lunedì 5 dicembre 2011

Se no che Interisti saremmo?

Ho voluto prendere in prestito il titolo di un libro scritto da una persona “un pò” più famosa di me; spero che Gianfelice Facchetti non me ne voglia. Effettivamente è un momento nel quale è molto difficile mettersi lì a scrivere qualcosa, un po’ perché è gia stato detto quasi tutto già anche dall’anno scorso, e un po’ perché sembra veramente inutile continuare a parlare di questa stagione che già dall’inizio ha avuto il sapore dello spreco. Credo comunque che quello che ci distingue da (quasi) tutti le altre tifoserie sia la capacità di continuare a rimanere attaccati alla squadra, di starle vicino e di seguirla anche se fa schifo; noi di situazioni come questa sappiamo farcene una ragione senza addossare le colpe ad altri, anche se stavolta credo senz’altro che sia la più difficile da 45 anni a questa parte, da quando cioè seguo la “beneamata”. 

Questo perché solo un anno e mezzo fa conquistavamo la Coppa del Mondo per club che non è un obbiettivo certo impossibile, ma per portarlo a casa devi avere vinto prima la Champions; il tracollo è stato talmente improvviso che se qualcuno si fosse messo appositamente d’impegno per portarlo a termine in così poco tempo, dubito avrebbe saputo fare di meglio. 



Quattro allenatori in diciotto mesi penso che siano l’emblematico riassunto di cosa è capitato dalla fantastica notte di Madrid. Siamo messi da schifo, su questo non ci piove e noi l’abbiamo detto in tempi non sospetti, come abbiamo detto che la zona Champions sarebbe stato un traguardo tutt’altro che semplice da raggiungere: tolte Milan e Juve, che verosimilmente lotteranno fino alla fine per lo scudetto, qualcuno pensa veramente che possiamo metterci dietro sia Napoli che Lazio che Udinese ? Un minimo di serietà, dài! Io però non ho visto un disastro così totale Sabato sera a S. Siro. Mi spiego meglio: il disastro totale era perdere col Trabzonspor o col Novara. Qualcuno forse dimentica, o gli fa comodo dimenticare per potere “legnare” meglio, che avevamo di fronte una signora squadra, anche se il suo rendimento in trasferta non è all’altezza di quello casalingo; comunque è seconda in classifica in coabitazione col Milan. Dopo una fase abbastanza equilibrata, Ranieri è stato quasi costretto a tentare l’azzardo, perché il pareggio sarebbe servito a pochino: ha provato a vincerla, magari sbagliando anche qualche mossa (Nagatomo) e offrendo fatalmente il fianco al temibilissimo contropiede friulano, togliendo un uomo a centrocampo dove già eravamo in difficoltà. Questo la dice lunga sul dove si è riusciti a portare una squadra che fino a un paio di anni fa vinceva anche in uno in meno e rischiava di vincere in due di meno; se ti copri un po’ di più in mezzo in attacco sei assolutamente sterile, e se tenti di rinforzare il reparto avanzato vai in tremenda difficoltà dietro perché il centrocampo non riesce più a far da filtro alla difesa. 

Mi è rimasto impresso il commento “a caldo” di una tifosa intervistata all’uscita dallo stadio, col tipico gusto di Mediaset di cercare di trovare spunti di polemica il più presto possibile quando si tratta di Inter (a proposito: ho sentito farneticare stronzate veramente inascoltabili, come un probabile rigore per un mani in area di Motta, che si protegge la faccia da un pallone sbucato all’improvviso da un metro o il rigore su Milito derubricato come dubbio o addirittura inesistente). Ha detto la ragazza, notevole esemplare di “topina” peraltro: “Non ha più voglia di giocare nessuno, nemmeno i nuovi”. Ora non voglio cadere nel consueto luogo comune che le donne di calcio non capiscono un ….. ma io non la penso così: si tratta di giocatori che sono stati campioni di tutto e hanno dimostrato di essere gente di un certo spessore, sia umano che sportivo. Fare queste figure e perdere così a questi “tira il culo” da matti, scusate il temine; il vero cavolo di problema è che la testa dà loro degli stimoli che le gambe non riescono più a tradurre in movimenti nei tempi in cui ci riuscivano prima; tutto qui. E’ tanto banale capirlo quanto difficile trovare una soluzione, o per lo meno: la soluzione l’avevamo trovata un po’ tutti già nell’immediato dopo Triplete, quando caldeggiavamo l’ingaggio non di uno, ma di due giocatori di spessore in mezzo al campo. Ma qui si ritorna sempre al solito discorso e quindi lasciamo perdere. 


Quale la soluzione ? E’ presto detto: nell’immediato non esiste, perché ci vuole un progetto di largo respiro, probabilmente con qualche azionista che affianchi Moratti e che abbia voglia e possibilità di spendere, ma non per acquistare il grande nome che catapultato in questo contesto servirebbe a poco, quanto per avviare una vera e propria opera di rifondazione che faccia piazza pulita di tutti quei giocatori ai quali saremo grati per tutta la vita ma che purtroppo non riescono più a garantire un rendimento nemmeno sufficiente. La lista è piuttosto lunga e la conosciamo tutti: quindi non mi metto a fare nomi, se non altro per il rispetto, la gratitudine, e l’ammirazione che ho nei confronti di questi giocatori e di questi uomini; ma proprio perché nutro questi sentimenti nei loro confronti dico che non è nemmeno giusto e corretto farli continuare fino allo scoppiamento totale, come si faceva tempo fa con i cavalli in certi tipi di corse al massacro. 


