venerdì 9 dicembre 2011

Lavezzi, Palacio e Gargano: li boccereste ancora?


Ad estati del genere, il tifoso interista di lungo corso non c'era più abituato. Tante annate sono state cestinate dopo delusioni tremende, mesi di anonimato e sconfitte rimaste scolpite nella memoria storica, ma che io ricordi nei miei 28 anni di interismo non era mai successo di passare i mesi del calciomercato estivo assistendo allo smantellamento scientifico di una corazzata che fino a 12 mesi fa si fregiava del titolo di campione del mondo, inquadrando perfettamente che tipo di annata sarebbe stata. E non con il pessimismo cosmico tipico della produzione Leopardiana, bensì (nella stragrande maggioranza dei casi) con obiettività e giudizio, perchè la realtà quella era e non si prestava ad interpretazione.

Vorrei tornare indietro di qualche mese, alla sessione di mercato nel quale noi ci privavamo del miglior centravanti in circolazione per ragioni di Fair Play Finanziario, sostituendolo con l'anarchico Zarate e quel Forlan che si dice scalpiti, ma di cui per adesso si sono perse le tracce. Il tutto mentre là fuori le altre facevano il verso a questo fantomatico spauracchio, comprando tutto quello che si muoveva su un campo da calcio (vedi Barça, Real e City), o limitandosi a puntellare la squadra con colpi finalizzati a non perdere di competitività (Milan).



Qualcuno ricorda cosa si diceva quando alcuni elementi venivano accostati (spesso in modo fantasioso) alla nostra squadra? Bene, ve lo dico io: nove su dieci, o non erano da Inter, o erano dei brocchi sopravvalutati in senso assoluto, con l'ultimo rimasto che essendo un nome inarrivabile (vedi KakàTevez) veniva visto più o meno come una chimera utile solo a sognare sotto l'ombrellone.

Facciamo qualche nome? Rodrigo Palacio, Ezequiel Lavezzi e Walter Gargano, tanto per cominciare. Tre giocatori spesso accostati alla maglia nerazzurra nei vari scenari di mercato, puntualmente demonizzati come mediocri da tutto uno stuolo di presunti esperti, ignari forse del fatto che pur non essendo dei top player in questa squadra avrebbero senza dubbio fornito un apporto superiore a quello che gente scoppia, logora e mezze tacche sta offrendo da settembre ad oggi.

Del 'Pocho' si è parlato parecchio, ma più che per il dopo-Eto'o pareva destinato ad arrivare nel caso in cui a fare le valigie fosse stato anche Sneijder, scomodo trequartista che Gasperini ha dimostrato in più di un'occasione di non saper collocare in nessuno dei suoi schemi. Questo ovviamente in via del tutto ipotetica, perchè chiaramente al Napoli non potevi dare noccioline come Pandev e Mariga più ridicoli conguagli in denaro: uno così lo devi pagare, punto. Ed anche lì è comunque scattata l'operazione "volpe-uva": Lavezzi non è decisivo, Lavezzi in fondo non ha esperienza internazionale, Lavezzi è una testa calda, e via discorrendo, di banalità in banalità. Il campo cosa continua a dire? Che l'argentino non è un fenomeno come CR7, Messi, Ibra o Eto'o, ma è uno capace di spaccare in due una difesa con le sue accelerazioni e quest'anno sta facendo un ulteriore salto di qualità come uomo-assist e più in generale uomo-squadra. Uno che insomma è una tacca sotto il nostro vecchio leone africano, ma sicuramente avrebbe rappresentato un valore importante in una squadra che manca di un elemento con queste caratteristiche.

Il discorso per Rodrigo Palacio è per certi aspetti diverso: l'attaccante del Genoa è stato davvero vicinissimo alla maglia nerazzurra, con una trattativa come al solito infinita in pieno stile Branca & co., ed anche se rappresentava una richiesta precisa di un già delegittimato Gasperini poteva davvero essere una scommessa da provare per dare almeno un pò di logica al progetto tecnico (sì, vabbè) iniziale. Una decina di milioni erano troppi per questo quasi trentenne attaccante già testato nel campionato italiano e soprattutto UTILIZZABILE IN CHAMPIONS LEAGUE, cinque per Forlan (32) con ingaggio annuale da senatore (costo totale dell'operazione, una ventina di milioni lordi) evidentemente no. Chapeau.

E veniamo a Walter Gargano, motorino inesauribile del centrocampo del Napoli di Mazzarri che era entrato in discorsi di scambio giocatori con Kharja prima e Mariga poi. Ho letto tanti commenti di gente che inorridiva al solo pensiero di accogliere l'ennesimo mezzo giocatore, e robe così. Bè, che Gargano sia sostanzialmente un comprimario nessuno lo mette in dubbio, con un piccolo particolare insignificante: corre come un indemoniato, cosa che nel nostro centrocampo da reparto geriatrico ormai non fa più nessuno da un anno e mezzo a questa parte. In compenso, abbiamo ancora a libro paga sia Muntari che quel Pandev regalato allo stesso Napoli per un anno ma con stipendio quasi tutto a carico di Moratti.

