sabato 24 marzo 2012

Derby d'Italia e la finale della Primavera: domenica da leoni in casa Inter!

Juventus-Inter, domenica 20:45, Juventus Stadium
DERBY D'ITALIA - Domani sera abbiamo l'occasione di riscattare, almeno in parte, una stagione partita male e che sta evolvendosi anche peggio; abbiamo l'occasione per dimostrare che alla fine qualcosa da salvare in questa squadra ancora c'è; abbiamo l'occasione di ricordare a tutti che anche se l'Inter sembra morta, davvero morta non lo è mai; abbiamo l'occasione di battere la Juventus. 
A Torino ci arriviamo con l'umore sotto i tacchi, frutto di tre mesi, dal derby vinto ad oggi, in cui l'unica cosa che siamo riusciti a fare è immagazzinare una delusione dopo l'altra senza che niente andasse per il verso giusto. Sappiamo tutti quanti quanto contino le sfide con la Juventus, al di là di Calciopoli e degli scandali, è una cosa che viene da dentro, da due filosofie di vivere il calcio ai poli opposti dell'Universo sportivo: loro così seriosi, sin dai colori delle maglie, così cinici e diretti, così lineari nelle vittorie ed anche nelle sconfitte, con una storia tanto gloriosa quanto poco "pazza" diremmo; noi, invece, così artistici, sregolati, con la testa ed il cuore in un altro mondo rispetto al loro, in un'altra dimensione dove tanto le vittorie quanto le sconfitte devono essere teatrali per essere vere ed emozionalmente palpabili. Eppure è dalla stagione 2004/2005 che in quel di Torino non riusciamo a vincere e non c'è stato triplete o Mourinho che tenesse, perchè lì abbiamo sempre sofferto e probabilmente sempre soffriremo. In questo match noi e loro ci siamo spartiti, sin dagli albori, trofei ed onori, così da portare addirittura un grandissimo del giornalismo sportivo italiano come Gianni Brera a scomodarsi per dare un nome a questa partita: DERBY D'ITALIA, così sentenziò in un articolo del 1967, perchè anche se Milano e Torino non sono la stessa città, anche se interisti e juventini non è d'abitudine (o meglio, non era) che si incontrino il lunedì mattina al bar, tanta è la rivalità che scorre tra le due tifoserie che sembrava quasi che davvero Juventus ed Inter fossero club della stessa città. In realtà sono semplicemente le due facce della stessa medaglia, le due facce della luna, i poli opposti della stessa pila.
Lì da loro, per dirla tutta, non c'è mai andata tanto bene: per 61 volte siamo usciti sconfitti, per 17 volte abbiamo strappato il pareggio, mentre in sole 14 occasioni siamo riusciti a vincere. Di botte ne abbiamo prese tante, tutti si ricordano quel 9-1 sulla ripetizione del match in cui debuttò Mazzola e salutò il campo Boniperti, ma non possiamo abbatterci e partire già battuti: lottare sarà l'imperativo, poi vada come vada. Loro, quest'anno, sono favoriti, non possiamo farci nulla, perchè non perdono da 28 turni e perchè non subiscono gol da 253 minuti, però non possiamo "sbragarci" già prima d'iniziare. Questa partita vale tanto, troppo per non provarci nemmeno, poi se andrà male tranquilli, noi ci siamo abituati alle montagne russe della vita, ma loro un pò di meno. Juvetus-Inter, i colori della nebbia contro quelli della notte: ora sta a noi fare brillare le stelle nel cielo giusto.

Longo sarà domani in campo per la finale NGS
AJAX-INTER: PER LA STORIA - 22 maggio: basta una data per accendere i sogni di noi tifosi nerazzurri. "Quando vivremo mai un'altra giornata così, un'altra favola del genere?" ci stiamo continuando a chiedere, eppure, in piccolo, Stramaccioni ed i suoi ragazzi stanno riuscendo nell'impresa. Domani pomeriggio, alle 15:00 circa, al Layton Orient Stadium, la Primavera nerazzurra si giocherà la finale della Next Generation Series, ovvero la Champions League giovanile, contro l'Ajax. Essere arrivati fino a qui è già uno storico traguardo, una vetta che nessuno avrebbe immaginato possibile dopo il 7-1 preso al debutto della competizione contro il Tottenham, eppure Stramaccioni è stato in grado, con calma e pazienza, di costruire un gruppo forte, solido, tecnico e, soprattutto, vincente.
Se vinceremo bene, se perderemo sarà comunque una fantastica pagina di storia che questi ragazzi ricorderanno per tutta la vita perchè, in ogni caso, giocarsi una finale del genere non è cosa da tutti. Moratti sarà presente, avendo scelto di assistere a questa partita piuttosto che alla sfida serale contro la Juventus, a dimostrazione forse di quanto oggi sia importante vedere crescere il settore giovanile del club. Tanti di questi ragazzi, probabilmente, non vestiranno mai la maglia della prima squadra, ma per un giorno saranno gli assoluti protagonisti, più dei vari Julio Cesar, Samuel, Maicon, Cambiasso, Sneijder e Milito, perchè stavolta è dato a loro il compito di tingere il cielo di nero e di azzurro, proprio come fecero i grandi in quella magica notte del 22 maggio. Forza ragazzi, siamo tutti con voi!!!

Andrea - Inter Cafè

3 commenti:

  1. Hai ragione Christian, ora correggo :)

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  2. Nerazzurrini campioniiiiiii! Bravissimi! Se non fossero troppo stanchi quasi quasi potrebbero giocare loro stasera contro la Juve... ;)

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