Noi tifosi possiamo permetterci questi sentimenti, una dirigenza che voglia fare il bene di una squadra assolutamente no. Più che al mercato di gennaio, che solitamente riserva gli scarti di altre squadre o giocatori medi a prezzi folli, io punterei su qualche giovane, tipo Faraoni, che gravita nell’orbita dell’Under 21 e che ho visto giocare un paio di volte ricavandone delle buone impressioni: Crisetig e Caldirola, oltre ovviamente a Castaignos. Questi almeno la corsa ce l’hanno e per conto mio è sempre meglio perdere le partite cercando di correre dietro agli avversari che perderle guardandoli correre. 


Non c’è che dire: il “prete” Guidolin, come lo chiamavano qualche anno fa, è venuto a S.Siro a darci l’estrema unzione. Vedere Pazzini “sminchiare” un rigore decisivo a un minuto dalla fine, scivolando tanto goffamente quanto incredibilmente dopo avere assistito all’espulsione di capitan Zanetti, direi che sono eventi emblematici di come si è incanalata questa stagione e dove temo potrà andare a parare. Io veramente non riesco a capire quale forma di cecità abbia contagiato tutta la dirigenza, perché era troppo evidente a tutti che quelle mosse, deliberate o quasi obbligate che fossero, avrebbero portato al punto dove ci troviamo oggi; però anche se a malincuore dobbiamo farcene una ragione, continuando a sostenere l’Inter anche dalle pagine di piccoli Blog come il nostro, dal momento che è l’unica cosa che possiamo fare noi per la nostra squadra. Se no che gente e che interisti saremmo?


Alex - Inter Cafè

5 commenti:

  1. noi di situazioni come questa sappiamo farcene una ragione .... è certo, ci siete abituati hihihi
    senza addossare le colpe ad altri... è certo, voi sapete che se avete vinto non è per colpe di altri ma per merito (TRUFFA CALCIOPOLI)
    E' finita finti onesti, vi hanno scoperchiato la padellaaaaaaaaa, ormai vi riconoscono tutti (a parte i vostri alleati Cellino, Gazzoni, Petrucci, Abete ecc)

    RispondiElimina
  2. "noi di situazioni come questa sappiamo farcene una ragione senza addossare le colpe ad altri". Come? Ma se vedete complotti da sempre, quando non vincete.!!!!! Tranquillo, e' colpa di moggi se pazzini ha sbagliato il rigore, aveva messo un po' d'acqua in piu per farlo scivolare. Ed è sempre colpa di moggi se adesso i giocatori forti non vogliono venire all'Inter, sai, controlla ancora il calciomercato. Ed è sempre colpa di moggi se gli arbitri vi assegnano solo un rigore a favore invece di due normalmente assegnabili soprattutto per sbloccare i risultati come accadeva nelle 4 stagioni precedenti. Ed è colpa del designatore arbitrale che vi manda quelli caldeggiati da moggi (toh, sempre lui), anche se li hanno cambiati. Ed e' colpa dei media che intervistano la gente arrabbiata fuori dallo stadio per creare malumore nello spogliatio. Ed è colpa di tutti se l'inter non vince piu'. Scusa ho dimenticato come era iniziato... ah già, "noi di situazioni come questa sappiamo farcene una ragione senza addossare le colpe ad altri". Cordiali saluti.

    RispondiElimina
  3. Ma perchè mi tocca essere volgare...roby ma che c***o vuoi? Ma proprio qui ti devi fare le seghe mentali? Ma che problema hai? dai non fare così...tutti ti vogliono bene...non te la prendere...ce la puoi fare...se ti fai aiutare puoi uscirne! un abbraccio affettuoso

    RispondiElimina
  4. Se certa gente non trova niente di meglio che venire a sproloquiare su un blog interista dove è chiaro che le loro verità non le troverà mai, che facciano pure; peraltro senza la minima attinenza a quanto si enuncia nel post, ma giusto così per polemizzare "alla cazzo". A questi non gli vai bene se parli moderatamente bene della Juve (post "A onor del vero"), non gli va bene se critichi l'Inter, non gli va bene un cavolo di niente: solo insultare e polemizzare. Mi sembrerebbe più costruttivo chiudersi un un cesso in compagnia di un computer che manda in streaming le mirabolanti imprese della Juve e le sconfitte dell'Inter e onanizzarsi fino allo sfinimento, magari davanti alla foto di Lucianone Moggi; ma, come si dice, tutti i gusti sono gusti.

    RispondiElimina
  5. Tralascerei i juventini di passaggio e parlerei della situazione: è dura, molto dura. Condivido la tua linea Alex, anche se credo che un minimo le motivazioni dei giocatori siano scemate, mi pare oggettivo. Gli brucerà anche il culo di andare di merda, ma sanno che tanto alla fine, se le cose andranno male male, troveranno sempre qualche altra sponda che li pagherà. Si rendono conto di essere protagonisti di un melodramma calcistico, dove anche i registi non sanno più che pesci prendere. Perdere con l'Udinese oggi non è una catastrofe, ci sta...ed è questo il problema, fa male.

    RispondiElimina