mercoledì 19 ottobre 2011

Che fatica, nemmeno fosse il Barcellona...


Sono le 20 e 15 circa quando decido di prendere posto sul divano. Accendo la televisione, mi siedo ma dopo 30 secondi mi rialzo. Sono teso, caspita se sono teso. Guardo l’orologio, mancano ancora 30 minuti circa.
Faccio il perimetro del salotto, mi risiedo, mi rialzo, decido di dare una sbirciatina alla rivista sportiva che ho comprato prima di tornare a casa. Uno sguardo veloce, quasi distratto. Uff… è solo il Lille, dico tra me e me, neanche dovessimo affrontare il Barcellona.
Inizio a fare avanti e indietro per il salotto e ad incitare i nostri ragazzi.
Quando mancano cinque minuti mi sistemo sul divano, alzo un po’ il volume della televisione e mi tranquillizzo.

Finalmente si parte ed è una liberazione. Mi sento più tranquillo e l’ansia del pre-gara è scomparsa del tutto.

Sneijder trova un corridoio per Zarate, l’argentino arriva sul fondo e crossa, Pazzini: Goooollll !!! Mi alzo urlando di gioia, mando baci al Pazzo e rimango in piedi per un paio di minuti.
Il Lille si fa sotto. L’Inter dà l’impressione di poter gestire il vantaggio.
Si arriva all’intervallo.
Mi alzo, vado in cucina. Sarei tentato dall’addentare una fetta di torta che ha fatto mia madre ma poi, causa dieta, opto per mezzo bicchiere di succo di frutta.
Prendo il cellulare per scrivere un sms ad alcuni amici nerazzurri. Ma poi ci rinuncio. Meglio non sbilanciarsi e aspettare la fine della gara.
La partita sta per ricominciare mi accomodo e penso “adesso viene il difficile”. Neanche avessimo di fronte il Barcellona. Minuto dopo minuto aumenta la pressione francese e con essa anche la nostra sofferenza. Ranieri toglie Zarate e mi scappa un “che cazzo fa??”, poi quando esce anche Sneijder mando a quel paese il nostro allenatore.
Il Lille attacca, noi resistiamo. Julio Cesar compie un miracolo, poi due, poi tre “Santo Julio Cesar dal Brasile”. Entriamo nell’’ultimo quarto d’ora, la tensione è a mille, sofferenza allo stato puro e la sensazione che da un momento all’altro arriverà la beffa. Neanche avessimo di fronte il Barcellona.
Minuti finali, il Lille sfiora il gol. Mi copro il viso con le mani.
Quando l’arbitro Webb fischia la fine tiro un sospiro di sollievo e sprofondo sfinito nel divano.
Anche stavolta è stata una grande sofferenza, anche stavolta i novanta minuti mi hanno sfinito come se avessi giocato anche io. Ma stavolta portiamo a casa il risultato. Che fatica tifare Inter, ma così è più divertente.

2 commenti:

  1. Sono d'accordo con Fr3Cc1a ;D tifare Inter è così...fisicamente provante, emotivamente impegnativo...è un'amore senza confini! Sinceramente, quando è uscito Zarate ho pensato anch'io, “che cazzo fa??”, ma alla fine è il risultato che conta e Ranieri ha avuto fortuna...abbiamo portato a casa i tre punti e qualche capello bianco in più :D

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  2. è sempre stato cosi per chi tifa inter :) mi auguro solo che questo pessimo stato di forma passi in fretta molto in fretta e che gia dalla prossima settimana con l'innesto dei giocatori mancanti ritorniamo a giocare da campioni

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