venerdì 28 ottobre 2011

Mi ritorna in mente...

Dopo l’ennesimo rigore diciamo più che dubbio assegnatoci contro, per giunta all’ultimo minuto di gioco, nel turno di campionato disputatosi in quel di Bergamo, ci apprestiamo ad affrontare quella che dovrebbe essere “la madre di tutte le partite”, quella prima di uscire sconfitto dalla quale dovresti avere dato tutto quello che hai fino all’ultimo anelito di fiato, fino all’ultima stilla di sudore e, come si suole dire in questi casi, avere sputato l’ultima goccia di sangue.

Ho utilizzato il condizionale perché dal ritorno nella massima serie della simpaticissima compagine con la maglia zebrata, nelle sfide contro di essa non è mai stato così; anzi, abbiamo sempre giocato con un atteggiamento stranamente timido, come se dovessimo scusarci di qualcosa con loro, compreso il periodo nel quale alla guida tecnica c’era quel fantastico motivatore di Josè Mourinho.

Quindi non starò qui a fare il solito “pistolotto” sul fatto che questa non è una partita come tutte le altre, almeno per la stragrande maggioranza dei tifosi nerazzurri; tanto i nostri ragazzi e i nostri dirigenti sembrano non volerci ascoltare e rifiutarsi di accettarlo.
L’auspicio è quello che Mister Ranieri sappia infondere loro la giusta dose di motivazione e di aggressività, lui che è stato trattato a pesci in faccia dalla Juve e che quindi un po’ di veleno nel classico dente dovrebbe averlo; anche perché, per coloro che si augurano che in questa stagione possiamo lottare ancora per posizioni di vertice, quella della partita con la Juve rappresenta veramente l’ultima chiamata ed esiste un solo risultato che possa eventualmente rendere ancora possibile questo ipotetico scenario: vincere!.

Vorrei prendere spunto dall’articolo di presentazione di un nuovo blogger interista nel quale afferma che la sua è una posizione “soft”, e che pur riservandosi un giustissimo diritto di critica nei confronti dell’operato della
Società, la sua visione dei fatti è comunque improntata all’ottimismo e all’ironia; che quelli che criticano in maniera pesante e che vedono tutto nero sono una sorta di “Tafazzi” che trovano il loro apice del godimento nel poter poi dire “Vo lo avevo detto, io”.
Premesso che è una posizione che rispetto nella maniera più assoluta, quello che trovo un po’ forzato in essa è il fatto che uno che critica lo faccia coltivando il sottile gusto della sconfitta e del successivo compiacimento nel vedere avverate le sue fosche previsioni.


A parte che la classica frase “ve lo avevo detto” può proferirla chi almeno ci azzecca un certo numero di volte (altrimenti fa la figura del “ciula”), ritengo che analizzare il più freddamente possibile la realtà e avere il coraggio di esprimere le proprie opinioni e di sbilanciarsi in previsioni sia un’operazione altrettanto apprezzabile.

Ci tengo a chiarire questo punto, in quanto partecipante ad un blog appena nato: nei miei post di ironia ne troverete pochina, come abbastanza di rado troverete posizioni “soft”, ma mai e poi mai una mia previsione o un mio pronostico eventualmente avverso ai nostri colori ha mai celato e celerà mai un masochistico gusto nel potermi poi compiacere dell’esattezza delle mie previsioni.

Io amo incondizionatamente questi colori e sono il primo ad esultare nel caso un mio pronostico avverso venga successivamente smentito dai fatti; sbilanciarsi in pronostici ottimistici dalla fantastica notte di Madrid in poi significava però, dal mio punto di vista, rifiutare di rendersi conto della realtà o avere un qualche interesse particolare nello “sposare” una certa linea aziendale. In una parola io sono per le “tinte forti” più che per i colori pastello, perché di posizioni accomodanti e compromissorie siamo già costretti a prenderne troppe nella vita di tutti i giorni; almeno in uno spazio di discussione come questo ritengo giusto “sparare” quello che si pensa senza troppi filtri, che non siano quelli dell’educazione e del rispetto per l’opinione altrui, sempre che anche questa sia a sua volta accompagnata da connotati di motivazioni, di rispetto e di educazione.

Cosa c’entra tutto questo con Inter-Juve? Penso che questa sorta di personale “modus vivendi” si sia definitivamente consolidato un pomeriggio di tredici anni e mezzo fa circa, un pomeriggio nel quale i residui dubbi divennero certezze, anche se in molti hanno cercato in questi ultimi cinque anni di ribaltare una realtà fin troppo evidente.
E’ pur vero che viviamo nel Paese delle non-certezze, nel quale tutto viene perennemente e ciclicamente rimesso in discussione, anche a distanza di decine di anni, e che quindi dovremmo averci “fatto il callo”; io però non riesco ad abituarmici e francamente non ho ancora capito se sia un pregio o un limite.

