mercoledì 26 ottobre 2011

Atalanta-Inter, un pericoloso crocevia per capire chi siamo


A tre giorni dalla vittoria contro il Chievo, è già tempo di scendere in campo in questo turno infrasettimanale che si presenta tanto ostico quanto fondamentale per dare un senso ai progressi visti nell'ultima settimana. Avversario l'Atalanta di Colantuono, squadra con una identità ben precisa ed un impianto di gioco collaudato, e che è stata fin qui capace di azzerare il pesante -6 dovuto all'affare calcioscommesse raggranellando la bellezza di 14 punti totali (8 quindi, al netto della penalizzazione).

Inutile sottolineare l'importanza della posta in palio più di quanto già non faccia la classifica: arrivare allo scontro con la Juventus (ieri vittoriosa sulla Fiorentina) con 10 punti avrebbe un senso, arrivarci con 8 o peggio ancora 7 ne avrebbe un altro completamente differente. Per questo, anche se siamo solo a fine ottobre, Bergamo rappresenta già un crocevia della nostra sin qui travagliata stagione.




Ranieri ha già detto a chiare lettere che Milito sarà della partita, facendo rifiatare un Pazzini reduce da due gare consecutive per lui non semplicissime, in attesa di buttarlo nella mischia nel big-match coi bianconeri. Per il resto, formazione confermata quasi in toto, con il rombo di centrocampo e Stankovic che potrebbe far rifiatare Cambiasso partendo dal 1' come interno di centrocampo. Zarate, dopo i progressi mostrati nelle ultime uscite, sarà ancora titolare con il compito di scardinare una difesa solida come quella orobica, grazie alla sua facilità nel saltare l'uomo e ad un'intesa con Sneijder che per il momento è una delle note più liete del nuovo corso nerazzurro.

Tatticamente Colantuono non dovrebbe riservare sorprese, ripresentando l'undici che sin qui tanto bene ha fatto in campionato. In porta il titolarissimo Consigli, portiere certamente tra i migliori della "seconda fascia", in grado di regalare prestazioni da autentica saracinesca ma papere colossali che forse ne hanno pregiudicato l'ascesa ai livelli più alti del nostro campionato.

La difesa, rigorosamente a 4, vedrà da destra a sinistra il quartetto Masiello-Lucchini-Capelli-Peluso; l'ex-barese, scuola Juve, sta facendo di necessità virtù visto che nasce e cresce difensore centrale, mentre il giovane mancino dovrà sopperire all'assenza di Manfredini (infortunato, tornerà tra un mese).

Il centrocampo è il vero fiore all'occhiello di questi nerazzurri. Sulla corsia destra agirà Schelotto, devastante in questo avvio di campionato, e che rappresenta uno dei migliori interpreti di questo ruolo potendo coordinare corsa, fisicità e una buona tecnica di base. Fascia mancina che sarà occupata da Giacomo Bonaventura, più attaccante dell'italo-argentino e più dotato tecnicamente, anche se non ne ha il passo e la facilità di cross: nelle ultime gare è stato in ballottaggio con Padoin, ma il dirottamente dell'ex-vicentino in mezzo (complice l'infortunio di Brighi) ha di fatto annullato possibili staffette.

Il cervello del centrocampo sarà Luca Cigarini, promessa mai esplosa completamente che dopo due stagioni avare di soddisfazioni al Napoli (che comunque ancora detiene il cartellino) e Siviglia cerca il rilancio per giocarsi le residue chances di accedere a palcoscenici più ambiziosi.

Davanti, a supporto dell'unica punta Denis agirà quel Maxi Moralez sin qui già autore di due doppiette (contro Genoa e Parma). El Frasquito è un calciatore da limitare il più possibile, perchè a dispetto della sua altezza (159 cm, il più basso della serie A) è un elemento la cui facilità di dribbling e rapidità potrebbe creare non pochi grattacapi ad un centrocampo non certo di corridori come il nostro. Denis è un terminale fisicamente importante: tecnicamente è poca cosa, ma se inizieranno a piovere cross saranno guai.

Le sfide sugli esterni saranno probabilmente tra le chiavi della partita: in particolare Schelotto-Nagatomo è un duello che desta qualche preoccupazione, perchè il passo e la progressione dell'italo-argentino necessiteranno di un lavoro importante anche da parte del capitano in aiuto al giapponesino. Dall'altro lato la sfida Maicon-Bonaventura lascia un pò più tranquilli, specie se il Colosso manterrà la verve in propulsione vista contro il Chievo e riuscirà a travolgere il suo dirimpettaio, magari prestando un pò più d'attenzione alla fase di contenimento quando si dovrà (perchè si dovrà) soffrire un pò (non troppo, si spera).

Servirà più in generale una gara importante, con un approccio molto meticoloso nella gestione delle due fasi. Riuscire a rimanere corti, cercando di essere letali in contropiede, confidando nel genio di Sneijder e in un Milito che non può e non deve essere l'attaccante depresso visto negli ultimi tempi: questa è solo una delle ricette che potrebbero portare ad uscire dal Comunale di Bergamo coi tre punti in palio, ce ne sarebbero altre ma questa mi pare la più verosimile viste le condizioni delle due squadre.

Stasera può iniziare davvero un nuovo campionato: la speranza è che i ragazzi questo lo tengano bene a mente, perchè sprofondare un'altra volta sarebbe la pietra tombale su ogni idea di un campionato da protagonisti. Forza e onore, campioni del mondo.

Antonio - InterCafè


2 commenti:

  1. Speriamo che sia realmente così, che questa sera inizi davvero un nuovo campionato; Atalanta e j**e per tornare ad essere competitivi per lo scudetto! Forza Ragazzi!

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  2. Ciao a tutti. Direi che il Mister ha detto una cosa giusta e cioè che non possiamo fermarci più, altrimenti saranno dolori. Dovremmo vincere a Bergamo per presentarci nelle migliori condizioni di classifica e psicologiche possibili al match con la Juve che, manco a dirlo, dobbiamo anche questo assolutamente vincere. Potremmo forse accontentarci di un pareggio contro il Lille nella prossima di Champions, ma giocando a S.Siro, sarebbe un delitto non vincere e chiudere praticamente il discorso qualificazione. Chiaramente tutto questo non è semplice per nulla, anzi; sarà durissima! Direi che da questo trittico in una settimana dipende praticamente tutto il resto della nostra stagione. I ragazzi devono veramente tirare fuori tutto quello che hanno, sempre gliene sia rimasto: vedremo un pò...

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