sabato 8 ottobre 2011

Siamo noi gli antisportivi?

Sull’allucinante partita disputatasi sabato scorso fra Inter e Napoli è stato detto praticamente tutto; nel nostro piccolo vorremmo però aggiungere un modesto contributo. La tesi del designatore che il Sig. Rocchi e i suoi assistenti fossero semplicemente in una serata “no” è “foffa” assoluta: si è trattato credo del peggior arbitraggio in assoluto subito dai nostri colori almeno da quando esiste la mia memoria calcistica (e non si tratta di poco tempo).

Peggiore di quello di Ceccarini nel famigerato Juve-Inter nel ’98, quando lo scandalo si limitò al pur gravissimo episodio su Ronaldo; o a quello di De Sanctis nel 2002, in Chievo-Inter, sempre protagonista il Fenomeno; o a quello di Tagliavento nell’Inter-Samp delle manette mostrate da Mou, giacchè il fischietto ternano aveva applicato il regolamento solo da una parte, ma almeno si era più o meno attenuto ad esso.

Forse solo un Perugia-Inter con protagonista Bertini aveva toccato tali soglie di indecenza, con un rigore inesistente dato contro e un evidentissimo gol di mano convalidato al greco Vryzas; oltre a quello mai dimenticato del sempre “attento” Signor Rocchi nel Derby del 2010, alla fine del quale Mourinho dichiarò che se solo se ci avessero lasciato in sette forse il Milan avrebbe potuto pareggiare.

Ci permettiamo di sostenere questo perché sabato in tre minuti è stato completamente capovolto l’andamento di un match fino a quel momento equilibrato a favore di uno dei contendenti, grazie a tre errori di una gravità incredibile che erano stati preceduti da un altro che ha finito per avere un’influenza diretta sull’effetto prodotto da essi. Inoltre l’aspetto più grave va rilevato nel fatto che l’arbitro e i suoi collaboratori erano sempre in posizione ottimale per poter prendere la decisione più corretta (come in occasione del gol annullato a Pazzini per un fuorigioco di pochi centimetri) e invece hanno perseverato fino all’assegnazione di un gol palesemente irregolare che, se annullato, avrebbe benché solo parzialmente ristabilito un minimo di equità.

Invece no: c’era da affossare l’Inter e lo si è fatto in barba alle più elementari norme del pudore.
Perché affermiamo che c’era da affossare l’Inter? Semplicemente perché questi tre errori sono l’apoteosi di una serie di torti più o meno evidenti subiti in tutte le partite ufficiali dirette da una terna italiana, nessuna esclusa, a partire dalla Supercoppa di Pechino, che in questi giorni hanno elencato un po’ tutti quanti e sui quali non vale pertanto la pena di tornare sopra; poi perché una serie del genere molto ma molto difficilmente può non confermare una tesi esposta da noi prima dell’inizio della stagione.

Il “Palazzo” vuole fare chiaramente pagare a Moratti di non avere restituito il famigerato scudetto 2006, rinuncia che li avrebbe tolti dagli evidenti imbarazzi nei quali si sono andati a cacciare accettando l’esposto della Juventus che, limitandoci a termini esclusivamente giuridici, presupporrebbe per la sua ammissibilità il completo stravolgimento del sistema di giustizia sportiva attualmente in vigore.

Area di rigore = 25 ml.
L’ultimo arrivato (Ranieri) l’ha solo sussurrato, il Presidente Moratti l’ha negato continuando sulla linea “morbida” intrapresa dall’inizio di questa vicenda; la cosa però mi sembra tanto evidente quanto lo era ai tempi di Moggi l’esistenza di un Sistema che controllava il calcio in maniera mafiosa. E non affannatevi ad insultarci, a darci dei “piangina” e di quelli sempre pronti a vedere complotti dappertutto: la realtà è lì, davanti agli occhi di tutti anche se, come dicevo in un post di qualche settimana fa, ci siamo indubbiamente messi da soli nella peggior condizione possibile per urlarla ai quattro venti, grazie ad una campagna acquisti se possibile ancora pe ggiore a quella dell’estate del post-Triplete. E chi poteva essere mandato a castigarci in maniera talmente brutale, spudorata, in casa nostra, se non quell’arbitro che ci ha espulso in media un giocatore ogni due incontri diretti, e guarda caso concittadino del Signor Diego della Valle che ha più volte rotto le palle a Moratti per sedersi ad un tavolo che il nostro presidente ha giustamente definito una “rimpatriata” con la quale lui non ci sarebbe entrato per nulla?