Quel pomeriggio si infransero definitivamente le speranze di assistere negli anni a venire di una competizione sportiva almeno sufficientemente autentica, nello stesso momento in cui la meravigliosa corsa di uno dei più fantastici giocatori di calcio di sempre si andò ad infrangere contro il muro eretto a protezione di un “Sistema”, impersonificato sul campo dalla figura di un ruvido e mediocre difensore, che è a tutt’oggi ricordato solo per quell’azione.
Per chi ama lo sport e il calcio, oltre che l’Inter, quello fu un pomeriggio terribile che oserei equiparare a quando scomparse Ayrton Senna per chi segue con passione l’automobilismo: da quel maledetto giorno il calcio non è più stato lo stesso, per merito soprattutto di un “signore” che ancora oggi occupa la ribalta sui vari media e che alcuni mistificatori e molti ignoranti (a seconda dei casi) trattano con la deferenza con la quale si tratta un benemerito della Repubblica, merito che condivide ovviamente con altri “signori” che lo indussero e incoraggiarono a comportarsi nel modo in cui tutti sappiamo, anche se qualcuno si rifiuta di accettarlo o “non ricorda bene”. Io al contrario mi ricordo benissimo e il film di quel pomeriggio mi scorre davanti come se fosse ieri: il vantaggio della Juve, lo scatto di Ronaldo, l’impatto in area con Juliano, l’arbitro Ceccarini che invita incredibilmente a proseguire, metà squadra dell’Inter che smette di giocare e lo insegue circondandolo, Taribo West che mette giù Del Piero quasi increduto che la giocata fosse valida, Ceccarini che stavolta fischia il penalty e il pacatissimo ed educatissimo Gigi Simoni che lascia la panchina e parte a razzo verso quest’ultimo urlandogli in faccia di vergognarsi.

Ammetto sia un mio limite, ma da quel giorno in poi non riesco più a commentare il calcio con ironia, soprattutto per quello che è successo dopo e che sta ancora succedendo.
Quella, che più che una partita di calcio fu un agguato vero e proprio, non fu altro che il culmine più sfacciato di una serie di sconcezze perpetrate nell’arco di tutta la stagione, che fecero sì che la Juve si trovasse sopra di un punto a quattro giornate dalla fine anziché sotto di 8/9, come avrebbe dovuto essere.
Nella giornata di campionato che precedette questa, all’Empoli non era stato convalidato il gol del pareggio contro la Juve con il pallone entrato di quasi un metro e con l’arbitro in ottima posizione per giudicare; mi ricordo che si diceva: “Ma vuoi che dopo un fatto così clamoroso abbiano il coraggio di darci addosso ancora”? La risposta la conosciamo tutti. Io non so cosa potrà succedere sabato sera al Meazza: vorrei illudermi che tutto possa filare liscio, come molti si illusero allora, ma non ci riesco.
Temo la porcata delle porcate, quella conclusiva, che ci tagli definitivamente fuori dall’alta classifica e che ci precipiti in piena zona retrocessione: perché è evidente che ce l’anno giurata, che vogliono farci pagare la mancata rinuncia alla prescrizione e che hanno buon gioco, dopo che per cinque anni la maggior parte dei media ci ha dipinti come gli usurpatori di scudetti altrui.

Dare addosso all’Inter non solo è facile, ma è anche eticamente giusto: questo è il messaggio che deve essere stato inculcato a tutti gli arbitri, il solo modo per spiegare quello che è successo in queste prime otto partite. Ognuno è libero di vivere la propria passione come crede, ma il mio parere è che chi ha scelto l’Inter, dal Presidente al tifoso, e ne ha veramente a cuore le sorti, debba rassegnarsi a vivere in una specie di battaglia perenne e debba combattere per cercare di vincerla, ovviamente a parole e con atteggiamenti, non vorrei essere frainteso.

Se poi vogliamo scherzarci e farci dell’ironia sopra facciamolo pure, beato anzi chi ci riesce: questo però non ci ingrazierà certo i “Signori” del Palazzo che, anzi, prendendo atto di questo nostro atteggiamento ci colpiranno ancora più forte.

Prepariamoci pertanto al peggio augurandoci ovviamente, come si diceva sopra, di sbagliarci in pieno.

Alex - InterCafè

8 commenti:

  1. C'è ancora gente che perde tempo a venir qui a vender droga...continua a fumartela tu!!!

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  2. Alex mi trovi d'accordo, anche se da fastidio che tra Interisti si vada d'accordo, (ricordi?)
    Credo che l'ironia vada fattta fino ad un certo punto, così come credo sia assolutamente offensivo farci credere che ci stiamo solo piangendo addosso perchè quest'anno siamo un pò più sfigati.
    Spero che il processo di Napoli condanni gli imputati e faccia cadere il becero teatrino imbastito da Moggi e sfruttato da Agnelli e ridia dignità al nostro calcio ma anche alla nostra società, intesa come esseri umani!.

