riccardo Cocciante: “Era già tutto previsto”.

Alex

3 commenti:

  1. Le cose parrebbero andare un pelo meglio, ma è sempre meglio aspettare e vedere come si evolvono le cos,e perchè questa inter ci ha abituati a non avere mai nulla di sicuro :) Sneijder ho anche io l'impressione che stia giocando ad un brutto gioco: non credo che si faccia male "apposta" però credo che le sue motivazioni nella nostra squadra siano agli sgoccioli, per non dire addirittura finite. Sul commento tuo, Alex, riguardo a Controcampo, ti rimando a questo video, dove il mio nuovo idolo interviene in quel programma: http://www.youtube.com/watch?v=x-ckn9HISYQ&fb_source=message
    Concludo dicendo che il tavolo della pace era dall'inizio nato per chiedere indietro lo scudetto dal momento che l'idea fu lanciata da Agnelli, dunque non sono affatto stupito, a differenza di Petrucci, dal fatto che non ci sia stato nulla di nuovo....

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  2. Ciao a tutti. Beh certo, Andrea, tu mi dovresti conoscere bene: la prudenza non è d'obbligo...
    di più! Noi comunque cerchiamo di analizzare i fatti per come li percepiamo e non sono tanto due vittorie di fila contro squadre più che abbordabili che devono farci illudere che qualcosa stia cambiando, quanto il seppur lento ritorno a una forma accettabile di alcuni giocatori chiave e il fatto che Mister Ranieri stia cominciando a mettere a posto qualcosa, a cominciare dalla difesa. Il fatto che per la prima volta abbiamo finito una partita correndo come degli ossessi e rischiando pure di perderla, mi fa essere leggerissimamente e molto prudentemente ottimista.

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  3. Sono consapevole Alex :) Comunque è vero, abbiamo corso molto contro il genoa stranamente, e finalmente direi! Speriamo continuino così, perchè seppur abbordabili, Fiorentina e Genoa li ritengo comunque superiori a Novara e Trabzonspor, dunque qualcosa forse sta girando meglio davvero, ma si sa mai :)

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