giovedì 29 marzo 2012

Arriva la Primavera anche all'Inter?

Stramaccioni il giorno della presentazione
Si potrebbe pensare che l'arrivo di Stramaccioni sulla nostra panchina significhi, sin da ora, rifondazione e molti, a dirla tutta, lo sperano anche. In realtà dobbiamo andarci piano e non sarà proprio così. L'arrivo del giovane allenatore ex Primavera sulla panchina della prima squadra anticipa sicuramente i tempi per determinati tipi di decisioni ed alcune di queste sono già state prese, come una revisione dell'organigramma nei piani bassi dirigenziali (cambi nella gestione degli osservatori, Paolillo più vicino alla squadra e, soprattutto, Bedin con un ruolo alla Oriali a coprire la lacuna lasciata dal Piper Lele), ma la rifondazione vera non ci può essere ora, anche perchè prevede tempistiche lunghe e decisioni da meditare, impossibili da effetture oggi. Detto ciò però bisogna anche sottolineare come, sin dai primi allenamenti, si sia vista la voglia di Stramaccioni di fare alcuni cambiamenti, di lasciare il segno insomma, anche con decisioni che potrebbero apparire discutibili.
Il modulo è un vero dilemma: dopo che con Ranieri ne abbiamo viste di ogni, diciamo che siamo pronti a tutto, ma sicuramente il 4-4-2 molto stagno che amava il tecnico ex Valencia e Roma non ci sarà più. Stramaccioni ama sfruttare molto il gioco offensivo e per questo un 4-3-3 o un 4-2-3-1 sono i moduli più probabili in questo momento in cui Sneijder ed Alvarez non sono ancora disponibili al 100%, altrimenti anche un 4-3-1-2 è molto quotato, ma con un vero regista (da inventarsi) davanti alla difesa. Chiaro che, con queste premesse, diventa difficile immaginarsi un'Inter, almeno quella di quest'anno, in grado di dare e fare il massimo con questi moduli, i quali sottintendono corsa, intensità ed atletismo. Proprio per questo motivo Stramaccioni sta puntando e punterà molto sul recupero di certi giocatori che finora sono rimasti ai margini della squadra ma che potrebbero offrire frecce all'arco offensivo nerazzurro: Zarate e Castaignos sono osservati speciali in questi primi allenamenti e circola, da molte differenti fonti oramai, la voce che Zarate potrebbe già avere un'occasione contro il Genoa. Poli ed Obi invece diventeranno degli abituè fissi dell'undici titolare molto probabilmente e Guarin, finalmente, si giocherà le sue chance per un vero futuro in nerazzurro.
L'Inter Primavera esulta dopo la vittoria delle NGS
Altra novità, anche se questa se l'aspettavano e se l'auguravano un pò tutti all'Inter, sono i tanti Primavera aggregati, durante gli allenamenti, alla prima squadra: Romanò, Duncan, M'Baye, Livaja, Longo e Crisetig sono i primi, ma a loro potrebbero seguirne molti altri. Sono realmente pronti? Senza ombra di dubbio il più affidabile per darci risposta al riguardo è proprio Stramaccioni visto che li seguiva, fino a ieri, giorno per giorno, ma mi permetto di fare una breve analisi di quali ragazzi della Primavera ho visto già pronti per l'Inter attuale e del futuro nelle ultime uscite, europee e non, del nostro settore giovanile. In difesa, chi mi ha più impressionato, è Marek Kysela, forte centrale difensore ceco. Classe '92, dal suo metro e novanta domina sulle palle alte e difficilmente si fa trovare fuori ruolo. Più un Samuel che un Lucio, anche dovrebbe migliorare un pò sugli anticipi perchè se attaccato in velocità va in crisi. Col compagno di reparto Spendlhofer ha costituito una coppia rocciosa e difensivamente importante, ma il ceco, a differenza dell'austriaco, lo vedo al momento più pronto. Anche M'Baye è un ottimo elemento della retroguardi, giovanissimo perchè classe 1994, con un fisico impressionante, duttile, ma ancora un pò acerbo tecnicamente per poter fare già il grande salto. A centrocampo ce ne sono ivece tanti che potrebbero già fare al caso dell'Inter dei grandi, come appunto Romanò e Duncan, ma Crisetig credo che sia sopra una spanna rispetto a tutti e non a caso è già ritenuto, a tutti gli effetti, un elemento della prima squadra: è del '93 ma gioca con la maturità di un '87 almeno. Ha corsa, ha visione di gioco, ha spirito di sacrificio e, soprattutto, ha un piede delizioso che gli permettere di battere punizioni insidiose ed aiutare i compagni d'attacco. Nel NGS ha giocato col numero otto e, a mio parere, non è una coincidenza: mi ricorda davvero un Thiago Motta, in potenza, molto più completo. Probabilmente, se ci fosse stato un pò di coraggio in più, a gennaio, dopo la partenza dell'italo-brasiliano, si sarebbe già potuto puntare su di lui.
Il duo Primavera Bessa (a destra)-Longo (a sinistra)
Infine, nel reparto offensivo, il duo Bessa-Longo è già venuto alle orecchie di molti tifosi grazie alla grande NGS che hanno affrontato, ma al di là della singola competizione, sono davvero due giocatori di livello. Il primo è un italo-brasiliano dal piede delicato, un vero numero 10 d'altri tempi che si sa calare però nel gioco moderno grazie alla sua grande capacità di adattarsi a partire largo da destra o da sinistra. Per capire quali sono, in prospettiva, le sue qualità basta vedere il no-look con cui ha messo Longo in condizione di portarci in vantaggio nella finale contro l'Ajax. Proprio Longo è, infine, l'altro ragazzo del reparto offensivo che più mi ha colpito, soprattutto per la sua capacità di fare tanto movimento senza mai fare venire meno però la lucidità sotto porta. Più una seconda punta moderna che un centravanti d'area (per questa voce vedere Livaja), ricorda Destro per la fame e la grinta, ma anche Borini per la capacità di farsi trovare sempre pronto sotto porta.
Insomma, le basi per la nuova Inter ci sono, ma non si può pretendere tutto subito. E' un pò come l'estate: la aspettano sempre tutti tanto e vorrebbero che, subito dopo l'inverno, ci si potesse già buttare in acqua nella calura estiva, ma bisogna avere pazienza, prima c'è la primavera. Anzi, la Primavera, con la P maiuscola.