E chi poteva essere l’autore di questa designazione se non il Signor Braschi, che in una partita di Coppa Italia contro il Parma (ultimo obbiettivo rimasto quell’anno-1999) ci cacciò fuori tre giocatori in un colpo solo? Questo non significa che siamo ciechi o antisportivi: noi oltre all’Inter amiamo il calcio e ci fermiamo a guardalo anche se si disputa un’altra partita del Campionato Italiano, o della Champions, o dell’Europa League o anche fra Nazionali. Abbiamo criticato allo sfinimento le scelte della Società e siamo ben consci che presentarsi in campo con Alvarez e Obi rappresenti un handicap non da poco; come siamo altrettanto consci che i nostri meravigliosi campioni siano ormai stanchi, acciaccati e forse anche un po’ appagati e che pertanto andavano almeno affiancati da forze fresche all’altezza.

E proprio perché non siamo né ciechi né antisportivi non possiamo far finta di non notare e segnalare quello che sta succedendo.

Senza tutti quegli errori a sfavore non saremmo certo in testa, perché comunque non lo meritiamo; saremmo però tranquillamente almeno a 7/8 punti, che è ben diverso che trovarsi a 4 dopo cinque giornate.

Come senza il “Sistema Moggi” non avremmo certo vinto quattro o cinque scudetti in quegli anni maledetti, che avrebbero dovuto rappresentare più o meno il giustificativo delle cifre investite dal nostro Presidente, e questo perché a prescindere da quel sistema degli errori vennero comunque commessi.

Però come minimo uno (quello del 97/98), probabilmente anche due (quello del 2001/2) in una situazione non condizionata da quello che sappiamo li avremmo vinti tranquillamente, senza volere analizzare le conseguenze di quello che avrebbe potuto rappresentare vincerli quelli scudetti, anziché perderli nella maniera nella quale li abbiamo persi. Invece ci troviamo di fronte alla vomitevole arroganza e tracotanza di chi si rifiuta di ammettere gli errori e le porcherie commesse e, dopo avere patteggiato la pena per evitare guai maggiori, adesso pretende di riscrivere la storia di quegli anni e comincio a temere seriamente che lo faccia non più solo con il beneplacito, ma adesso anche della complicità dell’organo che dovrebbe essere al di sopra delle parti e garantire la regolarità dello svolgimento del campionato: la FEDERAZIONE ITALIANA GIOCO CALCIO. E assistendo attoniti e impotenti a quello che sta succedendo in questo Paese a livello di amministrazione e di applicazione della giustizia anche in altri campi, comincio a temere sempre più seriamente che alla fine questo scudetto finiranno per togliercelo. Non so se il Presidente Moratti non l’abbia capito perché troppo signore o per qualche altro motivo, ma gente del genere andrebbe affrontata in maniera diversa se non si vuole essere travolti da un fiume in piena di melma, di schifo, di squallore e di realtà stravolte.

Noi non siamo sportivi? L’unico episodio spudoratamente a favore dell’Inter nel quinquennio vittorioso fu il gol di Maicon a Siena, nel 2008; con la differenza che Mourihno, contrariamente a quanto ha fatto sabato Mazzarri, corse a scusarsi con Malesani appena vide la moviola e lo ammise subito nelle interviste del dopo gara. La differenza è che a noi spiace vincere così, mentre qualcun altro ci gode anche di più e non si vergogna pure di scriverlo a caratteri cubitali e ad esporlo sugli striscioni.

Non sapete quanto preferiremmo parlare di calcio giocato e, vi sorprenderà, magari anche del fatto che quest’anno la Juve abbia finalmente costruito una squadra competitiva e abbastanza logica, seppure spendendo molto. Ma l’atteggiamento di qualcuno, che purtroppo comincia a diventare quello di troppi, ce lo impedisce e ci riporta indietro di anni e allo stesso tempo chissà dove ci porterà in futuro a partire dal 30 Ottobre, giorno di Inter-Juventus; speriamo di non dovere disperarci per l’accadimento di qualche fatto grave ma siamo ben certi che, nel caso si verificasse questa malaugurata ipotesi, abbonderanno gli ipocriti che ne individueranno il responsabile nel Presidente Moratti, reo di non avere restituito lo scudetto 2006.

Ci auguriamo vivamente di non doverlo verificare mai!

Alex - Intercafè

1 commento:

  1. Bell'articolo lo condivido in pieno descrive la realta' in tutto e per tutto, un unica obiezione nn mi trovo daccordo su obi, sta giocando bene e diventara' fortissimo e non va paragonato ad alvarez il quale ancora nn ha dimostrato nulla....

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