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  3. Oh ragazzi, non accavallatevi troppo con i commenti! Battute a parte Braschi ha dichiarato che l'unico errore commesso contro l'Inter è stato quello nella partita col Napoli: ci vuole proprio la faccia come il culo! In più è stato designato il peggior arbitro possibile dopo Rocchi, cioè Rizzoli. Con lui sono garantite difformità di giudizio, errori e compensazioni, con un' altissima probabilità che la partita gli sfugga di mano; praticamente il caos totale!
    Speriamo almeno di risparmiarci un altro errore clamoroso, ma purtroppo non ci scommetto sopra neanche un euro.

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  4. Andrea, lo so che l'unico rigore veramente scandaloso è quello dato al Napoli (e di quelli non dato a favore a Palermo con espulsione di Migliaccio cosa mi dici?), ma nove partire contrassegnate da decisioni arbitrali contrarie e in alcuni casi, anche più di una a partita, credo dovrebbero essere sufficienti a fare indignare. Poi ognuno si indigna come e quando vuole; in questo Paese le occasioni non mancano di certo. E il cumulo aggravato dall'impressionante regolarità che sconforta; si usa dire che tre indizi fanno una prova, mi sembra che a questo punto dobbiamo parlare di certezze. Capisco che non sia così semplice uscirne e che la Società abbia difficoltà a decidere come muoversi, ma qualcosa va fatto, anche di clamoroso; altrimenti non ha più senso partecipare ad un campionato così. Non per me,almeno.

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  5. Ciao ragazzi! Alex, credo tu sappia oramai da tempo che il sottoscritto è nella pseudo fazione "ironia e critica soft" :) nonostante ciò so anche per certo che nelle tue opinioni amare e polemiche (spesso giustamente) non c'è mai un gusto o un piacere provocato dal vedere andare male l'Inter. Ci mancherebbe altro Cristo! Non scriveresti qua altrimenti no? Io però non riesco a non metterci ironia, vivo così le cose: preferisco ridere delle "disgrazie" calcistiche, nonostante spesso in realtà ci stia male. Gli avvenimenti delle ultime partite ad esempio mi fanno incazzare ma non indignare, sono sincero. L'unico errore veramente, ma veramente grave, è stato quello di Rocchi col Napoli. Gli altri, alcuni più, altri meno, sono errori che purtroppo possono capitare. Il rigore dato al catania io l'avrei fischiato sempre a velocità normale ed avrei anche espulso Castellazzi; quello contro l'Atalanta è sicuramente generoso, ma potrebbe ricadere nella sfera dei rigori che si possono dare...più che altro penso che se a noi, al novantesimo, non ci avessero dato un rigore così, beh, mi sarei alterato ecco. La verità è che due anni fa, in nove, le vincevamo le partite, addirittura i deby! Oggi, in undici, facciamo fatica a non prendere gol da Catani, Atalanta e via discorrendo. Per concludere mi piace leggere il punto di vista tuo, di Sergio, di Antonio ed Entius, ma grazie a Dio (altrimenti che blog a più mani sarebbe?) non ne sono sempre partecipe. Quindi per domani sogno solo una gran bella partita e se poi ci dovessero fischiare l'ennesimo rigore contro mi incazzerò, ma spero di poter dire, qualche giorno dopo, di non esserne indignato :)

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  6. ahuahauauh Ridicoli!!!! Leggere questo post dopo una partita dove siete stati sfacciatamente aiutati da Rizzoli non può altro che farmi scompisciare dalle risate!!! Dai adesso siamo pari dopo il rigore negato a Ronaldo ora il rigore negato a Marchisio!! Finalmente possiamo chiudere questa favoletta dei rigori!!

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  7. E invece di Colonnese che atterra Pineda in Inter - Udinese?? Senza dimenticare ovviamente Turci che atterra Ronaldo appena fuori dall'area di rigore! Come puoi notare possiamo commentare anche i vostri 3 punti incamerati prima del famoso Big Match che vi ha permesso di arrivare a -1 quando in realtà dovevate stare molto più in basso!!Per quanto riguarda Juventus - Udinese deduco che l'immagine del rigore non concesso sull'intervento di Calori su Inzaghi si è automaticamente rimossa dalla testa vero? Poco importa se poi quella partita è finita 4-1 stradominata dalla Juventus, vero??? Invece, nelle stessa giornata, Ancelotti che recrimina sul gol dell'Inter nato da una punizione inesistente concessa dall'arbitro CECCARINI DI LIVORNO, non ce la ricordiamo? Forse perchè non si trova più in giro, ma sarebbe curiosa rivederla quell'azione!!

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  8. Non si trova più in giro?! Pazzesco, l'Inter allora è il Grande Fratello del web! Elimina tutte le immagini ed i video compromettenti per la propria immagine, scandoloso! Aspè, non è che forse non si trovano immagini o video PERCHE' STAI RACCONTANDO CAZZATE? :)

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