Andrea - Inter Cafè

4 commenti:

  1. Complimenti Andrea: per un piccolo blog come il nostro non è da poco pubblicare un articolo panoramico e dettagliato sui giovani della nostra Primavera, saliti alla ribalta grazie alla vittoria della NGS. Io ho visto giocare una volta il solo Crisetig e io lo avrei già fatto esordire da quel bel pezzo, viste le difficoltà in quel reparto. Lui titolare e qualcuno altro da inserire gradualmente. Certo che se il tuo omonimo mi parte puntando a recuperare Zarate....mi sà che parte già piuttosto male. Staremo a vedere.

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  2. Grazie Alex! Guarda, la Primavera l'ho seguita in vari momenti: nel Viareggio, nelle sfide di campionato che la tv trasmetteva (pochissime) e nelle ultime partite della NGS. Non è abbastanza per avere un panorama chiaro su ogni singolo giocatore, ma permette di avere un'idea, anche se generale, su alcuni di essi, ovvero quelli che ho nominato e che più mi hanno colpito. Crisetig comunque, fidati, è davvero già pronto a mio parere! Su Zarate guarda, anche io sono un pò perplesso, però faccio un ragionamento: Stramaccioni cerca rapidità e velocità in attacco, cosa che Forlan, Milito e Pazzini non sono riusciti (e probabilmente non riusciranno mai) a dare; Zarate è un giocatore rapido, in grado di saltare l'uomo se in giornata buona. Probabilmente il mister ha fatto due più due e s'è detto che, visto come siamo messi, tanto valeva provare a recuperare un giocatore del genere. Lo stesso discorso l'avrà sicuramente fatto anche per Castaignos comunque :)

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  3. Certo, se Strama è convinto di "buttarsi" sul 4-3-3 o sul 4-2-3-1 gli attaccanti esterni gli servono per forza. Il problema è che non ne abbiamo in rosa nemmeno uno, perchè anche Zarate è da 4-3-3 "tirato per i capelli", ma non certo da 4-2-3-1. O porta due giovani dalla Primavera e rischia tutto, o gli unici moduli proponibili con la rosa attuale sono il 4-4-2 r il rombo. Però l'allenatore è lui, e noi gli auguriamo tutto il meglio, ovviamente.

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  4. Chiaro Alex, condivido! Ma infatti lui, nella presentazione ha detto: "Si, nella Primavera ho usato molti moduli, ma qui è un altro discorso, un altro mondo. Qua sarò io a dover mettere questi campioni nei ruoli adatti a loro". Ne è consapevole quindi, il problema è che se metti gli uomini tutti al loro posto, con tutto il rispetto, ma siamo bene poca roba al momento. Allora tanto vale tentare il 4-3-3 con Castaignos e zarate (per dire) e vedere come va :) speriamo gli vada bene, mi dispiacerebbe che si rovinasse la carriera per colpa dell'Inter!

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