Sarebbe bello anche trovarci un lato positivo di carattere economico, in questa gestione folle dell'Inter post-Triplete, qualcosa a cui attaccarsi per sperare in un futuro migliore del presente attuale. Peccato che invece non ci sia neanche quello, visto e considerato che l'Europa che conta è lontanissima e attualmente anche quella di riserva dista parecchi punti: la perdita secca a livello di introiti in caso di mancato aggancio alle posizioni che contano si stima su un massimale di 40 milioni di euro, roba che azzererebbe anche eventuali benefici derivanti da una politica "al risparmio".

Mi chiedo solo perchè, se certe cose sono state così ovvie per noi fin dal principio, per chi di dovere è invece stato tutto così maledettamente difficile da comprendere. Non poteva andare sempre bene, lo sapevamo tutti, ma vedere i nostri colori brutalizzati in questo modo senza il minimo ritegno ed uno straccio di competenza fa male, malissimo.

Fa sorridere invece pensare a cosa starà dicendo oggi tutta quella gente che bocciava tutti i famosi "non da Inter", che oggi verrebbero invece visti come acqua nel deserto. Il consiglio è sempre lo stesso: i giocatori guardateli giocare, prima di parlarne, è decisamente più produttivo. Vanno bene Kucka e Schelotto?

Antonio

5 commenti:

  1. Il mercato Nerazzurro non sembra promettere nulla di buono, i Kucka ed i Schelotto non sono giocatori capaci di risollevare la situazione.
    In questo momento non saprei proprio cosa possa fare l'Inter se non spendere dei soldi per giocatori di qualità, cosa che non sembra intenzionati a fare e quindi prevedo un profondo oblio senza fine....anche perchè abbiamo a che fare con un "male oscuro" detto "combite" con giocatori infortunati che rimangono fuori mesi....Forlan scalpita? Poli quanto tempo è rimasto fuori? Sneijder gli hanno amputato una gamba? Maicon è morto? Questa è l'Inter che probabilmente affronterà la fiorentina e Tagliavento : J. CESAR; FARAONI, RANOCCHIA, SAMUEL, NAGATOMO; T. MOTTA; COUTINHO, POLI, CAMBIASSO, ALVAREZ; PAZZINI
    Adesso un Gargano ed un Lavezzi sarebbero oro colato, ma prima di tutto serve costruire un gruppo...una SQUADRA!

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  2. Antonio, hai ragione, io Lavezzim l'avrei preso subito, meno forse Palacio e gargano, ma non è questo il punto. Il punto è che da un paio di estati non siamo MAI stati in grado di portare a Milano i giocatori che ci eravamo prefissati di portare. Ora, Palacio poteva anche essere la più pippa delle pippe, ma se Gasperini lo voleva e la dirigenza accettava questa sua richiesta, non sta nè in cielo nè int erra che non si riesca a portarlo a casa se ti chiami Inter. Kucka potrebbe essere un acquisto decente, come riserva però. Schelotto invece non concepisco, visto il suo ruolo, come si vada ad inserire nello scacchiere della nostra rosa sinceramente. Oramai sono talmente abbattutto che anche il periodo del calciomercato, solitamente portatore di sogni e desideri, lo vivo come un supplizio inflitto dal Signore per fare soffrire una volta in più noi tifosi nerazzurri :)

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  3. Lavezzi e Gargano mi piacciono, Palacio un pò meno anche se vedendo Zarate direi che il genoano non avrebbe certo fatto di peggio.
    Kucka personalmente non mi piace, Schelotto non è male. Il guaio è che l'Inter è così malconcia che qualunque under 30 che giochi benino può andare benone.

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  4. Gasperini è forse uno dei pochi tecnici cacciati da Moratti che aveva qualche colpa, ma non è questo il punto, è che non ti puoi muovere così sul mercato...aldilà dei pochi o tanti soldi devi avere die piani e noi pariamo proprio non averli!

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  5. Ciao a tutti. Quando di ragionava su questi giocatori si sperava sempre potesse arrivare qualcosa di meglio; non parlo di Lavezzi per cedere il quale De Laurentiis non si sarebbe probabilmente accontentato nemmeno di un pagamento "in natura". E' chiaro però che visto quello che abbiamo acquistato alla fine del calciomercato anche Gargano e Palacio sarebbero stati oro colato; non parliamo di Lavezzi! Per rispondere ad Antonio Kucka e Schelotto vanno bene per salvarsi dalla B all'ultima giornata.

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